mercoledì 6 febbraio 2013
Questione di definizioni: l’importante è parlarne
Quando fu presentato l’iPad mini, in molti restarono delusi dalla
mancanza del Retina Display, e l’accusa rivolta ad Apple era ben chiara:
Cupertino voleva spremere doppiamente le possibilità del piccolo tablet
con la mela, prima al momento del lancio, e pochi mesi più tardi con
l’introduzione di un modello a maggiore definizione. Io stesso ammisi che il display del mini, seppur buono, non era il massimo,
ma era chiaro che l’intenzione di Apple era quella di salvaguardare la
compatibilità di formato con le App già esistenti, e un display da 7,9″
alla risoluzione del l’iPad Retina da 10″, non era ancora disponibile.
Ricordiamo infatti che l’iPad mini ha la stessa risoluzione delle prime
due generazioni di iPad, 1024×768, una risoluzione che “compressa” nei
7,9″ del mini porta la definizione a 163ppi, più bassa dell’iPad Retina
da 264ppi ma più alta dei 132ppi dei primi iPad; i più attenti avranno
anche notato che 163ppi è la stessa definizione che avevano i primi
iPhone.[continua su Tevac...]
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