venerdì 31 luglio 2009

Migrazione Google

In uno dei miei primi post su questo blog parlavo dell'interesse manifestato da alcune aziende (in primis Acer e Asus), nel portare Android su netbook o tablet. Qualche settimana fa però Google ha ufficialmente annunciato che il prossimo anno rilascerà un altro sistema operativo, Chrome OS, pensato specificatamente per questo tipo di dispositivi (almeno come target iniziale).
Alla luce di questa notizia, tutti i progetti preliminari che miravano all'adattamento di Android sui netbook sono stati sospesi per ripensare a prodotti basati su Chrome OS.
Come prendere questa notizia? Un bene? Un male?
Sicuramente per Google non può che essere un bene: da un lato può assicurare una migliore identità ad Android (che già rischia di soffrire di eccessive personalizzazioni), e dall'altro assicura un bacino di produttori già pronti a sfruttare il prossimo sistema operativo di Mountain View.
Per l'utente la situazione è più complessa: è vero che il tutto si traduce in più scelta e maggiore concorrenza, ma se penso a quello che cerca l'utente medio, ho come l'impressione cercherà comunque di installare XP anche sulle macchine che usciranno di fabbrica con Chrome OS. Scrivo questo sperando di essere smentito dai fatti, perché la speranza di avere un mercato più segmentato in cui ognuno possa avere la massima libertà di scelta su sistema operativo e software, con la certezza di poter scambiare progetti e documenti con tutti gli altri, è quanto di più auspicabile ci possa essere nel settore dell'informatica... e penso che prima o poi ci arriveremo... ma per ora limitiamoci a vedere cosa accadrà tra un anno, visto che Chrome OS è previsto in uscita per la seconda metà del 2010.

giovedì 30 luglio 2009

Convergenza totale

Qualche tempo fa mi lamentavo che l'iPhone OS 3.0 manca ancora di un sistema in grado di gestire in modo ragionevole i file. Ho avuto modo di ri-parlarne in questi giorni su qualche forum in seguito alle indiscrezioni che hanno riportato in auge le voci sul netbook/tablet "made in Cupertino", oggetto così misterioso che non ci sono le idee chiare nemmeno sul sistema operativo che andrà a montare (avevo fatto qualche considerazione in merito anche su Punto-Informatico), né tantomeno sulle funzionalità che dovrebbe avere.
In ogni caso, proprio mentre di discuteva sull'opportunità che l'iPhone OS avesse la possibilità di esplorare strutture gerarchiche e cartelle, Apple mette sull'AppStore "MobileMe iDisk", applicazione che consente di accedere al proprio iDisk (per chi ha un contratto MobileMe, ovviamente) navigare tra le cartelle, visualizzare e condividere files. Siamo ancora lontani da quello che mi piacerebbe vedere sull'iPhone OS, in particolare non è possibile fare upload, e nemmeno download (visto che manca, sull'iPhone un "luogo" dove salvare e poi riaprire i documenti) ma è comunque un inizio, un segnale che si sta andando nella direzione giusta. Quest'applicazione dimostra che Apple non pone a priori dei veti sulla possibilità di accedere in maniera strutturata ad una gerarchia di file e documenti in genere, per cui la mia speranza è di vedere presto la stessa cosa anche in maniera nativa sull'iPhone OS.
Al di là di queste considerazioni, con "MobileMe iDisk" Apple compie un ulteriore passo verso la convergenza totale dei propri dispositivi. Già era possibile con pochi click tenere sincronizzati calendari, agende ed e-mail su Computer, iPhone, iPod Touch e MobileMe (anche se l'attivazione del push riduce drasticamente la durata della batteria). Ora, seppur con qualche limite, è possibile tenere sotto controllo dai dispositivi portatili anche il contenuto dell'iDisk. Quale sarà il prossimo passo? L'introduzione di un nuovo dispositivo (a sua volta convergente con tutti gli altri), o una sostanziale modifica nell'iPhone OS che consenta di sfruttare queste possibilità in modo ancora migliore? Personalmente spero in entrambe le cose.

mercoledì 29 luglio 2009

Piccolo sfogo

Vabbé che fa caldo, ma qui c'è l'aria condizionata; vi pare possibile che se chiedo al mio PC (non al Mac) di fare due cose insieme (2, non 10...), parte la ventola a manetta e dopo un po' la macchina si spegne per protezione da sovratemperatura? Per inciso, non è la prima volta che mi capita, e non sto parlando di PC ultraeconomici da mediastore: è una macchina che, a suo tempo (non è nuovissima), costava più di un MacBook Pro, e che uso esclusivamente per lavoro (quindi niente fuffa installata).
A parte ciò la porta ethernet è diventata "ballerina", lo schermo ha una luminosità prossima al buio totale, e Windows mi dà sempre più sui nervi, nonostante sia rimasto ancorato ad XP... e poi mi chiedono perché a casa preferisco usare il Mac...

In attesa degli Androidi

Ho già parlato in passato di Android, e torno volentieri sull'argomento per commentare quello che sta (o non sta) succedendo intorno a questo sistema operativo inizialmente nato per gli smartphone, ma il cui futuro sembra interessare anche altri dispositivi.
Cominciamo subito col dire che, nonostante le premesse siano buone, e le promesse siamo molte, ora come ora di telefoni con Android non se sono visti molti, vuoi perché il sistema era in parte poco maturo, vuoi per altri problemi. In ogni caso entro la fine dell'anno dovremmo vedere l'uscita dei primi prodotti di Sony-Ericsson (Rachael X3, o X5... c'è ancora un po' di confusione sul nome), Samsung, e probabilmente anche Motorola.
L'azienda più attiva sul fronte Android è comunque HTC, che dopo Dream e Magic, ha lanciato il suo terzo telefono con Android, e si appresta a metterne in commercio altri due entro la fine dell'anno. L'ultimo arrivato si chiama Hero e il suo punto di forza è la nuova interfaccia realizzata ad-hoc da HTC, denominata Sense UI. Nonostante quest'interfaccia rappresenti un passo avanti rispetto a quanto visto prima d'ora su Android, la personalizzazione è così forte che il nuovo prodotto "si discosta" dalle release ufficiali distribuite da Google, tanto da perdere la possibilità di usufruire degli aggiornamenti diffusi da Mountain View.
Secondo la mia modesta opinione, queste personalizzazioni estreme vanno a svantaggio della diffusione di Android e del suo "ecosistema" di servizi e applicazioni. Che senso ha avere un sistema aperto (che poi, in realtà, tanto aperto non è) se questa libertà porta poi a incompatibilità nella gestione di cose basilari come gli aggiornamenti di sistema? Se poi ci fosse anche il rischio di incompatibilità sulle applicazioni (che già dovranno vedersela con hardware potenzialmente molto differente) la situazione sarebbe ancora più confusionaria. Magari mi sbaglio, e magari in futuro cambierò idea, ma ora come ora, sotto quest'ottica, preferisco di gran lunga un sistema chiuso come quello dell'iPhone, che però mi dà maggiori certezze a livello funzionale.

martedì 28 luglio 2009

Come l'aumento dei prezzi sull'iTunes Store, aumenta anche lo spazio occupato sull'iPod

Da qualche mese a questa parte non facevo acquisti musicali sull'iTunes Store, un po' per il problema di cui vi ho parlato tempo fa (che dovrebbe essere in via di risoluzione) un po' perché stavo facendo acquisti da un altro sito (con esiti più o meno positivi... ma questo sarà forse oggetto di un altro post).
Ieri ho intravisto nella sezione dei greatest hits a prezzo scontato, un paio di artisti che mi ero segnato nella lista dei prossimi acquisti da fare, e sono andato ad spulciare i brani di mio interesse. Manco a farlo apposta, i brani più gettonati (rispettivamente 4 per un artista e 5 per l'altro) sono quelli che, grazie alla recente variabilità dei prezzi, sono proposti a 1,29 Euro anziché 0,99 centesimi. A quel punto, tra acquistare 9 brani a 1,29 Euro, per un totale di 11,61 Euro (cosa che in ogni caso preferirei non fare, per tentare di disincentivare i prezzi maggiorati), oppure due album interi a 5,99 e 6,99 Euro, è prevalsa la seconda opzione... ed è così che mi ritrovo con 45 nuove canzoni sul mio iPod anziché 9, occupando cinque volte lo spazio previsto.
Al di là di questo, è sicuramente da notare come la politica della differenziazione dei prezzi sia stata sfruttata in modo "subdolo" dalle major. In precedenza capitava che alcuni brani di maggior successo non venissero venduti singolarmente, ma solo nell'album (capita anche ora, per esempio con "Fear of the Dark" degli Iron Maiden), ma ora le major hanno un arma in più: vendere a prezzo maggiorato i grandi successi, oltre a garantire maggiori introiti sui brani che vendono di più, inducono l'utente a valutare l'acquisto dell'album piuttosto che l'insieme di alcuni singoli. Tornando al mio caso specifico, invece dei 9 Euro previsti, mi sono ritrovato a spenderne 13, perché l'alternativa dei singoli acquisti era pari a 12: la variabilità dei prezzi è stata sfruttata (non da tutti, fortunatamente) per disincentivare l'acquisto dei singoli e favorire la vendita di album... in alcuni casi può anche essere un vantaggio, ma in generale si spende di più (oppure si compra meno...).
In ogni caso approfitto di questo post per segnalare la nascita della sezione "45 giri", che ripropone in chiave digitale i brani di maggiore successi accoppiati con il loro "lato B", il tutto ad un prezzo conveniente: 2 brani a 1,29 o 1,49 Euro. Può essere una buona occasione per acquistare risparmiando, visto che di brani a 69 centesimi (l'altra fascia di prezzo nata grazie alla differenziazione) ce n'è davvero pochi... quasi nulla... :(


lunedì 27 luglio 2009

Apple, trimestre senza crisi

Di seguito il mio pezzo uscito oggi su Punto-Informatico


Nei giorni scorsi Apple ha pubblicato i risultati fiscali del terzo trimestre 2009, annunciando il suo miglior trimestre "non-natalizio" della storia della società. Continua quindi il periodo d'oro di Apple, a dispetto di chi vedeva segni di un imminente declino nei dati dello scorso trimestre, e in controtendenza rispetto alla situazione di stallo dell'economia mondiale (settore informatico compreso).

Il dato principe che dà l'idea della situazione globale è il fatturato, in crescita del 2% rispetto al trimestre precedente, e del 12% rispetto allo scorso anno. Come al solito però è necessario addentrarsi nei singoli dati per scoprire i dettagli di questo successo. Al di là della ripresa del mercato americano, che con un +42% registra un forte incremento di unità vendute (probabilmente incentrato su prodotti di basso costo, visto che a livello di fatturato si traduce "solo" in un +9%), vale forse la pena concentrarsi su quali sono i prodotti che hanno registrato i maggiori successi e cercare di capirne il perché.

Cominciamo subito col dire che questo trimestre ha registrato il più alto numero di Mac venduti, segno evidente che la fetta di mercato di Apple è in continua (seppur lenta) crescita. Numericamente si parla di un +17% rispetto al trimestre precedente e di un +4% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. A fronte di queste crescite, rispetto allo scorso anno si è rigistrato un calo di fatturato nella vendita di computer, spiegabile in parte con i tagli di prezzo, in parte con il diverso orientamento dei clienti, che probabilmente si sono rivolti alle macchine di fascia più bassa. Inutile dire che la parte da padrone la fanno i portatili, sia in termine di rapporto sul totale di unità vendute (i portatili sono più del doppio rispetto ai fissi) sia in termine di crescita: i notebook hanno fatto segnare un +25 rispetto allo scorso trimestre, contro un +4% dei desktop; ancora più forte il divario se si confrontano i dati con quelli del 2008, visto che i fissi sono in calo del 10% mentre i portatili sono in crescita del 13%.

Questo andamento non fa che confermare le scelte fatte da Apple negli scorsi anni sotto il profilo commerciale, in particolare quella di privilegiare lo sviluppo delle macchine portatili; si è trattata comunque di una scelta non indolore, visto che spesso ci sono state delle forti lamentele del settore professionale, le cui macchine sono state aggiornate a ritmi un po' blandi.

Il fatto che il settore dei portatili sia comunque trainante, spiega anche la riluttanza di Apple nel proporre un netbook, o perlomeno un netbook così come lo intendono al momento i concorrenti. Perchè fare un prodotto dalle caratteristiche tecniche medio-basse e con margini di guadagno ridotti all'osso (pena l'invendibilità dell'oggetto) quando i portatili attuali vendono così bene? Apple non ha alcuna intenzione di rischiare una cannibalizzazione dei MacBook: molto meglio inventarsi qualcosa di nuovo per creare una nuova esigenza di mercato, un prodotto che non vada a sovrapporsi con le attuali macchine ma che le vada ad affiancare, un oggetto che non sia necessariamente "innovativo" ma con alcuna caratteristiche in grado di renderlo unico rispetto alla concorrenza. Non è un caso che le voci sul fantomatico tablet realizzato da Apple si rincorrano in continuazione, e ultimamente si siano fatte più insistenti: non dimentichiamo che Apple investe buona parte dei sui utili in ricerca e sviluppo (il trimestre appena conclusosi, a fronte di un fatturato pari a 8,337 miliardi di dollari e un utile netto di 1,229 miliardi, ha visto 341 milioni di dollari "spesi" in questo settore), e secondo qualcuno Apple sta lavorando su questo dispositivo da oltre due anni.

Restando in tema di portatili, non possiamo trascurare i dispositivi portatili per eccellenza prodotti da Apple: iPod e iPhone. Se per i primi si è registrato un apparente calo di vendite pari al 7%, l'iPhone ha venduto il 37% in più rispetto al trimestre precedente, ed ha registrato una crescita del 626% rispetto allo scorso anno. Paradossalmente quest'ultimo dato è molto più spiegabile del primo: lo scorso anno, nel trimestre in esame, il mercato degli iPhone era limitato a pochi paesi ed era sostanzialmente fermo in attesa del modello 3G (con molte features in più rispetto alla prima versione); ora l'iPhone è in vendita in 70 paesi, ed è trascinato nelle vendite anche dall'AppStore, che in un anno di vita ha fatto segnare 1 miliardo e mezzo di applicazioni scaricate. Onestamente mi sarei aspettato che anche quest'anno le vendite registrassero un momento di stasi prima dell'uscita del nuovo modello, ma i 5,2 milioni di iPhone venduti sono invece molti di più rispetto ai 3,8 milioni del trimestre precedente e dimostrano che, nonostante alcune pungenti critiche, il prodotto è molto apprezzato dalla clientela; con queste premesse è lecito aspettarsi che il nuovo iPhone 3Gs e il nuovo firmware 3.0 riescano ad incrementare ulteriormente le vendite dei prossimi trimestri, in attesa della quarta generazione di iPhone che dovrebbe introdurre delle novità sostanziali.

Citando gli iPod ho parlato di calo "apparente" perché in realtà anche gli iPhone sono degli iPod, e sommando i dati di iPod e iPhone si registra un incremento complessivo del 4% rispetto al trimestre precedente. In ogni caso anche per il settore iPod ci si aspettano alcune novità che potrebbero contribuire a dare nuovo smalto ad un prodotto che sembra presentare pochi spunti di miglioramento. Come ipotizzato nei mesi scorsi, molte indiscrezioni convergono sull'ipotesi che il prossimo iPod Touch integrerà una fotocamera con funzioni simili a quella dell'attuale iPhone, e c'è chi è pronto a scommettere che anche sui modelli più piccoli verrà integrata una fotocamera (forse di minore risoluzione). Così facendo Apple si porterebbe un passo avanti rispetto alla concorrenza, offrendo ai propri clienti un "gadget" con una nuova funzione che probabilmente sarebbe molto apprezzata dall'utente medio di iPod, soprattutto se verrà offerta mantenendo gli stessi prezzi attuali; a mio avviso potrebbe essere quel qualcosa in più capace di convincere molti utenti ad aggiornare il proprio lettore multimediale.

sabato 25 luglio 2009

iPod quasi come iPhone

Pare che ci siamo: dopo diverse ipotesi e previsioni, pare quasi certo (sempre per vie ufficiose... si parla di custodie cinesi) che la prossima generazione di iPod sarà dotata di fotocamera. Se per l'iPod Touch era un passo quasi scontato (soprattutto alla luce delle nuove possibilità di editing video offerte dal firmware 3.0), per l'iPod nano sarebbe una piacevole sorpresa in grado di ampliare ulteriormente la fascia dei possibili acquirenti.
Vorrei però soffermarmi un attimo sull'iPod Touch: se oltre alla fotocamera sarà incluso (come pare) un microfono, il lettore musicale più evoluto della Mela si avvicinerebbe drasticamente al suo fratello maggiore, l'iPhone. In presenza di una rete WiFi sarebbe in grado di telefonare utilizzano Skype, e la differenza maggiore rispetto al "melafonino" sarebbe il GPS... ammesso che non includano anche quello (magari solo nel modello top) per spingere le vendite anche verso chi cerca un navigatore.
Quest'ultima ipotesi però sembra al momento poco credibile, anche se ammetto che mi farebbe gola. Non resta che attendere un paio di mesi (forse anche meno) per il canonico appuntamento legato alla presentazione di questi prodotti.

venerdì 24 luglio 2009

Trimestri contrapposti

Mentre Apple festeggia l'ennesimo record di fatturato con il miglior trimestre "non-natalizio" della sua storia (ne parlerò lunedì in un articolo in uscita su Punto-Informatico), Microsoft annuncia il suo secondo trimestre col segno negativo, realizzando così il suo peggior anno fiscale da 23 anni a questa parte (cioè da quando è quotata a Wall Street). Per gli amanti dei numeri, si parla di un -17% di fatturato e -3% di profitti.
La differenza rispetto ad Apple è notevole, soprattutto se si considera il trend: in continua crescita da diversi anni per la casa di Cupertino, e in clamorosa discesa per il gigante di Redmond che detiene il quasi-monopolio dei sistemi operativi.
Non so voi, ma io ho la sensazione che questi andamenti continueranno ancora per qualche anno, anche se difficilmente Apple riuscirà a raggiungere quote troppo elevate di mercato. Inoltre il futuro dell'informatica, tra una ventina d'anni, potrebbe essere molto differente da come lo conosciamo ora: pensate solo a quello che c'era 20 anni fa e a quello che c'è oggi... ma questo è un altro argomento che tratterò prossimamente.

giovedì 23 luglio 2009

Arriverà il giorno dei Microsoft Store?

Microsoft ha deciso di fare sul serio: dopo aver annunciato di voler realizzare una catena di negozi sulla falsa riga degli Apple Store (l'ennesima "copiatura", direbbe qualcuno) ha confermato di voler aprire questi negozi in prossimità di quelli Apple. Inoltre, per esserew sicura di non sbagliare il colpo, ha assunto come consulente strategico per l'operazione George Blankenship: esperto di marketing ed ex-dirigente di Apple, Blankenship lavorò nel gruppo di Ron Johnson (nell'ormai lontano 2001) al progetto per la creazione degli Apple Store. Blankenship si occupava nello specifico della gestione immobiliare dei negozi, e fu sua l'idea di sfruttare le zone più commerciali delle grandi città per l'apertura degli Apple Store: soluzione più costosa ma che assicura una visibilità molto maggiore rispetto alla concorrenza.
Al di là delle questioni strategiche e di marketing, quello che mi chiedo fin dal momento in cui vennero annunciati i Microsoft Store è: "a quale pro aprire un Microsoft Store?"
Gli Apple Store hanno un certo senso in quanto chi vi entra può trovare delle "soluzioni complete" proposte da Apple: hardware, sistema operativo, software, iPod, iPhone, e altro ancora... sono tutti prodotti per certi versi unici che ha senso andare a visionare (ed eventualmente acquistare) presso negozi specifici.
Un Microsoft Store invece non offrirebbe molto di più di quanto non si trova in un qualsiasi negozio di informatica o di elettronica di consumo; tra l'altro Microsoft, a differenza di Apple, non produce computer, quindi nel Microsoft Store non si troverebbero "soluzioni complete" Microsoft, semplicemente perché Microsoft ha adottato un approccio differente al mondo dell'informatica (ovvero realizzare un sistema operativo per "tutto" l'hardware disponibile). Ma questo approccio differente, che le ha consentito di conquistare la quasi totalità del mercato, è compatibile con l'idea di un negozio "monotematico" se nella realtà dei fatti dovrà ospitare altri partner?
A mio avviso la questione è abbastanza delicata: non mi sento di affermare con certezza che i Microsoft Store saranno un flop, ma credo che non si avvicineranno nemmeno lontanamente al successo degli Apple Store.

[cs] Mypage.it e Nikelodeon festeggiano l'anno mondiale di Spongebob

A 10 anni dalla nascita di Spongebob e a 1 anno dalla nascita di mypage.it, la spugna di Nickelodeon sbarca sul social network per ragazzi.

Da oggi Spongebob ha una sua pagina su
mypage.it, il social network sicuro che permette ai bambini dai 5 ai 13 anni di avere un proprio indirizzo web personale. www.mypage.it/spongebob è lo spazio creato da mypage.it e Nickelodeon per festeggiare l´Anno Mondiale di Spongebob. Gli utenti di mypage.it potranno diventare fan di Spongebob, decorare la propria pagina con uno sfondo sottomarino e divertirsi con tante attività.

Gli utenti di mypage.it possono
diventare fan di Spongebob e condividere la propria passione con i propri amici. Con il Quiz di Spongebob i bambini possono mettere alla prova la loro conoscenza del cartone
animato. Per scoprire tutti gli abitanti di Bikini Bottom e scegliere il proprio preferito c´è
Spongebob e i suoi amici, mentre per trascorrere ore in allegria c´è l´Orologio di Spongebob.

Il 2009 è l´Anno Mondiale di Spongebob. In tutto il mondo Nickelodeon festeggia i primi 10 anni di Spongebob: il cartone animato ha infatti debuttato negli Stati Uniti il 17 luglio 1999. Lo scorso anno, proprio il 17 luglio, è nato mypage.it, il primo sito 2.0 per bambini in Italia.
Per la prima volta i bambini possono creare la loro pagina web e avere un indirizzo da condividere con i propri amici, dove esprimere sé stessi e raccontare le proprie passioni. Lo spazio degli utenti è infatti completamente personalizzabile e può essere aggiornato costantemente dando vita a un gioco che si rinnova continuamente. La registrazione e le attività su mypage.it sono completamente gratuite.

mypage.it fa parte di un network di siti dedicati a bambini, mamme e papà. Ne fanno parte anche
www.bambini.eu, www.kidsearch.it, www.kidcloud.it, www.bambini.info, parental.mypage.it, blog.mypage.it.

mercoledì 22 luglio 2009

Il mistero del quarto iPhone

Proprio ieri, all'ora di pranzo, pubblicavo un commento sugli iPhone (che potete leggere qui sotto) accennando al fatto che la quarta generazione del melafonino potrebbe introdurre delle novità di grosso rilievo, molto più di quanto non è statto fatto nel passaggio dal modello 3G al 3Gs... basti pensare al fatto che ci si aspetta l'adozione di un chip custom realizzato ad hoc per distinguersi dalla concorrenza e proporre agli utenti qualcosa di veramente diverso e ancora più innovativo.
Sempre ieri, in serata, leggevo la tragica notizia di un dipendente della Foxconn, Sun Dan Yong, suicidatosi perché indagato, dalla propria azienda, per la sparizione di un prototipo di un iPhone di quarta generazione. Senza entrare nel merito dei dettagli della vicenda (che potete leggere su diversi siti di news) e senza affrontare i delicati discorsi sul trattamento riservato dalle aziende cinesi ai propri dipendenti (compito che non mi sento di affrontare anche per vari motivi), a costo di apparire "cinico" vorrei comunque postare un commento in merito a questa notizia.
Prima di tutto questo ci conferma che Apple è già al lavoro sulla prossima versione di iPhone; non che personalmente avessi dei dubbi in merito, ma il fatto che ci siano già dei prototipi a poche settimane dall'uscita dell'ultimo modello, significa che i lavori procedono a ritmi molto elevati, e che Apple crede fortemente in questo prodotto; dopotutto non potrebbe essere diversamente visti i ritmi di vendita del melafonino...
In secondo luogo ci dice che attualmente qualcuno (non autorizzato) ha tra le mani il prototipo del prossimo iPhone... è vero che probabilmente si tratta di un prototipo molto preliminare che deve ancore subire numerose modifiche prima della commercializzazione, ed è anche probabile che si tratti di prototipo senza firmware, quindi non funzionante, ma si tratta comunque di un episodio molto grave che potrebbe compromettere l'accordo tra Apple e Foxconn (anche se ciò non giustifica in alcun modo il trattamento riservato dall'azienda al suo dipendente, che si è suicidato a seguito delle forti pressioni esercitate su di lui).
Che fine farà questo prototipo è difficile dirlo... se sperate di vederne le foto su qualche blog o forum semi-sconosciuto, mettetevi il cuore in pace: è molto più probabile che, chiunque l'abbia rubato, l'abbia fatto con lo scopo di rivenderlo (a caro prezzo) a qualche azienda concorrente, per cui posso immaginare che dell'iPhone scomparso non vedremo alcuna traccia.
In realtà esiste anche una possibile alternativa: se non si tratta di un "furto su commissione", potrebbe anche accadere che nessuno lo voglia comprare. Dopotutto quello che fa la forza di Apple non è tanto l'hardware (a meno di componenti esclusivi che la concorrenza non potrebbe comunque utilizzare) ma la sua abbinata con il software; immagino che Apple, in queste fasi, affidi a Foxconn il solo assemblaggio dell'hardware, magari nemmeno in toto (o comunque non in versione definitiva), procedendo da sè all'installazione della release sperimentali dell'iPhone OS... in quest'ottica, un prototipo non funzionante potrebbe essere di scarso interesse.
Comunque sia andata, credo che se ne parlerà ancora nei prossimi mesi.

martedì 21 luglio 2009

Chi lo vuole l'iPhone?

I risultati finanziari che verranno presentati nella serata di oggi, vedranno con tutta proabilità nuovi record di vendite dell'hardware, anche per quanto riguarda il nuovo modello di iPhone. Nel frattempo c'è chi cerca di far luce su chi sia l'acquirente tipo dell'iPhone, in particolare su quale telefono utilizzava prima di comprare il "melafonino" (quantomeno sul mercato americano).
Dai risultati di questa ricerca emergono alcuni dati più o meno interessanti. La marca più "saccheggiata" da Apple è Motorola, visto che quasi un terzo degli utenti del nuovo iPhone possedeva prima un telefono di questa casa; la cosa più "bizzarra" di questa situazione è che fu proprio Motorola a collaborare con Apple per realizzare il primo telefono in grado di sincronizzarsi con la musica di iTunes (il poco fortunato e, a mio avviso, alquanto pessimo ROKR), senza considerare il lungo periodo di alleanza sul fronte dei processori 68k e PPC. In realtà la crisi di Motorola nel settore della telefonia è cosa arcinota, quindi questo dato non fa che evidenziare qualcosa di conosciuto, ovvero che Motorola sta perdendo clienti nei confronti di tutti.
Al secondo posto di questa particolare classifica c'è Samsung, con una quota dell'11%. Onestamente non conosco lo stato di salute di questa società sul fronte della telefonia, ma mi chiedo se non fosse il caso di approfondire maggiormente l'indagine in base alla tipologia del telefono stesso: per esempio, so di per certo che l'Omnia è molto apprezzato, anche se personalmente ne ho avuto uno tra le mani e non mi ha detto molto (due miei conoscenti l'hanno preso e rivenduto quasi subito).
Dietro questi seguono, nell'ordine, BlackBerry, LG, Nokia e Palm, con una percentuale compresa tra il 10% e il 5%. Sebbene non si tratti di percentuali molto significative (dopotutto Apple si è conquistata, partendo dal nulla, una certa fetta di mercato... e questa fetta deve necessariamente arrivare dalla concorrenza), mi sarei aspettato un minore provenienza da Nokia, vista la sua larga diffusione tra i telefoni di basso costo, e il generale apprezzamento dei modelli di alto livello... questo significa che tutta la concorrenza, anche quella che teoricamente dovrebbe avere la clientela più affezionata (in particolare, per l'appunto, Nokia, ma anche BlackBerry), ha risentito in qualche modo della discesa in campo di Apple.
Tra tutti questi si inserisce un 20% circa di utenti che provengono da telefoni di altre marche (che prese singolarmente hanno percentuali non rilevanti), e una buona fetta di utenti che derivano da un vecchio modello di iPhone (tra il 7% e l'8%); quest'ultimo dato significa che si è già creata una clientela affezionata di utenti di iPhone, e rafforza la mia idea che il nuovo modello, oltre a conquistare nuovi utenti, può attingere per le sue vendite dal bacino utenti del primo modello (che ormai, a due anni dal lancio, nonostante gli aggiornamenti del firmware comincia a sembrare vecchio rispetto all'ultimo modello). Chissà cosa accadrà il prossimo anno quando uscirà la quarta generazione, un modello che dovrebbe introdurre molte novità in più rispetto al passaggio attuale tra 3G e 3Gs

sabato 18 luglio 2009

[flashback] iPhone e iPod Touch gaming

02-07-2009. Mentre la lontananza da casa (ancora per pochi giorni) non mi consente di effettuare l'upgrade del mio iPod Touch al firmware 3.0, noto con piacere che ogni giorno vengono rilasciati sull'App Store molti nuovi software, in particolare molti nuovi giochi, anche di un certo livello. Questo mi fa tornare in mente alcune indiscrezioni di qualche anno fa, che volevano Apple in procinto di rilasciare una console portatile. Sebbene ufficialmente non esista nulla del genere, all'atto pratico l'iPhone e l'iPhod Touch stanno dimostrando di essere degli ottimi dispositivi per l'attività videoludica, e se ne sono accorti anche i maggiori produtori di videogame, le cui applicazioni sono presenti sull'App Store.
Io stesso, durante le mie trasferte lavorative, ho ormai abbandonato l'utilizzo della PSP per dedicarmi esclusivamente ai giochi su iPod Touch, con tutto vantaggio per quanto riguarda gli ingombri nella "sempre mai abbastanza grande" borsa per PC.
Ma veniamo al dunque: utilizzare l'iPhone (o sull'iPod Touch) come console portatile ha una serie di pro e contro sui quali vorrei soffermarmi. Tra i pro possiamo sicuramente citare l'ottimo schermo, la grande capacità di memoria, il catalogo dell'App Store (inteso sia come numero di titoli, che come prezzi) e la discreta potenza del dispositivo, che permette agli sviluppatori di realizzare titoli di un certo livello. Tra i contro, il difetto maggiore è la durata della batteria, che con certi giochi (uso intenso del 3D e dello schermo touch) si riduce drasticamente. A livello pratico poi, la differenza principale rispetto a tutte le altre console, è data dal sistema di controllo: l'iPhone è dotato di accelerometri e schermo multi-touch, il che consente da un lato la possibilità di esplorare nuove possibilità di gioco, ma dall'altro limita fortemente le possibilità per alcuni titoli più tradizionali. Se per un gioco di corse può essere quasi naturale l'utilizzo dell'accelerometro per sterzare, giocare ad un platform con un joypad immaginario, senza il feedback tattile dei pulsanti premuti, può essere molto poco pratico... non a caso l'App Store, pur proponendo decine di migliaia di giochi, è molto carente di titoli di un certo tipo.
E' anche vero che l'arrivo del firmware 3.0 ha concesso maggiore libertà di utilizzo del connettore dock, e questo potrebbe significare l'arrivo di qualche periferica realizzata ad-hoc per i videogiocatori incalliti.

venerdì 17 luglio 2009

[flashback] Il rientro si avvicina, e anche il caricabatterie universale

30-06-2009. Mentre vedo avvicinarsi il momento del mio rientro a casa, leggo alcune notizie che riguardano l'accordo per un caricaatterie universale per i telefoni cellulari (e, perché no, anche per altri dispositivi portatili). L'accordo è stato siglato da tutti i maggiori produttori, e rigurda da vicino gli utenti dell'iPhone, visto che anche Apple rientra tra i firmatari. Si tratta di un grosso passo in avanti per quanto concerne l'ambiente, visto che si eviterebbero enormi quantità di spazzatura elettrica ed elettronica. Nel suo piccolo potrebbe anche significare una lieve riduzione dei costi, perché a quel punto sarebbe assolutamente inutile inserire un caricabatterie in ogni telefono e ognuno potrebbe comprare quello che ritiene più opportuno. Il cellulare potrebbe portare con sè solo il cavetto che porta l'energia dal caricabatterie al dispositivo da caricare: ammetto che leggendo le notizie un po' di sfuggita non mi è ben chiaro se anche l'attacco al telefono sarà "universale", o solamente il caricabatterie vero e proprio. Nel primo caso Apple dovrà rivedere i suoi dispositivi, che attualmente fanno tutto attraverso il canonico connettore "dock"; nel secondo caso (a mio avviso più probabile) lo stesso alimentatore di Apple potrebbe essere adottato come esempio, visto che è dotato di una normale presa USB alla quale tutti gli alti telefoni potrebbero collegarsi con un apposito cavetto. Per quanto possa sembrare strano, la scelta intrapresa da Apple qualche anno fa, che eliminò il caricabatteria dalle confezioni degli iPod, si è rivelata una mossa giusta ed in anticipo sui tempi (anche se a suo tempo suscitò diverse polemiche, anche sui siti che oggi plaudono al caricabatterie universale).

giovedì 16 luglio 2009

[flashback] Breve riflessione sull'iPhone (e su Apple...)

28-06-2009. Si è sempre parlato molto di iPhone, anche prima della sua uscita, e se ne parla ancora di più in queste settimane, dopo l'arrivo del nuovo modello (nonché del nuovo firmware). Come al solito ci sono gli entusiasti e gli scettici: io stesso ero molto critico quando uscì il primo modello che non consentiva l'installazzione di alcuna applicazione, anche se sono quasi certo che Apple avesse già in programma di realizzare l'AppStore. Al di là di questo, una delle critiche più comuni, e a mio avviso più "stupide" è quella di chi dice che Apple non si è inventata nulla, e che tutto quello che ha l'iPhone, gli altri telefoni ce l'hanno già da diversi anni... anz, gli altri telefoni hanno molto di più. Ora, senza entrare nel merito delle funzioni che ogni telefono può avere o meno, e senza elencare i difetti e le mancanze che aveva il primo iPhone (e che poco alla volta stanno svanendo), fare critiche di questo tipo significa aver completamente perso di vista i cambiamenti che l'iPhone ha portato nel mondo della telefonia e device portatili in generale. L'iPhone ha introdotto un nuovo concetto di usabilità dell'interfaccia: non so voi, ma a me sembra ridicolo utilizzare il pennino su uno schermo da 3" per gestire un sistema che, dal punto di vista dell'interfaccia, è la versione "rimpiccilita" di quello che appare su un normale computer. Se dopo l'uscita dell'iPhone tutti gli altri produttori si sono lanciati nella produzione di modelli basati su concetti simili al "melafonino", un motivo ci sarà... Se dopo l'iPhone sono arrivati Android, PalmPre, e la futura versione di Windows Mobile, un motivo ci sarà... se il modello di business introdotto dall'AppStore è stato copiato in numerose varianti un po' da tutti, un motivo ci sarà...
La forza di Apple non sta tanto nell'inventare nuovi oggetti o nuove tecnologie (cosa che comunque fa di tanto in tanto), ma nel proporre quelle esistenti nel migliore dei modi, integrandole al meglio per offrire ai propri utenti un'esperienza di utilizzo diversa, e per certi versi unica. Questo non significa che quello che fa Apple sia sempre il meglio per tutti... si tratta pur sempre di un approccio che ha i suoi limiti. Apple vive di un suo "ecosistema" che per molti aspetti è molto chiuso: o si ama o si odia, e difficilmente ci sono vie di mezzo.
Riallacciandomi all'argomento iniziale di questo post, non ho ancora un iPhone, e non so se prenderò questo modello: ho la sensazione che Apple stia preparando qualcos'altro di molto "stuzzicante" che potrebbe farmi rimpiangere i soldi spesi oggi per questo iPhone... mal che vada posso benissimo aspettare l'arrivo del prossimo modello.

mercoledì 15 luglio 2009

[flashback] Insoddisfazione netbook

26-06-2009. Leggo che in base ad un'indagine di mercato i consumatori che hanno acquistato un netbook si trovano mediamente insoddisfatti (e spesso, se possibile, restituiscono il prodotto). La cosa non mi sorprende più di tanto, perché ho sempre pensato che gli acquirenti di queste macchine fossero per la maggior parte delle persone convinte di comprare un computer piccolo ed economico, ma potente e comodo come i normali notebook. Evidentemente queste persone non hanno ben presente che (escludendo il costo di alcuni elementi, tipo il display) realizzare un prodotto "piccolo" ha un costo maggiore rispetto a realizzarne uno di dimensioni normali e comporta dei compromessi più o meno importanti. Personalmente ho sempre pensato che il successo dei netbook fosse dovuto semplicemente al basso costo, anche se è indubbio che in certi momenti può essere molto utile avere a disposizione un computer ultra-portatile; chi pretende di usare un netbook come computer principale ha però ottime probabilità di ritrovarsi insoddisfatto. Da questo punto di vista non possiamo quindi che dar ragione ad Apple, che non ha ancora affrontato questa fascia di mercato e ha ammesso di non volerlo fare in questo modo, con macchine poco potenti, display "castigati" e tastiere scomode. Resta ancora da capire se Apple, come supposto da molti, voglia crearsi una nuova nicchia di mercato con un nuovo concetto di macchina, oppure se il suo concetto di netbook si concretizza nell'attuale MacBook Air, magari in una versione rivista e corretta...

martedì 14 luglio 2009

[flashback] Standby

24-06-2009. Noi utenti Mac siamo soliti riccorrere abitualmente allo standby dei nostri computer. Ultimamente ho un po' perso questa abitudine, ma il mio vecchio PowerBook faceva settimane o mesi interi senza essere mai spento né riavviato, e anche il mio nuovo MacBook Pro ha subito per certi periodi lo stesso trattamento. Durante questa trasferta lavorativa, stufo dei lunghi tempi di accensione del mio portatile con Windows XP, ho deciso di adottare lo stesso metodo, ma i risultati sono stati completamente differenti: dopo due o tre giorni di questo trattamento il portatile dà chiari segni di squilibrio, con rallentamenti inspiegabili, ventole che partono alla massima velocità utilizzando il Notepad (e non sono in un posto caldo...), e instabilità generale del sistema, con alcuni software che vanno facilmente in crash. Il risultato finale è che mi trovo comunque costretto a spegnerlo o riavviarlo, e in un paio di situazioni ho dovuto anche forzare il riavvio perché non riusciva a ripendersi dallo stato di standby.
E' vero che si tratta di un computer con la sua età, ma non ho installato nulla di "compromettente" per il sistema: solo il software strettamente indispensabile per lavorare, di cui non posso fare a meno... in queste condizioni mi aspetto che, pur con tutte le sue pecche, il sistema abbia una certa stabilità, ma non è così...
Nel suo piccolo, anche questa è una differenza che mi fa preferire Apple.

lunedì 13 luglio 2009

[flashback] Jobs al lavoro

22-06-2009. Dopo gli annunci ufficiosi e la comparsa di suoi commenti personali in un comunicato stampa, sono arrivate notizie ufficiali sullo stato di salute di Jobs. Sottoposto ad un trapianto di fegato presso il Methodist University Hospital Transplant di Memphis, dopo due mesi di convalescenza e un ottimo recupero post-operatorio, Jobs è rientrato al lavoro. E' ancora presto per capire se potrà dedicarsi ancora ad Apple a tempo pieno, ma tutti gli utenti di lunga data, quelli che seguono Apple da molti anni (e magari hanno vissuto gli anni della "nascita" dell'informatica negli anni '80), non aspettano altro che di vederlo nuovamente sul palco per rivelarci un altro dei suoi oggetti "visionari". Nonostante questi sei mesi siano passati senza problemi di sorta, e nonostante ci siano dei sostituti più che degni pronti a prendere il suo posto, viene difficile pensare ad un futuro di Apple senza Steve Jobs... Sarà perché negli anni della sua assenza il destino della casa di Cupertino stava prendendo una brutta piega, sarà per il suo modo di fare e per il suo "intuito" particolare, fatto sta che il futuro della mela viene sempre pià associato alla sua persona, tanto che il riserbo mantenuto intorno al suo stato di salute ha generato alcume polemiche... polemiche non valgono neppure la pena di essere commentate.

domenica 12 luglio 2009

Vacanze !!!

Di nuovo in partenza, ma stavolta con tutta la famiglia per una meritata e rilassante vacanza montana (anche se di una sola settimana). Non sapendo se avrò un'accesso ad internet, vi lascio comunque in compagnia degli ultimi articoli taggati [flashback], per i quali ho programmato l'uscita nei prossimi giorni. Ci risentiamo lunedì 20.

sabato 11 luglio 2009

[flashback] il raggio blu

22-06-2009. L'aggiornamento inaspettato dei MacBook Pro ha accontentato bene o male tutti (caso più unico che raro), anche se non manca chi ha fatto osservare come Apple sia restia ad adottare i lettori ottici ad alta definizione sulle sue macchine. Sui motivi di questa scelta possiamo fare numerose ipotesi; tanto per cominciare sull'argomento era intervenuto a suo tempo anche Jobs, facendo notare che la in merito al Bluray la situazione di licenze e brevetti era una vera selva. In realtà questa "selva" non ha spaventato più di tanto altri costruttori, che già montano in alcuni modelli un lettore per questi supporti, quindi possiamo fare altre ipotesi sui motivi di questa scelta. Dal punto di vista hardware, Apple dovrebbe trovare un lettore che non dia problemi di spazio o di riscaldamento nei nuovi portatili, nonché affrontare il discorso dei consumi elettrici, che con un lettore Blueray farebbero diminuire la durata della batteria, e dei costi, che aumenterebbero inevitabilmente. Dal punto di vista software, Apple dovrebbe sviluppare un Bluray player: nulla di stravolgente per i programmatori di Cupertino, ma probabilmente al momento ci sono altre priorità.
Premesso questo, a mio avviso le motivazioni sono tutt'altre, e vado a spiegarle partendo da un esempio personale: se penso ai miei acquisti musicali degli ultimi 3 anni, non posso fare a meno di notare che ho comprato pochissimi CD e molta musica in formato digitale, dall'iTunes Store o da altri negozi online. Se Apple dovesse innaugurare la vendita di film anche in Italia (creando magari un iTunes Store "Europeo"), credo che smetterei di comprare anche quei pochi film in DVD che mi capita di acqusitare, e comprerei una Apple-TV. Il formato compresso, per quanto di qualità inevitabilmente inferiore, è infinitamente più comodo dei supporti ottici, non occupa spazio, e può essere backuppato all'infinito (per i supporti ottici si stima una vita media intorno ai 50 anni). Le capacità di elaborazione dei moderni computer, e la diffusione della banda larga, consentiranno di scaricare formati di qualità sempre migliore: a meno di rivoluzioni che al momento non vedo, il Bluray è probabilmente l'ultimo supporto ottico destinato alla visualizzazione di film, così come il CD audio è stato l'ultimo supporto per la musica prima della rivoluzione della musica online (in realtà c'è stato anche il SACD, ma non ha avuto molto successo). Tra l'altro, al momento, mi sento di dire che anche il Bluray non sta soppiantando così facilmente il più classico DVD, e non credo nemmeno che ci riuscirà in tempi molto brevi.
Apple vuol puntare il tutto per tutto sulla vendita di contenuti online attraverso l'iTunes Store, e probabilmente non ha nessuna fretta di implementare un lettore Bluray sulle sue macchine, così come non ha montato nessuna porta HDMI, rivolgendosi invece alla Display Port. Sono scelte per certi versi controcorrente: Apple ha dimostrato in passato di essere spesso in anticipo sui tempi, anche se in certi casi si è dovuta ricredere e tornare sui sui passi.
Forse sono stato un po' confusionario dell'esposizione, ma credo che il senso di ciò che volevo dire sia ben chiaro: Apple non ha fretta di adottare il Blueray per due motivi. Il primo è puramente commerciale (spingere maggiormente la vendita di video, anche HD sull'iTunes Store), il secondo è "visionario": il futuro non è nei supporti ottici, ma nel formato digitale "puro".

venerdì 10 luglio 2009

Push o non push?

Ieri sera, stanco dai continui giri di sincronizzazione tra il mio iPod, l'iPhone di mia moglie, il nostro MacBookPro, e MobileMe, ho attivato a catena tutti i possibili meccanismi automatici (tra parentesi, la sincronizzazione dell'iPod mi ha causato non poche problematiche a causa del poco spazio disponibile... consiglio vivamente a tutti gli utilizzatori di lasciare sempre "almeno" 300 MB liberi).
-la prima cosa, più semplice, è stata l'attivazione automatica della sincronizzazione tra Mac e MobileMe. Nulla di trascendente, il fatto è che ho sempre preferito decidere io quando sicronizzare: la sincronizzazione completamente automatica tra tutti gli elementi significa anche che se si commette un errore (per esempio la cancellazione erronea di un appuntamento) non si ha modo di recuperarlo perché si propaga immediatamente a tutti.
-dopo aver verificato il corretto funzionamento delle notifiche, ho attivato la sincronizzazione push sul mio iPod Touch anche per contatti e agenda, e anche qui il passaggio è stato indolore: l'account di MobileMe era già configurato, ho dovuto solo abilitare il push e renderlo attivo per tutti gli elementi, non solo per la mail.
-dopo qualche prova con l'iPod, ho configurato l'account MobileMe anche sull'iPhone di mia moglie, ma solo per le notifiche push di appuntamenti e contatti, visto che la mail rimane mia; l'aver configurato l'account di MobileMe, mi consente di attivare anche il servizio "Find My iPhone", ma questo è un altro discorso.

Venendo al dunque, tutto funziona alla perfezione, se non fosse per il fatto che ieri sera l'iPhone di mia moglie era carico all'80-90%, e stamattina era già in rosso, sotto il 20%. Mi chiedo quindi a cosa possa servire un servizio di questo tipo se il suo utilizzo provoca uno consumo così elevato della batteria. Nei prossimi giorni, forse, farò altri test, sia in push, che in polling, ma al momento ho disabilitato tutto e sono tornato alla sincronizzazione manuale, perlomeno sui dispositivi portatili.

[cs] Network mypage a Giffoni Film Festival

Dal 12 al 17 luglio le recensioni dei giurati di Giffoni Experience su www.mypage.it e il reportage in diretta da Giffoni Valle Piana su www.bambini.eu

Network mypage partecipa a Giffoni Film Festival 2009, l´evento dedicato al cinema per ragazzi che si svolgerà dal 12 al 25 luglio a Giffoni Valle Piana, e racconta ai bambini la Giffoni Experience con il linguaggio del web 2.0. www.mypage.it e www.bambini.eu seguiranno il festival in diretta dal 12 al 17 luglio, in concomitanza con le sezioni del concorso dedicate ai giovanissimi: Elements + 3, Elements + 6, Elements + 10.

Su www.mypage.it, il sito 2.0 per bambini fatto dai bambini, saranno protagonisti i giurati del Giffoni Film Festival. Sulla pagina di Giffoni Experience, i membri della giuria diventeranno critici cinematografici e scriveranno le loro recensioni dei film in concorso. Inoltre, tutti gli utenti di mypage.it potranno scoprire i film del Giffoni Film Festival con le immagini e trame di tutti i lungometraggi e i cortometraggi in concorso. Per chi ama il cinema di ragazzi c´è poi la possibilità di diventare fan della Giffoni Experience.

Il blog www.bambini.eu seguirà l´evento con un reportage giorno per giorno. News sempre aggiornate, foto delle star e interviste ai personaggi per far vivere la Giffoni Experience anche ai bambini che non parteciperanno al festival. Per essere sempre aggiornati l´appuntamento è su Twitter: @bambini_eu.

Il network mypage è interamente dedicato a bambini, mamme e papà. Ne fanno parte:
- www.mypage.it è il primo sito italiano web 2.0 per bambini dai 5 anni in su.
- www.bambini.eu è il blog d´informazione per bambini con news dedicate ai temi più amati dai ragazzi:.
- www.kidsearch.it è il motore di ricerca sicuro per bambini.
- www.kidscloud.it è la directory di siti sicuri per bambini.
- www.bambini.info è il blog dedicato al rapporto tra i bambini e le nuove tecnologie.
- parental.mypage.it è lo spazio per genitori di mypage.it.
- blog.mypage.it è il blog di mypage con tutte le novità sul network.

[flashback] il rientro di Jobs

20-06-2009. In questi giorni si farà un gran parlare del nuovo iPhone e delle funzioni del nuovo firmware. Come al solito ci saranno, tanto gli entusiasti quanto i "criticoni", ma tutti questi discorsi hanno distolto l'attenzione del pubblico da un altro tema importante per Apple ovvero il rientro di Jobs. Ieri sera stavo proprio pensando che i sei mesi di convalescenza dovrebbero concludersi in questo periodo, e stamattina ho letto che in base a quanto riportato dal New York Times, Jobs avrebbe subìto un trapianto di fegato un paio di mesi fa. L'intervento non è certo dei più semplici, ma Jobs dovrebbe essere comunque sulla via del rientro, anche se non a funzioni piene come ci si poteva aspettare prima di conoscere questa notizia. In attesa di informazioni più dettagliate, non possiamo che sperare di rivederlo in piena forma mentre annuncia con il suo solito entusiasmo un nuovo prodotto di Apple.

giovedì 9 luglio 2009

iPhone OS 3.0: cosa manca ancora?

Nei giorni scorsi ho finalmente avuto la possibilità di installare la nuova release dell'iPhone OS, tanto sull'iPhone di mia moglie, quanto sul mio iPod Touch. Il giudizio è sicuramente positivo, visto che a fronte dell molte migliorie introdotte (su tutte, spotlight e il copia&incolla) non ho riscontrato alcun rallentamento del sistema, se non sul tempo di aggancio delle reti wireless da parte dell'iPhone, che prima era immediato mentre ora impiega qualche secondo. Nonostantre ciò ci sono ancora alcune cose che mancano e che mi piacerebbe venissero introdotte con la prossima release del firmware:
-Gestione files. Quando ricevo una foto via email, posso decidere di salvarla nel rullino fotografico, e da lì ogni applicazione che gestisce immagini è potenzialmente in grado di accedervi: posso anche importare le nuove immagini in iPhoto quando l'iPhone (o l'iPod Touch) sono collegati al Mac. Ora, anche senza pretendere un file manager vero e proprio, perché non posso fare le stesse cose con qualsiasi altro file? Se invece di un'immagine ricevo un PDF o un XLS, vorrei poterlo salvare in un "luogo" dove possano accedervi tutte le applicazioni in grado di leggere PDF o modificare gli XLS; lo stesso dicasi per eventuali PDF o altri files scaricabili da internet. Magari, visto che l'iPhone OS è in grado di suo di leggere questi documenti, sarebbe bello avere la possibilità di accedere direttamente da sistema a questo "luogo" (che potrebbe essere "a sinistra" di spotlight) e aprire il file in visualizzazione con un semplice "tap". Se poi ci fosse la possibilità, un volta collegato l'iPhone al Mac, di aggiungere e togliere files da quel "luogo" sarebbe il massimo: potrei eliminare almeno sei applicazioni attualmente dedicate a fare, parzialmente, questo lavoro.
-Gestione Applicazioni. Quando il numero di applicazioni installate diventa elevato, cercare l'applicazione sfogliando le icone diventa una vera impresa (per fortuna ora c'è Spotlight). A complicare la situazione possiamo aggiungere il fatto che se cercate di fare ordine dedicando ogni pagina ad un determinato genere di applicazioni (lavoro non da poco dovendo spostare le icone una per volta, magari tra 7 o 8 pagine), alla successiva installazione verrà occupato il primo buco libero, che sicuramente non sarà nella pagina che desiderate, e quindi vanificherà tutto il vostor lavoro. A mio avviso urge un sistema per "raggruppare" le applicazioni o consentire un ordinamento più semplice e duraturo.
-Ordinamento Spotlight. Spotlight funziona alla grande su Mac OS X, ed è ottimo pure nella sua versione mobile su iPhone e iPod Touch. Per chi come me si lamenta della confusione tra le pagine, può essere utilizzato anche come application launcher, anche per quelle applicazioni che (pur installate) non sono visualizzate nelle 11 pagine a disposizione dell'utente. E' anche possibile scegliere tra che elementi cercare, e in che ordine di categoria visualizzarli... ma sarebbe utile che all'interno delle categorie (o perlomeno di certe categorie) si potesse scegliere anche l'ordinamento voluto: gli appuntamenti del calendario sono visualizzati solo in ordine afabetico, mentre sarebbe più utile che lo fossero in ordine cronologico.
-Bug nella visualizzazione degli album. Questo bug si trascina dalla versione precedente del firmware, e non è stato risolto con la terza major release. Se avete più album di diversi artisti, che però hanno lo stesso titolo (un esempio classico può essere il "Greatest Hits"), l'iPod non capisce che si tratta di due album differenti, e li propone sotto la stessa voce (sfogliando per album), ma anche sotto la stessa copertina (sfogliando per coverflow). Se vi dà molto fastidio, una soluzione può essere quella di modificare il titolo dell'album aggiungendo anche l'artista ("Greatest Hits - Bob Dylan" o "Greatest Hits - Mr.Big"), ma è un escamotage al quale preferirei non dover ricorrere...

[flashback] non c'è 2 senza 3, ma il 4 vien da sé...

18-06-2009. Ieri Apple ha rilasciato la versione 3.0 dell'iPhone OS. Non potendo accedere subito alla nuova release del sistema, non sia incappata negli stessi problemi di un anno fa, quando uscì la versione 2.0 e si presentarono grossi problemi di download dovuti all'elevato numero di accessi. Nel frattempo, più ci penso, più mi convinco che non è ancora il momento giusto per acquistare un iPhone: meglio aspettare la versione successiva (che forse, con poca fantasia, si chiamerà 4G) anche se, con il mio compleanno in arrivo, dovessi riceverlo in regalo sicuramente non lo disprezzerei.
Aggiornamento del 9-7-2009; visto che nel momento in cui pubblico questo flashback il mio compleanno è già passato, posso rivelarvi che non ho ricevuto alcun iPhone in regalo e forse, per ora, è meglio così... In compenso mi sono ritrovato, già installato e funzionante, un bellissimo kit per utilizzare l'iPod in auto, con apposito dock (integrato in uno dei due posti posacenere, che non uso) e gestione dai comandi dell'autoradio o da quelli al volante. Un ringraziamento a mia moglie, che nonostante si sia ritrovata con due bimbi piccoli da gestire durante la mia assenza, ha trovato il tempo per farmi trovare questa piacevole sorpresa.

mercoledì 8 luglio 2009

Moderazione commenti

Vorrei scusarmi direttamente su queste pagine se in alcune situazioni sono in ritardo con l'approvazione dei commenti che mi inviate... purtroppo (a parte le assenze dovute a cause di forza maggiore) mi trovo spesso nella situazione di accedere al blog in maniera frettolosa, e mi sfuggono i messaggi dei messaggi in attesa di moderazione (moderazione che non posso e non voglio evitare per una lunga serie di motivi)

Arriva Chrome OS

Dopo l'uscita dalla fase di beta di Google Calendar, Google Docs, Google Talk e Gmail (mossa effettuata più che altro per motivi strategici e di marketing), Google ha annunciato che nella seconda metà del 2010 rilascerà un sistema operativo. Il sistema sarà Open Source, basato su kernel Linux e "sicuro", ma anche essenziale e "leggero"; nelle intenzioni di Google sarà destinato (almeno inizialmente) ai netbook ARM e x86. Il nome non è stato scelto a caso: Chrome è il browser lanciato da Google circa nove mesi fa, e il futuro sistema operativo di Big G sarà imperniato proprio su Internet e sulle Web Application.
E' un'idea che può stare in piedi? Onestamente non credo che un sistema basato esclusivamente su applicazioni gestite vie web sia al momento realizzabile, non quantomeno in tutte le situazioni. Per quanto mi riguarda sarebbe una situazione inaccettabile: a livello lavorativo utilizzo applicazioni la cui complessità non credo sia riproponibile tramite Web Applications, senza considerare il fatto che non sempre mi trovo nella possibilità di avere un collegamento disponibile. Anche a livello "consumer" l'idea di non avere nulla di tangibile sulla mia macchina di casa, ma di dover necessariamente ricorrere ad una connessione Internet non mi entusiasma... e in tutto questo discorso non ho considerato le prestazioni della rete, soprattutto in upload.
Nonostante ciò è innegabile che per certi utilizzi possa andare più che bene: basti pensare a chi usa il computer solo per passare le giornate in internet, o a chi viaggia con un netbook e necessita semplicemente di controllare la posta e preparare dei semplici documenti. E' probabile che il futuro (o almeno una parte di esso) passi per questa strada, ma al momento preferisco continuare ad usare MacOSX con le sue applicazioni "saldamente" installate sul mio disco rigido, e tutti i miei dati al loro posto, opportunamente backuppati...

martedì 7 luglio 2009

Autocelebrazioni

Il prossimo sabato l'AppStore compirà un anno, ed Apple si prepara ai festeggiamenti autocelebrandosi in un'apposita pagina.
In quest'anno sono successe molte cose, e l'AppStore ha fatto segnare diversi record, come numero di sviluppatori, applicazioni pubblicate e applicazioni scaricate. La formula adottata da Apple si è rivelata vincente sotto molti punti di vista, anche se non è esente da qualche difetto: le critiche sulle politiche di approvazione sono un esempio (anche se le maglie si sono allargate col passare del tempo), così come la "chiusura" del sistema, o la difficoltà che incontrano certi programmatori ad emergere (in realtà quest'ultimo non è un vero e proprio problema, ma una questione data dalla concorrenza elevata e dai prezzi stracciati che riescono a proporre anche le grandi software house). In ogni caso, con tutti i suoi pro e contro, l'App Store si è rivelato un successo senza precedenti, tant'è che è stato copiato in forme più o meno simili anche da molti altri produttori... onestamente non riesco nemmeno a pensare che Apple abbia elaborato questa idea solo "dopo" l'uscita del primo iPhone: sono molto più propenso a pensare (come ho già avuto modo di dire altrove in altre occasioni) che Apple sia stata semplicemente travolta dai tempi di lancio dell'iPhone, e che abbia rivelato AppStore e relativo SDK solo quando tutto era pronto. In ogni caso, comunque sia andata la nascita, il primo anno di AppStore è andato nel migliore dei modi e le prospettive sono ottime anche per il futuro, quantomeno quello immediato (perché nel mondo dell'informatica le previsioni a lungo termine valgono meno di nulla)

[flashback] la storia si ripete

16-06-2009. Contrariamente a quanto mi aspettavo, mi ritrovo con la possibilità di dare un'occhiata veloce alle ultime news via internet. Sfogliando i siti dedicati al mondo Apple, ho scoperto che il nuovo iPhone 3Gs, complice l'incremento di memoria, verrà venduto ad un prezzo maggiorato rispetto al precedente modello. Posso anche capire che il modello da 32GB abbia un costo maggiore, ma per il 16GB mi sarei aspettato lo stesso prezzo del precedente modello. Queste cifre mi ricordano il lancio del primo iPhone, che dopo qualche tempo subì un drastico taglio dei prezzi... possiamo solo sperare che la storia si ripeta, anche se diversi elementi mi fanno pensare che non sarà così; in ogni caso, almeno per quanto mi riguarda, posso tranquillamente aspettare ancora un po', quantomeno fino all'uscita del prossimo iPod Touch (per valutare se prendere l'uno o l'altro), o addirittura fino all'uscita del prossimo modello di iPhone, che potrebbe avere un processore "rivoluzionario" rispetto ai modelli attuali.

[flashback] cotto a puntino

15-06-2009. Il viaggio ieri, seppur breve, è stato "denso" di disguidi: tra voli in ritardo, coincidenze perse, aerei presi di corsa e posti scomodi, sono arrivato a destinazione "cotto a puntino". Come se non bastasse, ho avuto modo di restare sorpreso della "loquacità" del gentil sesso: non me ne vogliano le lettrici femminili, ma non riesco a capacitarmi su come si possa parlare ininterrotamente per oltre due ore discutendo di reality-show e piastre per capelli. In ogni caso, una volta raggiunta la quota di crociera, ho avuto modo di estraniarmi dai discorsi di queste "ragazze", accendendo il mio iPod Touch e facendo una partitina all'ultimo acquisto fatto prima di partire: Cooking Mama.
Il gioco già lo conoscevo, visto che tempo fa ci è stata regalata la versione Wii... in realtà la dinamica di gioco non mi ha mai entusiasmato più di tanto, ma visto che il mio primo figlio (3 anni) la trova molto divertente, ho voluto provare a comprare anche la versione per iPhone/iPod Touch, e l'acquisto si è rivelato una piacevole sorpresa. Rispetto alla versione per console, giocando a Cooking Mama sull'iPod Touch si ha un maggior coinvolgimento, dato probabilmente da fatto di "toccare" fisicamente le pietanze: la sensazione è quella di una simulazione più vicina alla realtà, seppur distanti anni luce dalle reali operazioni eseguite da chiunque si sa destreggiare un attimino ai fornelli. Un esempio su tutti, la rottura delle uova, realizzata sfuttando l'accelerometro e i comandi multitouch. Nel complesso il gioco risulta molto "leggero" ma abbastanza divertente, anche se soffre di un grosso difetto: le ricette sono veramente poche, e dopo 2 o 3 ore di gioco sono già tutte scoperte e realizzate. Fortunatamente, a differenza di altri titoli, lo schema di gioco invita alla rigiocabilità per ottenere punteggi migliori: nonostante la "banalità" del gioco, ottenere il massimo punteggio non è facile, e in più la sezione delle "abilità" offre altre sfide da affrontare. In ogni caso, visto il prezzo, ci si poteva aspettare qualche ricetta in più, e questo difetto abbassa di molto il punteggio finale.
[prezzo: 5,49 Euro. Voto 3/5]

Flashback, il blog in differita

Finalmente sono rientrato. So che per certi versi è un "nonsense", ma visto che questo blog non nasce con l'intenzione di raccontarvi le ultime news, ho pensato di scrivere qualche pensiero anche durante le scorse settimane di assenza forzata, commenti che adesso vorrei propoporvi un po' per volta, mescolati a commenti più recenti (che riprenderò a scrivere non appena posso riprendere in mano la situazione).
I pensieri "vecchi" saranno facilmente identificabili dal tag [flashback] e accompagnati dalla data in cui li ho scritti.