lunedì 31 maggio 2010

www.mypage.it debutta su iPad, il nuovo tablet di Apple

www.mypage.it, il social network per i bambini dai 5 anni in su, è ora anche su iPad, il tablet di Apple appena sbarcato in Italia. Il sito che ha rivoluzionato il web per bambini in Italia incontra così il gadget che rivoluzionerà il nostro modo di leggere e giocare. Collegandosi a mypage.it con il proprio iPad, i bambini potranno interagire con il sito in maniera ancora più semplice e intuitiva, usando le dita al posto del mouse. Su mypage.it i piccoli utenti possono creare la propria pagina web personale e divertirsi con tantissime applicazioni pensate proprio per loro: disegni da colorare, card game, e-book, giochi musicali... Ora con l'iPad il divertimento di mypage.it è a portato di mano di tutti i ragazzi: come per magia potranno creare la loro pagina e muovere le applicazioni all'interno del sito usando la punta delle loro dita.

Per l'iPad mypage.it prepara delle novità in esclusiva. "Vogliamo che i più piccoli, le nuove generazioni di nativi digitali, abbiano le migliori possibilità offerte dalle nuove tecnologie, che abbiano i mezzi per crescere come utenti critici e preparati nell'utilizzo di internet e che per loro questo sia un gioco, una scoperta continua" ha detto Lorenzo dell'Uva, presidente di mypage.it e creatore del progetto assieme a Giuseppe D'Arpino, ed ha aggiunto "l'esordio in Italia di iPad ci dà la possibilità di continuare ad agire in questo senso".

mypage.it è il social network dove i bambini possono giocare con i loro amici in assoluta sicurezza grazie al Parental Control che permette ai genitori di muovere assieme ai figli i primi passi sul sito e poi di conoscere gli amici che i loro bambini hanno online. Su mypage.it i bambini possono creare una pagina personale e decorarla, poi disegnare, colorare, fare amicizia, interagire e giocare con i tanti kidget, i giocattoli digitali di mypage.it che sono nella scatola dei giochi, la kidget box.

Del network mypage fanno parte anche: www.kidsearch.it (il motore di ricerca sicuro per bambini), www.kidcloud.it (la directory di siti per muovere i primi passi su internet), www.bambini.eu (il blog per bambini dedicato agli idoli dei ragazzi), www.bambini-news.it (le notizie del giorno spiegate ai bambini), www.bambini.info (il blog che racconta il mondo dei bambini a genitori e insegnanti), www.kidzmodo.it (il blog sulle nuove tecnologie per ragazzi).

martedì 25 maggio 2010

sempre in viaggio

Nuova breve pausa, stavolta in viaggio verso ovest.
Vi lascio con un simpatico video sui possibili utilizzi dell'iPad ;)

lunedì 24 maggio 2010

Una dietro l'altra...

La scorsa settimana Google ha presentato, a raffica:
-WebM è un formato open source per i contenuti video sul web basato sul codec VP8, completamente esente dal pagamento di qualsiasi royalty, e pensato per essere utilizzato anche da tablet, smartphone e altri dispositivi a potenza "limitata". Al di là del fatto che si tratta dell'ennesimo riconoscimento del fatto che (almeno per il video su web) il formato flash non è la soluzione ideale, e che ci si sta muovendo verso altri lidi, e al di là del fatto che si tratta di un evidente sfida ad H.264, verrebbe da chiedersi come mai Google abbia tirato fuori un altro formato invece che "limitarsi" a supportare Theora, o partecipare ad altri progetti open source. Il motivo potrebbe essere prettamente "tecnico", visto che Theora si basa sul più vecchio VP3, mentre WebM si baserebbe su VP8, ma se ci basiamo su un questo dovremmo anche dire che Jason Garrett-Glaser (sviluppatore indipendente che ha dato il via al progetto open source X264, per la codifica del video H.264) non ha espresso pareri molto favorevoli (proprio a livello tecnico) sul lavoro fatto da Google... Sembrerebbe quindi che questo nuovo formato sia stato messo in piedi solo per rompere le uova nel paniere ad H.264, oppure per realizzare una nuova tessera del grosso puzzle che Google sta costruendo...
-Tra le tessere più grosse del puzzle di Google, c'è sicuramente Android, la cui nuova release è stata ufficialmente presentata giovedì scorso, e che tra le diverse novità offre il thetering WiFi, ovvero la possibilità di utilizzare gli smartphone come hot-spot WiFi... compagnie telefoniche permettendo (quantomeno per quanto riguarda il mercato italiano).
-E parlando sempre di Android, l'ennesima novità presentata la scorsa settimana è anche Google TV, una sorta di versione di Android ottimizzata per l'utilizzo sui televisori, con tanto di Android Market specifico, che dovrebbe arrivare in autunno sia in versione direttamente integrata in alcuni modelli di TV, sia come sistema per set-top-box. Anche qui il nome fa esplicita concorrenza alla Apple-TV di cui ho parlato qualche giorno fa, e il fatto che verrà adibito un Android Market dedicato potrebbe anche lasciare spazio ad un utilizzo ludico, o comunque più versatile della semplice navigazione in internet o fruizione di media.

Visto che Apple ha già dalla sua uno store e un modello di sviluppo più che collaudati, visto che il settore gaming non è più tabù (anzi, l'iPod Touch dà parecchio filo da torcere alle altre console portatili), visto che la sfida con Google è aperta su più fronti, e visto che alla base di tutto (anche di iPhone OS e Apple-TV) c'è sempre Mac OS X, cosa vieterebbe ad Apple di implementare un nuovo firmware (o una nuova Apple TV) in grado far girare applicazioni e giochi attualmente in vendita per iPhone OS? Ne scaturirebbe una sorta di console dall'elevato potenziale!!!

Ma, al di là di questo, il modo in cui Google sta estendendo i suoi tentacoli in ogni settore comincia a preoccupare qualcuno... il futuro dell'informatica è sempre incerto, ma tra browser, sistemi operativi, e servizi web (sempre più importanti), c'è il rischio che si vada verso un nuovo tipo di monopolio, anche se di fatto Google strizza sempre l'occhio all'open source.

venerdì 21 maggio 2010

URGENTISSIMOOOOOOOOOOOO !!!

Nei giorni scorsi, facendo un po' di puliza tra le cartelle "Vari", "Provvisori" e "WIP" (Work In Progress), ho ritrovato un txt con la mitica bufala del virus che distrugge il settore zero dell'hard disk.
Se vi state chiedendo come mai ho conservato un txt con tale bufala, il motivo è presto spiegato: il messaggio era stato postato su un forum da una persona che, pur non dichiarandosi "esperta", afferma di aver "catechizzato" altre persone non-esperte, e fiutando la bufala (ma dai...!!!) chiedeva conferme alla redazione del forum. Oltre alla bufala in sé, potete quindi farvi quattro risate leggendo l'introduzione e notando che questa persona (non-esperta, ma catechizzatrice) ha avuto la fantastica idea di pubblicare in chiaro, su un forum pubblico, una lunga serie di indirizzi mail di altre persone (che io ho oscurato)... e non vi dico quali erano i domìni di questi indirizzi, altrimenti vi mettete le mani tra i capelli...
Ovviamente, dopo qualche ora di permanenza sul forum, qualche risposta esilerante, e qualcuno che faceva notare la violazione della privacy, il messaggio stesso è stato rimosso, per cui non ne è rimasta alcuna traccia; visto il tono divertente, e presagendo la rimozione, mi era venuto istintivo copiarmelo in un file di testo a memoria futura.
Di seguito il messaggio (quasi)integrale, con qualche mio [commento] ;)

Gentile Redazione,
questa mattina ho ricevuto una e-mail da una persona che conosco e che non è tanto esperta di pc [mal comune...] (e che io ho catechizzato molto sui pericoli derivanti da virus, malware, spyware e compagnia bella...). Pensando di farmi cosa gradita, mi ha inviato l'e-mail (del cui contenuto inserisco una copia quì sotto) in questione, con tanto di allegato (che io non ho aperto). Devo dire che al mio PC non è successo nulla (aprendo il messaggio ma non l'allegato), ma avendo il sospetto [proprio non te la si fa eh...?] che questa mail sia una BUFALA bella grande, dopo una ricognizione [mandato un pattuglia?] su vari siti di informatica, la sottopongo alla vostra attenzione.
Grazie e spero di avere vostre notizie. [tutto bene, grazie]
***firma***

P.S.:
Il mio PC ha installato "Norton Internet Security 2009 - Spybot-S&D - Ad-Aware Pro 2008 - PrevX CSI - Spyware Doctor - Sophos Anti-Rootkit - Mozilla Thunderbird - Firefox" [manca niente?]

Oggetto:
I: URGENTISSIMO
Da: "nome.cognome"
Data: xxx, # xxx #### ##:##:## +####
A: "nome.cognome" , "nome.cognome" , "nome.cognome" , "nome.cognome" , "nome.cognome" , ecc... ecc... ecc... [triplicate questi indirizzi]
Received: from xxxxxxxx.xxxxx.xxx ([###.###.###.###]) by xxxxxxxx.xxxxx.xxx with Microsoft SMTPXXX(#.#.####.####); xxx, # xxx #### ##:##:## +####
Received: from [...] ecc... ecc... ecc... [il giro è lungo...]
ID-Messaggio: <########********########@xxxxx.xxxxxxxx.xxx>
Versione-MIME: x.x
X-Priority: 1 (Highest) [mica bruscolini...]
X-Mailer: noto.programma
X-OriginalArrivalTime: xxx, # xxx #### ##:##:## +####
X-MEF-From: nome.cognome@********.***
X-Spam-Status: No [LOL ;)]
Return-Path: nome.cognome@********.***

_____

Da: nome cognome [mailto:nome.cognome@********.***]
Inviato: xxx ##/##/#### ##.##
A: undisclosed-recipients [almeno in origine, c'è stato un minimo di decenza...]
Oggetto: I: URGENTISSIMO

Credo, sia il caso di porre attenzione ai “virus” informatici.
Mi è stato segnalato da ***nome*** di “***azienda****” [un nome, una garanzia...]
Leggere con attenzione quanto segue.

1) Dì a tutti i tuoi contatti della tua lista, di non accettare nè il
contatto*****@********.*** nè un video di
Bush, è un hacker, formatta il computer, ti cancella i contatti e ti toglie
la password alla posta elettronica. [pare faccia pure venire i bufoli, oltre a creare dei vuoti di memoria sulla grammatica italiana]

ATTENZIONE, se i tuoi contatti lo accettano, pure tu lo prenderai, [mhmmm... per osmosi?] così
invia il messaggio urgentemente a tutti, questo è di molta importanza, semplicemente copia e incolla. [più facile di così]

2) URGENTISSIMOOOOOOOOOOOO !!!

PER FAVORE, FATE CIRCOLARE QUESTO AVVISO AI VS.AMICI, FAMILIARI, CONTATTI!!!

Nei prossimi giorni devi stare attent@: Non aprire nessun messaggio con un
allegato chiamato:

*Invito*, indipendentemente da chi te lo invia. E' un virus che BRUCIA tutto
l'hard disk del computer. [eggià... ma proprio tutto!!!]

Questo virus verrà da una persona conosciuta che ti aveva nei contatti. E'
per questo che devi inviare questo messaggio ai tuoi contatti. [per il famoso principio della catena di S.Antonio]

E' preferibile ricevere questo messaggio 25 volte [e perché non 1000?] che ricevere il virus e
aprirlo. Se ricevi il messaggio chiamato:

“Invito”, anche se è inviato da un amico, non aprirlo e spegni subito il
computer. [e lascialo spento per sempre, così eviti ulteriori danni]

E' il peggior virus annunciato dalla CNN. 'Un nuovo virus è stato scoperto
recentemente ed è stato classificato da Microsoft come il virus più
distruttivo che sia esistito. [ci hanno pure fatto un film]

Questo virus è stato scoperto ieri pomeriggio dalla Mc Afee e non c'è
rimedio contro questa classe di virus.
[nemmeno un vaccino?]

Questo virus distrugge semplicemente il Settore Zero dell'Hard Disk, dove le
informazioni vitali della sua funzione vengono conservate. [ahemmm... certo... come no...]

INVIA QUESTA E-MAIL A CHI CONOSCI. COPIA QUESTO TESTO E INVIALO A TUTTI I
TUOI AMICI. [e se non hanno un computer, mandaglilo via posta]

RICORDA: SE LO INVII A LORO, CI BENEFICI A TUTTI. [un beneficio non si nega a nessuno]

URGENTISSIMOOOOOOOOOOOO [nel caso in cui non fosse chiaro...]

giovedì 20 maggio 2010

Bavaglio

"xxxxxxxx xxx xxxxxxx xxxxx..." [...] "xxxxx x-x xxx xxx..."

[Intercettazione telefonica autocensurata]


Le intercettazioni telefoniche hanno portato alla recente condanna di alcuni esponenti delle forze dell'ordine per i fatti del G8 di Genova, hanno permesso di far emergere numerosi scandali sugli appalti pubblici, hanno permesso di catturare pericolosi criminali, e molto altro ancora...

Una legge ora in discussione potrebbe vietare non solo la pubblicazione delle intercettazioni (se non quando non servono più), ma potrebbe pure vietare di intercettare, se non quando si è già in conoscenza di fatti che, in fin dei conti, le renderebbero inutili.

Se anche tu non sei d'accordo, qui o qui puoi firmare le petizioni contro questa proposta di legge.

mercoledì 19 maggio 2010

C'è qualcosa che non torna...

...o, meglio, torna se facciamo i conti col solo mercato (in particolare quello consumer), comportamento più che legittimo se visto nell'ottica dei conti aziendali, ma che sotto sotto (per alcuni, neanche troppo sotto) delude un po' le aspettative degli utenti di lunga data, abituati ad atteggiamenti meno inquadrati.
Mi sto riferendo all'ultimo aggiornamento di Apple, il nuovo Macbook, aggiornamento sicuramente apprezzabile ma che fa nascere qualche domanda su altri 3 prodotti decisamente più "vecchi", di cui si attende l'aggiornamento da molto tempo.
-il primo è la Apple-TV, prodotto sicuramente "di nicchia", che in Europa ha ancora poco senso, visto che la distribuzione di film nel vecchio continente non ha ancora preso il via in maniera definitiva (è presente in Inghilterra, Francia, Germania, Austria e Irlanda), e senza l'accesso ai film dell'iTunes Store, di fatto offre pochi vantaggi rispetto alla miriade di altri prodotti simili. Oltre a diversi hard-disk multimediali e console utilizzabili per lo stesso scopo, ci sono anche televisori con hard-disk, porta USB, e collegamento ad internet... senza contare ricevitori digitali con porte SD, e decine di altri metodi che consentono di fruire di foto, video e musica in formato digitale. Perché quindi comprarsi una Apple-TV? La risposta potrebbe essere banale, e risiedere nella "comodità" di sincronizzazione, o nell'accesso all'iTunes Store che però, da noi, ancora manca... tra l'altro la possibilità, per Apple, di guadagnare sulla vendita di contenuti video, potrebbe portare a diminuire il prezzo della Apple-TV, esattamente com'è avvenuto negli USA (ma non in Europa). Inoltre, anche se è vero che di fatto non è necessaria più potenza di quella già disponibile, qualche piccolo aggiustamento hardware non guasterebbe, e potrebbe dare uno stimolo in più all'acquisto... ma sicuramente il primo passo è quello di avere una maggiore quantità di contenuti sull'iTunes Store, e magari uno store unico "europeo", anziché negozi distinti per ogni singolo paese del vecchio continente.
-il secondo, è il MacBook Air; non è molto chiaro se il portatile ultrasottile e ultraleggero di Apple abbia incontrato o meno i favori del pubblico. Personalmente all'inizio ero molto scettico, ma i primi dati ufficiali diffusi da Apple mi davano torto. Successivamente fu abbassato il prezzo, a più riprese, e ci furono degli upgrade, ma la macchina attuale è "ferma" ormai dallo scorso giugno, e non si sa nulla di specifico sui dati di vendita. Trattandosi di macchina "particolare", se vende bene forse Apple farebbe bene a mantenerla sempre attuale con aggiornamenti più frequenti: non credo più di tanto a chi dice che non viene aggiornata perché tanto vende già bene così, tant'è che il MacBook (probabilmente il computer Apple più venduto al momento) è aggiornato mediamente un paio di volte all'anno. Se invece vende male, o Apple continua a crederci e rilascia un update "sostanzioso" a breve, oppure ha poco senso continuare a tenerla in vita.
-più delicata la questione sul terzo oggetto in attesa di aggiornamenti: il Mac Pro (e, volendo, anche Xserve). Da quel che vedo (quindi mi riferisco alla mia esperienza personale, che non pretendo coincida con la realtà su scala mondiale), se si escludono situazioni particolari in cui si è sempre alla ricerca delle massime prestazioni possibili, difficilmente il professionista aggiorna le sue macchine a scadenza elevata. E' però un dato di fatto che dall'ultimo aggiornamento è passato più di un anno, e chi si trova a dover comprare una macchina adesso, se sceglie il Mac Pro sceglie una macchina di marzo 2009. E' vero che tutto viene continuamente aggiornato, che l'hardware ha un'importanza "relativa" e che non ha senso inseguire sempre le ultime novità, ma tra comprare una macchina con le specifiche di 15 mesi fa, e una con le specifiche di 3 mesi fa, c'è comunque una certa differenza... passata l'abbuffata dell'iPad, cosa trattiene Apple dall'aggiornarli?

Come ho già avuto modo di dire, aggiornamenti continui sarebbero con tutta probabilità abbastanza inutili, ma oltrepassare abbondantemente l'anno comincia ad essere troppo, e potrebbe anche essere controproducente perché induce i potenziali acquirenti ad attendere il nuovo modello (perlomeno quelli che si informano sullo stato delle cose)... Non voglio dire che debbano esserci scadenze fisse per gli upgrade (anche se in realtà, per certi prodotti, per quanto visto finora è come se ci fossero), ma ci vorrebbe un occhio di rigurdo in più per non lasciare invecchiare troppo alcuni prodotti...

Quando la tecnologia ti si rivolta contro

Nell'ultima settimana mi è successo (in ordine sparso):
-Caduta (causa figlio) del Magic Mouse, che in tutti i modi in cui poteva cadere ha picchiato proprio il bordo del profilo di alluminio nella parte anteriore, con leggera ammaccatura che rende a tratti problematico il click destro (al limite me lo riconfigurerò in altro modo...).
-Rottura mouse ottico PC (ho tentato di dare la colpa a Windows, ma era proprio il mouse...).
-Problemi al tasto sinistro del nuovo mouse del PC, che in effetti non è nuovo ma "di recupero" (questo non lo posso riconfigurare...)
-Rottura tasto TAB PC (vabbé... ormai ha 4 anni... comincia a dare segni di cedimento).
-Multifunzione che d'improvviso decide che non ha più la funzione di scanner (tempo permettendo, dovrò provare a collegarmi in USB, reinstallare i driver, ecc...).
-Modem/router di casa che un giorno mi ha fatto sparire la rete WiFi (meno male che un riavvio ha sistemato il tutto, ma resta comunque un mistero...).
-iPod che non viene riconosciuto da iTunes per un errore sconosciuto (anche qui, fortunatamente, è bastato riavviare iTunes).
-Corrente di casa che salta in momenti "poco opportuni" (vabbé che nei giorni scorsi c'era un temporale dietro l'altro...).

Pur trattandosi di cose relativamente "piccole", e facendo i dovuti scongiuri, spero di aver fatto il pieno per un po' e di non avere sorprese con i prossimi acquisti in (cioé il nuovo iPhone... e forse anche un iPad...)

martedì 18 maggio 2010

iTunes e gli upgrade mancanti - fase semifinale

Quando iniziai a scrivere su questo blog, vi parlai del fatto che per alcuni brani della mia libreria di iTunes non era disponibile l'upgrade al formato iTunes Plus, anche se la situazione era ancora in piena evoluzione e di mese in mese venivano aggiunti nuovi brani all'elenco della musica "upgradabile".
Tutt'oggi la vicenda non è ancora terminata: nella mia libreria ci sono ancora 8 brani nel vecchio formato con DRM, e iTunes Store non ne vuole sapere di propormi l'aggiornamento al formato nuovo (completamente libero e di migliore qualità). "Casualmente" si tratta di brani comprati nel 2006, non molto tempo dopo l'apertura dell'iTunes Music Store italiano, e il problema sembra essere legato al fatto che questi brani non sono più disponibili nella stessa identica forma di prima: si tratta di singoli che ora trovano posto solo negli album completi, o brani estratti da "Greatest Hits" non più in vendita... in ogni caso si tratta di brani che in qualche modo sono presenti, e non sarebbero gli unici brani ad essere "upgradati" da album differenti rispetto all'acquisto originale: lo stesso iTunes Store mi ha proposto delle "varianti" rispetto all'originale nel corso dei precedenti update, il tutto in maniera trasparente, cioé senza che me ne accorgessi (se non andando a verificare a posteriori se il brano era esattamente lo stesso).
Ho già scritto diverse volte al servizio di assistenza, ma sembra che gli addetti si limitino a rispondere con frasi di rito, spiegando cos'è iTunes Plus e rimandando ad alcune FAQ che non sono di minimo aiuto nel mio caso specifico. Fortunatamente, nell'ultimo mio appello, ho trovato un addetto che si è preoccupato di caricare alcuni crediti sul mio account, in modo tale da permettermi di effettuare comunque l'update dei brani mancanti, ricomprando gli stessi brani in versione "Plus". In realtà, volendo, potrei usare i crediti per scaricare altra musica, e lasciare i brani con DRM così come sono, sperando che magari, in futuro, iTunes si accorga della mancanza e mi proponga l'update.
Considerando che ultimamente sto comprando poca musica dall'iTunes Store, credo di poter pazientare ancora un po' prima decidere cosa fare... nel frattempo mi piacerebbe sapere se qualcuno si è ritrovato nella medesima situazione, se è riuscito (se "si", come?) a risolvere la questione, o se si trova ancora "impantanato" come me in un vicolo cieco.

venerdì 14 maggio 2010

iPhone 4G, speculazioni e divinazioni

Di seguito, l'ultimo mio articolo pubblicato su Punto-Informatico:

Quest'anno, dopo l'incredibile scoop di Gizmodo, fare previsioni sul prossimo modello di iPhone (la quarta generazione del melafonino) può sembrare tanto facile quanto inutile o superfluo. Ma non tutto è così scontato come può sembrare, e anche ciò che sembra scontato può fornire qualche spunto di riflessione. Dando per scontato che, nonostante tutto, non ci sono garanzie che quello visto sia davvero un iPhone 4G prossimo venturo.

Cominciamo subito col dire che a livello estetico, dando per assodata la veridicità di quello che abbiamo visto, saremmo di fronte ad una forma che per certi versi segna un ritorno alle origini, e che personalmente trovo più gradevole dell'attuale forma con fondo "a conchiglia", che mi ha sempre lasciato un po' perplesso. Parlando invece di materiali, non è molto chiaro quale sia il materiale del fondo; potrebbe essere della "banale" plastica, ma sappiamo anche che Apple ha registrato un brevetto nel 2006 per l'utilizzo di materiali particolari nei propri dispositivi: l'ossido di zirconio, pur nella sua leggerezza, conferisce un'ottima resistenza meccanica ed evita qualsiasi effetto di schermo, contribuendo a migliorare la ricezione.

La fotocamera, da molti considerata un punto di debolezza di tutti i modelli di iPhone venduti finora, dovrebbe essere oggetto di un sensibile miglioramento. Non è dato sapere la risoluzione effettiva (il telefono "sezionato" da Gizmodo era stato bloccato da remoto, quindi non funzionante) ma si parla di un sensore da 5 Megapixel prodotto da LG Innotek, contro l'attuale sensore da 3 Megapixel. Inoltre è evidente la maggiore dimensione dell'ottica (caratteristiche che generalmente consente di ottenere foto migliori in virtù della maggiore quantità di luce che può raggiungere il sensore) e la presenza di un flash a LED. Ovviamente si parla sempre di una fotocamera da cellulare con ottica supercompatta, quindi non aspettatevi le prestazioni o la "flessibilità" di una reflex.

Oltre alle foto, ci si aspetta migliori prestazioni anche dal punto di vista della registrazione video, con ipotesi che vedono la possibilità di registrare ed editare video in formato HD (e questo si riallaccia in parte anche alle considerazioni sul display fatte più avanti). Sempre parlando di camera, non si può non notare la presenza di un sensore frontale, il cui utilizzo potrebbe non essere ancora ben definito: dall'analisi delle versioni preliminari di iPhone OS 4 sembrerebbe che la camera frontale sia utilizzata solo quando il telefono è agganciato ad una rete WiFi, il che (se confermato) escluderebbe la possibilità di fare la classica videochiamata attraverso rete telefonica, ma aprirebbe l'ipotesi di una versione di iChat per iPhone, oltre ad eventuali utilizzi ancora ignoti.

Qualche tempo fa si vociferava di riconoscimento della posizione del viso dell'utente per la gestione di immagini 3D sullo schermo, ma personalmente, allo stato attuale delle cose, non vedo grossi vantaggi nell'implementazione di una simile tecnologia, e non credo che verrà implementata in questa versione del Melafonino.

Parlando di display, l'impossibilità di vedere il telefono in funzione pone grossi dubbi sulla sua risoluzione, anche se Gizmodo assicura che sarà sensibilmente incrementata, arrivando ad ipotizzare una risoluzione di 960x640, maggiore di quella del modello attuale (che è di 480x320); questa ipotesi, forse un po' azzardata, darebbe credito a chi parlava di "iPhone HD" (e non "iPhone 4G") come nome del successore del modello attuale, anche se di fatto si tratterebbe di una risoluzione inferiore a quella del formato HD-Ready (1280x720). La scelta di una risoluzione così elevata potrebbe avere lo scopo di avvicinare la risoluzione dell'iPhone a quella dell'iPad, facilitando il compito di chi realizza applicazioni utilizzabili su entrambi i dispositivi.

In realtà, a fronte di una risoluzione comparabile ma dimensioni dei dispositivi molto differenti, si potrebbero evidenziare alcune problematiche a livello di interfaccia: per esempio, a parità di pixel, la dimensione di pulsanti e cursori potrebbe risultare troppo piccola sull'iPhone, o troppo grande sull'iPad. È vero che potremmo tirare in ballo discorsi di "resolution indipendence": ma anche questa possibilità non è esente da problemi, perché in questo caso, a parità di dimensione "fisica" dei vari oggetti della GUI, lo schermo da 3,5 pollici dell'iPhone si riempirebbe molto più velocemente. Gli sviluppatori dovranno quindi escogitare il giusto modo per rendere le loro applicazioni fruibili al meglio su tutti i dispositivi (vecchi iPhone, iPad e nuovi iPhone), perlomeno su certe tipologie di applicazioni: la differente risoluzione potrebbe quindi far nascere i primi problemi di compatibilità sull'AppStore, situazione inevitabile che era già stata prevista da tempo.

Passando alla componentistica interna, Gizmodo non è riuscito a dissipare i dubbi su quale fosse il processore utilizzato nel prototipo (o presunto tale) del nuovo iPhone. Il processore, così come altri componenti, erano rinchiusi in un involucro metallico senza alcun marchio, quasi Apple si fosse premunita dal rischio di diffondere troppe informazioni in caso di smarrimenti indesiderati. Dopo l'esordio di soluzioni proprietarie nell'iPad, possiamo però ipotizzare che anche il nuovo iPhone abbia un processore custom, e che questo riesca a conferire al nuovo melafonino la stessa fluidità che abbiamo visto sul fratello maggiore. Le ultime indiscrezioni provenienti dal Vietnam vanno proprio in questa direzione, e assicurano che il nuovo iPhone monta lo stesso processore di iPad.

Parlando di componenti interni non possiamo dimenticare la batteria, altro elemento importante di ogni dispositivo mobile: nonostante la durata degli accumulatori dei precedenti iPhone non fosse entusiasmante (perlomeno con certi tipi di utilizzo), gli ultimi dispositivi di Apple hanno dimostrato sensibili miglioramenti da questo punto di vista. Basti pensare alle 10 ore di iPad (verificate sul campo da più parti) o all'autonomia da record dichiarata per gli ultimi MacBook Pro; questo lascia ben sperare anche sul fronte iPhone, tanto più che le dimensioni della batteria sono aumentate (perlomeno nel presunto prototipo analizzato da Gizmodo).

Ultimo, ma non per questo meno importante (anzi... per molti aspetti l'elemento più importante) la nuova versione del firmware: iPhone OS 4. Alcune cose sono già note e stranote, come l'implementazione del multitasking e la possibilità di raggruppare più applicazioni in una sorta di sottocartella; altre dovrebbero derivare dall'attuale versione 3.2 presente su iPad (come la possibilità di gestire i file in un'area di scambio), e altre ancora saranno probabilmente tenute nascoste fino al momento del lancio. Quello che è certo è che iPhone OS 4 non sarà installabile sui primi iPhone, e che alcune sue caratteristiche (come il multitasking) non saranno disponibili nemmeno sul modello 3G: ci sarebbe da chiedersi se per i modelli più vecchi sono comunque previsti degli upgrade rispetto all'attuale versione 3.1.3, ma nutro forti dubbi in merito, salvo eventuali aggiornamenti relativi alla sicurezza.

Un'altra particolarità di iPhone OS 4 è che non sarà installabile nemmeno su iPad: per avere il multitasking sul tablet della Mela (più utile qui che non su iPhone) occorrerà attendere l'autunno, il che lascia supporre che (a dispetto del nome) le differenze tra il sistema che gira sul Melafonino e quello che gira sull'iPad siano di un certo rilievo.

Una volta svelati al mondo il nuovo iPhone e il nuovo iPhone OS, inizieremo a chiederci come sarà il prossimo iPod Touch, se erediterà le forme della quarta generazione di iPhone, e se (finalmente) verrà anch'esso equipaggiato con una fotocamera. Ma per questo c'è ancora molto tempo: il primo passo è scoprire tutte le caratteristiche del nuovo iPhone, e per fare questo non resta che attendere l'apertura dalla WWDC, sperando che Apple proponga qualche novità di rilievo anche per quanto riguarda il settore Mac e software.

giovedì 13 maggio 2010

[cs] Da Active: Little Snapper di RealMac Software

Active annuncia il rilascio della versione italiana di LittleSnapper di RealMac Software.
RealMac, Software House già nota per RapidWeaver (programma per la creazione di siti web), ha realizzato LittleSnapper.
Little Snapper è utile a coloro che hanno bisogno di 'fotografare' la pagina web che stanno visitando: non solo la parte visibile nel browser,ma tutta la pagina web.
Per lavoro, per studio, per curiosità,... LittleSnapper è utile a tutti! Permette di creare una libreria di pagine salvate direttamente dal browser che si usa, inoltre il potente browser 'built-in', parte del software, permette di fotografare elementi specifici della pagina che si visita.
LittleSnapper registra sempre titolo, indirizzo web, immagine e codice HTML della pagina fotografata: ritrovare una pagina web sarà semplicissimo!
LittleSnapper è stato nominato per un award da MacWorld: ha vinto 5 stelle MacUser

Per ulteriori informazioni:
http://www.active-software.com/littlesnapper

Un demo gratuito è disponibile da:
http://www.active-software.com/download

LittleSnapper costa euro 39,00 IVA inclusa.

Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. I software distribuiti da Active sono disponibili nei principali rivenditori Apple in tutta Italia.

mercoledì 12 maggio 2010

[flashback] Psicologia dell'acquisto

Vi siete mai chiesti, quando comprate qualcosa, perché la state comprando? Per alcune cose la risposta può sembrare scontata, e generalmente si può comunque riassumere il tutto in un "compro perché mi serve". L'uomo compra ciò di cui ha bisogno o, più in generale, compra per soddisfare una sua necessità; anche questa risposta lascia però due questioni aperte, ovvero "come" viene definita una necessità e perché, a fronte di questa necessità, si "sceglie" di soddisfarla con un prodotto piuttosto che un altro.
La necessità può essere definita tanto da motivi reali, quando da motivi futili: compro del pane perché ho fame, ma compro una caramella per il solo piacere di sentire un buon sapore in bocca. Al di là dell'ovvietà di soddisfare i bisogni primari, e al di là del fatto che alcune cose possono essere più o meno importanti per sopravvivere (o vivere dignitosamente), le necessità di una persona possono essere le più disparate, possono essere (o sembrare) più o meno futili, e sono assolutamente soggettive: il bisogno è spesso psicologico e acquistare un oggetto può anche servire per "tirarsi su" di morale, sentirsi appagato dall'utilizzo dell'oggetto, riuscire a fare qualcosa più comodamente, o fare qualcosa che (pur se non indispensabile) ci piace. In tema con gli argomenti trattati su questo blog, potremmo chiederci quante persone hanno "realmente" bisogno di un computer, e la risposta a questa domanda ci dice che se il computer lo comprasse solo chi ne ha veramente bisogno, il mercato dell'informatica crollerebbe.
Come "sottoprodotto" di questa casistica potremmo citare gli acquisti impulsivi, quelli fatti "perché il prodotto era in offerta" (non ci serve... ma sembra conveniente prenderlo), quelli che "tanto costa poco" (vedi le applicazioni da 79 centesimi sull'AppStore) o quelli fatti al supermercato nei pressi della cassa (quando ormai non c'è più tempo di ragionare: tra "prendere o lasciare" prevale il prendere). Spesso chi vende punta su questi fattori per indurre il potenziale cliente all'acquisto.
Quando però ci sono più alternative, la scelta di un prodotto invece che un altro può essere infuenzata da una moltitudine di fattori, fattori che vanno al di là della reale comprensione di quale sia il modo migliore di soddisfare il proprio bisogno. Qualche tempo fa leggevo che facendo assaggiare ad un certo numero di persone due bibite delle stesso tipo ma di marca differente (non voglio fare nomi, ma parliamo della bibita gassata più famosa al mondo), la preferenza di gusto era indiscutibilmente a vantaggio di quella che in realtà era la meno venduta tra le due. Un test di tutt'altra natura evidenzia invece come la suoneria tipica di una nota marca (molto venduta) di telefoni cellulari, stimola nel cervello umano le stesse zone che solitamente indicano il "disprezzo" verso ciò che si sta ascoltando. Cosa spinge quindi le persone ad acquistare un prodotto invece di un altro? A volte è una mera questione di prezzo o di effettive differenze nelle caratteristiche tecniche tra i vari prodotti, ma in assenza di differenze macroscopiche, la scelta è dettata da altri fattori, tutti di carattere psicologico: si va da un discorso di "prestigio" (l'importanza della marca) a banalità quali il colore/forma della confezione o la sua posizione nello scaffale, passando per giudizi intermedi legati a sensibilità particolari (il prodotto equosolidale o quello senza OGM), o per convinzioni maturate da una buona campagna pubblicitaria (il prodotto va presentato bene) o dal passaparola di parenti e amici... tutte cose che vanno passano sopra la reale qualità del prodotto o la sua effettiva capacità di soddisfare "al meglio" il bisogno per cui è stato acquistato. Tra l'altro considerate che, mediamente, è difficile che un acquisto venga "rinnegato": troverete un sacco di persone soddisfatte di ciò che hanno comprato, e poche che ammettano di aver sbagliato acquisto... quindi fidatevi fino ad un certo punto del giudizio degli altri. Infine ci sono casi in cui la scelta di un prodotto piuttosto che un altro è dettata semplicemente dal fatto di non conoscere le differenti alternative (per ignoranza propria, o per cattiva comunicabilità dell'azienda che dovrebbe proporre prodotti concorrenti), ma questo ci porta un po' fuori dalla scelta legata a motivi psicologici, perché in questa situazione manca proprio la "scelta".
Riallacciandomi almeno in parte col tema portante di questo blog, senza scendere in troppi dettagli, possiamo osservare che Apple è tanto vittima quanto artefice di alcuni di questi meccanismi: il costo di un Mac scoraggia già in partenza chi non conosce Mac OS X, ma molti sono portati ad associare il lettore MP3 con l'iPod, come se non esistessero alternative, e quindi a comprare solo quello.
Arrivati a questo punto, forse qualcuno si starà chiedendo qual'è lo scopo di questo post. La mia intenzione è semplicemente quella di farvi notare che non sempre gli acquisti vengono fatti con la giusta cognizione di causa, quindi la prossima volta che comprate qualcosa, anche se si tratta solo di uno "sfizio" o di un acquisto non indispensabile, provate a pensare se ciò che state comprando è davvero il prodotto migliore (giudizio comunque soggettivo) per il bisogno (altrettanto soggettivo) che dovrà soddisfare... e se sbagliate acquisto, fate autocritica.

Commento scritto il 4/5/2010 e pubblicato oggi (12/05/2010)

martedì 11 maggio 2010

[flashback] Un milione di iPad... e altre previsioni

Una delle ultime notizie che sono riuscito a leggere prima di restare "al buio", è il raggiungimento di quota 1 milione di iPad in occasione del lancio del modello 3G (per il quale si parla di 300'000 unità vendute nei giorni del lancio, grossomodo le stesse cifre del modello WiFi).
Complessivamente è servito circa un mese per vendere un milione di iPad negli USA, ed estrapolando questi dati possiamo azzardare qualche previsione da qui a fine 2010. Considerate che:
-il modello WiFi e il modello 3G hanno fatto grossomodo gli stessi numeri di vendita.
-il mercato USA rappresenta (come vendite e fatturato) circa il 40% delle vendite di Apple.
-se sottraiamo i 300'000 + 300'000 dei giorni del lancio, avanzano 400'000 unità da spartire (grossomodo) nelle restanti 3 settimane di vendita... ma parliamo solo del modello WiFi...
-Apple ha dichiarato che la domanda è comunque superiore all'offerta.
-per "il resto del mondo" possiamo aspettarci un comportamento simile (con vendite alte nei giorni del lancio, in sensibile calo nei restanti periodi).
-i nuovi iPhone e iPod touch potrebbero "rubare" clienti all'iPad, ma il tutto potrebbe essere compensato, in autunno, dalla nuova versione del sistema operativo.
-sotto Natale le vendite saliranno.
Considerando tutto questo, e facendo quattro calcoli (che vi risparmio), anche volendo essere cautelativi, la mia idea è che a fine anno si possa arrivare senza grossi problemi a 4 milioni di iPad negli USA, e altrettanti (se non qualcosa in più, nonostante il lancio ritardato) nel resto del mondo, per un totale di 8 milioni di unità. Credo che Apple si accontenterebbe anche di numeri sensibilmente più bassi (intorno ai 5-6 milioni), ma se tanto mi da tanto i numeri reali potrebbero anche essere più elevati (10 milioni?).
Resta beninteso che non sono un analista dei mercati, e questa mia previsione lascia il tempo che trova, tantopiù che si basa su dati ancora molto parziali; i prossimi risultati fiscali potrebbero offrirci qualche spunto in più per aggiustare la mira sulla previsione.

Commento preparato il 5/5/2010 e pubblicato oggi (11/05/2010)

lunedì 10 maggio 2010

[flashback] E' tempo di compere

Come accennato una decina di giorni fa, HP ha abbandonato l'attuale progetto di Slate, nonostante fosse già in fase avanzata, nonostante gli spot già pronti ad evidenziare le differenze con l'iPad, e nonostante la "pimpante" presentazione fatta a inizio anno, nel corso del CES 2010, da Ballmer in persona.
L'abbandono è stato probabilmente indotto dal fatto che HP si è accorta di non riuscire a sfornare un prodotto vincente con quello che aveva in mano, ovvero una piattaforma Atom e Windows 7. I motivi, pur senza tirare in ballo sofisticate analisi tecniche o di mercato, sono stati detti più volte su queste pagine: ogni prodotto, per dare il meglio di sé, dev'essere qualcosa studiato ad-hoc per il compito che deve svolgere. Atom è una buona piattaforma, ma è relativamente nuova, e non riesce ancora a pareggiare il rapporto prestazioni/consumi di ARM, che ha una lunga esperienza in processori dedicati al settore mobile; sul lato software, a mio avviso, la situazione è ancora peggiore... Windows 7, nonostante il "supporto integrato" per la tecnologia touch/multitouch, resta pur sempre un sistema operativo nato e pensato per computer desktop.
Apple ha speso (da quel che si dice) sette anni di ricerca e sviluppo per realizzare un dispositivo che rappresentasse la migliore combinazione di hardware e software, capace di far rinascere un settore che fino ad oggi era rimasto ai margini del mercato; ha investito nel settore dei microprocessori (comprandosi PA-Semi e, più recentemente, Intrinsity); ha cercato le soluzioni migliori per assicurare un'adeguata autonomia ai sui dispositivi portatili; ha ideato un sistema operativo, l'iPhone OS, con nuovi paradigmi di interfaccia e di gestione dei file, un sistema nato un po' acerbo sotto certi punti di vista ma che ogni anno ha proposto sensibili miglioramenti (e si spera che continui a proporne, perché mancano ancora diverse cose); ha messo in piedi un modello di business per la creazione e la vendita di applicazioni, modello che molti altri hanno cercato di copiare; si è fatta le ossa con iPhone e iPod Touch, due dispositivi che (per quanto "autonomi" e di grande successo) per certi aspetti possono rappresentare delle prove preliminari per l'arrivo dell'iPad. Infine, ultimo ma non meno importante, sta andando dritta per la sua strada (volendo anche con un po' di cocciutaggine) imponendo l'utilizzo del proprio SDK e rifiutando le tecnologie che ritiene poco adatte a certi compiti. Nonostante le conseguenze non sempre piacevoli per utenti e sviluppatori, e al di là del fatto che si tratta di scelte che portano comunque dei vantaggi più o meno indiretti anche ad Apple, questa decisione ha un suo perché, che si riflette in una forte caratterizzazione dei propri dispositivi ultraportatili: non troverete mai sull'iPhone un'applicazione identica a quella presente su altri smartphone, né sull'iPad un'applicazione identica a quella presente su altri tablet... in nome dell'ottimizzazione, del miglior sfruttamento delle caratteristiche specifiche del proprio sistema, e della disponibilità di funzioni specifiche fornite da Apple tramite il suo SDK, ogni applicazione per iPhone OS è "unica" ed ha la possibilità di offrire, se non "qualcosa in più", sicuramente "qualcosa di diverso" rispetto ad un'applicazione sviluppata con un unico tool e compilata poi per le diverse piattaforme. Al di là dell'indiscusso "controllo" che in questo modo Apple riesce ad esercitare sulla piattaforma iPhone OS, la "distinzione forzata" è l'arma vincente che potrebbe consentire ad Apple di fare la differenza in un mondo che si sta popolando sempre di più, ma con prodotti tutti uguali (lo stesso nome, Android, è per certi versi "profetico"...).
Ma mi accorgo che sto divagando (anche se alcune precisazioni erano doverose) perché questo mio commento è nato con l'intento di parlare delle scelte di HP in merito allo Slate. Si diceva che probabilmente HP ha capito che quello che aveva tra le mani non era un prodotto vincente e che forse, tra le possibili cause di insuccesso, c'era l'utilizzo di Windows 7; difficile capire come e quando sia nata questa convinzione (ammesso e non concesso che le cose stiano davvero in questi termini, visto che si tratta solo di una mia supposizione), fatto sta che è difficile non notare la coincidenza di questo abbandono con l'acquisto di Palm, e non è nemmeno difficile immaginare (restando sempre nel campo delle supposizioni) che le intenzioni di HP siano quelle di rilasciare un tablet basato su WebOS; il sistema sviluppato da Palm per le sue ultime generazioni di smartphone possiede alcune caratteristiche molto interessanti che ben si presterebbero (con i dovuti aggiustamenti) a trovare spazio pure su un tablet. Questo però significherebbe che HP riconosce, come Apple, l'importanza della "distinzione": non dimentichiamo che HP fu l'unica azienda a rivendere iPod rimarchiati HP, una mossa commerciale più unica che rara, tanto assurda da risultare un nonsense e tradursi in un flop, ma tanto azzardata da far capire come, anche in passato, l'atteggiamento di HP fosse per certi aspetti diverso da quello degli altri competitors.
A questo punto una domanda sorge spontanea: possibile che HP abbia maturato due decisioni di tale importanza (quella di acquistare Palm, e quella di abbandonare Slate) in quattro e quattr'otto? Oppure è più probabile che l'acquisto di Palm sia solo un pezzo del puzzle che HP stava progettando da qualche tempo? O ancora è stata l'occasione da cogliere al volo per materializzare una decisione che HP stava maturando da quando ha visto l'iPad in azione e (a differenza di ciò che aveva presentato al CES 2010) ne ha compreso il reale potenziale?
Dopotutto, se Apple ci ha messo davvero 7 anni per arrivare ad un prodotto "convincente" (dalla prima idea, alle scelte tecniche, passando per agli accordi commerciali con i vari distributori di contenuti, conditi da abili mosse di marketing), significa che certe cose non si possono improvvisare...

[Commento scritto il 3/5/2010 (ad esclusione del link a Hurricane) e pubblicato oggi (10/05/2010)]

domenica 9 maggio 2010

Speranza mancata...

Lo scorso venerdì mi auguravo di poter approfondire qualche tema di quelli appena accennati, ma mi sono addirittura ritrovato nell'impossibilità di aggiornare il blog. Nulla di grave, ma una semplice mancanza di collegamento non-programmata, un "cambio di abitudini" imprevisto che può lasciare per un attimo spiazzati (visto che l'uomo è un "animale" abitudinario).
Questa pausa forzata mi ha finalmente permesso di dedicarmi ad alcune cose che ultimamente avevo un po' tralasciato ma in ogni caso, nei ritagli di tempo (anche in mancanza di news aggiornate), mi sono comunque dedicato a scrivere qualche commento che vi proporrò nei giorni a seguire.