lunedì 31 agosto 2009

Decentralizzazione

Ieri, ultimo mio giorno di vacanza, leggevo su Tevac che è stato finalmente ufficializzata la data di apertura del secondo Apple Store italiano: quello di Milano; l'innaugurazione è fissata per la mattina di sabato 5 settembre.
Ho citato non a caso questo articolo (tra i molti che hanno riportato la notizia) perché in quelle righe vengono espresse alcune perplessità che condivido e che vado a trattare anche qui di seguito.
In quasi tutte le altre città del mondo (comprese le altre città europee) è possibile trovarsi di fronte ad un Apple Store mentre si passeggia per le vie del centro, o comunque le vie più "commerciali"... in Italia no...
L'Apple Store di Roma si trova nel Centro Commerciale RomaEst, a circa 16 km dal centro della città (20-30 minuti di strada). L'Apple Store di Milano si trova presso il Centro Commerciale Carosello di Carugate, a più di 20 km dal centro (mezz'ora di strada, salvo traffico).
Ora, ammetto di non conoscere RomaEst, e nemmeno il Carosello di Carugate: forse sono sempre strapieni di gente, ma dubito che siano luoghi meta di turisti in vena di acquisti, o di visitatori "casuali" della città. Certo, anche negli USA alcuni Apple Store sono all'interno delle grandi mall, ma le usanze americane sono un po' diverse dalle nostre, e comunque gli Apple Store più famosi restano quelli al centro delle grandi città, come quello sulla Fifth Avenue di New York. Inoltre anche in molte altre città Europee gli Apple Store sono posizionati nel centro della grandi città, in luoghi ad alta visibilità: basta vedere Londra (dove sono stato 5 anni fa), Monaco, o molti altri ancora.
Non voglio mettere in dubbio la scelta fatta da Apple senza prima aver dato un'occhiata a questi centri commerciali (probabilmente sarò presente all'apertura dell'Apple Store di Milano), e magari mi ricrederò vedendo la mole di persone che vi transita quotidianamente, però è una decisione che lascia sicuramente qualche perplessità: al Centro Carosello di Carugate ci dovrò andare apposta per quello (e al momento non so ancora bene se è ben servita a livello di mezzi pubblici... ma a memoria non ci si arriva con la metro, che passa poco più a sud...), mentre un Apple Store in galleria Vittorio Emanuele l'avrei visitato con tutta probabilità ogni qualvolta mi sarei trovato a passare per il centro.

sabato 29 agosto 2009

Mantide [aggiornato]

Visto che in questo blog non si parla solo di Apple, oggi ne approfitto per postare una foto che ho avuto la fortuna di fare dei giorni scorsi, quando ho trovato una mantide sottocasa


chissà che nomi userà Apple per i propri sistemi quando avrà terminato tutti i grandi felini...

[Aggiornamento] visto che mi è stato chiesto in mail, vorrei specificare che no, non credo che Apple passerà ai nomi degli insetti quando avrà esaurito i grandi felini... questo mia ultima considerazione voleva solo essere un aggancio per pubblicare la foto

venerdì 28 agosto 2009

E' arrivato il Leopardo delle Nevi

Oggi è stato il giorno di Snow Leopard. Nonostante le poche notizie date inizialmente da Apple, se n'è parlato così tanto nelle ultime settimane che le sorprese sono davvero poche. In ogni caso, a parte qualche inutile polemica (fatta spesso da gente che in realtà ha poca competenza tecnica), il parere pressoché unanime è molto positivo: il sistema non ha mirabolanti nuove funzioni, né effetti grafici stupefacenti, ma "sotto il cofano" le differenze ci sono e l'ottimizzazione ha portato diversi benefici, evidenziati anche dai primi test prestazionali.
Tutto questo è quelo che emerge leggendo i vari commenti in rete: la mia copia dovrebbe arrivare lundì, per cui mi riservo dei commenti più mirati nel corso della prossima settimana.

giovedì 27 agosto 2009

Interfaccie, il ruolo di GNU/Linux

Questo è (almeno in parte) il commento che avevo in mente quando iniziai a scrivere il pezzo pubblicato qualche giorno fa; l'articolo è uscito oggi su Punto-Informatico, e può essere che la prossima settimana il ciclo si concluda con un terzo articolo a tema.

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di un possibile sviluppo nella gestione dei documenti all'interno delle prossime versioni dei sistemi operativi. Qualche tentativo in tal senso è stato fatto anche su alcuni progetti in ambiente GNU/Linux, e proprio a proposito di GNU/Linux ci si potrebbe chiedere come potrebbe cambiare il mondo dell'informatica anche dal punto di vista del mercato.
Riallacciandomi a quanto detto all'inizio, parlando di informatica si parla di un mercato che si è sviluppato grossomodo negli ultimi 25 anni. Considerando che l'hardware ha un'influenza "relativa" sull'esperienza dell'utente, se non nella misura della potenza di elaborazione che mette a disposizione per il software, focalizziamo l'attenzione sulle due aziende che, seppur con un'enorme sproporzione, rappresentano i due sistemi operativi antagonisti per antonomasia: Microsoft ed Apple.
Entrambe le società sono presenti sul mercato dall'inizio dell'era informatica, ognuna con filosofie di mercato differenti, ed entrambe hanno vissuto finora sotto la guida dei propri fondatori. Bill Gates è andato in pensione lo scorso anno, e Steve Jobs, con il suo rientro nel 1996, è considerato l'elemento chiave della rinascita di Apple. Alla luce di tutto ciò è lecito chiedersi cosa accadrà quando Microsoft ed Apple dovranno affidarsi totalmente ad altri personaggi.
Può essere che il mercato abbia già trovato un suo status quo, come può essere che l'attuale trend porti ad un maggior equilibrio tra i due sistemi. Ho già parlato in passato dell'attuale team che lavora in Apple e che ha sostiuito egregiamente Steve Jobs durante la sua recente assenza per motivi di salute. Per quanto riguarda Microsoft, credo che dopo il mezzo passo falso di Vista (sviluppato e lanciato ancora sotto la guida di Gates), molto del suo futuro dipenderà da Windows 7.
In questa "guerra a due" però non bisogna dimenticare GNU/Linux: GNU/Linux non è legato a nessuna società (sebbene ne esistano diverse distribuzioni curate anche da aziende quotate in borsa) e può contare sul supporto di una comunità di persone in continua espansione che contribuisce continuamente al suo sviluppo. Sebbene a mio avviso presenti ancora diversi limiti in ambito consumer (nonostante gli enormi progressi fatti negli ultimi anni), e sia purtroppo improponibile in certi ambiti professionali (per la mancanza di alcuni software specifici), la sua forza sta proprio nella sua indipendenza.
La comunità che sviluppa GNU/Linux non è identificabile in una sola persona che può fare il bello e cattivo tempo, e non è sensibile a errori strategici o di marketing. Di contro, proprio la mancanza di un riferimento assoluto rende impossibile fare investimenti mirati (a meno di interessi specifici di una determinata società che scelga di utilizzare GNU/Linux) o di convogliare tutti gli sforzi della comunità nella stessa direzione (eventualità che in alcune circostanze può essere importante).
In qualsiasi modo sarà realizzato il desktop del futuro, credo che GNU/Linux assumerà un'importanza sempre maggiore, anche se (tralasciando certi ambiti dove già ora la fa da padrone) difficilmente riuscirà ad acquisire una posizione dominante nel breve/medio termine: tutto dipenderà da come le grandi software house decideranno di prendere in considerazione l'argomento, perché (checché se ne dica) in certi ambiti alcuni software sono indispensabili e non presentano reali alternative "open".
Apple, nonostante la crescita continua degli ultimi anni, è sempre in una posizione scomoda perché è costretta a mantenere continuamente la sua fama di azienda "innovatrice". Se Apple non riuscirà ad imboccare in continuazione la giusta strada, il suo 5 per cento scarso di mercato rischia di venire assorbito presto da altri, anche se poi potrebbe restare in gioco grazie ai dispositivi portatili in stile iPhone.
Se tutti gli altri crescono Microsoft non può che calare, e al di là delle "guerre di religione" questo non può che essere un bene per gli utenti: una divisione più equa del mercato porterà ad una maggiore concorrenza con benefici per tutti. Quanto velocemente calerà (ammesso che il calo continui, come mostrano i trend degli ultimi mesi) è difficile dirlo, ma i prossimi due o tre anni potrebbero essere decisivi per capire quale sarà l'orientamento futuro del mercato.
Negli anni a venire potrebbero esserci molti cambiamenti nel modo di intendere l'informatica e nell'utilizzo di Internet, con i due mondi che vanno a confluire in un numero sempre maggiore di compiti: anche senza tirare in ballo il cloud computing, dietro l'angolo c'è anche Chrome OS, il sistema operativo di Google che è stato volutamente tralasciato in questa analisi, ma che potrebbe rappresentare il quarto incomodo.

mercoledì 26 agosto 2009

Tablet: nuove conferme e nuove smentite

Il The Wall Steet Journal ha pubblicato un articolo dove si dice che Jobs, anche se ancora convalescente (ma in ottima ripresa), dedica tutto il suo tempo al tanto atteso tablet, in particolare a quela che dovrà essere la strategia di maketing che ne accompagnerà il lancio. Questo articolo, pur non rivelando alcun dettaglio specifico, ci permette di trarre qualche conclusione importante.
Prima di tutto è una conferma (ancora ufficiosa) dell'esistenza del tablet. In secondo luogo ci conferma anche l'importanza del progetto, seguito direttamente da Jobs; a conferma dell'attenzione riservata al prodotto, ci sarebbe pure la notizia che il progetto di un tablet è gia stato iniziato e accontonato più volte nel corso degli ultimi anni, prima a causa della limitata durata della batteria, e poi per questioni di potenzialità hardware legati in particolar modo alla quantità di memoria (e questo spiegherebbe in continuo alternarsi di indiscrezioni che hanno accompagnato questa idea negli anni passati).
Il fatto che ci si stia ancora lavorando pone però dei dubbi sulla data di uscita (o di presentazione... perché nell'ipotesi della necessità di nuove applicazioni dovrà prima essere annunciato), collocata dal The Wall Steet Journal tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010; personalmente ritengo abbastanza improbabile che un prodotto simile possa essere lanciato troppo vicino alla fine dell'anno, quindi se non arriva nel giro di un paio di mesi (cosa che vedo abbastanza ardua, nonostante il recente accorciamento dei tempi di sviluppo di Snow Leopard), sicuramente se ne riparlerà il prossimo anno.
Continua l'alone di mistero sulle funzionalità, visto che su richiesta specifica di chiarimenti pare che Jobs abbia risposto via email dicendo: "much of your information is incorect", senza però dare ulteriori dettagli...

martedì 25 agosto 2009

Interfacce, evoluzione in corso

Quando ho iniziato a scrivere questo pezzo, avevo in mente un breve commento per questo blog, un commento che voleva affrontare un'altra tematica... ma è venuto fuori questo articolo pubblicato ieri su Punto-Informatico (articolo che avrà un seguito)

Qualche tempo fa discutevo con un mio amico sul futuro dei sistemi operativi. Chi ha grossomodo la mia età (o anche qualche anno in più) ha visto nascere l'informatica e l'ha vista diffondersi nelle case. Secondo il mio punto di vista, per molti aspetti l'informatica che conosciamo oggi è ancora in una fase embrionale: per esempio, escludendo i primi anni in cui si lavorava solo in maniera testuale, a livello di interfaccia e di interazione con l'utente i paradigmi che utilizziamo oggi (seppure abbelliti da effetti grafici e arricchiti di alcune comode funzioni) sono ancora quelli che hanno fatto nascere e diffondere il computer.

Il desktop con le sue cartelle è "formalmente" lo stesso del primo Mac del 1984, ma anche quello del precedente Lisa, quello della Xerox (da cui Apple ha acquisito l'idea), o ancora quello dell'Amiga. Qualcuno potrà contestare che se il paradigma si è affermato e consolidato, significa che funziona più che bene e che non c'è bisogno di altro. In realtà, a mio avviso, la situazione è destinata prima o poi ad evolversi o quantomeno ad ampliare qualche concetto di interazione, anche se non è semplice immaginare come.

Apple, prima con iTunes e iPhoto, e poi con Spotlight, per certi versi sta gettando le basi per pensare a qualcosa di nuovo. Siamo ancora lontani da concetti rivoluzionari di interazione con l'utente, ma è interessante osservare che con queste applicazioni è cambiato l'approccio ai dati: l'utente non deve più preoccuparsi di organizzare la propria musica o le proprie foto in cartelle, sottocartelle e sotto-sottocartelle, ma dà semplicemente in pasto i propri documenti ai programmi in questione, per poi fruirne al loro interno.

Le foto andranno a costituire eventi o album che (volendo) possono essere raggruppati in cartelle virtuali all'interno dell'applicazione; ogni foto può stare in più album, e si possono creare album "dinamici" che raccolgono automaticamente le foto (vecchie o nuove che siano) in base ai tag, o lasciare che iPhoto le organizzi automaticamente in relazione al luogo in cui sono state scattate, o ai volti delle persone rappresentate. Anche iTunes offre possibilità simili con playlist speciali realizzate in automatico in base a qualsiasi criterio desiderato (artista, genere, voto), o anche in maniera "casuale" grazie alla funzione Genius.

Quello che però meglio rappresenta il concetto di recuperare dati e documenti senza sapere dove sono, è Spotlight; grazie all'indicizzazione del contenuto dell'hard disk (e dei vari documenti), Spotlight è capace di scovare in modo immediato sul nostro Mac qualsiasi file, appuntamento, mail, contatto, canzone ecc, che contenga la parola chiave indicata.

Per assurdo, in una futura concezione del sistema operativo, il desktop potrebbe essere completamente vuoto con un campo di inserimento al centro: l'utente scrive la parola chiave con la quale ha bisogno di lavorare, e in quel momento compaiono intorno le icone di tutti gli elementi attinenti a quanto digitato, divisi per tipologia, ed eventualmente filtrabili e ordinabili. Contatti mail e appuntamenti in alto a sinistra, le applicazioni sotto, i documenti a destra, e note nell'angolo in basso. Su un lato di questo ipotetico nuovo concetto di desktop (idealmente a sinistra), in un oggetto simile al dock, potrebbero invece trovare posto delle "raccolte" preconfezionate simili alle playlist di iTunes, oppure delle raccolte dinamiche con parole chiave (o tipologie di documenti) predefinite, com'è già possibile fare con le smart folder di Leopard.

Sotto certi aspetti alcuni di questi concetti sono per certi versi già evidenti sull'iPhone OS, dove manca un file manager ma (grazie alla recente introduzione di Spotlight) è possibile trovare immediatamente tutti quello che ci serve, impostando l'ordine preferito di visualizzazione; quello che manca all'iPhone OS, per espletare al meglio questo concetto, è la possibilità di salvare i documenti in modo tale che siano accessibili a tutte le applicazioni (al momento questa possibilità vale solo per le libreria fotografica e, parzialmente, per quella musicale), cosa che sarebbe un gradito step per gli sviluppi futuri, e che magari sarà implementato in occasione del lancio del fantomatico Tablet "designed in Cupertino" - sperando che la soluzione scelta non sia quella di passare necessariamente su iDisk.

In realtà questo modo di operare potrebbe non essere gradito a tutti gli utenti: quelli che hanno una mentalità più "classica", o provengono da altri sistemi operativi, difficilmente accettano di non sapere come sono organizzati i file dati in pasto ad iTunes e iPhoto, e preferiscono organizzarsi i documenti a mano.

A mio avviso questo modo di operare è superato, e in futuro assisteremo sempre di più ad un accesso alle informazioni tramite ricerca dei contenuti, passaggio inevitabile in virtù del numero sempre maggiore di informazioni affidate ai computer.

Un altro vantaggio della modalità di accesso alle informazioni tramite ricerca per parole chiave (o contenuti), è che permette di astrarre il concetto di organizzazione "fisica" rendendolo indipendente dalla testa dei diversi utenti: la personalizzazione attuata da questi ultimi verrebbe effettutata solo sulla visualizzazione finale, filtrando e ordinando i risultati in base alle proprie esigenze di lavoro. La posizione reale dei files resterebbe inalterata, anche se le preferenze di visualizzazione di un altro utente (che magari accede agli stessi documenti sulla stessa macchina, oppure in rete) sono totalmente diverse.

Se ci pensate è un po' quello che facciamo già ogni giorno quando cerchiamo qualcosa in Google o in un altro motore di ricerca: basta estendere il concetto al contenuto delle nostre macchine, offrendo maggiori possibilità di personalizzazione dei risultati della ricerca e della loro visualizzazione. Prossimamente analizzeremo i possibili scenari futuri dal punto di vista del mercato.

lunedì 24 agosto 2009

[cs] Apple distribuirà Mac OS X Snow Leopard il 28 Agosto

Ne parlavamo giusto ieri... oggi il comunicato stampa ufficiale


CUPERTINO, California— 24 Agosto, 2009—Apple® ha annunciato oggi che Mac OS® X v10.6 Snow Leopard™ sarà in vendita venerdì 28 agosto presso i negozi retail Apple Store e presso i rivenditori autorizzati Apple; il negozio online Apple accetta da oggi i pre-ordini. Snow Leopard aggiunge a una decade di successi e innovazioni del sistema OS X centinaia di miglioramenti, nuove tecnologie, il supporto predefinito a Microsoft Exchange. Snow Leopard sarà disponibile come aggiornamento per gli utenti di Mac OS X Leopard® ad un prezzo di 29€.


“Snow Leopard si basa sul nostro sistema operativo migliore di sempre e siamo felici di poterlo presentare agli utenti prima del previsto,” ha affermato Bertrand Serlet, senior vice president Apple per il Software Engineering. “Ad un prezzo di appena 29€, gli utenti di Leopard possono avere un facile aggiornamento al sistema operativo più evoluto al mondo e l’unico sistema con il supporto Exchange integrato.”


Per creare Snow Leopard, gli ingegneri Apple si sono concentrati sul perfezionamento del 90 percento degli oltre 1000 progetti che compongono Mac OS X. Gli utenti noteranno miglioramenti fra cui un Finder™ più reattivo; Mail che carica i messaggi nella metà del tempo;* Time Machine® con un back up iniziale più veloce dell’80 percento;* un Dock con integrazione di Exposè; QuickTime® X con un player ridisegnato che permette agli utilizzatori di vedere, registrare, tagliare e condividere video in tutta facilità e una versione a 64-bit di Safari® 4 che è fino al 50 percento** più veloce e resistente ai crash dovuti ai plug-in. Snow Leopard è metà della dimensione della versione precedente e libera fino a 7 GB di spazio su disco una volta installato.

Per la prima volta le applicazioni di sistema, compresi Finder, Mail, iCal®, iChat® e Safari, sono a 64-bit e il supporto ai processori a 64-bit di Snow Leopard permette l’utilizzo di grandi quantità di RAM, incrementa le performance e aumenta la sicurezza, pur rimanendo compatibile con le applicazioni a 32-bit. Grand Central Dispatch (GCD) fornisce agli sviluppatori software una nuova e rivoluzionaria modalità per scrivere applicazioni che sfruttano i processori multicore. OpenCL, standard aperto basato su C, permette agli sviluppatori di sfruttare l’incredibile potenza dell’unità di elaborazione grafica per processi che vanno al di là della grafica stessa.

Snow Leopard è l’unico sistema operativo desktop che integra il supporto a Microsof Exchange Server 2007 e permette di utilizzare Mac OS X Mail, Rubrica Indirizzi e iCal per spedire e ricevere email, creare e rispondere ad inviti per meeting, e cercare e gestire i contatti con liste di indirizzi globali. Le informazioni Exchange funzionano con fluidità all’interno di Snow Leopard in modo che gli utenti possano sfruttare appieno le funzionalità uniche del sistema OS X come le veloci ricerche Spotlight™ e le anteprime Quick Look.

Anche Mac OS X Server Snow Leopard, la prossima importante versione del sistema operativo server più facile da utilizzare al mondo, sarà in vendita venerdì il 28 agosto. Snow Leopard Server include nuove innovative funzionalità come Podcast Producer 2 e Mobile Access Server e ha il prezzo più competitivo di sempre, a 499€ per licenze client illimitati. Ulteriori informazioni e la lista completa dei requisiti di sistema Snow Leopard Server sono reperibili sul sito alle www.apple.com/server/macosx/.


Prezzi e Disponibilità

Mac OS versione 10.6 Snow Leopard sarà disponibile come upgrade a Mac Os X versione 10.5 Leopard il 28 agosto 2009 presso Apple Store® (www.apple.com), i Retail Store Apple e i rivenditori autorizzati Apple. La licenza di singolo utente di Snow Leopard sarà disponibile ad un prezzo di 29 €, mentre Snow Leopard Family Pack, che contiene una licenza per 5 utenti in un singolo domicilio, sarà disponibile ad un prezzo di 49€. Per gli utenti di Tiger® con un Mac basato su processore Intel, il Mac Box Set include Mac OS X Snow Leopard, iLife® ’09 e iWork® ’09 e sarà disponibile ad un prezzo di 169€ e il Family Pack ad un prezzo di 229€.

Il pacchetto di aggiornamento Mac Os X Snow Leopard Up-To-Date è disponibile, ad un prezzo di spedizione e consegna di 9,95€, per tutti i clienti che hanno acquistato un nuovo sistema Mac da Apple o un qualsiasi rivenditore autorizzato Apple in una data compresa fra l’8 giugno 2009 e la fine del programma, il 26 dicembre 2009. Gli utenti dovranno richiedere il proprio aggiornamento Up-To-Date entro 90 giorni dall’acquisto e comunque entro il 26 dicembre 2009. Per maggiori informazioni visitate il sito www.apple.com/macosx/uptodate. Snow Leopard richiede almeno 1 GB di RAM ed è progettato per funzionare su qualsiasi Mac con un processore Intel. La lista completa dei requisiti di sistema si trova all’indirizzo: www.apple.com/macosx/specs.html.

*Test condotti da Apple ad agosto 2009 paragonando la “prerelease” Mac OS Snow Leopard v10.6 con il sistema Mac OS X Leopard v10.5.8 pubblico utilizzando un MacBook® da 2.0 GHz e la generazione di iMac® da 2,66 GHz, entrambi configurati con 2 GB di RAM. Le prestazioni variano a seconda della configurazione del sistema, della rete, della dimensione dei file, dai set di dati e da altri fattori.

**Test condotti da Apple ad agosto 2009 confrontando Safari 4 a 64-bit con Safari 4 a 32-bit nella “prerelease” Mac OS X Snow Leopard v10.6 utilizzando un MacBook® da 2.0 GHz e la generazione di iMac® da 2,66 GHz, entrambi configurati con 2 GB di RAM. I benchmark JavaScript si basano sul test SunSpider Performance. Le prestazioni potrebbero variare in base alle configurazioni di sistema, connessione di rete e altri fattori.

Tutte le prove sono state condotte su iMac 2,8 GHz con processore Intel Core 2 Duo con Mac Os Snow Leopard e 2GB di RAM. I benchmark JavaScript si basano sul SunSpider JavaScript Performance Test.

domenica 23 agosto 2009

Sta uscendo, anzi no, anzi si... forse...

Stiamo ovviamente parlando di Snow Leopard.
Fino a qualche tempo fa sembrava scontata l'uscita a settembre. Poi sono iniziate a circolare voci sul fatto che l'ultima beta distribuita fosse la Golde Master (nonostante molti sviluppatori denunciassero ancora diversi bug), immagini delle confezioni, e altro ancora... se ci aggiungiamo qualche distrazione sul sito Apple che parla di ordini già pronti per la spedizione, disponibilità dell' Up-To-Date a partire dal 28 agosto (anche se smentite dopo poche ore), e spedizioni di nuove macchine ritardate di una settimana, capirete che gli indizi cominciano a diventare molti.
Se così fosse (al momento non c'è nulla di ufficiale) resta da chiedersi un paio di cose: come mai Apple ha anticipato di un mese l'uscita? ...e come mai tutto questo mistero intorno alla data del rilascio?
L'anticipo potrebbe essere stato deciso per due motivi: prendere alla sprovvista il diretto concorrente (anche se Windows 7 uscirà solo il 22 ottobre), oppure evitare la sovrapposizione con un altro evento Apple (visto che per settembre ci si attende anche il classico appuntamento per il mondo iTunes/iPod). In ogni caso uscire in anticipo significa avere il prodotto già pronto con un mese di vantaggio sulla tabella di marcia... speriamo che sia effettivamente così e che non ci sia qualcosa fatto troppo di fretta.
Sui mistero della data di rilascio invece è un po' più difficile trovare una risposta; qualcuno ha ipotizzato la concomitanza col rilascio di nuovo hardware, ma questo significherebe che il nuovo hardware (iMac?) richiede necessariamene Snow Leopard, oppure che Apple vuole evitare di spedire troppe copie di aggiornamento... ma a questo punto perché rilasciare nuovo hardware proprio ora?

venerdì 21 agosto 2009

Calma piatta... o quasi...

In questi giorni di afa terribile, tra un lavoretto e l'altro non trovo quasi il tempo di guardare le news in internet, o controllare la posta. Fortunatamente l'utilizzo dell'iPod Touch, o dell'iPhone di mia moglie, rende queste attività fruibili in maniera veloce, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata, senza bisogno di accendere il computer (e senza nemmeno averlo con sé).
La pensa così anche il grande Woz, in una recente intervista a The Globe And Mail, affermando che l'utilizzo sempre più massicio di internet rende quasi indispensabile avere sempre in tasca un collegamento con la rete... e con l'iPhone diventa tutto più semplice (a patto di non aver bisogno di Flash...)
In ogni caso, in questi giorni non c'è un granché da segnalare, a parte il solito alternarsi di indiscrezioni sul prossimo tablet di Apple e sull'evento (ancora presunto) del 9 settembre... ma di questo ne riparlaremo la prossima settimana

lunedì 17 agosto 2009

Come si scopre un fake?

Il video che ho postato ieri è al 99% un fake. Mi interessava più che altro sollevare la questione sul fatto che l'iPhone OS, ora come ora, non è pensato per un utilizzo su schermi da 10", e quello mostrato nel video poteva essere una possibile via di uscita (quantomeno per un periodo transitorio, in attesa di applicazioni "più grandi").
In ogni caso, come si può scoprire un fake? Prima di tutto un paio di considerazioni a carattere generale: può sembrare banale, ma spesso è chiaramente indicato sul sito che l'immagine o il video mostrati sono elaborazioni grafiche non reali, e spesso chi le vede è talmente desideroso di vedere l'oggetto mostrato (falso o reale che sia) da non fare caso a certi particolari. Un'altra considerazione generale e altrettanto banale è la seguente: perché qualcuno dovrebbe darsi tanto da fare per avere tra le mani uno scoop, e limitarsi poi a fotografare un dettaglio sfocato o fare una filmato incomprensibile?
Oltre alle considerazioni generali, ci sono poi dettagli vari che cambiano di caso in caso: i fotomontaggi si possono scovare nei punti dove le immagini vengono sovrapposte (salvo le sfocature di cui sopra), per esempio nel caso di schermate "incollate" su un dispositivo. I rendering, se ben fatti, possono essere più difficile da individuare: occorre valutare la veridicità dell'oggetto sotto molti aspetti (un iPhone sottile 2 mm sarebbe impossibile), la fattibilità tecnica (schermo piegevole? Non esiste ancora...) e la possibilità che il prodotto venga realizzato in quel modo (per esempio avrei molti dubbi su un qualsiasi iPhone con tastiera).
Infine, ma non meno importante, bisogna osservare ogni particolare di quello che si guarda: nel filmato di ieri, per esempio, si vede dalla pressione dello schemo che non si tratta si uno schermo in vetro, come invece ci si aspetterebbe da un prodotto che ricalca l'iPhone (anche se 10" di vetro sarebbe un bel peso...). Verrebbe inoltre da chiedersi perché, con 10" a disposizione, la tastiera appaia in piccolo sull'applicazione "Notes": è un controsenso ergonomico, anche se potrebbe essere spiegato da un fatto di emulazione delle attuali applicazioni.
Perchè questo post? Perché da qui a quando verrà presentato l'iPad (pare che il nome sarà questo), ne vedremo di tutti i colori, e saranno quasi sicuramente tutti dei fake.

domenica 16 agosto 2009

E' lui o non è lui?

C'è un video su youtube che mostrebbe al lavoro il presunto tablet di Apple. Al di là della veridicità o meno del video in questione, sicuramente è interessante esaminare la soluzione scelta da Apple (se il video è vero) o da chi ha postato questo video (se è un falso), in merito al sistema operativo. Sostanzialmente l'idea è quella di un iPhone OS multitasking in grado di far girare più applicazioni per iPhone OS nativamente, disponendole sullo schermo come desiderato; questa soluzione consentirebbe al tablet di Apple di disporre già da subito di un enorme parco di applicazioni, in attesa di averne altre realizzate ad hoc per uno schermo di maggiori dimensioni (probabilmente Safari e altre applicazioni Apple potrebbero già funzionare a dimensioni maggiori).
Ora, la domanda principale è: sul mercato, potrebbe funzionare una soluzione del genere?
Al di là del fatto che bisognerebbe conoscere qualcosa in più anche sull'hardware e sulla connettività (anche ad eventuali periferiche), se dovessi pensare al solo software attualmente presente sull'AppStore, direi di no. Voglio però immaginare che, se così fosse, Apple avrebbe già pronta qualche applicazione interessante per sfruttare al meglio questo tablet. Inoltre resta sempre aperta la possibilità che questo oggetto venga presentato a settembre come prototipo, e che contestualmente alla presentazione venga rilasciata una nuova versione dell'SDK per creare applicazioni da 10" che dovranno essere pronte per il lancio vero e proprio nel 2010.

venerdì 14 agosto 2009

Office rivisto e corretto

Rivisto e corretto il mio post di un paio di giorni fa, visto che ipotizzavo l'annuncio di un Office per iPhone che invece non c'è stato (restano comunque valide, a mio avviso, tutte le considerazioni che ho fatto riguardo il mercato di questi dispositivi)
C'è stato invece l'annuncio della nuova versione di Office per Mac che uscirà tra non meno di un anno, a fine 2010, e anch'esso sarà rivisto e corretto: sparisce Entourage a favore della re-introduzione di Outlook, e ritorna il supporto a Visual Basic, che era stato ingiustificatamente eliminato dalla versione 2008.
Ora, qualcuno si starà chiedendo a che pro convocare una conferenza stampa per annunciare una versione di Office con più di un anno di anticipo. Onestamente me lo sto chiedendo anch'io, ma non sono esperto di marketing...

PS: avrei potuto capire se magari avessero aggiunto Access (non che personalmente ne senta la mancanza, ma molti ne sarebbero contenti)

PPS: sul sito ufficiale, al momento, non si dice un granché in merito, a parte qualche accenno sul blog

giovedì 13 agosto 2009

Dubbi sul Tablet

Sapete cos' il CMX?
Fino ad un paio di giorni fa non lo sapevo neanch'io, ma ora so che si tratta di un formato di file proprietario, messo a punto dalle major discografiche (EMI, Warner, Universal e Sony BMG).
Tecnicamente parlando, si tratta di un formato destinato a fare da "raccoglitore" per vari tipi di media: video, immagini, musica, ecc... Lo scopo è quello di andare oltre il semplice MP3, proponendo per la vendita online un prodotto per certi versi più simile ai vecchi album in vinile (o senza andare troppo indietro negli anni, anche alcuni CD di una certa fattura): qualcosa che offra in un colpo solo musica, copertine, booklet, testi delle canzoni, informazioni aggiuntive sugli artisti, video della canzone, interviste, ecc... ecc...
Detto così sembra tutto molto bello, ma se cerco di immaginare un prezzo per questo prodotto, partendo dal prezzo che le major chiedono per il semplice brano (su iTunes è ormai più facile trovarli a 1,29 Euro piuttosto che 0,99), mi scappa la fantasia...
C'è poi un'altra considerazione da fare: stiamo parlando di un formato proprietario sviluppato dalla major, il che significa che tutti quelli che utilizzeranno questo formato dovranno corrispondere delle royalties alle major stesse: in sostanza sembrerebbe un'invenzione realizata al solo scopo di incassare ulteriori guadagni in maniera indiretta.
Cosa c'entra il Tablet (ancora ipotetico) di Apple in tutto ciò? C'entra perché pare che Apple abbia rifiutato alle major l'utilizzo di questo formato proprietario, e pare che l'abbia rifiutato perché Apple stessa è al lavoro su un progetto simile, che (in base alle indiscrezioni del Financial Times) si concretizzerà proprio in un nuovo dispositivo portatile, in uscita a breve.
Se il Tablet di Apple fosse "limitato" a questo scopo, cioé a offrire dei contenuti multimediali "più completi", credo che molti ne resteranno delusi... senza contare che potrebbe scatenarsi una guerra tra Apple e le major, visto che ognuna sarà intenta ad affermare il proprio formato. In tal senso, a mio avviso, ci sono delle discordanze sulle indiscrezioni: dubito che le major siano disposte a concedere la distribuzione di determinati contenuti in un formato sviluppato da Apple, quando loro stesse hanno sviluppato un formato simile allo scopo di rilanciare un certo mercato... forse questo Tablet utilizzerà proprio il CMX, o forse ci saranno degli accordi particolari... o ancora il prodotto di Apple sarà tutt'altra cosa.
Si potrebbe anche valutare la possibilità che Apple abbia in cantiere più prodotti nuovi, uno in uscita a breve e orientato al multimedia (che però è qualcosa in più rispetto all'atteso nuovo iPod Touch), e uno orientato a far concorrenza ai netbook, che però uscirà solo il prossimo anno (dopotutto ricordiamo che il segmento "MacBook" è attualmente coperto da una sola macchina, il che è abbastanza anomalo...)
Come sempre, parlando di indiscrezioni, possiamo immaginare di tutto, sbagliando in continuazione. Non resta che attendere il classico evento di settembre/ottobre per avere le idee più chiare almeno su qualcosa.

mercoledì 12 agosto 2009

Office per tutti

Microsof e Nokia avrebbero stretto un accordo per portare Office su Symbian (notizia ufficiosa che dovrebbe essere confermata da un'imminente conferenza stampa).
Ufficiale invece la conferenza stampa di domani, in occasione della quale la Macintosh Business Unit di Microsoft presenterà delle "interessanti novità per il mondo Apple". Sebbene non sia trapelato nulla sull'argomento di questa conferenza, molti danno per scontato che sia stata indetta per annunciare una versione di Office per iPhone OS (anche perché la MacBU di Microsoft lavora fondamentalmente solo per Office, e una nuova versione per Mac OS X, oltre a non giustificare un tale alone di mistero, sarebbe un po' troppo in anticipo sui tempi).
In definitiva, Microsoft sta cambiando strategia nel settore mobile: fino a ieri puntava ad offrire certe soluzioni legandole in esclusiva al proprio sistema operativo (prima Windows CE, ora Windows Mobile, a breve Windows Phone), probabilmente cone l'obiettivo di conquistare un fetta di mercato sempre più ampia nel settore dei device portatili (conosco diverse persone che hanno comprato smartphone con Windows Mobile solo perché, a detta loro, non possono fare a meno di MS-Office).
Ora, consapevole forse del fatto che la concorrenza tra i sistemi operativi in questo settore è molto elevata, ha deciso di puntare maggiormente sul suo pacchetto di applicazioni di maggior successo, anche per evitare che la concorrenza si arrangi da sè con le proprie alternative (per esempio QuickOffice).
Più controverso invece il rapporto con Google, visto che non pare siano in programma versioni di Office per Android, e anche il supporto per Office Web sarà assicurato (oltre che per Explorer) per Safari e Firefox, ma non per Google Chrome (almeno per il momento).
Da domani quindi, per chi davvero non può farne a meno, buon Office per tutti.

martedì 11 agosto 2009

Un gradito ritorno

Apple ha rimesso in opzione lo schermo antiriflesso (disponibile con un sovrapprezzo di 45 Euro) in luogo di quello lucido, sui MacBook Pro da 15".
La notizia lascerà molte persone indifferenti, e altri ancora troveranno inutile questa opzione perché considerano lo schermo lucido più bello e più "brillante". Molti altri invece, sebbene significhi spendere 50 Euro in più, accoglieranno la notizia con un sospiro di sollievo, perché lo schermo antiriflesso presenta diversi vantaggi rispetto agli schermi lucidi, anche se a scapito di una brillantezza inferiore (che con gli attuali schermi a LED resta comunque molto elevata).
Al di là di tutte le consideraizoni del caso in merito agli schermi, cosa significa tutto ciò? Significa che Apple ha sbagliato ancora una volta ad interpretare i desideri dei suoi utenti (così come sbagliò a rimuovere la firewire dai MacBook unibody, ora diventati MacBook Pro da 13" e dotati di firewire 800), ma ancora una volta è tornata sui suoi passi assecondando le numerose proteste dei suoi utenti (probabilmente di quelli più "datati" e legati a certi ambienti professionali).
C'è da sperare che Apple non incappi in altri passi falsi con le sue prossime scelte, perché si trova in un momento in cui (nel bene e nel male) gli occhi dei media sono tutti puntati su di lei, soprattutto in seguito ad alcune vicende ancora poco chiare (il suicidio del dipendente Foxconn, e l'iPod esploso con richiesta di tacere sull'accaduto). Se dovesse trovarsi contro sia i media che gli utenti, il suo periodo florido che dura ormai da diversi anni potrebbe incappare in un battuta d'arresto.

lunedì 10 agosto 2009

La guerra dei poveri

In internet, lo saprete benissimo, si trova di tutto e di più, ed è facile scovare gente appassionata di un particolare argomento, se non addirittura "fanatica" di quell'argomento.
Chi frequenta newsgroup e forum di discussione sa benissimo che spesso si può incappare nei cosiddetti troll o nei flamer, due tipologie di individui che fanno leva proprio sulla passione dei frequentatori del forum per scatenare inutili guerre di religione che non sono altro che guerre dei poveri, perché tipicamente non si arriva a nessun risultato utile, e a nessuno ne viene in tasca nulla... sono discussioni talmente inutili e prolisse, che spesso degenerano in offese personali (seppure tra gente tipicamente anonima) e che fanno perdere tempo a chi vi partecipa (oltre a rendere il forum più dispersivo e meno utile).
Anche senza chiamare in causa troll e flamer, un'esempio classico di queste discussioni le potete trovare (oltre che sui forum sportivi) dove si discute di informatica ad ampio raggio, e si in(s)contrano appassionati/fanatici di Windows, MacOS e Linux.
Restando in ambito informatico, appassionati e fanatici dei vari sistemi operativi (oppure "contro" alcuni sistemi operativi) se ne possono trovare anche su siti di news che ufficialmente dovrebbero essere imparziali, o perlomeno cercare di esserlo... la diffusione dei blog ha poi contribuito in maniera esponenziale alla diffusione commenti più o meno sensati (e motivati) o più o meni fanatici (in tutti i sensi).
La cosa più triste di tutta questa storia è che alcuni blog si focalizzano senza alcuna valida ragione contro qualcosa o qualcuno, in una guerra dei poveri che spesso non è giustificata da niente, se non dal gusto di voler polemizzare sempre e comunque, magari anche all'interno di una stessa "fazione" (per esempio tifosi della stessa squadra che polemizzano tra di loro sul modulo di gioco imposto dall'allenatore, o utenti dello stesso sistema operativo che si scontrano per banalità dell'interfaccia).
Con questo non voglio dire che a qualcuno andrebbe tappata le bocca: la libertà di pensiero ed espressione è una delle massime conquiste della civiltà... voglio solamente dire che trovo assolutamente stupido il comportamento di chi, in virtù di questa libertà, si sente in dovere di polemizzare sempre e comunque per il solo gusto di andare controcorente, senza dire qualcosa di utile o costruttivo. Può capitare a tutti di essere polemici a volte, ma non deve certo diventare una regola di comportamento o l'impostazione cardine di un sito (o blog).
A questo punto molti si chiederanno il perché di questo post... è estate, fa caldo, le news mancano, e nonostante le ferie che dovrebbero contribuire a distendere i nervi, certe polemiche non finiscono mai...

venerdì 7 agosto 2009

Apple e il suo autunno infuocato

Riporto un mio pezzo uscito oggi su Punto-Informatico:


Il rientro dalle ferie, e la fine della stagione estiva, vedranno Apple e Microsoft fronteggiarsi direttamente su più fronti. Il primo, e probabilmente più importante, è una nuova versione del sistema operativo: Snow Leopard per Apple e Windows 7 per Microsoft.

Snow Leopard siglerà il passaggio definitivo di Apple alla piattaforma Intel: la nuova release di Mac OS X non sarà infatti disponibile per i "vecchi" processori PPC, nemmeno per i G5. Scelta difficile da digerire ma che ha consentito ad Apple di intervenire pesantemente a livello di ottimizzazione del codice creando un sistema che, almeno sulla carta, sarà più snello (dovrebbe occupare metà dello spazio di Leopard) e più performante, grazie al supporto completo dei 64 bit, con un Finder completamente riscritto e nuove tecnologie quali Grand Central Dispatch e Open CL.

Anche Microsoft, dal canto suo, con Seven ha fatto un grosso lavoro di ottimizzazione del codice, tanto che la retrocompatibilità con XP (la versione di Windows che finora ha avuto il maggior successo) sarà assicurata solo da un sistema di virtualizzazione, la cosiddetta "modalità XP", che non è la "modalità compatibilità" presente in Vista, ma una vera e propria macchina virtuale, e sarà disponibile (non su tutte le macchine) solo con certe versioni di Windows 7. Il nuovo sistema operativo di Redmond sembra più prestante di Vista, e il taglio netto col passato potrebbe consentire a Microsoft di ripartire con nuovo slancio, visto che le ultime statistiche di Markershare vedono Microsoft perdere lentamente, ma in maniera costante, piccole quote di mercato, mentre Apple cresce di pari passo.

C'è da dire che se Apple ha abituato utenti e sviluppatori a questi tagli drastici (prima da 68k a PPC, poi da MacOS-Classic a MacOSX, e ora da PPC a Intel), la storia di Microsoft è un po' diversa, e questo taglio deciso (che porterà sicuramente dei vantaggi per gli utenti) potrebbe non essere visto di buon occhio, almeno inizialmente: il primo scontro sulla lunga distanza, basato sulle prenotazioni fatte su Amazon, vede Snow Leopard partire in vantaggio.


Nonostante Microsoft detenga oltre il 90% del mercato, contro un 5% scarso di Apple, per cercare di contrastare l'attuale tendenza (evidenziata anche dagli ultimi risultati fiscali), Microsoft inaugurerà a breve i suoi Microsoft Store, facendo concorrenza diretta agli Apple Store. Si tratta a tutti gli effetti di un faccia a faccia reale, visto che uno dei primi negozi marchiati Microsoft aprirà i battenti in California, in un centro commerciale dove è già presente un Apple Store. Assisteremo a sfide del tipo "chi realizza la coda più lunga" in occasione dell'uscita di nuovi prodotti? Difficile dirlo, anche perché prima di tutto occorrerà verificare se i Microsoft Store riusciranno ad ottenere lo stesso appeal dei negozi con la mela. L'impostazione è la stessa, ma è il prodotto in sé ad essere diverso, così come il tipo di clientela. Apple può vantare degli utenti soddisfatti e fidelizzati (se vogliamo, in alcuni casi, anche un po' "fanatici") ai quali vende un insieme di hardware e software; Microsoft invece realizza solo il software e si dovrà appoggiare ad altri fornitori per mostrare ai clienti il proprio sistema sistema... e dovrà anche convincerli che Windows 7 è meglio sia di Vista che di XP, visto che la maggior parte degli utenti sembra essersi affezionata al vecchio sistema di Redmond.


L'ultima sfida del dopo estate tra Apple e Microsoft, si giocherà sul fronte dei dispositivi tascabili. Lo Zune HD è già stato annunciato qualche tempo fa, e nei giorni scorsi è stato svelato anche Windows Phone, ovvero la nuova reincarnazione di Windows Mobile, che in una sua variante dovrebbe equipaggiare il nuovo player della Microsoft. Zune HD avrà dalla sua il supporto all'alta definizione (anche se tramite dock venduto separatamente), la radio (che da sempre manca sugli iPod), e un browser con il supporto per Flash. Del nuovo iPod Touch ufficialmente non si sa ancora nulla, nemmeno se uscirà veramente, ma supponendo che la storia si ripeta come da tradizione, tra settembre ed ottobre Apple terrà un evento dedicato al settore iTunes/iPod; in quell'occasione (oltre ad altre novità) ci si aspetta una nuova versione dell'iPod Touch derivata dal'ultimo modello di iPhone, e il parere degli osservatori è unanime nel prevedere che sarà dotato di una foto/videocamera con le stesse funzionalità di quella montata sull'iPhone 3GS. A livello di hardware, questa fotocamera potrebbe essere l'unico plus nel nuovo iPod Touch rispetto allo Zune HD; gli utenti (perlomeno quelli americani, visto che lo Zune HD non sembra destinato ad essere esportato) si troveranno così a scegliere tra un dispositivo portatile con fotocamera, e uno in grado di riprodurre film a 720p... oltre a questo bisogna però considerare l'aspetto software, e sotto questo punto di vista, al momento, AppStore presenta diversi vantaggi, sia a livello di offerta, che di "integrazione" con il resto del sistema.


La tripla sfida con Microsoft non è però l'unica battaglia che Apple dovrà affrontare nei prossimi mesi. Sempre parlando di dispositivi portatili, Apple si trova ad affrontare una situazione "spiacevole" con Palm. Il nuovo Pre basato su WebOS sfrutta il codice USB di Apple per "camuffarsi" da iPhone e sincronizzarsi attraverso iTunes. La questione è molto delicata: da un lato Apple cerca di difendere il sistema che ha creato e sviluppato in molti anni di lavoro, dall'altro Palm accusa Apple di utilizzare impropriamente il codice USB per politiche contrarie allo spirito aperto di interoperabilità dello standard stesso. L'accusa di Palm è però per molti versi infondata, perché se Apple risolvesse la questione trovando un altro sistema di identificazione dei propri prodotti (com'è probabile che farà), Palm si troverebbe nella condizione di aver utilizzato indebitamente il codice identificativo di Apple, contravvenendo agli accordi che Palm stessa ha firmato per aderire allo standard USB, e senza possibilità di contrattaccare la politica di Apple su questo fronte.


L'ultima sfida di cui vorrei parlare prima di andare in ferie, non è una vera e propria sfida dichiarata, e riguarda l'argomento più leggero dei videogame... leggero per noi utenti, perché per le aziende del settore si parla di giri di affari enormi. Presentando i dati finanziari dell'ultimo trimestre, Nintendo ha segnato un enorme calo dei profitti (66%), e tra le ragioni di questo calo è stata menzionata la concorrenza di Apple nel segmento dei dispositivi tascabili. Sebbene Apple non sia mai ufficialmente scesa in campo con un dispositivo esplicitamente dedicato al "mobile gaming", l'iPhone e l'iPod Touch hanno grosse potenzialità hardware, e il modello di business introdotto con l'AppStore fa gola anche alle grandi software house dei videogiochi: l'ampio bacino di utenti, la facilità con la quale si raggiungono i potenziali clienti, e l'assenza dei costi di packaging e distribuzione, fa si che sia possibile proporre titoli di qualità a prezzi bassissimi; dal punto di vista dell'utente, il basso prezzo e la semplicità di accesso ai diversi titoli invogliano all'acquisto di più giochi. Il risultato finale è l'indiscusso successo dell'AppStore, con grandi soddisfazioni sia dei produttori (che vendono quantità enormi di software) che dei consumatori (che possono comprare alcuni titoli identici a quelli delle altre console ma con prezzi più convenienti). Resta ora da capire se Apple, presa coscienza di questo ruolo in cui si è venuta a trovare, intenda cavalcare l'onda del successo sfidando in campo aperto tutti i produttori di console (ipotesi che riprende alcune indiscrezioni di qualche anno fa), oppure preferisca proseguire per la sua strada, lasciando che sia il mercato a scegliere e a trovare un suo equilibrio.

giovedì 6 agosto 2009

Cambi generazionali

Papà... per favore, mi dai quello nero?

"Quello nero", per mio figlio, è l'iPod Touch, anche se spesso predilige l'iPhone di mia moglie, che pur avendo meno applicazioni installate, ha anche l'audio (a differenza del mio Touch di prima generazione).
Altre volte mi chiede di vedere il film "del posto lontano", che altro non sono che i trailer dei film di animazione visualizzati dal MacBook Pro attraverso Front Row. Il "posto lontano" deriva dal fatto che talvolta, se la connessione è lenta, il filmato si interrompe per bufferizzare, a la spiegazione più semplice che mi è venuta in mente la prima volta che mi ha chiesto spiegazioni in merito, è che il film che stavamo guardando non era sul computer, ma in posto lontano, e che poteva avere qualche problema ad arrivare fin sul nostro computer.
Altre volte ancora mi chiede di disegnare con TuxPaint, e per certi versi è sorprendente come riesca a destreggiarsi tra trackpad e selezione degli oggetti (mio figlio ha poco più di 3 anni, ma si destreggiava già un'annetto fa).
Prima che mi prendiate per un padre fanatico di informatica, che cerca di inculcare lo stesso fanatismo al figlio, preciso subito che queste attività sono comunque attività "secondarie", svolte solo di tanto in tanto, quasi mai in questo periodo estivo, dove entrambi preferiamo "giocare a goal" o fare un giro in bici.
In ogni caso il punto in cui volevo arrivare partendo da questi esempi è un altro: quand'ero piccolo io, la cosa più tecnologica che esisteva erano le prime versioni del "sapientino"... per certi versi la mia generazione ha visto la nascita e lo sviluppo dell'informatica. Se penso all'abisso che c'è tra il mio primo computer, uno ZX-spectrum, e il MacBook Pro che possiedo oggi (per non parlare del mio primo walkman e dell'attuale iPod Touch), non riesco nemmeno ad immaginare cosa potrà esserci tra 20 anni. Quando mio figlio sarà abbastanza grande da fare ragionamenti simili a questi, guardando le foto dove lo si vede smanettare oggi sull'iPod Touch, sorriderà ripensando a quell'oggetto tanto antiquato, così come io oggi sorrido ripensando al sapientino...

mercoledì 5 agosto 2009

Ancora Tablet... anzi, iProd [aggiornato]

Non mi piace parlare sempre dei soliti argomenti, ma proprio ieri si facevano delle ipotesi sul Tablet made in Cupertino, e stamane leggo delle novità riguardo la beta del prossimo firmware dell'iPhone OS, la 3.1, che potrebbero (il condizionale è d'obbligo) cambiare radicalmente ciò che ho scritto ieri.
Nella beta compare un prodotto "misterioso", chiamato iProd che si era già visto anche in passato in una delle prime beta del firmware 3.0. Se in passato questo oggetto era identificato dal codice 0.1, ad indicare lo stadio preliminare di sviluppo, ora compare con il codice 1.1, numero che dovrebbe essere riservato ad una versione definitiva. Se questo iProd (il cui nome, bruttino, potrebbe indicare una propensione alla Produttività, unita allo svago di un iPod), fosse il famoso Tablet di cui tanto abbiamo discusso, questa notizia ci svela diverse cose interessanti:
-prima di tutto ci svela che l'iTablet utilizzerà l'iPhoneOS, e non MacOSX (al di là del fatto che poi entrambi i sistemi hanno diverse cose in comune)
-in secondo luogo ci dice che l'iPhoneOS 3.1 potrebbe avere differenze sostanziali rispetto al 3.0, per supportare un display di dimensioni maggiori, un hardware probabilmente diverso, e delle nuove funzionalità indispensabili per rendere l'iProd un oggetto produttivo e alternativo (almeno in parte) ai netbook.
-infine ci dice che il prodotto è vicino al lancio, che a questo punto potrebbe avvenire durante il canonico evento di settembre/ottobre.

Un'altra considerazione degna di nota riguarda la connettività di questo (ancora fantomatico) apparecchio, che pur utilizzando l'iPhoneOS, non sarà propriamente un iPod, e presumibilmente non sarà dotato del connettore dock. Sempre dall'esplorazione del firmware, emergono indizi riguardo una connettività Apple-USB-Ethernet, il che significa che l'iProd dovrebbe essere dotato di porta USB (con tutto quel che ne deriva a livello di connettività di altri apparecchi), e per la sincronizzazione potrebbe sfruttare, per l'appunto, una connessione Ethernet fatta attraverso la porta USB con apposito adattatore (lo stesso che si può utilizzare per il MacBook Air).

Che processore utilizzerà questo iProd? Cosa ci potremo fare? Che nuove funzionalità saranno incluse nel firmware 3.1? Saranno in qualche modo legate anche all'uscita di Snow Leopard? Tutte queste domande aspettano ancora una risposta...


Aggiornamento: pare che il nome iProd, che ingenuamente ho pensato potesse essere il nome definitivo dell'oggetto, sia in realtà una sorta di nome in codice che Apple utilizza per i prodotti non ancora immessi sul mercato. Resta comunque valido il discorso del codice 1.1 per i prodotti in versione definitiva (usciti dalla fase di sviluppo), quindi al di là del nome reale di questo dispositivo, può essere che lo vedremo presto sugli scaffali

martedì 4 agosto 2009

Sempre più Tablet

C'è chi giura di averlo addiritura già visto (e, ovviamente, resta anonimo...) e lo dà in uscita entro la fne dell'anno, ma è solo l'ultima delle indiscrezioni che stanno girando in questi giorni... prima ancora si sono susseguite ipotesi e indiscrezioni di ogni tipo, alcune pubblicate dai soliti siti beninformati, altre "firmate" addirittura dal Financial Times.
Anche su questo blog ne ho parlato diverse volte, ipotizzandolo come una sorta di netbook-touch, ma la realtà dei fatti è che questo oggetto, qualsiasi cosa sia (se effettivamente esiste), è ancora tenuto ben segreto nei laboratori di Cupertino...
Non c'è nessuna certezza, ma solo tante ipotesi, a partire dal fattore di forma: sarà effettivamente una sorta di tablet, o sarà un più classico netbook? Nel secondo caso il lavoro di immaginazione si semplifica: pensando anche alle dichiarazioni di Tim Cook, se fosse un "semplice" netbook avrebbe una tastiera full size (com'era sui vecchi PowerBook e iBook da 12") e uno schermo wide da 11", qualcosa di simile a quello di cui avevo già parlato 3 mesi fa.
Se invece fosse un tablet possiamo sbizzarrirci in tutte le ipotesi che vogliamo, con la certezza quasi assoluta che sbaglieremo. Al di là della dimensione (che tutti danno per scontato essere un 10"), non c'è il minimo indizio che possa far capire quali processori e quale sistema utilizzerà... anzi, non c'è il minimo indizio che possa far capire il target, e quindi le funzionalità, di cui sarà dotato questo oggetto. Il Financial Times lo descrive come una sorta di player multimediale avanzato, ma personalmente lo troverei troppo limitativo se fosse destinato solo a questo scopo. iPhone OS e Mac OS X, ognuno per diversi motivi, non sembrano adattarsi al meglio ad un progetto del genere, e l'ipotesi di un terzo OS di Apple diventa quindi più plausibile, soprattutto se si ipotizza che questo dispositivo monterà un processore custom. In questo caso però è pressoché scontato che non verrà commercializzato entro la fine dell'anno, anche perché dovrà prima essere presentato e reso utilizzabile con del software realizzato ad-hoc, magari con uno specifico SDK, seguendo lo stesso modello di business già visto per l'iPhone e l'AppStore.
L'unica cosa certa è che il mese d'agosto è tipicamente povero di notizie (anche se Apple, in passato, ha lanciato alcuni prodotti proprio nel mese esitivo per eccellenza), e ogni sito fa del suo meglio per mettere insieme qualcosa di cui parlare: questo significa che le indiscrezioni fiocceranno, da qui al prossimo evento ufficiale, dove forse potremmo scoprire qualcosa in più.

lunedì 3 agosto 2009

iPhone e iPod Touch, "ufficiosamente" console

Proprio un paio di settimane fa, si discuteva di come iPhone e iPod Touch fossero in grado, seppur con qualche limite, di rimpiazzare più che degnamente le console portatili più blasonate (Nintendo DS in testa, ma anche PSP).
Nei giorni scorsi, in occasione della presentazione dei risultati fiscali, proprio Nintendo (che da sempre è il Re indiscusso del mobile gaming, prima con tutta la serie di Gameboy, ora con il DS) ha dichiarato di vedere Apple come principale concorrente per questo settore, settore dove nell'ultimo ha visto un calo di oltre il 60%.
Dopottutto Apple, oltre ad avere a disposizione una macchina sufficientemente potente da far concorrenza alle altre console portatili, ha azzeccato in pieno il modello di distribuzione del software, dando vita ad uno store che in solo anno ha messo online un catalogo con decine di miglia di applicazioni; di queste, ben oltre 6000 sono giochi, e anche togliendo di mezzo versioni lite (cioé le demo, che sono a tutti gli effetti delle applicazioni a parte), e supponendo che più della metà siano di bassa qualità, restano comunque a disposizione degli utenti almeno un migliaio di titoli interesanti, alcuni dei quali sono l'esatta controparte di titoli venduti per le console portatili... ma venduti sull'AppStore a prezzi sicuramente inferiori.
Resta ora da capire se Apple, presa coscienza di questo fatto, decida di puntare su questa strada: processori più potenti, estensioni hardware, e (perché no) nuove versioni di AppleTV con possibilità di gaming...

sabato 1 agosto 2009

iPhone 4G

No, non è ancora ora di fare speculazioni su come potrebbe essere il prossimo iPhone (e non è nemmeno detto che si chiamerà così), però se fate una ricerca in Google con queste parole chiave, magari cercando solo tra le immagini, troverete ipotesi di design più disparate.
Alcune sono altamente improbabili (per non dire impossibili), come quella che si immagina un iPhone "trasparente" (sarebbe sicuramente d'effetto, ma dove starebbe tutta la componentistica?). Altre sono semplicemente troppo brutte o completamente fuori dalle linee guida che sta seguendo Apple, come i vari tentativi di immaginarsi un iPhone con tastiera slide.
Il risultato più interessante è però quello che porta ad un video su Youtube, video ottimamente realizzato con alcune idee interessanti anche per il possibile futuro iPhone, soprattutto riguardo l'orientamento orizzontale del dispositivo e l'accesso immediato ad alcune impostazioni. Da qui potete partire a vedere numerosi altri video con vari concept e idee... per una navigazione leggera in questi giorni di afa...