PS: a proposito delle discussioni degli scettici intorno al nuovo sistema di Apple (a cui accenno a inizio articolo) figuratevi che c'è perfino chi è talmente malato di polemica (e uso la parola malato non a caso, perché l'accanimento insensato di alcuni individui si potrebbe quasi diagnosticare in una particolare patologia mentale) che si è messo a contare le novità, vere o presunte, di Mountain Lion per verificare se siano davvero 200... ovviamente senza nemmeno porsi il problema di comprendere e distinguere (ammesso che ne sia capace) ciò che sta dietro una pagina di marketing rispetto alle altre modifiche vere e proprie che sono "annidate" all'interno del sistema (modifiche che, non ho nessun problema a dirlo, possono anche non essere tutte piacevoli).
Di seguito, l'articolo:
Mountain Lion è stato (ed è tutt'ora) uno degli aggiornamenti più discussi del sistema operativo di Apple. Al di là della scelta ambigua del nome (il leone di montagna sarebbe il puma, nome già usato da Apple dieci anni fa per la versione 10.1 di Mac OS X) utenti e recensori si sono da subito divisi tra i favorevoli e gli scettici, sia prima del lancio (per le richieste di sistema che tagliano fuori le prime macchine Intel del 2006 e del 2007) che a seguito dei primi giorni di test.
Come già successo in passato nel passaggio da Leopard a Snow Leopard, Apple sceglie la via della continuità del nome per indicare che a livello di interfaccia non ci sono grossi cambiamenti, e l'utente si ritrova a gestire un sistema che grossomodo ha le stesse modalità operative di prima, modalità introdotte nel passaggio da Snow Leopard a Lion (per esempio lo scrolling invertito con la contestata sparizione delle frecce sulle barre di scorrimento, Mission Control , le applicazioni a pieno schermo, Launchpad e tutte le gestures derivate da iOS). Se però Snow Leopard aveva lasciato un sistema quasi inalterato introducendo grosse novità nelle fondamenta (dal taglio del PPC all'ottimizzazione per Intel, passando per i 64 bit, Grand Central Dispatch, e OpenCL), Mountain Lion procede in una direzione diversa lasciando quasi inalterate le fondamenta ma arricchendo il sistema con numerose nuove utility e servizi per l'utente.
Cominciamo quindi dalle conclusioni e chiediamoci da subito se OS X 10.8 è un sistema rivoluzionario, e se vale la pena aggiornare la propria macchina. Mountain Lion è sostanzialmente un miglioramento di Lion che aggiunge (come ben raccontato da Apple) oltre 200 nuove funzioni a OSX: nulla di realmente rivoluzionario sotto il cofano, ma una lunga serie di miglioramenti che per 15 Euro vale sicuramente la pena di installare, con le consuete riserve per chi utilizza il Mac per lavoro e deve assicurarsi della compatibilità del software in proprio possesso con la nuova release del sistema. Se state già usando Lion non avete motivo per non passare al suo successore, tantopiù se ne siete soddisfatti: se invece fate parte di quella metà di utenti che ancora utilizza sistemi precedenti, magari troverete in Mountain Lion qualche motivo in più per fare il grande salto. Infine, se siete tra quelli che non gradiscono la strada intrapresa da Apple, rassegnatevi, perché con Mountain Lion diventa ancora più evidente la volontà di assimilare sul desktop alcuni concetti derivati da iOS... e passare a Windows 8 potrebbe significare un'ulteriore esasperazione dell'unione tra il mondo "classico" del computer e il mondo dei tablet.
Delle 200 novità di Mountain Lion prenderemo in considerazione quelle che a mio avviso sono le più importanti, e partiamo subito con iCloud. Con Mountain Lion, e il relativo aggiornamento delle applicazioni Apple, l'integrazione del sistema con la nuvola di Apple diventa molto evidente: ogni volta che create un file in Pages (ma la stessa cosa vale anche per altre utility come Textedit) vi verrà proposta la scelta tra la sua creazione in locale oppure su iCloud. Va da sè che se lo creerete in iCloud lo avrete a disposizione anche su tutti gli altri dispositivi Apple, ma solo all'interno dell'applicazione omologa: un documento creato con Pages sul Mac lo potrete vedere con Pages su iPad (o su iPhone) con un concetto di sincronizzazione automatica molto semplice ed efficace ma nel contempo limitato, in quanto orientato all'applicazione. Se su iPhone non installate Pages non avrete alcun modo per recuperare quel documento sul vostro melafonino (magari per inviarlo via email ad un amico) e l'unica altra possibilità è quella di accedere via Web al proprio account attraverso un computer: nota bene, non attraverso iPhone, perché in tal caso il sito di iCloud non propone la visualizzazione standard ma la configurazione di iCloud sul dispositivo.
Sempre riguardo la creazione e la gestione dei documenti, in Mountain Lion è possibile eseguire le operazioni più comuni (come rinominare, dupicare, e spostare, anche su iCloud) direttamente dalla barra del titolo. Questa opzione va un po' a supplire all'eliminazione di "Salva con nome..." e meglio si integra con il salvataggio automatico (e relativa possibilità di recupero) delle diverse versioni del documento, anche se nel complesso è un sistema di gestione un po' distante da quello a cui siamo abituati, soprattutto per chi ancora non utilizza Lion e ci si dovrà abituare.
Tornando invece a parlare di rete, Mountain Lion propone un pannello di controllo dove definire e tenere sotto controllo tutti i propri account, di qualsiasi tipo, anche quelli dei social network come Twitter e Facebook (le funzioni di integrazione con quest'ultimo saranno disponibili solo tra qualche mese).
Esattamente come accade in iOS, per ogni account è possibile definire quali funzioni utilizzare per ogni profilo (mail, messaggistica, sincronizzazione di calendari, contatti, note ecc) e le stesse voci entrano in gioco anche quando si parla di condivisione: documenti, immagini, link a pagine web, ovunque ci sia qualcosa da condividere in Mountain Lion compare la classica icona (anch'essa di derivazione iOS) che permette di condividere quello che stiamo guardando su Twitter, Flickr, Vimeo, o di inviarlo via email o tramite un messaggio a un nostro contatto.
Quest'ultima considerazione ci permette di introdurre un'altra nuova funzione di OSX: Messaggi. Annunciata a febbraio, quando fu distribuita in versione beta, Messaggi sustituisce il vecchio iChat e consente di inviare messaggi sfruttando il proprio Apple ID per raggiungere non solo gli iPhone e gli iPad, ma anche qualsiasi contatto di Google Talk, AIM, Jabber e Yahoo!.
Ovviamente la somiglianza con l'omonima App per iOS è scontata, ed è possibile richiamare la videochiamata tramite Facetime in qualsiasi momento. Inoltre, se fossimo distratti mentre qualcuno ci invia un messaggio, nessun problema: Mountain Lion include un Centro Notifiche (con relativo pannello di preferenze per le scelte di visualizzazione) del tutto simile a quello di iOS. Anche la gesture per richiamarlo ricorda quello che si effettua su iPhone e iPad, solo che in questo caso si trascina con due dita dal margine destro del trackpad (e non dal bordo superiore dello schermo come sugli iDevice).
Se pensate che le similitudini con iOS si fermino qui vi state sbagliando di grosso: Mountain Lion introduce Promemoria e Note, due applicazioni sostanzialmente identiche alla loro controparte su iPad e ovviamente, anche in questo caso, il loro contenuto può essere sincronizzato attraverso iCloud tra tutti i dispositivi associati allo stesso account Apple ID. Infine, per non farsi mancare nulla, se siete dei giocatori incalliti avrete GameCenter anche su Mac, dal quale potrete tenere sotto controllo la vostra posizione in classifica di tutti i giochi che state utilizzando, anche quelli su iOS.
La linea di sviluppo che sta seguendo Apple è ben evidente, ed è quella di cui abbiamo già parlato lo scorso aprile, con un interfaccia che si evolve nel senso di unificare le stesse modalità di utilizzo su tutti i propri computer e dispositivi, fornendo i servizi di sincronizzazione, ma mantenendo comunque dei ruoli ben distinti in relazione alla tipologia del prodotto.
Volendo fare altri esempi, anche Safari acquista la vista a pannelli tipica dell'iPhone, attraverso iCloud permette di sincronizzare tutti le tab aperte sui vari dispositivi, e attraverso l'ormai immancabile pulsante di condivisione permette di twittare direttamente il link della pagina che stiamo leggendo o di inviarlo a qualcuno in modo immediato, anche con un messaggio (che sui device iOS apparirà come se fosse un SMS).
Oltre a tutte queste derivazioni da iOS, Mountain Lion riesce a migliorare con piccoli dettagli anche le applicazioni di base del sistema: i calendari per esempio mostrano le varie categorie in un pannello fisso sulla sinistra (anziché lo scomodo pannello in discesa di Lion), e Mail riesce finalmente a gestire in modo ottimale tutte le categorie delle caselle di GMail.
Tra le altre migliorie possiamo citare dei controlli ulteriormente perfezionati per l'accessibilità, per Time Machine, per la crittografia dei dati e per la sicurezza, sia a livello di privacy (un'apposito pannello ci dice quali applicazioni hanno accesso, per esempio, ai nostri contatti o ai servizi di localizzazione) che con il tanto "temuto" Gatekeeper che verifica (su richiesta) la provenienza e la certificazione delle applicazioni che stiamo utilizzando. Anche lo stesso Finder mostra qualche opzione interessante in più, tra cui quella di ordinare i file secondo vari criteri anche nella vista per colonne.
Una cosa che invece OS X non ha ancora acquisito da iOS è Siri, ma Mountain Lion offre comunque la possibilità di dettare del testo, anche se al momento le lingue accettate sono solo l'inglese (in tre diversi "accenti": Regno Unito, Australia e Stati Uniti d'America), il francese, il tedesco e il giapponese. Probabilmente in autunno, con l'uscita di iOS6, si assisterà ad un aggiornamento importante anche di OSX, aggiornamento che includerà tutte le lingue di Siri (e quindi, presumibilmente, anche l'italiano) l'integrazione con Facebook (che sarà una delle caratteristiche della nuova release di iOS) e altre migliorie a livello di sincronizzazione tra i sistemi: le stesse web-app del sito di iCloud, che attualmente replicano solo Calendario, Contatti, Mail, Trova il mio iPhone, e la lista dei documenti di iWork, potrebbero guadagnare (per esempio) la possibilità di visualizzare le notifiche o impostare Promemoria e Note.
Di novità più o meno grandi ce ne sarebbero molte altre ancora (una su tutte Airplay, oppure Power Nap) ma credo che quanto detto finora sia più che sufficiente sia per valutare l'upgrade, sia per intravedere la direzione presa da Apple.
Tutto bene quindi? In questi primi giorni di utilizzo non ho notato particolari problemi, ma in Rete si legge di alcuni piccoli bug sulle notifiche e qualche problema con il campo intelligente di Safari (ora c'è un unico campo sia per le URL che per la ricerca, come su Chrome). Anche a livello di prestazioni non noto particolari differenze e chi si è messo a fare dei test ha riscontrato che in certe situazioni Mountain Lion si comporta meglio del suo predecessore, e in altre si comporta peggio: la media tende ad azzerare le differenze.
Quello che però ho notato è che il mio Mac (un MacBook Pro early 2008 con 5GB di RAM) scalda più di prima, nonostante il monitoraggio delle attività non registra carichi particolari della CPU o un consumo eccessivo di RAM che costringa allo swap su disco: sarà il caldo di questi giorni, un effettivo consumo di risorse, qualche bug della prima release, o altro ancora?
Visto che le conclusioni le abbiamo già dette all'inizio, come ultima cosa ricordiamo che OSX 10.8 (Mountain Lion) è distribuito solo attraverso il Mac App Store, e attualmente non è previsto il rilascio su chiavetta USB com'era invece avvenuto con Lion. Per evitare pasticci in caso di problemi, e doversi ritrovare ad eseguire in situazione di emergenza delle procedure non sempre agevoli che necessitano di una connessione internet, è meglio crearsi in casa un sistema di ripristino su DVD (dual layer) o su una chiavetta USB da almeno 8GB. L'immagine del disco di installazione è contenuta nel file che si scarica dal Mac AppStore, e che viene cancellato al termine dell'aggiornamento: fatene una copia prima di iniziare l'installazione e poi seguite una delle tante guide che si trovano in rete (attenzione: per essere avviabile, la chiavetta deve essere inizializzata nel formato MacOSX esteso journaled con tabella di partizione GUID), oppure scaricate l'utiliy Lion DiskMaker e affidatevi alla sua sequenza di comandi AppleScript (con urlo liberatorio finale).
Mountain Lion è stato (ed è tutt'ora) uno degli aggiornamenti più discussi del sistema operativo di Apple. Al di là della scelta ambigua del nome (il leone di montagna sarebbe il puma, nome già usato da Apple dieci anni fa per la versione 10.1 di Mac OS X) utenti e recensori si sono da subito divisi tra i favorevoli e gli scettici, sia prima del lancio (per le richieste di sistema che tagliano fuori le prime macchine Intel del 2006 e del 2007) che a seguito dei primi giorni di test.
Come già successo in passato nel passaggio da Leopard a Snow Leopard, Apple sceglie la via della continuità del nome per indicare che a livello di interfaccia non ci sono grossi cambiamenti, e l'utente si ritrova a gestire un sistema che grossomodo ha le stesse modalità operative di prima, modalità introdotte nel passaggio da Snow Leopard a Lion (per esempio lo scrolling invertito con la contestata sparizione delle frecce sulle barre di scorrimento, Mission Control , le applicazioni a pieno schermo, Launchpad e tutte le gestures derivate da iOS). Se però Snow Leopard aveva lasciato un sistema quasi inalterato introducendo grosse novità nelle fondamenta (dal taglio del PPC all'ottimizzazione per Intel, passando per i 64 bit, Grand Central Dispatch, e OpenCL), Mountain Lion procede in una direzione diversa lasciando quasi inalterate le fondamenta ma arricchendo il sistema con numerose nuove utility e servizi per l'utente.
Cominciamo quindi dalle conclusioni e chiediamoci da subito se OS X 10.8 è un sistema rivoluzionario, e se vale la pena aggiornare la propria macchina. Mountain Lion è sostanzialmente un miglioramento di Lion che aggiunge (come ben raccontato da Apple) oltre 200 nuove funzioni a OSX: nulla di realmente rivoluzionario sotto il cofano, ma una lunga serie di miglioramenti che per 15 Euro vale sicuramente la pena di installare, con le consuete riserve per chi utilizza il Mac per lavoro e deve assicurarsi della compatibilità del software in proprio possesso con la nuova release del sistema. Se state già usando Lion non avete motivo per non passare al suo successore, tantopiù se ne siete soddisfatti: se invece fate parte di quella metà di utenti che ancora utilizza sistemi precedenti, magari troverete in Mountain Lion qualche motivo in più per fare il grande salto. Infine, se siete tra quelli che non gradiscono la strada intrapresa da Apple, rassegnatevi, perché con Mountain Lion diventa ancora più evidente la volontà di assimilare sul desktop alcuni concetti derivati da iOS... e passare a Windows 8 potrebbe significare un'ulteriore esasperazione dell'unione tra il mondo "classico" del computer e il mondo dei tablet.
Delle 200 novità di Mountain Lion prenderemo in considerazione quelle che a mio avviso sono le più importanti, e partiamo subito con iCloud. Con Mountain Lion, e il relativo aggiornamento delle applicazioni Apple, l'integrazione del sistema con la nuvola di Apple diventa molto evidente: ogni volta che create un file in Pages (ma la stessa cosa vale anche per altre utility come Textedit) vi verrà proposta la scelta tra la sua creazione in locale oppure su iCloud. Va da sè che se lo creerete in iCloud lo avrete a disposizione anche su tutti gli altri dispositivi Apple, ma solo all'interno dell'applicazione omologa: un documento creato con Pages sul Mac lo potrete vedere con Pages su iPad (o su iPhone) con un concetto di sincronizzazione automatica molto semplice ed efficace ma nel contempo limitato, in quanto orientato all'applicazione. Se su iPhone non installate Pages non avrete alcun modo per recuperare quel documento sul vostro melafonino (magari per inviarlo via email ad un amico) e l'unica altra possibilità è quella di accedere via Web al proprio account attraverso un computer: nota bene, non attraverso iPhone, perché in tal caso il sito di iCloud non propone la visualizzazione standard ma la configurazione di iCloud sul dispositivo.
Sempre riguardo la creazione e la gestione dei documenti, in Mountain Lion è possibile eseguire le operazioni più comuni (come rinominare, dupicare, e spostare, anche su iCloud) direttamente dalla barra del titolo. Questa opzione va un po' a supplire all'eliminazione di "Salva con nome..." e meglio si integra con il salvataggio automatico (e relativa possibilità di recupero) delle diverse versioni del documento, anche se nel complesso è un sistema di gestione un po' distante da quello a cui siamo abituati, soprattutto per chi ancora non utilizza Lion e ci si dovrà abituare.
Tornando invece a parlare di rete, Mountain Lion propone un pannello di controllo dove definire e tenere sotto controllo tutti i propri account, di qualsiasi tipo, anche quelli dei social network come Twitter e Facebook (le funzioni di integrazione con quest'ultimo saranno disponibili solo tra qualche mese).
Esattamente come accade in iOS, per ogni account è possibile definire quali funzioni utilizzare per ogni profilo (mail, messaggistica, sincronizzazione di calendari, contatti, note ecc) e le stesse voci entrano in gioco anche quando si parla di condivisione: documenti, immagini, link a pagine web, ovunque ci sia qualcosa da condividere in Mountain Lion compare la classica icona (anch'essa di derivazione iOS) che permette di condividere quello che stiamo guardando su Twitter, Flickr, Vimeo, o di inviarlo via email o tramite un messaggio a un nostro contatto.
Quest'ultima considerazione ci permette di introdurre un'altra nuova funzione di OSX: Messaggi. Annunciata a febbraio, quando fu distribuita in versione beta, Messaggi sustituisce il vecchio iChat e consente di inviare messaggi sfruttando il proprio Apple ID per raggiungere non solo gli iPhone e gli iPad, ma anche qualsiasi contatto di Google Talk, AIM, Jabber e Yahoo!.
Ovviamente la somiglianza con l'omonima App per iOS è scontata, ed è possibile richiamare la videochiamata tramite Facetime in qualsiasi momento. Inoltre, se fossimo distratti mentre qualcuno ci invia un messaggio, nessun problema: Mountain Lion include un Centro Notifiche (con relativo pannello di preferenze per le scelte di visualizzazione) del tutto simile a quello di iOS. Anche la gesture per richiamarlo ricorda quello che si effettua su iPhone e iPad, solo che in questo caso si trascina con due dita dal margine destro del trackpad (e non dal bordo superiore dello schermo come sugli iDevice).
Se pensate che le similitudini con iOS si fermino qui vi state sbagliando di grosso: Mountain Lion introduce Promemoria e Note, due applicazioni sostanzialmente identiche alla loro controparte su iPad e ovviamente, anche in questo caso, il loro contenuto può essere sincronizzato attraverso iCloud tra tutti i dispositivi associati allo stesso account Apple ID. Infine, per non farsi mancare nulla, se siete dei giocatori incalliti avrete GameCenter anche su Mac, dal quale potrete tenere sotto controllo la vostra posizione in classifica di tutti i giochi che state utilizzando, anche quelli su iOS.
La linea di sviluppo che sta seguendo Apple è ben evidente, ed è quella di cui abbiamo già parlato lo scorso aprile, con un interfaccia che si evolve nel senso di unificare le stesse modalità di utilizzo su tutti i propri computer e dispositivi, fornendo i servizi di sincronizzazione, ma mantenendo comunque dei ruoli ben distinti in relazione alla tipologia del prodotto.
Volendo fare altri esempi, anche Safari acquista la vista a pannelli tipica dell'iPhone, attraverso iCloud permette di sincronizzare tutti le tab aperte sui vari dispositivi, e attraverso l'ormai immancabile pulsante di condivisione permette di twittare direttamente il link della pagina che stiamo leggendo o di inviarlo a qualcuno in modo immediato, anche con un messaggio (che sui device iOS apparirà come se fosse un SMS).
Oltre a tutte queste derivazioni da iOS, Mountain Lion riesce a migliorare con piccoli dettagli anche le applicazioni di base del sistema: i calendari per esempio mostrano le varie categorie in un pannello fisso sulla sinistra (anziché lo scomodo pannello in discesa di Lion), e Mail riesce finalmente a gestire in modo ottimale tutte le categorie delle caselle di GMail.
Tra le altre migliorie possiamo citare dei controlli ulteriormente perfezionati per l'accessibilità, per Time Machine, per la crittografia dei dati e per la sicurezza, sia a livello di privacy (un'apposito pannello ci dice quali applicazioni hanno accesso, per esempio, ai nostri contatti o ai servizi di localizzazione) che con il tanto "temuto" Gatekeeper che verifica (su richiesta) la provenienza e la certificazione delle applicazioni che stiamo utilizzando. Anche lo stesso Finder mostra qualche opzione interessante in più, tra cui quella di ordinare i file secondo vari criteri anche nella vista per colonne.
Una cosa che invece OS X non ha ancora acquisito da iOS è Siri, ma Mountain Lion offre comunque la possibilità di dettare del testo, anche se al momento le lingue accettate sono solo l'inglese (in tre diversi "accenti": Regno Unito, Australia e Stati Uniti d'America), il francese, il tedesco e il giapponese. Probabilmente in autunno, con l'uscita di iOS6, si assisterà ad un aggiornamento importante anche di OSX, aggiornamento che includerà tutte le lingue di Siri (e quindi, presumibilmente, anche l'italiano) l'integrazione con Facebook (che sarà una delle caratteristiche della nuova release di iOS) e altre migliorie a livello di sincronizzazione tra i sistemi: le stesse web-app del sito di iCloud, che attualmente replicano solo Calendario, Contatti, Mail, Trova il mio iPhone, e la lista dei documenti di iWork, potrebbero guadagnare (per esempio) la possibilità di visualizzare le notifiche o impostare Promemoria e Note.
Di novità più o meno grandi ce ne sarebbero molte altre ancora (una su tutte Airplay, oppure Power Nap) ma credo che quanto detto finora sia più che sufficiente sia per valutare l'upgrade, sia per intravedere la direzione presa da Apple.
Tutto bene quindi? In questi primi giorni di utilizzo non ho notato particolari problemi, ma in Rete si legge di alcuni piccoli bug sulle notifiche e qualche problema con il campo intelligente di Safari (ora c'è un unico campo sia per le URL che per la ricerca, come su Chrome). Anche a livello di prestazioni non noto particolari differenze e chi si è messo a fare dei test ha riscontrato che in certe situazioni Mountain Lion si comporta meglio del suo predecessore, e in altre si comporta peggio: la media tende ad azzerare le differenze.
Quello che però ho notato è che il mio Mac (un MacBook Pro early 2008 con 5GB di RAM) scalda più di prima, nonostante il monitoraggio delle attività non registra carichi particolari della CPU o un consumo eccessivo di RAM che costringa allo swap su disco: sarà il caldo di questi giorni, un effettivo consumo di risorse, qualche bug della prima release, o altro ancora?
Visto che le conclusioni le abbiamo già dette all'inizio, come ultima cosa ricordiamo che OSX 10.8 (Mountain Lion) è distribuito solo attraverso il Mac App Store, e attualmente non è previsto il rilascio su chiavetta USB com'era invece avvenuto con Lion. Per evitare pasticci in caso di problemi, e doversi ritrovare ad eseguire in situazione di emergenza delle procedure non sempre agevoli che necessitano di una connessione internet, è meglio crearsi in casa un sistema di ripristino su DVD (dual layer) o su una chiavetta USB da almeno 8GB. L'immagine del disco di installazione è contenuta nel file che si scarica dal Mac AppStore, e che viene cancellato al termine dell'aggiornamento: fatene una copia prima di iniziare l'installazione e poi seguite una delle tante guide che si trovano in rete (attenzione: per essere avviabile, la chiavetta deve essere inizializzata nel formato MacOSX esteso journaled con tabella di partizione GUID), oppure scaricate l'utiliy Lion DiskMaker e affidatevi alla sua sequenza di comandi AppleScript (con urlo liberatorio finale).
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