Come ricordato anche dal mio amico Nicola D'Agostino su Tevac (e più in dettaglio sul sito storiediapple.it), 10 anni fa Apple presentava il Pismo, uno dei notebook più apprezzati della casa della mela.
Si trattò dell'ultimo PowerBook (nome che identificava la linea dei portatili professionali) con processore G3, un PPC750 da 400 o 500MHz, il primo che vide l'introduzione della firewire, la sparizione della SCSI (porta che era era rimasta in vita fino al precedente PowerBook Lombard), e l'opzione per una scheda WiFi Airport (opzione che in Italia arrivò solo più tardi, forse per questioni normative).
L'introduzione della firewire diede ovviamente il via alla possibilità di fare videoediting anche su macchine portatili, non a caso il lancio del Pismo venne accompagnato dalla pubblicità di Final Cut; in quegli anni Apple puntava molto al videoediting, e io stesso ero a volte impegnato in attività di "promoter" legate strettamente a questo settore.
Di fatto il Pismo supporta Mac OS X fino alla versione 10.4.11 (l'ultimo update di Tiger rilasciato a fine 2007), anche se forse bisogna fare i conti con la massima quantità di RAM installabile.
Oltre al Pismo, nel febbraio del 2000 Apple rilasciò anche la seconda versione dell'iBook, identificato come iBook SE, macchina che a parte un processore leggermente più veloce (G3-PPC750 a 366MHz), e un nuovo set di colori, non aggiungeva nulla di più rispetto alla versione originale: per avere un iBook significativamente migliore occorrerà attendere il settembre dello stesso anno, con l'introduzione del modello con Firewire, un Hard Disk più capiente, e il doppio di RAM Video... ma di questo parleremo un'altra volta...
L'iBook SE, a fronte delle sue limitate specifiche, supporta comunque Mac OS X fino alla versione 10.3.9 (l'ultimo update di Panther rilasciato a metà 2005).
Nessun commento:
Posta un commento