Un paio di settimane fa rispondevo a chi giungeva su queste pagine chiedendosi se "la apple cambia sempre i telefoni".
In questi giorni noto che qualcuno è arrivato su questo blog cercando risposte alla domanda di come mai "i sistemi operativi di mac cambiano spesso".
Dando per scontato che si parli di Mac OS X, che con l'arrivo di Lion ha perso il prefisso "Mac" diventando semplicemente "OS X", come ho avuto modo di ricordare più volte (compreso un recente articolo che ne ripercorre la storia) Mac OS X è ufficialmente nato 10 anni fa (lo stesso anno in cui venne rilasciato anche XP) e in questo lasso di tempo ne sono state rilasciate 8 major release, tutte caratterizzate da nomi dei grandi felini: l'ultima, la 10.7, utilizza come nome in codice "Lion". La public beta, rilasciata nel 2000 per questioni di immagine (per non tradire la promessa di un nuovo sistema entro quell'anno) è stata l'unica versione ad avere un nome di "genere" diverso: Kodiak (il nome del grande orso dell'alaska)
Di queste 8 release (9 se contiamo la public beta) la 10.1, nome in codice "Puma", fu l'unica ad essere distribuita gratuitamente come se si trattasse di un aggiornamento (o di un completamento) della 10.0, versione rilasciata anch'essa in modo un po' prematuro per questioni di marketing (ma anche per spronare utenti e sviluppatori al cambiamento). In ogni caso il prezzo di Mac OS X è sempre stato molto contenuto: a titolo di esmepio ricordiamo che Lion è scaricabile dal Mac App Store a soli 23,99 Euro, oppure a 59 Euro su chiavetta USB.
Otto release in 10 anni è sicuramente un ritmo molto elevato, soprattutto se lo confrontiamo con quanto fatto nello stesso periodo da Microsoft, che si è adagiata a lungo su XP ed ha fallito con Vista prima di arrivare a Seven... anche se XP resta ancora oggi il sistema Microsoft più utilizzato...
Detto questo, sicuramente ci si potrebbe chiedere perché Apple aggiorna così spesso il sistema operativo delle proprie macchine, se ha davvero senso che gli aggiornamenti siano così frequenti, e se le modifiche introdotte sono davvero tali da giustificare una nuova major release. Senza entrare in dettagli (che comunque potete trovare a grandi linee nell'articolo gia linkato sopra), a mio avviso la risposta all'ultima domanda è "si", ogni major release ha introdotto qualcosa di nuovo e importante, non necessariamente indispensabile (anzi, spesso le novità hanno introdotto incompatibilità inaccettabili per alcuni professionisti), ma che in un certo modo ha cambiato alcune abitudini; personalmente, per esempio, trovo infinitamente comoda le nuove gestures e la nuova gestione degli spazi di lavoro introdotta con Lion. Sul perché Apple introduca novità così di frequente, e se abbia senso aggiornare poco per volta ma spesso, potremmo spendere pagine e pagine di discussione.
A voler pensare male si può dire che Apple induca ad aggiornare (e quindi induca il cliente a spendere) tanto sul software quanto sull'hardware... resta però il fatto che, al di là si alcune svolte drastiche (come l'abbandono dei PPC) ogni nuova versione di Mac OS X non è mai stata molto più pesante della precedente e in molti casi è stata anche più leggera e veloce grazie a ottimizzazioni e tagli di codice inutile. Lion gira alla perfezione sul mio MacBook Pro del 2008, e nel 2007 utilizzavo Leopard su un PowerBook 12" del 2003 (primissima serie).
A voler pensar bene, personalmente preferisco aggiornamenti progressivi e frequenti piuttosto che mettere l'utente di fronte a stravolgimenti che cambiano in un colpo solo troppe abitudini (a meno che la situazione lo richieda).
Sicuramente Apple non è un'azienda che guarda troppo al passato, e se decide che introdurre un cambiamento può portare benifici al costo di alcuni "sacrifici" di compatibilità, non si pone troppo problemi e preferisce guardare avanti. L'utente è libero di scegliere se seguirla, se tenersi quello che ha finchè funziona (o non si ha bisogno delle novità), oppure se guardare altrove. Come scrissi poco dopo l'apertura di questo blog, ho smesso da tempo di consigliare il Mac ad amici e conoscenti e mi limito a mostrarlo a chi mi chiede informazioni (o, lo ammetto, a tirare qualche frecciatina di tanto in tanto)... nonostante ciò noto che intorno a me ci sono sempre più persone che hanno proddoti Apple, e non si tratta solo di iPhone e iPad, ma anche di Mac...
certo che messi cosi' in fila, in poche parole, 8 release in 10 anni parrebbe che noi utenti Apple siamo costretti a sforzi immani per star dietro a tutto.
RispondiEliminac'è però da dire che, con esborsi ragionati e pesati nel tempo, la somma di quanto speso per essere sempre al top ... allo stato dell'arte ... ci è sempre costata meno di UNA licenza "in scatola" di Windows XP Professional (perché è quella la versione da comparare ad OSX) o abbiamo affrontato meno stravolgimenti di un qualunque utente Linux domestico.
no?
Si, concordo :)
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