Di seguito la recensione sull'iPhone 5 pubblicata nei giorni scorsi da Punto-Informatico:
Dopo mesi di attesa caratterizzati da indiscrezioni che hanno svelato di
tutto e di più, causando un inevitabile calo di vendite del modello
precedente, iPhone 5 è arrivato sugli scaffali segnando un nuovo record
di vendite, seppur con cifre al disotto delle aspettative degli analisti
5 milioni di unità
vendute nei primi tre giorni del lancio, il 25 per cento in più
rispetto a quanto ottenuto lo scorso anno da iPhone 4S ma meno dei 6-8
milioni previsti (anche se non è ben chiaro quanto le scorte abbiano
influenzato questi numeri, e se nei 5 milioni sono compresi tutti i 2
milioni dei preordini, e le unità vendute nei negozi degli operatori
telefonici). Probabilmente in questi giorni avremo dei dati più precisi
anche in relazione ai dati dei 22 paesi coinvolti nel lancio di venerdì
scorso: in ogni caso, grazie alla disponibilità nel Belpaese, siamo
finalmente pronti anche noi a prendere contatto con il nuovo iPhone.
Con
iPhone 5 la consueta attenzione ai dettagli di Apple raggiunge livelli
quasi maniacali, e i risultati si vedono: a tal proposito vi consiglio
di dare un'occhiata al video
introduttivo per meglio comprendere come viene realizzata una tale
precisione nell'assemblaggio. La prima cosa che si nota prendendo in
mano iPhone 5 è il suo peso, sensibilmente inferiore rispetto ad iPhone 4
o 4S (sostanzialmente identici) nonostante lo schermo di maggiori
dimensioni: il merito è sicuramente del nuovo corpo in alluminio, un
cambiamento che va al di là dell'effetto finale sull'estetica (estetica
che resta quasi invariata alla vista frontale). Il corpo realizzato con
un unico pezzo conferisce al nuovo modello una struttura completamente
differente, nonché più semplice da smontare in caso di inconvenienti.
Purtroppo, nonostante i sofisticati dettagli del processo di assemblaggio, pare
che alcuni esemplari siano stati consegnati agli acquirenti con alcune
ammaccature, esemplari che probabilmente saranno prontamente sostituiti
ma che mettono in evidenza una "caratteristica" dell'iPhone 5: se il
vetro era più duro e meno suscettibile ai graffi, ma più fragile in caso
di caduta, il nuovo iPhone è più resistente agli urti (a meno che non cada "di faccia" proprio sul display) ma più suscettibile ai graffi.
L'alluminio
nero ardesia rende inoltre più uniforme il colore dell'intero
dispositivo nella variante scura (anche se rimane ancora più sensibile
ai graffi, a differenza del modello bianco/argento), e per aumentare
ulteriormente questa sensazione di uniformità anche il consueto quadrato
bianco del pulsante Home è diventato grigio. Parlando sempre del pulsante Home,
al di là della dimensione leggermente ridotta per lasciare spazio allo
schermo più lungo, il meccanismo di pressione sembra diverso e più
resistente rispetto ai modelli precedenti.
Ma torniamo alla prova
vera e propria: come al solito, il ripristino del backup ripropone un
telefono configurato al 100 per cento come il precedente, e gli
aggiornamenti delle App eseguiti nella scorsa settimana hanno preparato
la strada al nuovo display maggiorato. Nonostante fossi inizialmente
scettico sul nuovo formato, le scelte operate da Apple per aumentare la
taglia del display di iPhone sono in realtà molto conservative: la
larghezza é rimasta identica, sia a livello fisico (così da assicurare
la stessa maneggevolezza dei modelli precedenti) che come pixel (per limitare gli adattamenti necessari agli sviluppatori). Anche l'ingombro in altezza non varia più di tanto,
solo 8 mm in più di iPhone 4s, mentre la rimozione del fondo in vetro
ha permesso di guadagnare quasi 2 mm di spessore, che in mano si
sentono: lo spessore e il peso ridotti danno la sensazione di possdere
un oggetto completamente differente, esattamente il contrario di chi
pensa che iPhone 5 sia identico al 4s.
Alcune applicazioni (per
esempio quella del meteo fornita con iOS6) mettono in mostra già da
subito le diverse possibilità per sfruttare i pixel in più presenti sul
nuovo schermo. Per concludere la parentesi del display (una delle novità
più "visibili" di iPhone 5,) non si può non accennare all'approfondita analisi tecnica di DisplayMate,
che mette in evidenza tutte le caratteristiche del nuovo schermo, in
particolare la luminosità, la gamma cromatica, e il minor numero di
riflessi rispetto al passato.
La scelta di Apple va un po'
controcorrente sia rispetto alla concorrenza (che propone dispositivi di
dimensione ancora maggiore, forse più comodi per certi compiti ma per
altri versi meno maneggevoli) sia rispetto gli utenti Apple più
tradizionali, che consideravano i 3,5 pollici come il formato ottimale
per lo smartphone. Complessivamente la scelta di aumentare la dimensione
del display modificando il formato ma mantenendo la stessa larghezza è
un buon compromesso sotto molti punti di vista. Resta da chiedersi se il
nuovo corso dei dispositivi mobile di Apple si orienterà in tutto e per
tutto su questo formato: se l'uscita di un iPad nano da 7.85" (ancora
ipotetica, nonostante le numerose indiscrezioni) si rivelasse in formato
16:9 con uno schermo da 1366x768, si potrebbe aprire la strada ad un
ampliamento nella stessa direzione anche del display dell'attuale
modello da 9.7", così da differenziare ulteriormente le due versioni di
iPad, e unificare gli schermi di tutti i dispositivi e computer Apple
(compresa la Apple TV, la cui uscita video è quella di un pannello full
HD).
Tornando ad iPhone 5, l'altra grande novità è il nuovo processore Apple A6,
un SoC dual core a frequenza variabile con una GPU a tre core;
l'architettura è proprietaria Apple ma utilizza il set standard di
istruzioni ARMv7s, le stesse utilizzate dall'architettura standard ARM
Cortex A15, e ciò assicura (a detta di Apple) prestazioni doppie
rispetto al precedente Apple A5,
un SoC dual core basato sulla precedente architettura ARM Cortex A9.
Tecnicismi a parte, nell'utilizzo reale la sensazione di maggiore
velocità è evidente, e la si può notare sia nei tempi di avviamento di
applicazioni "pesanti" (come può essere Garageband) sia nell'utilizzo
vero e proprio delle applicazioni, per esempio nei tempi di rendering
dei filmati montati in iMovie, nell'elaborazione delle fotografie
(compresi i tempo di salvataggio degli scatti in HDR) o
nell'aggiornamento delle librerie (operazione che spesso viene eseguita
al lancio di iPhoto).
La maggior reattività dl sistema è
comunque evidente anche nelle operazioni più semplici, come lo
scorrimento degli album nella classica visuale Cover Flow, il semplice
rendering delle pagine durante la navigazione, o lo scorrimento delle
pagine degli eBook e dei documenti PDF (a volte molto "pesanti" da
digerire in fase di visualizzazione).
Rimanendo sulle novità hardware, sicuramente non si può dimenticare il nuovo connettore
Lightning che ha sostituito il connettore 30 pin (comunque sempre
presente sui modelli 4 e 4s, ancora in vendita, nonché sull'iPad e
l'iPod Touch di quarta generazione). Le foto non rendono l'idea di
quanto sia piccolo e compatto il nuovo connettore riuscendo però, nello
stesso tempo, a risultare robusto. Le dimensioni ridotte e sottili, e la
flessibilità
offerta dalle connessioni tutte digitali dei pin (ricordiamo, per
esempio, che il connettore può essere inserito in entrambi i sensi),
consentiranno al nuovo "standard" di accompagnare i futuri dispositivi
iOS per molti anni, anche nell'eventualità che vengano raggiunti
spessori veramente estremi.
Una delle cose che a livello hardware pare cambiata solo marginalmente è
la fotocamera. In realtà, sebbene il sensore sia il sempre da 8Mpixel,
l'ottica ha subito qualche cambiamento: la lente si è leggermente
rimpicciolita, ma lo scatto è diventato del 40 per cento più veloce e
sono stati inclusi nuovi sistemi di stabilizzazione. Inoltre, grazie
alla retroilluminazione del sensore, al filtro IR ibrido, e a nuovi
algoritmi di elaborazione dell'immagine, la nuova fotocamera riesce a
garantire risultati molto buoni
sia rispetto a iPhone 4S che rispetto ad altri telefoni in tutti quegli
scatti caratterizzati da condizioni ambientali di scarsa luminosità. In
condizioni di luce ottimale la differenza si riduce, ma le foto fatte
con iPhone 5 sembrano meglio bilanciate a livello di tonalità,
luminosità e contrasto.
Di contro pare che in particolari
condizioni di luce (quando compaiono forti sorgenti luminose vicino
all'inquadratura) iPhone 5 soffra di problemi di lens flare
che lasciano aloni violacei sulle foto (non è ancora ben chiaro se il
problema sia negli algoritmi di elaborazione oppure nella nuova
superficie della fotocamera in cristallo di zaffiro). Miglioramenti più
significativi si hanno invece nella stabilizzazione dei video (con tanto
di possibilità di scattare foto mentre si effettuano riprese) e nella
camera frontale utilizzata principalmente per FaceTime, che diventa HD a
720p (a 30 fps), con possibilità scattare foto a 1,2MPixel.
Infine, tra le novità non propriamente legate al melafonino, rientrano gli EarPods.
Finalmente, dopo 11 anni di cuffie che ho sempre trovato
inutilizzabili, ed ho sostituito con un modello in-ear della Sennheiser,
i nuovi auricolari di Apple diventano convincenti: la nuova forma si
adatta in modo naturale all'orecchio e la resa sonora ha poco da
invidiare a quella di modelli più blasonati, e più costosi, sia sulle
basse frequenze (cosa che si percepisce da subito, già al primo ascolto)
che su quelle alte (a patto di non eccedere troppo con il volume). Se
siete interessati a scoprire i dettagli dei vari componenti interni,
potete consultare l'immancabile "disassemblaggio" di iFixit.
Come
ultimo argomento parliamo della batteria: dare un giudizio basato su
pochi giorni di utilizzo è un po' difficile, soprattutto se in questi
giorni si è utilizzato il telefono in modo intenso per testarne tutte le
nuove caratteristiche. L'impressione è che, nonostante questo utilizzo
intenso, la batteria di iPhone 5 si comporti leggermente meglio rispetto
a quella di iPhone 4S, anche se bisogna considerare che la batteria del
modello precedente è in funzione ormai da un anno, mentre quella di
iPhone 5 è nuova. Inoltre, nel caso specifico, i due telefoni in prova
utilizzavano SIM di due operatori differenti, altro parametro che può
modificare l'autonomia del telefono quando ci si trova fuori casa.
Arriviamo
infine alle dolenti note dei prezzi italiani: al di là delle offerte
più o meno vantaggiose dei vari operatori (che in questo caso, più che
in passato, vanno prese seriamente in considerazione) non si può fare a
meno di notare che sui prezzi dei modelli sbloccati,
l'Italia è il paese più svantaggiato di tutta Europa, e forse anche del
mondo intero: iPhone 5 da 16GB viene venduto nel nostro paese a 729
Euro, 50 Euro in più della maggior parte degli altri paesi (a parte la
Svezia, dove costa solo 19 Euro in meno) e addirittura 125 Euro in più
rispetto alla Svizzera. Le cose non cambiano se scegliamo un modello di
capacità maggiore, anzi, sul modello da 64GB (che in Italia arriva a ben
949 Euro) ci sono quasi 150 Euro di differenza rispetto alla Svizzera, e
80 Euro con la Spagna, mentre resta quasi invariata la differenza con
gli altri paesi e si pareggia il conto con la Svezia (in questo caso il
prezzo differisce di un solo Euro). Stesso ordine di grandezza anche sul
modello intermedio da 32GB (che in Italia costa 839 Euro) e sul vecchio
iPhone 4S, che è rimasto in vendita a 629 Euro in un'unica variante da
16GB (anch'esso costa mediamente 50 Euro in meno negli altri paesi
europei).
iPhone 5 è senz'altro il miglior iPhone prodotto finora (non potrebbe
essere diversamente, cronologicamente parlando) ma il prezzo italiano ha
toccato livelli davvero esorbitanti, soprattutto sul modello di punta.
Chi dovesse già possedere un iPhone 4S può trovare ben pochi motivi per
cambiare telefono (regola che vale in generale ogni anno, all'uscita di
un nuovo modello, nei confronti della generazione precedente) e
soprattutto diventa quasi d'obbligo valutare le offerte degli operatori:
a fronte di quello che diventa a tutti gli effetti un pagamento
rateale, è comunque inclusa una buona dose di traffico telefonico e di
traffico dati, indispensabile per sfruttare al meglio tutte le
caratteristiche di uno smartphone e, nello specifico, di iOS6.
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