giovedì 17 dicembre 2009

"Apple sta fallendo"... e altri falsi miti [parte 6: al chiuso si soffoca]

"Il Mac usa un sistema chiuso, e non ci puoi fare niente...". Anche questa è una critica ricorrente, che possiamo analizzare sotto diversi aspetti.
E' sicuramente vero che Mac OS X è un sistema operativo proprietario, non Open Source, ma questo è altrettanto vero anche per Windows (tanto per citarne uno a caso), quindi questa critica è la benvenuta da chi usa Linux, ma non da chi usa altri sistemi altrettanto chiusi. Se poi vogliamo entrare nei dettagli molte parti di Mac OS X provengono dal mondo Open, e molte altre sono state promosse da Apple (se non sviluppate direttamente a Cupertino o con la collaborazione di Apple) e poi messe a disposizione del mondo Open Source. Tra le ultime possiamo citare OpenCL e Grand Central Dispatch; tra le più famose possiamo citare Webkit e l'ormai (purtroppo) chiuso progetto Open Darwin.
Premesso questo, la "chiusura" è spesso vista anche in altri sensi: per esempio, perché Apple non rilascia SDK per sviluppare applicazioni iPhone OS su sistemi Windows? Beh, la frittata può essere anche rigirata: non mi risulta che Microsoft rilasci SDK per sviluppare applicazioni per Windows/Windows Mobile su Mac... realizzare e mantenere un SDK non è cosa semplice se l'intenzione è quella di farlo per un sistema che non è il proprio, quindi mi pare più che comprensibile che la situazione sia questa.
Passando ad esempi più pratici, alcune critiche di usabilità arrivano da chi utilizza il Mac per la prima volta dopo lunghi periodi di Windows ed ha la sensazione di poter fare meno cose o di avere meno libertà di azione; a titolo di esempio possiamo citare l'impossibilità di fare un "taglia" sui file o la gestione standard delle librerie di iTunes e iPhoto. Qui la spiegazione è molto più semplice ed è da ricercarsi, nel 99% dei casi, ad una serie di abitudini acquisite che l'utente fatica a cambiare (su Mac si utilizza molto di più il Drag&Drop per esempio). E' inutile dire che il Mac è chiuso o limitato perché fa le cose diversamente da Windows: senza entrare in polemiche relative al fatto che casomai è Windows che le fa diversamente da Mac (visto che la GUI di Apple è arrivata prima di quella Microsoft), Mac OS X e Windows sono semplicemente dei sistemi differenti, e non si può pretendere che facciano tutto nello stesso identico modo... non c'è nessun valido motivo perché debba essere così, e se anche ci fosse non c'è nessuno motivo perché il modo giusto sia quello di Windows. Come ho già avuto modo di scrivere in passato, il Mac può essere la giusta soluzione per molti, ma non è certo la macchina ideale per tutti. Mac OS X lavora in un certo modo e ti permette di fare determinate cose, ma se devi farne altre, o se proprio non riesci ad entrare nella sua logica di utilizzo, è meglio lasciar perdere.
Quello che è sicuramente vero di questa critica, è che Apple preferisce dare delle linee di utilizzo più rigide. Esempio classico: se vuoi sincronizzare l'iPod devi caricare la musica nelle libreria di iTunes fare tutto da lì... ben diverso dal "collega il dispositivo e trascinaci sopra le cartelle di musica che hai sulla chiavetta USB". E' un approccio che ha i suoi pro e contro e che sicuramente non è gradito ai più smanettoni che vogliono mettere le mani ovunque e fare come vogliono loro... ma è innegabile che se si ha la volontà di utilizzare veramente iTunes, la sincronizzazione dell'iPod si riduce banalmente in "attacco il cavo": è più impegnativo perché implica un minimo di sforzo di volontà (volontà nel "comprendere" la logica di iTunes, che per quanto possa essere coerente può essere diversa da come uno ha sempre immaginato di archiviare la propria musica), ma alla fin fine più semplice una volta che compie il primo passo.
In definitiva (al di là dei discorsi formali sull'Open Source), più che essere "chiuso", il sistema di Apple è per certi versi più "rigido", il che implica una minore libertà di azione ma anche una maggiore semplicità di utilizzo; ognuno decida cosa preferisce...

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