Come d'abitudine, ripropongo anche su queste pagine un mio articolo pubblicato la scorsa settimana su Punto-Informatico.
Nel trimestre in cui gli smartphone Android sembrano aver superato gli iPhone nell'utilizzo su Internet, non si può certo dire che Apple sia stata a guardare: i risultati fiscali presentati ieri sera rappresentano l'ennesimo record di Cupertino, ed è proprio iPhone che con i suoi 16 milioni di unità vendute (quasi il doppio rispetto allo scorso anno, e il 15 per cento in più del trimestre precedente) totalizza 10,5 miliardi di dollari di fatturato, quasi il 40 per cento dei 26,7 miliardi totali.
A proposito di totali, 26,7 miliardi di dollari sono una cifra ben più alta rispetto ai 15,7 miliardi dello scorso anno, per la precisione il 71 per cento in più: una crescita invidiabile da chiunque e una crescita che aumenta di anno in anno. È sufficiente andare indietro di qualche anno, esaminando sempre lo stesso trimestre, per vedere l'incredibile progressione della casa della Mela: tre anni fa si parlava di fatturati al di sotto dei 10 miliardi, e l'anno precedente erano poco più di 7. In quattro anni il fatturato è quadruplicato, e se è vero che il merito è da attribuire in gran parte alla gallina dalle uova d'oro (cioè iPhone), è anche vero che nello stesso lasso di tempo pure i computer venduti sono più che raddoppiati, passando dagli 1,6 milioni di quattro anni fa ai 4,1 milioni del trimestre appena concluso - sempre con netta prevalenza dei portatili (che 4 anni fa erano al 60 per cento del totale, mentre oggi sono passati al 70).
Tornando a parlare di galline dalle uova d'oro, è andata male anche a chi prevedeva un cedimento di iPad, visto che i 7,3 milioni di unità vendute stanno a significare il 75 per cento in più rispetto al trimestre precedente, nonché un buon 4,6 miliardi di dollari di fatturato: circa il 17 per cento del totale.
Ultimo, ma non per questo meno importante, iPod. Come al solito non ci è dato di conoscere l'esatta suddivisione tra i vari modelli, ma i quasi 20 milioni di unità vendute (il doppio rispetto ai 10 milioni di quattro anni fa, tanto per fare gli stessi paragoni visti sopra) indicando che si tratta di un prodotto sempre apprezzato, anche se in realtà è rimasto stabile (anzi, in leggero calo) rispetto al trimestre precedente. La cosa non sorprende più di tanto, perché se sommiamo tra di loro i vari dispositivi tascabili di Apple (supponendo "tascabile" anche iPad) arriviamo a 43 milioni di unità vendute, un bel pezzo in più dei 30 milioni dello scorso anno, quando il tablet non era ancora sul mercato. Come già notato in passato, è probabile che parte della potenziale utenza degli iPod si sia spostata verso gli altri dispositivi mobili con iOS.
Prima di fare qualche ulteriore riflessione, concludiamo la carrellata dei numeri ricordando che gli utili sono stati di 6 miliardi, per un totale di 6,43 dollari per azione diluita: anche questi dati rappresentano quasi il doppio rispetto ai 3,38 miliardi dello scorso anno (e dei 3,67 dollari per azione). Il margine lordo è leggermente sceso (dal 40,9 al 38,5 per cento) mentre le vendite internazionali sono in forte crescita un po' ovunque, soprattutto in Asia, e costituiscono ormai più del 60 per cento delle vendite totali.
Lo spostamento di fatturato verso gli iDevice ha delle evidenti ripercussioni anche sulle strategie della Mela: gli Xserve sono già stati dismessi, e già si vocifera di un'imminente abbandono di altri prodotti professionali. Coi numeri che abbiamo visto sopra non si può dare tutti i torti ad Apple, ma è anche vero che, in virtù della sua posizione attuale, Apple potrebbe avere la forza per spingere anche in quei settori dove finora non ha avuto il successo sperato. Evidentemente questa idea non piace troppo ai vertici di Cupertino.
Ci sono molte altre vie che Apple sta intraprendendo per incrementare il suo fatturato, e hanno tutta l'impressione di essere vie molto più semplici rispetto al tentativo di rilanciare gli Xserve. Ho aperto questo articolo accennando al fatto che Android sta superando iPhone anche come diffusione e utilizzo, ma bisogna ricordare che il lancio di iPhone CDMA per la rete Verizon darà sicuramente un ulteriore sprint al Melafonino, visto che negli USA la rete Verizon è più diffusa di AT&T, ma finora iPhone era riservato agli utenti di quest'ultmo operatore.
L'apertura verso Verizon porterà nuovi clienti anche per iPad, senza considerare che i rumors intorno al nuovo modello stanno già catalizzando l'attenzione di numerosi potenziali clienti: processore dual-core, maggiore risoluzione, uscita video mini-displayport, fotocamere, slot SD. Cosa ci sia di vero o falso in tutti queste indiscrezioni lo scopriremo solo alla presentazione ufficiale, ma la sensazione è che quella che si stia assistendo allo stesso copione dello scorso anno: mentre i concorrenti si sono affannati nel corso del CES2011 a presentare prodotti di ogni tipo, prodotti la cui data di uscità è spesso ancora da definire, e si sono occupati più di sminuire l'avversario che promuovere i propri punti di forza, Apple è stata ad osservare: e quando le acque si saranno calmate arriverà la presentazione di iPad 2, in un evento dedicato, così da dargli la giusta importanza, senza l'affollamento di 1.000 altri prodotti simili.
Nel 2010 tutto questo ha portato iPad al 90 per cento di questo particolare segmento di mercato: e, visto che si tratta di un mercato in forte crescita, aspettiamoci grandi numeri anche per i trimestri a venire.
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