giovedì 28 aprile 2011

*** Geolocalizzazione ***

E' la parola magica di questi giorni: basta scriverlo su Google e, dopo i soliti riferimenti di wikipedia trovate una montagna di articoli, inchieste, e chi più ne ha più ne metta... per non parlare dei forum, dove c'è gente che "si scanna" incolpando Apple, Google, e anche Microsoft (che con Windows Phone 7 sembra essere anch'essa tra i "cattivi"), delle cose più nefande di questo mondo... a tratti è anche divertente leggere come certa gente abbia voglia di perdere tempo in certe discussioni, ma questo è un altro discorso.
La giustificatione data ieri da Apple (di cui già si vociferava) fa un po' di luce su alcuni termini della questione, visto che tutto è nato da Apple, anche se onestamente non credo più di tanto alla storia del "bug"... Mi sembra invece più plusibile il fatto che il file incriminato non contenga le coordinate GPS dell'iPhone, ma piuttosto le celle alle quali si agganciato il telefono, ed è realizzato collezionando una serie di dati anonimi (e questo lo vedo abbastanza distintamente se esamino alcune parti del mio tracciato o di quello di mia moglie, dove si vedono chiaramente dei punti fissi che non corrispondono alle nostre posizioni reali, ma sembrano costituire un reticolo, il reticolo delle celle GSM alle quali i nostri telefoni si sono agganciati).
Detto questo, vorrei anche sottoporre alla vostra attenzione questo commento di Paolo Attivissimo, che sdrammatizza un po' su una questione che forse è stata un po' ingigantita: in fin dei conti non credo che ad Apple interessi sapere dov'è stato Domenico Galimberti lo scorso settembre ma, al limite, gli interessa sapere dov'è in questo momento il mio iPhone per far comparire una pubblicità iAd "mirata" al luogo in cui mi trovo, oppure gli interessa abbbinare la cella alla quale sono agganciato con la mia posizione effettiva, per raccogliere i dati necessari alla creazione del file incriminato. Questo file (che, con buona pace di tutti, verrà presto ridotto nelle dimensioni e azzerato con un update di iOS) è comunque un file che è presente solo sul mio telefono e sui relativi backup fatti sul mio computer: dovessero malaguratamente rubarmi uno di questi oggetti, l'iPhone è resettabile da remoto tramite "Find my iPhone", e il computer ha l'accesso protetto da password e i dati criptati... a parte questo, in una situazione del genere forse sarei più preoccupato di sapere che qualcuno ha sottomano l'agenda con i miei impegni, la lista completa dei miei contatti, e una miriade di altre informazioni personali (foto, documenti, note) piuttosto che preoccuparmi che qualcuno possa sapere a che celle si è agganciato il mio iPhone nel mese di gennaio... e questo tipo di informazioni è presente su ogni cellulare "mediamente evoluto", anche senza geolocalizzazione (tra parentesi, in gennaio ero in Germania, e proprio in occasione di quel soggiorno si vede molto distintamente il reticolo delle celle GSM, che corrisponde solo approssimativamente al mio tragitto reale).
Concludo dicendo che sono comunque molto curioso di sentire quali saranno le spiegazioni di Google e Microsoft (Apple, come dicevamo sopra, credibile o meno che sia, l'ha già data) nonché di vedere cosa succederà in tribunale a tutti quelli che saranno chiamati in causa... a tal proposito ricordiamo che in passato Google ha già dovuto fronteggiare questioni legate alla privacy.

mercoledì 27 aprile 2011

L'urlo

Qualche tempo fa sembrava che a seguito del backup/ripristino, l'iPhone avesse ritrovato l'autonomia persa con l'arrivo di iOS 4.3... ma il titolo di quel post era "Non diciamolo troppo forte", e il dubbio sollevato è portroppo risultato più che legittimo, da cui segue l'attuale post che vorrebbe "urlare" il mio disappunto verso questa situazione altalenante.
Dopo qualche giorno in cui apparentemente sembrava andare tutto per il meglio, l'altroieri (sotto copertura 3G e senza WiFi) ho avuto modo di notare un decadimento dell'autonomia veramente esagerato (tipo un 2% ogni mezz'ora) associato ad un piccolo consumo di dati che nessuno aveva richiesto (stimabile in 50-100kb in uscita e 150-200kb in entrata, sempre ogni mezz'ora). Nonostante avessi dichiarato di non voler dar troppo peso alla cosa, a seguito di questa impennata ho deciso di fare qualche test per capire cosa producesse questo consumo di dati e di autonomia.

-Il primo passo, scontato, è stato quello di chiudere tutte le applicazioni in background, ma l'operazione non ha prodotto alcuna differenza.
-Il secondo passo è stato quello di verificare tutte le impostazioni che potrebbero consumare dati (push, Game Center, Ping, ecc...) ma anche questo non ha dato esiti positivi.
-Insospettitto dall'attuale polemica sulla geolocalizzazione, ho provato a disabilitare completamente la localizzazione, ma anche questo non è servito a nulla.
-A quel punto, memore di un commento letto di sfuggita "non ricordo dove", ho provato a sloggarmi dal mio account di iTunes e magicamente, dopo un paio d'ore, non c'è alcun consumo anomalo di dati (con i sentiti ringraziamenti della batteria).
-Come riprova ho riabilitato l'account ma, misteriosamente, il consumo è continuato a latitare, ed è ripreso (anche se in misura minore) solo dopo avere girovagato un po' per l'AppStore. Uscendo nuovamente dall'account, il consumo cessa nuovamente, e questo l'ho potuto verificare tanto ieri quanto stamane.

A valle di tutto ciò mi viene il dubbio che ci sia qualche bug relativo alla gestione dell'account di iTunes, qualcosa che innesta un traffico dati non richiesto anche ad applicazioni completamente spente, qualcosa che "si resetta" facendo il ripristino ma anche con un banale logout e login dal proprio account, ma qualcosa che rimane in agguato a seguito di qualche operazione fatta sugli store... in attesa di una soluzione, il consiglio finale è quello di sloggarsi dall'account.

PS: paralellamente confermo invece che la batteria dell'iPhone 3G di mia moglie (con iOS 4.2.x) dopo il backup + ripristino sembra veramente resuscitata: da un giorno scarso a 4-5 giorni (senza connessione dati su rete 3G, ma solo WiFi). La stessa cosa me la conferma anche un altra persona con iPhone 3Gs e iOS 4.3.2: da un giorno a quasi tre. Anche il ripristino rimane quindi un'operazione da tentare in caso di problemi di autonomia.

martedì 26 aprile 2011

Il piede nella terza scarpa

Ho già avuto modo di accennare al contributo dato da Verizon alla "causa" dell'iPhone (oltre 2 milioni di unità in meno di due mesi, ovviamente nei soli USA), e mentre si susseguono le indiscrezioni sul prossimo iPhone 5 (o iPhone 4s) pare che il melafonino (definizione che non mi è mai piaciuta ma che a volte fa comodo usare per evitare di essere ripetitivi) sia in procinto di approdare anche sulla rete americana di T-Mobile. A quel punto lo scontro con Android sarà il più paritario possibile (Android è usato da più marche, ma questo rientra nella natura del sistema ed è una differenza che non sarà mai colmabile da Apple) e potremo tirare le somme su numeri che corrispondono ad una distribuzione più omogenea... in Europa, dove questi contratti di esclusiva non ci sono o quasi (contratti che hanno legato Apple e AT&T per quasi 4 anni), iPhone è attualmente largamente più diffuso rispetto ad Android; le ragioni di questo andamento possono essere le più disparate, ma sicuramente anche le esclusive giocano la loro parte, soprattutto in paesi come gli USA dove il contratto è praticamente d'obbligo, e l'utente è spesso più vincolato alla scelta dell'operatore che non alla scelta del terminale.

venerdì 22 aprile 2011

Trimestrale Apple, trimestrale di ferro

Si parlava nei giorni scorsi di valutare i dati delle trimestrali, e oggi ripropongo l'articolo pubblicato ieri su Punto-Informatico. Come postilla finale riguardo l'effetto Verizon, pare che in sole 7 settimane siano stati ben 2,2 milioni gli iPhone 4 venduti dal Carrier americano: un bel colpo per Verizon e un bel colpo anche per Apple.
Di seguito l'articolo:

E' sempre difficile decifrare i risultati fiscali dei primi mesi dell'anno, perché il confronto col precedente trimestre natalizio è per forza di cosa impari. Nel caso specifico di Apple, il secondo trimestre fiscale del 2011 (che si è concluso il 26 marzo) offre ulteriori livelli di interpretazione, perché si è trattato del trimestre che ha visto l'entrata in scena dell'iPhone CDMA (per la rete Verizon) e la lunga attesa verso l'iPad 2.

Ma partiamo dai numeri più generali: il fatturato non è da record assoluto perché è leggermente inferiore (per l'appunto) a quello relativo alle vendite di Natale, ma è comunque da record se parliamo di secondo trimestre fiscale. Con 24,667 miliardi di dollari (e un utile che sfiora i 6 miliardi), la crescita rispetto allo scorso anno è pari all'83%, ma è analizzando i dati singolarmente che si possono fare le considerazioni più interessanti.

I Mac venduti nei primi tre mesi del 2011 sono 3,760 milioni, cifra che rappresenta un considerevole incremento del 28% rispetto agli stessi mesi del 2010, anche se l'incidenza sul fatturato scende dal 27,9% al 20,1%. Quest'ultima considerazione è abbastanza scontata se consideriamo che lo scorso anno non c'erano né l'iPad né l'iPhone di Verizon a fare cassa, ma prima di passare al dettaglio di questi dispositivi vorrei evidenziare un'altra differenza rispetto alla situazione di un anno fa: a inizio 2010 i desktop realizzavano poco meno del 40% di tutti i Mac venduti, mentre oggi sono poco più del 25%. Questo significa che i 3/4 dei computer venduti da Apple sono portatili, uno sbilanciamento che finora non si era mai spinto su questi livelli anche se i dati possono essere viziati dal fatto che la linea dei MacBook Pro è stata recentemente aggiornata, mentre la nuova versione degli iMac è attesa a breve: il prossimo trimestre potrebbe vedere una leggera ripresa dei desktop.

I dati più interessanti arrivano però, come preannunciato, da iPhone e iPad. L'effetto Verizon è evidente visto che l'iPhone ha venduto 18,647 milioni di unità, più del doppio rispetto allo scorso anno (+113%) e il 15% in più anche rispetto al trimestre natalizio (unico dispositivo a segnare una crescita nel confronto con gli ultimi mesi del 2010). Per chi si diletta ad analizzare il cambiamento delle strategie aziendali di Cupertino vale la pena evidenziare che, con i suoi 12,298 milioni di fatturato, l'iPhone realizza praticamente il 50% del fatturato di Apple. Direttamente legata ad iPhone e al mondo iOS, l'altra voce in costante crescita (+23% rispetto allo scorso anno e +14% rispetto al trimestre precedente) è il fatturato che deriva dall'iTunes Store e che costituisce il 6,6% del totale.

Ma arriviamo al dato più controverso, quello dell'iPad. Con i suoi 4,694 milioni di unità vendute l'iPad non delude ma nemmeno entusiasma e il confronto con lo scorso anno non è fattibile perché il primo modello fu messo in vendita il 3 aprile del 2010. Considerate le alte vendite di Natale e l'inevitabile rallentamento causato dall'aspettativa per l'iPad 2, il dato va comunque visto in modo positivo, e pare che anche gli investitori siano di questo parere: il titolo AAPL ha chiuso la giornata di ieri con un +1,35% ma nell'After Hours, dopo la presentazione dei risultati, il valore è salito di un altro 4%. Al di là delle aspettative di Wall Street, i dati ci dicono che l'iPad, con 2,836 milioni di dollari, rappresenta il 11,5% del fatturato totale di Apple.

A cappello di tutti questi numeri, c'è un altro documento di Apple che ci permette di fare un'ulteriore considerazione: dalle carte presentate per le accuse contro Samsung emerge che oltre ai 108 milioni di iPhone (dato ricavabile anche sommando le vendite dal 2007 ad oggi) e ai 19 milioni di iPad, Apple ha venduto anche 60 milioni di iPod Touch, dato che finora non era mai stato evidenziato in modo ufficiale (anche se si potevano fare delle stime in relazione alle statistiche di accesso al web); sommando il tutto non si arriva molto lontani dai 200 milioni di dispositivi con iOS, e se si ipotizza che una prossima versione di Apple-TV potrebbe far girare applicazioni scaricate dall'AppStore (ipotesi non troppo fantasiosa) diventa evidente che l'importanza di iOS va ben al di là del confronto che solitamente viene fatto considerando solamente gli smartphone.

martedì 19 aprile 2011

Il tempo corre...

Era l'ottobre del 2009 quando si pronosticava che Android avrebbe superato iOS nel 2012, ma se è vero che per certi versi il sorpasso è già avvenuto (sicuramente come vendite di telefoni), è anche vero che per altri versi i numeri sono ancora poco convincenti e poco chiari.

Prima di tutto una cosa che può sembrare scontata ma che non lo è: la maggior aprte delle statistiche che fa riferimento ai dati di vendita, considera solo gli smartphone, ma se è abbastanza evidente che Android (utilizzato da quasi tutti i produttori di telefoni) è destinato ad avere la meglio su iPhone (prodotto solo da Apple) nel settore della telefonia, forse bisognerebbe ricordare che iOS non è utilizzato solo su iPhone: iPod Touch, iPad ed Apple-TV (che, sono sempre più convinto, verrà presto dotata della capacità di eseguire le App vendute sull'App Store) portano la quota totale di iOS a ben altri numeri rispetto a quelli del solo iPhone, e chi sviluppa software (vero punto di forza di questi dispositivi) ha bene in mente questo scenario...

Ci sono poi alcune statistiche che si riferiscono ai click sui banner pubblicitari... ma considerando che iOS non supporta Flash (e neanche tutti i dispositivi Andriod, a dire il vero) ho buoni modivi per credere che anche queste statitiche lascino il tempo che trovino...

A cappello di tutto ciò, sono molto curioso di vedere i dati della trimestrale che Apple annuncerà domani (23:00 ora italiana), per scoprire l'impatto dell'iPhone Verizon e per vedere come sono andate le vendite dell'iPad (anche se il periodo era abbasta critico a causa dell'attesa per il nuovo modello)... in ogni caso, il tempo corre, e cioò che era previsto per l'anno prossimo si sta già avverando ora...

lunedì 18 aprile 2011

Non diciamolo troppo forte...

Non so se è merito dell'aggiornamento a 4.3.2, o se è dovuto al fatto che con l'occasione ho fatto un backup e ripristino dell'iPhone, ma l'autonomia pare tornata ai livelli di iOS 4.2.x
In realtà è ancora un po' presto per cantar vittoria, dovrei verificare meglio nel corso dei prossimi giorni, ma preso dall'euforia ho fatto la stessa operazione (backup, e ripristino) anche col "vecchio" 3G di mia moglie che da qualche tempo (pur senza iOS 4.3) soffriva di qualche problemino di autonomia... e lì il cambiamento, in meglio, è stato evidente da subito.

Al di là di questo, nei giorni scorsi ho avuto modo di rileggere molto volentieri un'intervista fatta qualche anno fa (2007) a Steve Jobs e Bill Gates, un'intervista che spazia da come i due sono nati (informaticamente parlando) e di come si sono conosciuti, fino ad arrivare alle previsioni sul futuro. Ovviamente, anche se ognuno è stato ben attento a tenersi i propri segreti e a non dire troppe cose a voce alta, le previsioni tirano in ballo l'avanzata dei dispositivi mobile, avanzata che con la nuova generazioen di tablet (iPad in testa) si sta concretizzando sempre di più. L'intervista è divisa in 4 parti, da leggere tutte di fila per non perdere il filo del discorso... buona lettura:

-Parte 1
-Parte 2
-Parte 3
-Parte 4

venerdì 15 aprile 2011

iX

Pare che siano state scovati sull'App Store dei riferimenti di compatibilità delle applicazioni verso un fantomatico prodotto "iX"... Premesso che in rete se ne stanno dicendo di cotte e di crude in merito, non credo che Apple metterà mai in vendita un prodotto con un nome così "anonimo"... sono sempre più convinto (come ho già detto più volte a partire dallo scorso anno) che si tratta di un riferimento provvisorio per l'arrivo di applicazioni per AppleTV... e una AppleTV con A5 in grado di far girare i giochi che girano su iPhone 4 o su iPad 2 potrebbe dare del filo da torcere anche alle console da salotto...

giovedì 14 aprile 2011

Detto fatto

Qualche tempo fa mi lamentavo della poca comodità del bumper, e oggi mi ritrovo a ricoprire il mio iPhone 4 con la "famosa" pellicola Wrapsol distribuita da Active Software ("famosa" perché oggetto di un video che è quantomeno di effetto).
Come molti già sapranno, la confezione comprende un panno per la pulizia dell'iPhone, una salviettina per la pulizia delle mani prima dell'applicazione della pellicola protettiva, la pellicola stessa, e una sorta di "spatola" in gomma per facilitare l'applicazione della protezione senza lasciare bolle d'aria.
Nonostante i miei timori iniziali, l'applicazione non è complessa (personalmente temevo di non riusicre ad applicarla dritta), ma bisogna prestare molta attenzione alla pulzia del dispositivo (un granello di polvere imprigionato rimarrà lì per sempre) e a non appoggiare le dita sulla parte adesiva della pellicola, pena la visibilità della propria impronta digitale sullo schermo dell'iPhone.
Una volta applicata con la dovuta attenzione, la pellicola è pressoché invisibile, offre una migliore presa sul dispositivo, e soprattutto consente di usarlo senza preoccuparsi di possibili graffi, né sul retro, né sul bordo. Da quel che ho potuto constatare per ora, non ha alcuna influenza sulla sensibilità dello schermo touch, né inficia la luminosità del display. Non ho la minima intenzione di replicare i test del video linkato sopra, ma in caso di controindicazioni legate all'uso quotidiano vi terrò informati: per ora ho guadagnato la possibilità di inserire facilmente il jack delle mie Sennheiser (che col bumper non ci passava... dovevo toglierlo), mentre un mio amico mi dice che riesce ad inserirlo senza problemi nel kit Tom Tom (cosa che con la precedente cstodia, ovviamente, non gli riusciva)

mercoledì 13 aprile 2011

Scrolling different

Una delle cose a mio avviso più utili del Magic Mouse è lo scrollig dinamico, realizzato in modo similare a quanto avviene su un device iOS. Ultimamente, sul PC-Win, mi trovo alle prese con un mouse Logitech che offre una funzione molto simile, ma la realizza "meccanicamente" e non tramite software; la rotella per lo scrolling si muove tipicamente a scatti (piccoli step ai quali si può associare un numero di righe di scorrimento) ma premendola si pone in uno stato "libero da vincoli," e con un semplice gesto del dito la si può far ruotare velocemente per diversi secondi, realizzando un "vero" effetto dinamico anche dal punto di vista meccanico... peccato che non tutti i software gradiscano questa ipervelocità: capita frequentemente che lo scrolling non si fermi subito bloccando la rotella, o che lo scorrimento "impazzisca" andando alternativamente un po' verso l'alto e un po' verso il basso, anche se la rotella gira sempre nella stessa direzione... Si tratta una differenza non da poco, perché nel caso del Magic Mouse ci si ritrova con una nuova funzione utile, mentre nell'altro caso siamo di fronte ad un accrocchio che a volte funziona bene, altre volte male, ed altre volte ancora non funziona proprio.
Il discorso può proseguire anche parlando di trackpad, visto che lo scrolling dinamico è stato implementato da Apple anche sul Magic Trackpad nonché sui trackpad dei portatili. Personalmente non ho ancora visto trackpad su PC Win che offrono questa possibilità, ma possiamo fare un parallelo con le gestures a una o più dita, ultimamente implementate da diversi costruttori. Il portatile PC-Win che sto utilizzando da circa 6 mesi mi permette di definire gestures a un dito (simpatico lo scrolling ricorsivo) e gestures a due dita in tutto simili a quelle del Mac: scrolling omnidirezionale, pinch-zoom e rotazione... peccato che il risultato finale non sia proprio identico: movimenti a scatti, controllo approssimativo zoom (che in alcune applicazioni funziona al contrario) e rotazione ingestibile. A fronte di un comportamento così poco funzionale è comprensibile che l'utente ritenga le gestures inutili: si ritroverà a non utilizzarle (io stesso le uso molto poco, anche perché mi mancherebbero quelle a tre dita) e si chiederà cosa se ne fanno gli utenti Mac; in realtà gli utenti Mac (perlomeno quelli che conosco io) le usano e le trovano molto utili, semplicemente perché su Mac funzionano bene.

PS: a cappello di tutto ciò, lascio il beneficio del dubbio sui comportamenti poco funzionali in relazione al fatto che sto usando ancora Windows XP: magari con Seven le cose vanno infinitamente meglio, ma devo utilizzare software la cui compatibilità è ancora ferma a Windows XP (e non è un caso che la stragrande maggioranza degli utenti Windows utilizzi ancora oggi un sistema del 2001)

martedì 12 aprile 2011

iPad 2: qualche commento più da blog

A margine dell'articolo pubblicato su Punto-Informatico, vorrei aggiungere qualche commento sull'iPad 2 che più si addice al tono del blog.
Abituato alla nitidezza del Retina Display (iPhone 4), non si può non notare la differenza quando si prende tra le mani un iPad... nonostante io stesso fossi pienamente convinto che il display sarebbe rimasto uguale a quello del primo iPad (cioé alla stessa risoluzione di 1024x768), la differenza rispetto all'iPhone si vede, ed è qualcosa che inizialmente lascia un po' disorientati: sembra di fare un salto indietro nel tempo (salto che si ferma ad un anno fa, perché è stato l'iPhone 4 uscito la scorsa estate ad aver creato la differenza). Dopo poche ore di lavoro ci si abitua senza problemi, anche perchè lo schermo è davvero ottimo, ed emergono tutti i pregi in termini di velocità e di nuove applicazioni. Curioso che lo scorso anno la sensazione di disorientamento fosse opposta e ciò che lasciava straniti era il passaggio dal grande schermo dell'iPad a quello più piccino dell'iPhone 3G (o del vecchio iPod Touch 1st gen).
Secondo il parere di molti sviluppatori è comunque plausibile che quando Apple deciderà di aumentare la risoluzione (con l'iPad 3?), lo farà avendo bene in mente il lavoro di chi realizza le applicazioni; non si punterà quindi a raggiungere un certo numero di ppi dello schermo, ma piuttosto si passerà ad una quadruplicazione della risoluzione attuale, passando dai 1024x768 ai 2048x1536 (esattamente come ipotizzato anche su queste pagine qualche mese fa).
Un'ipotesi ancora più interessante potrebbe essere quella di quadruplicare la risolzione del display dell'iPhone (quindi passare ad un più "semplice" 1920x1280), ma questo implicherebbe anche un cambiamento nel fattore di forma dell'iPad (sul quale, m'immagino, in Apple abbiano già fatto tutti i ragionamenti del caso prima del lancio del primo modello) con conseguente necessità di adattamento delle applicazioni già esistenti. In definitiva, probabilmente è meglio tenere tre linee di prodotti distinti: la linea dei "tascabili", iPhone e iPod Touch, con fattore di forma 3:2, i tablet (quindi l'iPad) in formato 4:3, e Apple TV, che nella prossima versione potrebbe anche far girare giochi e applicazioni, in 16:9 a risoluzione Full-HD.
In tutto questo discorso di schermi, ciò che attualmente non mi piace dell'iPad è il fatto di "snobbare" le applicazioni in alta risoluzione per iPhone, proponendole in versione "ridotta" da ingrandire 2x (con conseguente sgranatura dell'immagione): posso capire che ci siano ragioni legate al marketing e che molti sviluppatori puntino a guadagnare il doppio vendendo sia la versione per iPhone che quella per iPad ma, visto che non ci sono limiti tecnologici, le applicazioni per iPhone HD potrebbero tranquillamente girare in un riquadro da 960x640 all'interno dello schermo dell'iPad (1024x768); chi proprio non sopporta la cornice da 32/64 pixel si rivolgerà alla versione specifica per il tablet, magari invogliato da qualche opzione o ottimizzazione in più se lo sviluppatore punta alla doppia vendita. Per dovere di cronaca, non conosco lo stato attuale delle cose ma, prima degli ultimi aggiornamenti, sugli iPad Jailbroken si poteva abilitare questa possibilità.
Cambiando completamente discorso, vorrei parlare un po' anche della Smart Cover; la custodia (se così vogliamo chiamarla) di Apple è qualcosa di veramente "smart", geniale nella sua semplicità. L'aggancio magnetico non dà nessuna esitazione (non c'è il rischio che si sganci) e l'opzione per mettere automaticamente in stanby l'iPad con la chiusura della cover è comodissima. Anche il modo in cui si piega per dare sostegno è studiato nei minimi dettagli e (cosa che mi era sfuggita prima di averla sottomano) ci sono dei magneti che tengono la cover in posizione anche quando piegata, anche quando la si piega semplicemente a metà sul retro per poter utilizzare la camera.
A proposito di camera, ho sempre sostenuto che si tratta di un gingillo inutile sul tablet, e continuo a sostenerlo anche ora: l'unico utilizzo che non ho fatto finora è quello di Facetime, e ammetto che trovo molto seccante il fatto che iMovie accetti (ufficialmente) di montare solo i video girati con device iOS...
Se il (poco) tempo libero me lo permetterà, vorrei sottoporre Garageband alla prova di qualche mio amico musicista, perché personalmente ho troppe poche nozioni in materia per fare un test serio dell'applicazione. I video presenti in internet sono per molti versi affascinanti sulle possibilità offerte da questo software, ma preferirei vedere di persona una prova pratica fatta da professionisti dle settore: se avrò tempo e modo di farlo vi terrò informati.

lunedì 11 aprile 2011

iPad 2, primi chilometri su strada

Come di consueto, ripropongo anche su queste pagine un mio articolo uscito qualche giorno fa su Punto-Informatico.

A margine, visto che sul forum di Punto-Informatico qualcuno l'ha fatto notare, vorrei precisare che so benissimo che Henry Ford si riferiva a tutt'altro quando parlava di "progresso per tutti", e non può essere diversamente visto che a quei tempi c'erano be altre priorità (in particolare di ordine economico) rispetto a decidere se comprare un computer o un tablet, oggetti ben lontani dall'essere anche solo immaginati... Fatto sta che il senso di quella frase è valido in più contesti, è valido anche oggi e, secondo me, è valido anche in relazione all'argomento in cui l'ho usato: una tecnologia diventa utile (e quindi segna un passo avanti nella storia dell'uomo) solo nel momento in cui il maggior numero di persone può beneficiarne, ed Apple ha sempre cercato di fare questo, ovvero di rendere accessibile i propri prodotti anche ai cosiddetti "utonti", tema tra l'altro ripreso pure dall'ultimo spot di Cupertino,

Ma veniamo all'articolo:

Parlando di tablet, una delle domande più frequenti è quella di chi si chiede a cosa servano questi dispositivi, visto che (più o meno) non fanno nulla di più di un computer o di economico netbook... e una delle risposte più frequenti è che si tratta solo di "costosi giocattoli", oggetto di una moda passeggera.
Si tratta grossomodo della stessa tesi sostenuta da Craig Mundie (Microsoft) un paio di settimane fa, tesi che mal si sposa con il fervore col quale fu presentato l'HP-Slate nel corso del CES2010, e anche con l'impegno preso da Microsoft nel corso del CES di quest'anno, ovvero con l'intenzione di sviluppare Windows 8 anche per processori ARM (da usare proprio per i tablet, visto che per gli smartphone esiste già Windows Phone).
La verità, forse un po' scomoda da accettare per taluni, è che anche la maggior parte dei computer "consumer" è attualmente utilizzata come un costoso giocattolo, quindi perché non fare le stesse cose con un dispositivo che può essere più semplice, più immediato e, perché no, anche più divertente da utilizzare? Circa un secolo fa, qualcuno che non aveva nulla a che fare con l'informatica (Henry Ford) disse che "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti"; molti anni più tardi Apple introdusse sul mercato il primo Mac chiamandolo il computer "for the rest of us", slogan che voleva evidenziare il diverso approccio a quella nuova tecnologia, un approccio teso a semplificare l'interazione con l'utente tramite un'interfaccia grafica, così da rendere accessibile quel nuovo strumento di lavoro ad un maggior numero di persone.
Sono passati molti anni da allora e oggi il computer è entrato sempre più nelle case degli utenti, uscendo dal ruolo di strumento di lavoro e diventando strumento di svago e di intrattenimento; con l'iPad Apple cerca di fare un passo in più, per avvicinare al mondo dell'informatica un numero sempre più elevato di utenti, compresi quelli che un computer non lo vogliono neanche vedere, perché l'iPad non è propriamente un computer...
L'iPad è solo un dispositivo, potente quanto basta ma non molto diverso (parlando di hardware) dagli altri tablet che si sono affacciati sul mercato o che saranno disponibili nei prossimi mesi; anzi, ci sono tablet che offrono anche qualcosa in più a livello di qualità delle fotocamere o di porte disponibili. Dove sta quindi la vera forza dell'iPad? A dispetto di chi crede che si tratti solo di moda o di "devozione" degli utenti Mac (tesi smentita dagli stessi numeri di vendita), la forza dell'iPad sta in iOS e nell'App Store; pur con tutti i suoi limiti, in particolare sulla gestione dei files, iOS permette di utilizzare l'iPad in modo semplice ed immediato, e le applicazioni fornite a corredo del sistema consentono un accesso immediato alle funzioni basilari del tablet: agenda, rubrica, posta elettronica e navigazione web. Detto questo ognuno si può sbizzarrire come vuole e usare l'iPad in mille modi diversi a seconda delle proprie esigenze: sull'App Store ci sono 75'000 applicazioni specifiche per iPad, ma è possibile lavorare anche con la quasi totalità delle oltre 350'000 applicazioni per iPhone (resta un mistero il perché le applicazioni pensate per il retina display non vengano visualizzate in alta risoluzione, ma questo è un altro discorso).

Ma vediamo qualche possibile impiego, partendo dalla mia esperienza personale di questi giorni; per chi ancora non lo sapesse l'iPad 2 offre un processore più prestante rispetto al modello precedente, e le due camere consentono di utilizzare FaceTime (molto sfruttata quando sono lontano da casa) o di realizzare filmati che possono essere montati comodamente grazie ad iMovie. Proprio iMovie, che potrebbe essere un punto di forza di iPad, si trasforma in un punto di debolezza se pensiamo che Apple consente di scambiare i progetti solo tra i dispositivi iOS, mentre la procedura (non ufficiale) per importare i filmati dal computer richiede uno sforzo in più che iTunes avrebbe potuto fare in modo automatico: si confida in un aggiornamento che dia un po' di flessibilità in più, così come già avviene per i progetti di Garageband, che sono compatibili con l'omonima applicazione per Mac.
Proprio Garagaband ci dà lo spunto per dare un esempio legato ad un utilizzo creativo dell'iPad. In rete potete trovare numerosi filmati di persone che realizzano interi brani registrando le diverse tracce o suonando in diretta grazie all'iPad.
Sempre parlando di creatività, non possiamo non menzionare i disegni realizzati sullo schermo touch dell'iPad, sia a mani nude, sia sfruttando appositi pennelli capacitivi. Dietro questo lavoro c'è sempre, ovviamente, un'applicazone pensata ad-hoc, e le applicazioni per disegnare non mancano, da quelle pensate per i bambini (come Tavolozza), a quelle per il disegno vettoriale, come Inkpad, fino ad arrivare a quelle più tecniche come AutoCAD WS (che in realtà non permette di realizzare un disegno partendo da zero, ma di modificare disegni precedentemente caricati). Non mancano neppure le applicazioni per la modellazione 3D, mentre Adobe si sta preparando a rilasciare una versione di Photoshop per iPad.
Pensando invece all'ambito professionale, al di là del fatto che ogni lavoro può avere le proprie specificità, gli utilizzi dell'iPad possono essere i più vari: dall'impiego più generalista di applicazioni Office (Pages e Numbers se vogliamo stare in casa Apple, ma anche Documents to Go, QuickOffice, o Bento) a semplice strumento per la presentazione dei propri prodotti. C'è gente che ha scritto libri utilizzando l'iPad e gente che invece, sull'iPad, i libri li legge, oppure consulta manuali, schemi, progetti... Se poi ci addentriamo in settori più specialistici possiamo trovare diverse soluzioni che permettono di utilizzare l'iPad in ambito informatico, medico (dagli atlanti di anatomia alle applicazioni per la visualizzazione di immagini radiologiche, passando per un più classico utilizzo come cartella clinica), e molto altro ancora...
Cambiando completamente argomento, possiamo rituffarci nel mondo consumer per accennare ad uno dei generi più gettonati: i videogames. Inutile nasconderlo, basta dare un'occhiata alle classifiche di iTunes per scoprire che tra le applicazioni più acqusitate ci sono molti giochi e, a mio avviso, non potrebbe essere altrimenti: ci sono titoli che non hanno nulla da invidiare né come grafica (tantopiù che l'iPad 2 è fino a 9 volte più prestante del modello precedente), né come spessore, a prodotti più blasonati per console, questi ultimi venduti a prezzi di un'ordine di grandezza inferiore rispetto al prezzo medio dell'App Store. Basti pensare a Real Racing 2, realistico gioco di corse automobilistiche che sfruttando l'apposito adattatore Apple potrà essere giocato anche su un televisore in full HD mostrando informazioni aggiuntive sullo schermo del tablet.
Potrei continuare citando molti altri esempi, da Infinity Blade al più semplice (e famosissimo) Angry Birds ma il punto d'arrivo non cambierebbe: mentre la concorrenza si affanna a rilasciare prodotti che sulla carta sono più potenti o più "dotati", il successo dell'iPad (si parla di circa 2,5 milioni di unità vendute nel solo mese di marzo) ruota intorno all'App Store e alla semplicità con la quale ognuno può equipaggiare il tablet della mela con le applicazioni che più si adattano alle proprie necessità. Con un tale potenziale di software c'è da chiedersi cosa potrebbe succedere se Apple decidesse di equipaggiare anche Apple TV (un device che costa un centinaio di Euro) con un minimo di memoria per le applicazioni e i giochi...

mercoledì 6 aprile 2011

Ci risiamo

Dopo un periodo di relativa tranquillità, ecco una nuova puntata delle mie disavventure informatiche (stavolta dedicate in toto a Windows...).
Prima di tutto qualcuno mi dovrebbe spiegare perché, se metto un computer in standby (non parlo del Mac, ma di un PC con Win XP), mi accerto che sia in standby (lucina che lampeggia a ritmo molto blando) e poi lo infilo nello zaino, quando lo tiro fuori dopo due ore lo trovo ad una temperatura al limite dell'ustione e con la batteria quasi a terra...
Secondo; quando mi si ruppe l'Airport Express, tenevo il Mac collegato al router, creavo una rete WiFi, e condividevo internet dalla ethernet alla rete WiFi (per iPhone e iPod Touch): roba da due click (pannello di controllo -> Condivisione Internet). Ora mi trovo nella necessità di dover fare la stessa con Windows ma, a parte il procedimento un po' più contorto (a raccontarlo sembra facile uguale, ma a farlo è un po' diverso), e a parte il fatto che non ho ancora capito perché ogni produttore di hardware ti deve mettere un suo software per la gestione della scheda wireless (che regolarmente di sovrappone o interferisce con la gestione "standard" di Windows), il risultato finale è che funziona solo quando vuole lui: la prima sera, appena configurato, ha funzionato senza problemi. La seconda sera ha funzionato per un po' e poi ha smesso senza alcun motivo apparente, nonostante il collegamento internet fosse funzionante e impostato per la condivisione, e nonostante i vari dispositivi collegati in rete wireless si vedevano e si pingavano regolarmente tra di loro e col computer in questione. Oggi, terza sera, a parità di impostazioni (non ho toccato nulla) non c'è stato verso di riuscire a navigare attraverso la rete WiFi nemmeno per un minuto... cosa mi aspetterà domani? Il mondo è bello perché è vario...

lunedì 4 aprile 2011

Poco presente...

In questi giorni sarò poco presente, però vi preannuncio che sto testando l'iPad 2 in accoppaita con l'ormai inseparabile iPhone 4, quindi prima o poi dirò la mia anche sul nuovo tablet Apple

venerdì 1 aprile 2011

Un pesce in anticipo?

Oggi è il primo Aprile, anniversario della nascita di Apple Computer (1976), e giorno dedicato a scherzi e notizie fasulle: la prima l'ho sentita stamattina in radio e diceva che la Ryanair inaugurerà dei voli vietati ai bambini (spero fosse davvero uno scherzo...), ma c'è un'altra notizia dei giorni scorsi che mi lascia quantomeno perplesso.
Craig Mundie (un dirigente Microsoft) ha dichiarato che non vede alcun futuro per il mercato dei tablet, bollandoli come una moda passeggera. La tesi, tutta da dimostrare, è che un il laptop è un computer a tutti gli effetti, che può essere trasportato ma si usa solo "a destinazione"; in mobilità uno smartphone è più che sufficiente, e tra le mura domestiche ci si sta spostando verso altri tipi di dispositivi e tecnologie (ha parlato a lungo di Kinect).
Non so se voleva fare un pesce d'aprile in anticipo (ovviamente no, la mia è solo una battuta) o se è il caso ci tirare in ballo la classica storia della volpe e l'uva, ma ricordo distintamente che nel corso del CES2010 c'era Ballmer sul palco a presentare l'HP Slate (uscito poi con un enorme ritardo e con scarso successo), e al CES2011 Microsoft ha detto di voler fare una versione di Windows 8 anche per processori ARM, tipicamente utilizzati su smartphone e tablet... visto che per gli smartphone esiste già Windows Phone, mi pare evidente che Windows 8 versione ARM sarà destinato principalmente ai tablet, e pensare ad un sistema completo e complesso come Windows per più architetture hardware non è cosa da poco: che motivo avrebbe Microsoft di fare questa scelta se davvero non crede nel futuro dei tablet?
A me sembra più una sparata dettata dal fatto che attualmente Microsoft non ha nessun sistema realmente studiato per i tablet: l'interfaccia di Windows Phone mi sembra poco adattabile ad uno schermo da 10", e la versione classica di Windows non è gestibile in maniera comoda su uno schermo touch... non a caso da qualche altra parte si era detto che Windows 8 avrà un'interfaccia completamente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati: che pensino anche loro ad un'integrazione con alcuni concetti derivati dal mondo touch, come sta facendo Apple con Lion (che importerà alcune funzioni da iOS)?
Solo il tempo ci dirà come stanno realmente le cose e che successo avranno i tablet... io nel frattempo mi appresto a testare un iPad 2.