E' la parola magica di questi giorni: basta scriverlo su Google e, dopo i soliti riferimenti di wikipedia trovate una montagna di articoli, inchieste, e chi più ne ha più ne metta... per non parlare dei forum, dove c'è gente che "si scanna" incolpando Apple, Google, e anche Microsoft (che con Windows Phone 7 sembra essere anch'essa tra i "cattivi"), delle cose più nefande di questo mondo... a tratti è anche divertente leggere come certa gente abbia voglia di perdere tempo in certe discussioni, ma questo è un altro discorso.
La giustificatione data ieri da Apple (di cui già si vociferava) fa un po' di luce su alcuni termini della questione, visto che tutto è nato da Apple, anche se onestamente non credo più di tanto alla storia del "bug"... Mi sembra invece più plusibile il fatto che il file incriminato non contenga le coordinate GPS dell'iPhone, ma piuttosto le celle alle quali si agganciato il telefono, ed è realizzato collezionando una serie di dati anonimi (e questo lo vedo abbastanza distintamente se esamino alcune parti del mio tracciato o di quello di mia moglie, dove si vedono chiaramente dei punti fissi che non corrispondono alle nostre posizioni reali, ma sembrano costituire un reticolo, il reticolo delle celle GSM alle quali i nostri telefoni si sono agganciati).
Detto questo, vorrei anche sottoporre alla vostra attenzione questo commento di Paolo Attivissimo, che sdrammatizza un po' su una questione che forse è stata un po' ingigantita: in fin dei conti non credo che ad Apple interessi sapere dov'è stato Domenico Galimberti lo scorso settembre ma, al limite, gli interessa sapere dov'è in questo momento il mio iPhone per far comparire una pubblicità iAd "mirata" al luogo in cui mi trovo, oppure gli interessa abbbinare la cella alla quale sono agganciato con la mia posizione effettiva, per raccogliere i dati necessari alla creazione del file incriminato. Questo file (che, con buona pace di tutti, verrà presto ridotto nelle dimensioni e azzerato con un update di iOS) è comunque un file che è presente solo sul mio telefono e sui relativi backup fatti sul mio computer: dovessero malaguratamente rubarmi uno di questi oggetti, l'iPhone è resettabile da remoto tramite "Find my iPhone", e il computer ha l'accesso protetto da password e i dati criptati... a parte questo, in una situazione del genere forse sarei più preoccupato di sapere che qualcuno ha sottomano l'agenda con i miei impegni, la lista completa dei miei contatti, e una miriade di altre informazioni personali (foto, documenti, note) piuttosto che preoccuparmi che qualcuno possa sapere a che celle si è agganciato il mio iPhone nel mese di gennaio... e questo tipo di informazioni è presente su ogni cellulare "mediamente evoluto", anche senza geolocalizzazione (tra parentesi, in gennaio ero in Germania, e proprio in occasione di quel soggiorno si vede molto distintamente il reticolo delle celle GSM, che corrisponde solo approssimativamente al mio tragitto reale).
Concludo dicendo che sono comunque molto curioso di sentire quali saranno le spiegazioni di Google e Microsoft (Apple, come dicevamo sopra, credibile o meno che sia, l'ha già data) nonché di vedere cosa succederà in tribunale a tutti quelli che saranno chiamati in causa... a tal proposito ricordiamo che in passato Google ha già dovuto fronteggiare questioni legate alla privacy.
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