venerdì 23 novembre 2012

iOS6: cosa manca e cosa vorrei in iOS7

Sappiamo tutti che Scott Fortstall, responsable in toto di iOS, è stato cacciato da Apple e che il design dell'interfaccia di iOS (così come quella di OSX) è stata affidato a Jonathan Ive (mentre sarà Craig Federighi ad occuparsi del lato più tecnico di entrambi i sistemi).

Al di là delle dicerie sul pessimo carattere, non saprei dire se Scott Fortstall avesse lo stesso genio di Jobs, o se ne fosse solo una pallida imitazione. Certo è che Fortstall era uno dei pupilli di Steve, anche se le cose peggiori che ha fatto risalgono tutte all'era post-Jobs... gli osservatori del mondo Apple si sono divisi tra chi vede nella sua cacciata l'inizio del decadimento di Apple (una sorta di ripetizione della cacciata di Jobs nell'ormai lontano 1985) e chi vede invece l'inizio di una nuova era che porterà ad interfaccie più coerenti e all'abbandono (o ridimensionamento) del tanto discusso skeumorfismo; se può aver senso su iOS, spesso è fuori luogo su OSX, anche se Apple seguirà probabilmente per la strada della similitudine delle interfaccie, tantopiù che ora sarà una sola persona a seguire entrambe.

In ogni caso, che si parli di interfaccia o di funzionalità, è indubbio che la cacciata di Scott porterà dei cambiamenti in iOS: spesso mi sono lamentato di cose che non mi piacevano, e probabilmente oggi sarò un po' ripetitivo, ma visto che ultimamente sto usando iOS abbastanza intensamente, vorrei cogliere l'occasione per evidenziare quelli che secondo me sono i difetti o le carenze ancora presenti in questo sistema, difetti e carenze che il cambio di rotta potrebbe colmare.

Partiamo subito con un argomento di un certo peso: la multiutenza. Se è vero che lo smartphone è un oggetto molto personale, l'iPad in certi casi sta prendendo il posto del computer di famiglia, il che implica che può essere usato da più persone che possono avere preferenze diverse, applicazioni diverse, account di mail diversi, ecc.... Quando i bimbi mi chiedono di giocare con l'iPad, glielo do senza grossi problemi, perché ho abilitato le restizioni che impediscono gli acquisti in-App, ho disabilitato la possibilità di cancellare applicazioni e, soprattutto, ho bloccato le modifiche agli account. Questo però non mi mette al sicuro da ogni problema: volendo potrei bloccare la navigazione web (anzi, potrei bloccare Safari, ma la navigazione potrebbe avvenire attraverso altri browser) ma, a parte la scomodità di dover entrare ogni volta nelle opzioni di restrizione, non c'è modo di bloccare eventuali pasticci che potrebbero creare su contatti e agenda, né tantomeno sulle mail. Fortunatamente sono ancora abbastanza piccoli da doverli seguirli di continuo ogni volta che prendono l'iPad in mano, quindi al momento queste restrizioni possono essere sufficienti, ma pensate anche al caso in cu un amico vi chiede l'iPad qualche minuto "per vedere com'è": probabilmente un adulto non potrebbe fare, involontariamente, grossi danni, ma che ne è della vostra privacy? In un tap può accedere ai vostri contatti, alle vostre mail, alle vostre foto, e a tutti i dati che avete sull'iPad (fortunatamente Dropbox permette di impostare una password per accedere ai dati)... Se ci fosse la multutuenza, o un account guest al quale dare direttive ben precise su quali App può o non può visualizzare, tutti questi problemi non ci sarebbero.

Secondo argomento: le impostazioni. In iOS le impostazioni sono ben organizzate, e con iOS6 è disponibile anche un pannello "Privacy" dal quale possiamo decidere quali possono accedere o meno a certi dati. Però... c'è un però... se alcune impostazioni come il controllo del musica e del blocco rotazione) sono accessibili col doppio click del tasto home, l'attivazione di altre funzioni basilari è vincolata all'apertura dell'applicazione delle impostazioni, tant'è che, personalmente, un posto nel dock lo riservo sempre ad essa. Secondo me alcune cose basilari come l'accensione o lo spegnimento di WiFi e Bluetooth (o altre a scelta dell'utente) potrebbero essere inserite in qualche modo  nel centro notifiche (copiando però da Android) o nel pannello inferiore del multitasking, magari sacrificando il controllo del volume, che comnque è sempre accessibile tramite tasti. Se poi venisse aggiunto anche un controllo che chiude in un colpo solo tutte le App aperte, sarebbe ancora meglio.

Terzo argomento: qualche gesture in più sull'iPhone. L'ho già menzionata altre volte, ma la ripeto anche in questa occasione. E' vero che con l'iPhone 5 il tasto home sembra ver cambiato la meccanica diventando più resistente, ma tutti quei doppi click, prima o poi si pagano, e rimuovere l'unico tasto fisico potrebbe non essere molto conveniente... perché allora non dare la possibilità di accedere al pannello del multitasking tramite uno sliding dal basso? Esattamente come il centro notifiche, però fatto sul lato opposto dello schermo: secondo me sarebbe molto apprezzato.

Quarto argomento: lo scambio dati. Argomento, anche questo, trito e ritrito che si intreccia con i limiti dell'archiviazione dati su iCloud (sulla quale, in questo post, non voglio infierire). Considerando il fatto che ci sono alcune App che consentono in qualche modo di scambiare dati attraverso la rete WiFi, anche con computer o dispositivi non Apple, basterebbe che venisse offerta la stessa possibilità anche su Bluetooth... l'eventuale passaggio dei file alle App interessate può avvenire tranquillamente dall'interno dell'applicazione stessa: nessun problema di sicurezza (o, perlomeno, nessuno in più di quelli che già ci possono essere tramite WiFi) e massima flessibilità di scambio... sogno?

Quinto argomento: le librerie. Tutte le App possono accedere alla libreria musicale, ma non possono salvare nella libreria stessa; però nella libreria musicale si possono creare e modificare le playlist, nonché cancellare elementi se si ha bisogno di spazio. Tutte le App possono accedere alla libreria fotografica e possono salvare immagini nel rullino; si possono creare nuovi album ma non è possibile in alcun modo modificare gli album sincronizzati dal computer o cancellare foto dalla libreria (a parte quelle del rullino). Perché queste diversità? Non può fare un mix delle due cose prendendo ciò che c'è di meglio in entrambi?

Bug, difettucci vari, e scomodità assortite. Le nuove versioni degli store introdotte con iOS6 sono sicuramente fatte meglio, ma in certe occasioni sono molto più lente delle versioni precedenti. In particolare è diventato molto più lento l'accesso agli acquisti precedenti: meno male che gli acquisti vengono comunque segnalati anche sullo store... Non riesco però a capire come mai quando si installa un'App, e la prima volta che la si lancia chiede se si vogliono ricevere notifiche, e gli si risponde di no, talvolta ci si ritrova comunque le notifiche di quell'App: è un problema da poco, perché si risolve in pochi tap dal pannello di impostazione delle notifiche, ma è fastidioso. Parlando sempre di App store, la casella di ricerca nella versione iPad è di una scomodità inaudita: non sarebbe meglio usare un pulsante (sotto c'è lo spazio per aggiungere tutti i pulsanti che si vogliono) per aprire una pagina dedicata? Andando più specificatamente su iOS, con iOS6 il correttore ortografico italiano è inspiegabilmente peggiorato e cerca di aggiungere accenti ovunque: il caso più eclatante lo si riscontra ogni volta che si digita una "e" (congiunzione) e lui propone "è" (verbo), ma ce ne sono molti altri ("ce" diventa "c'è", "torno" viene scambiato con "tornò", ecc...) e a volte ho l'impressione che anche il riconoscimento del tasto premuto sia diventato in qualche modo meno preciso, ma forse non mi sono ancora completamente abituato allo schermo più lungo dell'iPhone 5. Infine, skeumorfismo o non-skeumorfismo, se aggiungessero il giorno della settimana sul calendario, farebbero felice molta gente.

2 commenti:

  1. Io invece, da quando ho aggiornato alla versione 3 di ibooks, noto sui tre iPad di famiglia iOs 6 impiega dai 30 ai 60 secondi per il refresh e il caricamento dei nuovi pdf trasferiti tramite itunes.

    Un lasso di tempo inaccettabile che mi ha portato ad installare e usare la app Kindle (ottima).

    Ad ogni modo la gestione di epub/pdf con itunes è vergognosa ed è lenta anche nei sistemi più performanti.

    Tra l'altro ti faccio notare che spostare tali formati attraverso lo sharing di documenti è molto più rapido che farlo mediante la voce libri di itunes (con il vantaggio enorme che puoi anche scambiarli e ricopiarli tra diversi pc cosa che non puoi fare da iBooks).

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  2. Onestamente ci passo così poco da iTunes, che non l'avevo notato. Per PDF et simili passo tipicamente da PhoneDrive o da Dropbox (eventualmente mandandoli poi a iBooks)

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