Col la speranza di riuscire a rendere ancora "mensile" l'appuntamento nostalgico con gli eventi del decennio precedente, dopo la rassegna estiva passiamo oggi all'autunno del 2002.
Comincio subito col segnalarvi un mio articolo di opinione che affrontava il futuro di Apple sia sotto il punto di vista del sistema operatvo (in particolare agli aspetti Open Source di MacOSX) che sotto il profilo hardware dove, nonostante qualche speranza data da IBM, già si vedevano le ombre sul futuro del PPC, ombre che avrebbero poi portato alla migrazione verso Intel (argomento già trattato qualche tempo prima); ...e chissà che non sia l'ultima migrazione... ma di questo ne parlerò più avanti.
Restando in tema Apple, dopo le novità di settembre in ambito desktop, agli inizi di novembre del 2002, la casa di Cupertino aggiornava la sua linea di macchine portatili. A chi si lamenta dei prezzi attuali, ricordiamo che il modello Top del PowerBook Titanium, per l'occasione, subì un abbassamento di prezzo di ben 1500 Euro, arrivando così a costare "solo" 3900 Euro... 10 anni fa... di serie montava il Superdrive, ovvero un'unità ottica in grado di masterizzare i DVD (ai tempi Apple puntava molto iMovie e iDVD), anche se già a quei tempi si iniziava a parlare di BluRay; oggi le unità ottiche sono destinate a sparire.Sempre in tema di prezzi, i nuovi iBook presentati in quell'occasione scesero per la prima volta sotto la soglia psicologica dei 1000 dollari: il modello entry-level costava 999 dollari: oggi a quel prezzo (al quale vanno aggiunte le tasse) c'è il MacBook Air da 11".
Sempre nel settembre 2002, Lerry Ellison lasciava un posto libero nel Consiglio di Amministrazione di Apple.
Cambiando argomento, Sharp muoveva i primi passi per portare gli schermi 3D nelle case di tutti... e non era l'unica a crederci... sarà, ma come scrissi un paio di anni fa, io sono scettico ancora oggi sul futuro di questa tecnologia, anche se ho avuto modo di apprezzarla in diverse occasioni, in particolare con un Nintendo 3DS (dispositivo che però fa uso di una tecnologia che non richiede l'uso di occhialini, anche se obbliga a tenere una certa posizione della testa rispetto allo schermo).
Nel campo della telefonia si muovevano invece i primi passi verso l'UMTS (anche in Italia), e Palm cercava di offrire un browser all'altezza della concorrenza, che ormai aveva fatto capire come sarebbe andata a finire, nonostante l'offerta di nuovi modelli a basso prezzo e nuove idee destinate a non avere grosso successo. Chi vedeva lungo invece era Intel che già puntava tutto sulla mobilità, internet, e il wireless, anche se oggi come oggi chi la fa da padrone sui device portatili è ARM: questo non era stato previsto da Intel... Chi non vedeva lungo era invece Philips, che cercava di convincere il mondo che il futuro dell'archiviazione dati era quello di miniaturizzare i supporti ottici creando dischi da 3cm da infilare in smartphone e altri device portatili: ne avete mai visto uno???
Restando in tema, Microsoft annunciava uno dei suoi progetti meno riuscuti: XP in versione tablet, che a detta di Redmond avrebbe dovuto rimpiazzare tutti i normali PC nel giro di 5 anni. A distanza di 10 anni, e con un era dei tablet iniziata ufficialmente da Apple, Microsoft ci riprova con Windows 8, ma stavolta adotta una tattica completamente opposta: invece di portare sul tablet l'interfaccia dei computer desktop, mette sui desktop l'interfaccia del tablet: nonostante l'assurdità di certi concetti, credo che stavolta Microsoft riuscirà a farla franca: in ambito desktop è quasi impossibile staccarsi da Windows, e é l'adozione di Windows 8 sui desktop porterà inevitabilmente al suo successo anche in ambito tablet... resta da vedere a scapito di chi...
Tornando alla Apple di 10 anni fa, nonostante in molti si lamentano del livello sonoro dell'iPod, giudicato troppo basso, 10 anni fa Apple fu addiritura costretta a ritirare il proprio dispositivo dal mercato francese, perché il livello di decibel era troppo elevato.
A tutto questo mischiate le solite dosi di polemiche su pirateria, privacy, spam, lotte tra telco, e schermaglie tra opensource e mondo del software chiuso: tutto uguale ad oggi, anche se le lotte sulla pirateria digitale si sono ormai spostate dalla musica all'editoria... chissà coma andrà a finire.
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