L'iPhone è stato spesso oggetto di critiche a causa dell'impossibilità di effettuare chiamate VoIP attarverso la rete telefonica. Inutile spiegare a chi è in cerca di polemiche che le motivazioni erano da ricercare in alcuni vincoli "imposti" dalle compagnie telefoniche, e altrettanto inutile citare (a testimonianza di ciò) altri comportamenti simili messi in atto dalle stesse compagnie anche su altri telefoni (non a caso ho sempre evitato di parlarne...).
Ora qualcosa sta cambiando... perlomeno negli USA, visto che in Italia (il paese dei cellulari) siamo tutti schiavi dei gestori della telefonia mobile.
Negli Stati Uniti, la Federal Communications Commission (FCC) ha completato nelle scorse settimane una normativa sulla "Neutralità dei bit": mai più discriminazioni sui dati che viaggiano sulle reti telefoniche, e mai più blocchi sul traffico generate da certe applicazioni, tra cui quelle che fanno VoIP.
Nonostante la normativa non sia ancora entrata in vigore, AT&T (il colosso che negli USA ha l'esclusiva sull'iPhone dal momento del lancio) ha già annunciato che il blocco verrà presto rimosso: non che stia facendo un favore agli utenti... sta solo anticipando quello che sarà comunque costretta a fare quando la normativa entrerà in atto (mentre fino ad ora gli utenti sono stati oggetto di limiti ingiustificati).
La notizia è stata accolta con piacere da Apple, che a questo punto dovrà rivedere (oltre che gli accordi con AT&T) i vincoli contrattuali con gli sviluppatori che pubblicano le loro applicazioni su AppStore.
Plaude (ovviamente) anche Skype, e probabilmente questa svolta porterà a buon fine anche la tanto discussa vicenda di Google Voice, che tante polemiche ha suscitato.
Inutile evidenziare che in Italia stiamo andando dalla parte completamente opposta, e non certo per colpa di Apple o dell'iPhone...
Nessun commento:
Posta un commento