Nel settembre del 2000, Sony si trovava a fronteggiare diversi problemi: da un lato quelli relativi alla produzione della Playstation 2, e quindi alla sua distribuzione (con tanto di rinvii sulle date di lancio europee e quantità esigue in vendita sui canai); dall'altro il comportamento "trasgressivo" degli Offsping, band sotto contratto con major giapponese, che tra i primi aveva intuito la potenzialità della distribuzione online della musica, ai tempi ancora osteggiata dalle case discografiche (anche perché, nello specifico, si parlava di download gratuito prima dell'uscita del CD, con tanto di lotteria premio da 1 milione di dollari tra chi lo scaricava).
Nel bel mezzo di tutto ciò, io mi preparavo ad assistere al mio primo (e finora unico) Apple Expo di Parigi. Anche se negli anni a venire Apple smise di partecipare attivamente alla manifestazione attribuendogli un'importanza sempre minore (tant'è che attualmente, da un paio d'anni, è stata cancellata), nel 2000 Jobs scelse proprio l'evento parigino per annunciare al pubblico il rilascio della public beta di Mac OS X (nome in codice "Kodiak"). Nonostante fosse "distribuita" al prezzo di 30 dollari (per l'esattezza, 29.95), e nonostante si trattasse di una beta (quindi un prodotto ancora in fase di debug, potenzialmente instabile, e con scadenza temporale), Kodiak ottenne un ottimo successo, probabilmente perché tutti gli utenti, dopo lunghi anni di attesa, volevano testare di persona cos'avesse combinato Apple e qual'era il loro futuro di utenti Macintosh.
Una curiosità: Kodiak è il nome dell'orso bruno dell'Alaska e la public beta di Mac OS X è l'unica versione a non avere il nome di un felino (a Kodiak seguirono infatti Cheetah, Puma, Jaguar, Panther, Tiger, Leopard, e l'attuale Snow Leopard).
Pur con tutti i suoi difetti, l'entusiamo fu tale che furono indette petizioni per chiedere ad Apple di rilasciare Mac OS X anche per processori Intel... pur considerando la fattibilità tecnica della cosa (viste le basi su cui poggiava il nuovo sistema di Apple), personalmente ho sempre pensato che questo non sarebbe mai accaduto, a meno che Apple non realizzasse lei stessa delle macchine Intel e Mac OS X girasse solo su quelle macchine (cosa che è effettivamente accaduta, al di là della vicenda Psystar e di tutti i cosiddetti "hakintosh"), perché Apple vuole manterene un forte legame tra hardware e software, sia per questioni techine di ottimizzazione del codice, che per questioni commerciali (chi vuole Mac OS X deve comprare un Mac...).
Mac OS X a parte, l'expo parigino vide anche l'arrivo di nuovi iBook con processori più veloci, nuovi colori, e porta firewire: iMovie poteva ora girare anche sul piccolo portatile Apple... e ora che le videocamere HD registrano i filmati su memorie allo stato solido, senza necessità di trasferimenti in tempo reale da nastro, la firewire è di nuovo sparita dai MacBook (scelta a mio avviso errata perché la firewire può avere molti altri utilizzi)
Un'ultima cosa: il settembre del 2000 fu il mese in cui scoppiò la bolla filanziaria del mercato tecnologico, e tutti i titoli del settore subirono un brusco arresto: qualcuno collò definitivamente, altri riuscirono a superare il periodo con danni più o meno consistenti. Il titolo AAPL (senza alcun motivo reale) perse oltre il 50% del proprio valore, e ci vollero 4 anni prima che riuscisse a riprendere il valore precedente al crollo.
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