Qualche giorno fa ho pubblicato un comunicato stampa riguardo l'inversione fatta da Apple nei riguardi degli sviluppatori, a proposito degli strumenti di sviluppo "ammessi" per le applicazioni iOS da pubblicare sull'AppStore.
Non ho espresso commenti (se non l'ammissione di una certa sorpresa alla lettura del comunicato) perché mi interessava valutare le reazioni a questa notizia, non solo di utenti e sviluppatori, ma anche dei soliti "criticoni".
Com'era facilmente prevedibile, anziché ritenersi soddisfatto di come sono cambiate le cose, il club dei criticoni ha colto la palla al balzo per lanciarsi in una campagna anti-Jobs e pro-Flash, come se questa inversione di marcia implicasse la possibilità di far girare Flash sull'iPhone... ma ovviamente le cose non stanno in questi termini...
Apple (inaspettatamente ma fortunatamente) ha concesso agli sviluppatori la possibilità di utilizzare qualsiasi ambiente di sviluppo per realizzare le applicazioni per iOS, purché le applicazioni così realizzate non prevedano alcun download di codice.
Chiunque abbia un po' di buon senso, e un minimo di conoscenze tecniche, capisce che questo non ha nulla a che vedere col fatto di vedere pagine web realizzate in Flash... Riguarda Adobe Flash solo nella misura che l'ambiente di sviluppo di Flash potrà essere utilizzato (grazie agli strumenti messi a disposizione da Adobe) per realizzare applicazioni "compilate" e "complete" per iOS, da vendere su App Store, esattamente nello stesso modo in cui la stessa cosa potrà essere realizzata in altri ambienti di sviluppo diversi da Xcode il cui futuro era stato minato dalle precedenti clausole restrittive di Apple: in sostanza, gli sviluppatori avranno maggiori possibilità per realizzare i loro prodotti, spesso con evidenti semplificazioni (basti pensare all'utilizzo di motori 3D "preconfezionati").
Flash, dalle pagine web di Safari per iOS, almeno per ora resterà ben lontano, vuoi per i soliti motivi prestazionali o di consumo (che magari, prima o poi, potranno anche essere superati), vuoi per motivi di sicurezza dei dispositivi. Non che il sistema di Apple sia perfetto: nulla è esente da bug, e a tutti è noto il bug che consentiva il jailbreak, ma un conto è avere una falla da tappare in casa, un'altra è dipendere dagli terzi per risolvere un bug che può mettere a repentaglio tutto il sistema...
mercoledì 15 settembre 2010
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