Oggi notavo una tastiera per PC che sul lato destro, sotto il tastierino numerico (debitamente "spostato" verso l'alto) accoglieva un trackpad con i relativi due pulsanti per il click sinistro e destro.
Pur comprendendo la necessita' di una simile scelta (che puo' essere legata sia alla volonta' di dare una soluzione "compatta" in mancanza di mouse, sia alla possibilita' di offrire l'utilizzo di gesture anche su un sistema desktop, soprattutto in vista di Windows 8) non ho potuto fare a meno di notare la differente filosofia di scelta tra la soluzione proposta da Apple e quella che ho visto oggi.
Apple sceglie la via della semplificazione: offre una tastiera compatta, senza tastierino numerico (confidando, forse, anche nel fatto che la gente e' sempre piu' abituata alle tastiere delle macchine portatili, vendute ormai in grande maggioranza) e un trackpad di dimensioni generose, un trackpad che si affianca alla perfezione alla tastiera compatta e che consente di sfruttare al meglio le nuove modalita' di interazione introdotte in Lion, modalita' che fanno grande uso di gestures. Per inciso, per chi non lo sapesse, il trackpad di Apple (le cui dimensioni sono generose anche sui portatili) non ha pulsanti separati e si affida al tap con due dita per "emulare" il click destro: una grande area riservata a numerose funzioni attivabili con due, tre, e quattro dita, gesture che si utilizzano per selezionare, trascinare, zoomare, scorrere documenti immagini in tutte le direzioni, muoversi avanti e indietro tra le pagine, cambiare spazio di lavoro (e quindi applicazione, se le utilizziamo lo schermo pieno) richiamare Mission Control, Launchpad, la nuova area delle notifiche, e altro ancora... Da quando ci sono tutte queste gestures, il Magic mouse giace dimenticato sulla mensola, e quando uso un portatile Windows cerco continuamente (e senza successo) di ritrovare le stesse funzioni.
Di contro la soluzione che visto oggi, integrata nella tastiera, offre per forza di cose un trackpad di dimensioni ridotte (e' su una normale tastiera, sotto il tastierino numerico, e deve lasciare spazio anche a due pulsanti) e sebbene sia presumibilmente utilizzabile senza grossi problemi per muovere il puntatore sullo schermo (a meno che non si comporti come quello del portatile Windows che sto usando adesso, che e' quasi ingestibile per quanto sia poco preciso) difficilmente potrebbe essere utilizzato in modo efficiente per delle gesture che vanno oltre le due dita... pero' quella tastiera puo' "vantare" di avere "di tutto e di piu'": e' estesa (col tastierino numerico), ha tasti speciali, ed ha anche un trackpad con ben due pulsanti... peccato che l'esperienza di utilizzo potrebbe rivelarsi poco soddisfacente...
Apple, solitamente, offre meno opzioni, ma quelle che offre sono pensate per offrire il meglio. Certo, nessuno e' perfetto e nessuno e' esente da errori: anche Apple sbaglia, le lamentele sono all'ordine del giorno e spesso la volonta' di semplificare si scontra con la scomparsa di funzioni che per alcuni utenti sono molto utili (se non indispensabili). Tra i vari esempi che possiamo fare, mi viene in mente la storia del copia&incolla in iOS: Apple l'ha portata su iOS solo con la versione 3 ma quando l'ha introdotta l'ha fatto nel migliore dei modi, cosi' che il suo utilizzo possa essere realmente utile, veloce, ed efficace. Non ho idea di cos'abbia significato a livello di design questa implementazione, ne' so se possano esistere modi migliori per realizzarla, ma so che quando cerco di usare il copia&incolla in Android (che, giustamente, si vanta di avere questa funzione da sempre) e' sempre una lotta che si traduce frequentemente in una perdita di tempo (ad onor del vero, devo dire che faccio riferimento alla versione 2.3.3 del Samsung Galaxy S: spero, per gli utenti Android, che le versioni piu' recenti, o le altre implementazioni, siano migliori).
Un altro esempio riguarda l'evoluzione dei sistemi operativi: come ho gia' avuto modo di discutere ampliamente, Apple (almeno per ora) mantiene i due ambienti ben distinti, anche se tende ad accumunare la cosiddetta user experience introcucendo modalita' operative simili e diversi elementi comuni tra iOS e OSX. Microsoft, con Windows 8, realizzerà invece un sistema che contiene di tutto e di più, che offrirà sia l'ambiente desktop che la nuova interfaccia di interazione a tiles, creando probabilmente un po' di confusione negli utenti (anche se l'efettiva validità della scelta andrà valutata solo in ottica degli sviluppi futuri).
Il succo del discorso e' che "offire piu' roba degli altri" non significa offrire necessariamente un prodotto migliore: preferite un ristorante con un menu' di 20 pagine e centinaia di portate (che magari offre grandi quantita' di cibo a prezzo basso ma di quaità appena sufficiente), o un ristorante con solo una decina portate principali tra cui scegliere, magari neanche troppo abbondanti, ma preparate nel migliore dei modi? Certo, non è detto che le due cose non si escudano a vicenda: ci può essere il ristorante con poche portate, che costa molto, ma che rimane di dubbia qualità (la classica fregatura) e quello che riesce ad offire 100 piatti tutti di buona qualità... ma restano comunque delle eccezioni. Può esserci, invece, una diversa necessità del cliente in base all'occasione, alla necessità, e anche alla disponibilità... e il parallelo si traspone anche sull'utente di prodotti informatici: non criticate nessuna scelta "a priori", ma nemmeno valutate la bontà delle scelte solo in base "all'abbondanza" di opzioni.
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