Uso Mac da ormai vent'anni (o giù di lì) da poco meno navigo in internet, e da un po' meno ancora frequento usenet. Su it.comp.macintosh (icm per gli "amici") ho imparato molto e ho conosciuto virtualmente molte persone. Alcune di queste persone le ho conosciute anche nella vita reale, altre le frequento ancora virtualmente, altre ancora le ricordo con simpatia ma non riesco più a rintracciarle. Qualcuno mi ha introdotto anche ad altri forum, a siti dedicati al mondo Apple, qualcuno mi ha dato l'occasione di scrivere su fanzine e riviste (passione che poi è sfociata negli articoli che tutt'oggi scrivo per Punto-Informatico) e qualcuno mi ha anche consentito di fare qualche "lavoretto" per Apple (quand'ero studente, ai tempi del primo iMac, nei fine-settimana facevo il promoter nei grandi negozi di elettronica di consumo).
Qualche giorno fa stavo curiosando tra i vecchi messaggi del 1996 (non riesco ad andare più indietro con Google, ma se qualcuno ha dei suggerimenti su come rintracciare messaggi più vecchi, li accetto volentieri). Accanto ad nomi (pochi) che frequentano ancora icm e a quelli che (pur non frequentando più) ricordo ancora per vari motivi, ce ne sono molti che non ricordo più... gente che magari era solo di passaggio, gente che magari ha frequentato anche per qualche anno ma della quale, per un motivo o per l'altro, non ho più alcun ricordo... dopotutto sono passati vent'anni... o quasi...
Quello che è certo è che l'atmosfera di quei tempi era diversa, ma forse neanche tanto... e qui mi riallaccio al titolo di apertura di questo messaggio: al di là del fatto che qualcosa di diverso c'era per forza, era davvero meglio? E se davvero era meglio, lo era per merito di una Apple che ai tempi era diversa, o lo era per altri motivi? O sono solo i ricordi nostalgici di qualcuno che fanno rievocare quegli anni in un modo più positivo di come realmente erano?
Parto dalla mia esperienza personale. Quando vidi il primo Mac capii subito che "quello" era il tipo di computer che volevo (ai tempi stavo usando un 286 con MS-DOS) ma il costo del nuovo era esorbitante: comprai un LC usato da un mio caro amico, LC che mi accompagnò per diversi anni. Già quindi salta all'occhio la prima differenza tra il presente e il passato: anche oggi i Mac costano mediamente più di un PC da mediamarket, ma se per esempio si prende un notebook di fascia "professionale" il prezzo è lo stesso di un MacBook Pro, e gli ultrabook faticano ad essere concorrenziali con gli Air; in passato i Mac costavano molto di più di qualsiasi PC, senza eccezioni. Inoltre ai tempi dovetti comprare una stampante dedicata alle porte di quel Mac, e un modem anch'esso dedicato: inutile dire che essendo "dedicati" costavano più degli altri... tra l'altro la stampante mi dava non pochi problemi, e la prima connessione ad internet tramite modem non fu tra le cose più semplici, con tanto di pannelli di controllo aggiuntivi (chi se li ricorda FreePPP e OT/PPP?) di non immediata configurazione (ma ammetto anche la mia inesperienza di quegli anni...).
Qualche anno più tardi riuscii a comprarmi un Performa 6300, macchina per certi versi economica ma di dubbia qualità, visto che le prestazioni lasciavano a desiderare: mi si ruppe due volte l'hard disk (cosa che comunque può sempre capitare) e non volli nemmeno approfondire le cause della rottura successiva che mi fece cambiare macchina. Perlomeno aveva il modem integrato, per cui regali il mio modem "dedicato" a mia moglie (ai tempi era ancora la mia "fidanzata") che nel frattempo aveva preso un LCII (sempre usato) per preparare le relazioni universitarie nonché la sua tesi (in russo).
Ai tempi (siamo a metà anni '90) Apple stava vivendo la transizione dai processori 68k ai PowerPC, con problematiche simili a quelle vissute ultimamente col passaggio ad Intel. In più c'erano delle versioni di System (la 7.5.2 e la 7.5.3) che mandavano in bomba molto spesso il mio Performa, cosa che non era mai accaduta con il vecchio LC e con le versioni precedenti del System. Il system, ai tempi aveva i suoi bei limiti: il multitasking cooperativo faceva si che lo svuotamento del cestino, o la stampa di un documento, tenessero impegnato il sistema senza poter fare altro... era davvero meglio questa situazione rispetto a Lion? Di contro si poteva smanettare più facilmente con estensioni e pannello di controllo, editando anche le risorse (ve lo ricordare ResEdit?).
Per un motivo o per l'altro, che dipendesse dalla transizione da 68k a PPC, da versioni poco stabili del sistema (solo con l'arrivo della versione 8, o meglio ancora della 8.1, si tornò a livelli soddisfacenti di stabilità) da caratteristiche ormai obsolete del vecchio System (con un fantomatico Copland che veniva sempre rimandato e non venne mai alla luce), o da smanettamenti poco ortodossi degli utenti, nonostante il Mac fosse anni luce avanti gli altri PC, c'era sempre chi aveva motivo di lamentarsi... quando però hai 20 anni, e tutto il tempo che vuoi da dedicare alla passione dell'informatica, certe cose le affronti in modo diverso da quando ne hai 40: a 40 anni hai (sperabilmente) un lavoro che ti impegna a tempo pieno (e che non è necessariamente legato all'informatica, né tantomeno al Mac) e una famiglia, magari dei figli, ai quali dedicare il tempo libero che ti rimane. Quando a 40 anni accendi il computer tutto deve funzionare come te lo aspetti, non sei troppo propenso ai cambiamenti, non hai tempo per sperimentare, trovare le soluzioni ad eventuali problemi o trovare nuove vie dettate dalle piccole o grandi rivoluzioni di una GUI; se poi il computer lo usi per lavorare la cosa può essere ancora peggiore, perché non puoi proprio permetterti di perdere tempo dietro a certe cose... l'ho vissuto personalmente nel passaggio a MacOS X (in quegli anni lavoravo con un Mac, in un ambiente dove si usavano Mac) e lo vivo personalmente anche oggi con Windows, dove noto molta riluttanza ad abbandonare WinXP per Seven (Vista nemmeno lo considero).
Tutto questo fa uno strano effetto se si trasla sulla cosiddetta "comunità" Apple: le maggior parte delle persone che 20 anni fa affrontavano il Mac con entusiasmo, accogliendo novità e problemi come nuove sfide, oggi sono molto più critiche, soprattutto se usano il Mac per lavorare... chi invece, come me, lavora con Win e usa il Mac solo per diletto, riesce ancora a trovare interessanti le novità. 20 anni fa i cosiddetti "evangelisti del Mac" erano visti in modo scettico dagli "anziani" che usavano il computer in modo più tradizionale, e oggi gli utenti critici di Apple (che magari 20 anni fa erano evanagelisti) guardano in modo scettico i nuovi utenti Apple, quelli che magari sono stati "traghettati" verso il Mac da un iPhone...
Le persone cambiano, ma anche le comunità cambiano, e se parliamo di comunità nate intorno ad una comune passione informatica (e quindi legata alla tecnologia) cambiano perché le tecnologie si evolvono. Un tempo, quando il collegamento era a 56k (o ancora meno) era consuetudine creare comunità che si frequentavano su forum testuali, creavano informazione, e di tanto in tanto si incontravano anche nella realtà organizzando cene o eventi. Oggi che la banda larga è nelle tasche a tutti, che internet abbonda di siti di informazione e blogger, che anche le riviste cartacee fanno fatica a trovare un senso perché travolte dalla marea di informazione che circola in rete, e che le comunità si creano nei social network, certe abitudini vanno per forza di cose a svanire... soprattutto se parliamo sempre di quelle persone che a 20-30 anni avevano molto tempo libero, mentre adesso che di anno ne hanno 40-50, di tempo libero ne hanno molto meno (e magari hanno anche meno "voglia di fare").
Infine è inutile nascondere che anche Apple è cambiata: se 20 anni fa era un'azienda di nicchia che non se la passava troppo bene, oggi grazie all'ecosistema di iOS è una delle società informatiche che godono di maggiore salute... e questa forse è una delle critiche che più spesso vengono rivolte alla Apple attuale. Se una volta il prodotto principale era il Mac (con relativo System o MacOS) oggi il prodotti principali di Apple, quelli che vendono di più e generano maggiore fatturato, sono l'iPhone e l'iPad... e questo si riperquote anche sul Mac, che comunque è in continua crescita. Mac OS X, diventato OS X, assomiglia sempre più ad iOS, cosa che per molti è un difetto ma che in fin dei conti (oltre a tentare una nuova strada di innovazione) serve ad avvicinare l'informatica alla gente comune, un po' lo stesso intento con cui venne presentato il primo Mac. E' vero, Apple non è sempre stata così... Xserve, Final Cut, MacOS X Server, ma anche andando più indietro nel tempo, possiamo trovare diversi prodotti dedicati ai professionisti: una nicchia di utenti in una nicchia di sistema. Apple sta cambiando, a molti non piace, ma secondo me è una sorta di ritorno alle origini, a quel computer "for the rest of us" che voleva il primo Jobs... spero solo che OS X non converga "totalmente" in iOS, perché quello sarebbe troppo, ma lo vedo anche improbabile: come ho già avuto modo di dire, se fosse tutto e solo come iOS, non si potrebbe nemmeno sviluppare le App (a meno di cambiamenti inattesi in iOS).
A 'sto punto chiudiamo il cerchio riproponendo la domanda iniziale: si stava meglio quando si stava peggio? Se era davvero era meglio, lo era per merito di una Apple che ai tempi era diversa, o lo era per altri motivi? O sono solo i ricordi nostalgici di qualcuno che fanno rievocare quegli anni in un modo più positivo di come realmente erano?
Personalmente credo che ci sia un po' di tutto: Apple sta sicuramente cambiando ma, a mio avviso, non sta "peggiorando"... questi cambiamenti possono non piacere a tutti, sicuramente, ma altrettanto sicuramente possono piacere a chi prima non prendeva in considerazione il Mac... ogni periodo storico di Apple ha avuto i suoi pro e i suoi contro, ed ha avuto le sue caratteristiche più o meno adatte alle esigenze di ognuno, esigenze che magari sono anche cambiate nel corso degli anni, così com'è cambiata anche Apple, i suoi prodotti e i suoi target. Io, col Mac, mi diverto ancora... forse se con Mac facessi altri lavori non sarei molto contento di certe scelte, ma ho come l'impressione che la strada scelta sarà seguita anche dagli "altri" e credo che (quantomeno per l'utenza consumer) sia quella giusta... spero di non dovermi rimangiare quest'ultima frase...
Riallacciandomi ad alcune polemiche nate intorno alle recenti anticipazioni su Mountain Lion, vi ripropongo anche un mio post di oltre due anni fa, un post che ragionava su una frase che un mio amico mi disse vent'anni fa: sono sempre più dell'idea che le cose stanno oggi come stavano allora.
domenica 19 febbraio 2012
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A proposito di "avvicinare l'informatica alla gente comune".
RispondiEliminaQuesta frase aveva un certo significato trenta anni fa, ne aveva uno diverso venti anni fa, un altro dieci e oggi ne ha uno ancora diverso.
L'evoluzione di MacOS (pardon, oggi solo OS, perché la parola "Mac" sembra essere diventata quasi imbarazzante da pronunciare, in Apple) verso un iPad gigante, a me, personalmente, fa orrore.
E non ha niente a che vedere con l'avvicinare l'informatica alla gente comune: ne ha col guadagnare quote di mercato, invece.
Cosa vende di più?
L'iPhone e l'iPad.
Bene, abbandoniamo lo sviluppo del Mac Pro, e facciamo assomigliare i Mac a dei grossi iPad.
Launchpad e il dock sullo stesso desktop? Gringo, questa cittadina è troppo piccola per tutti e due.
Far convergere iOS e MacOS? E per quale motivo, se non marketing?
Sarò anche della vecchia guardia, o vecchia scuola, o quello che vuoi.
Ma so distinguere tra roba che mi fa fare quello che voglio e roba che mi fa fare solo alcune cose perché sa quello che è bene per me.
Apple si starà guadagnando un sacco di nuovi clienti, ma ne sta perdendo altri.
Lo scopo di questo post era semplicemente quello di evidenziare che, qualunque cosa faccia Apple, c'è sempre chi trova modo di lamentarsi (anche giustamente... non lo metto in dubbio). Il motivo è tanto semplice quanto banale: non esiste un sistema che possa andare bene a tutti e per tutti... io stesso ho un Mac, ma uso anche un PC-Win e un Galaxy S (oltre all'iPhone). Questo tuo commento è che la riprova di ciò che ho detto...
RispondiEliminaPremesso questo, l'evoluzione dell'informatica segue, in un certo senso, l'evoluzione della società: 30 anni fa era raro trovare un computer in casa (1%?) e chi ce l'aveva sapeva cosa farci... oggi il computer è almeno in una casa su due ed è utilizzato perlopiù per Facebook o per scaricare roba "a scrocco": la maggiore diffusione non ha creato maggiore consapevolezza dell'informatica ma solo maggiore consumismo. Il Mac, nella sua idea originaria, non è mai stato il computer "professionale" (quella strada fu tentata, più o meno, in modo fallimentare da Jobs con NeXT) e l'evoluzione che sta accompagnando Apple adesso IMHO è una sorta di "ritorno alle origini" (tra parentesi, questo è un mio articolo che analizza questa evoluzione, evoluzione che non è solo di Apple)