Tra le tante notizie di queste settimane (una vera e propria abbuffata tra le indiscrezioni sulle uscite dei prossimi MacBook Pro/Air, Foxconn in varie salse, iPad nano, dichiarazioni di Larry Page, e chi più ne ha più ne metta) ce n'è una che è passata un po' sottotono ma che a mio avviso è abbastanza importante: pare che i prossimi iMac (a loro volta oggetto di indiscezioni che li vedono in uscita tra giugno e luglio) avranno lo schermo antiriflesso.
Gli schermi lucidi offrono una maggiore luminosità e colori più brillanti ma, di contro, soffrono dell'annoso problema dei riflessi. Il mio MacBook Pro è ancora di quelli che avevano lo schermo matte di default, e anche il Dell che ho scelto per lavoro (nonché il monitor ad esso collegato) sono rigorosamente antiriflesso.
Nell'estate del 2009 avevo accolto favorevolmente il ritorno dello schermo antiriflesso sul MacBook Pro da 15" (sebbene in opzione e a prezzo maggiorato) per cui non posso che accogliere con piacere il ritorno di questa tipologia di schermo anche sull'iMac (vi rammento che comunque siamo ancora a livello di indiscrezioni) e spero che riguardi non solo l'iMac ma anche il Thunderbolt Display e tutti gli altri prodotti.
Detto questo, due domande mi sorgono spontanee: questa marcia indietro è segno di un processo di cambiamento innescato da Tim Cook, è qualcosa che era già stato programmato con Jobs, o è segno della maggiore volontà di Apple di dare retta alle lamentele/richieste dei suoi utenti (che, tra parentesi, non sono sempre valide)?
La seconda domanda riguarda invece più nello specifico l'iMac: non è che Apple vuole proporre un iMac con una configurazione più adatta al professionista, a scapito dei MacPro? Non credo che l'intenzione sia questa, anche perché in tal caso il costoso Thunderbolt Display (lucido o antiriflesso, se così sarà) rimarrebbe utilizzabile solo dal "modesto" MacMini o come secondo display... un controsenso... magari ne prossimi giorni torneremo a ragionare su queste due domande.
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