domenica 24 maggio 2009

Generazione Facebook

Leggevo sul numero di maggio della versione italiana di Wired (parlo della rivista cartacea, che consiglio a tutti di acquistare) che tra i numeri da capogiro che sta registrando Facebook, ce n'è anche uno [a mio avviso] preoccupante: 5 ore. Cinque ore è il tempo medio che gli utenti italiani passano online su questo "social network"... lo scorso anno era "solo" un'ora e mezza...
Senza entrare in discussioni riguardanti la privacy e la discutibile politica di gestione dei dati e degli account (con scelte che hanno già suscitato diverse polemiche), questo dato è qualcosa che mi ha lasciato molto perplesso: c'è gente che dedica completamente la sua giornata a Facebook!!! Se da una giornata tipica togliete le ore di sonno, quelle di lavoro/studio, e quelle dedicate alle normali attività indispensabili per il sostentamento (come mangiare, lavarsi, ecc...), scoprirete che non resta molto più di 5 ore... Se poi immaginiamo che un buon numero di persone abbia il bun senso di restare online solo una o due ore al giorno (che già non è poco), significa che probabilmente c'è anche chi è capace di trascorrerci 7-8 ore al giorno
Va bene che internet ha cambiato le nostre abitudini (a molti ha proprio cambiato la vita), ma quello evidenziato da questo dato mi pare un comportamento ossessivo. Quand'ero studente, dopo lo studio, passavo le mie giornate con gli amici, o a praticare sport; certo, tra i miei interessi c'era anche l'informatica, ma non era tale da passare 5 ore al giorno, tutti i giorni, da solo davanti ad uno schermo...
La "socializzazione" è qualcosa che dovrebbe avvenire incontrando le persone "fisicamente": ben vengano Facebook e suoi simili, ma c'è una bella differenza tra usare questi strumenti ed abusarne. Facebook, visto nell'ottica del suo scopo originario, può essere davvero utile per cercare persone con le quali si sono persi i contatti (il caso più classico è quello dei vecchi compagni di scuola, o di amici che si sono trasferiti altrove), ma trovo assurdo che molte persone gli affidino valanghe di dati personali o gli dedichino tutto il loro tempo libero...
Qualcuno potrà obiettare che anche la frequentazione di forum e newsgroup può essere equiparata al tempo trascorso su Facebook, e per certi versi potrebbe anche essere vero... e magari queste 5 ore sono fittizie in quanto si potrebbe lasciare il computer collegato anche mentre si fa altro (così come c'è chi tiene sempre "accesi" i software di messaggistica senza mai disconnettersi): il mondo di internet segue mode più o meno passeggere, e se un tempo si chattava in IRC, questo è il momento di Facebook. In realtà la mia impressione è che il rapporto degli utenti con Facebook sia un po' diverso: è come se ci fosse una tendenza quasi maniacale a "collezionare amici", a far sapere sempre e comunque cosa si sta facendo (magari anche a sproposito), e a controllare cosa fanno o cosa dicono gli altri.
Credo che il dato medio delle 5 ore sia significativo e debba far riflettere. Facebook può essere una via per creare un nuovo modello di comunicazione globale, ma si tratta solo di uno strumento: è compito degli utenti utilizzarlo al meglio per evitare che sia lui ad utilizzare noi.

PS: se ve lo state chiedendo, no, non ho un account ufficiale su Facebook, anche se tempo fa mi sono iscritto con un pseudonimo, un po' per curiosità, e un po' perchè un'amica di famiglia, che vive molto lontano, voleva mostrarci le foto del suo matrimonio attraverso gli album di Facebook. Di tanto in tanto accedo all'account e provo a cercare vecchi amici, e a volte li trovo: magari un giorno mi iscriverò col mio nome vero, e li contatterò...

Nessun commento:

Posta un commento