lunedì 11 maggio 2009

Tesoro, mi si è allargato il netbook

All'inizio fu l'EeePC 700, che con il suo schermo da soli 7", SSD da 2GB, e una versione ad-hoc di Linux (Xandros), si proponeva di abbattere i costi al minimo, creando un portatile che fosse un "secondo computer", adatto magari per consultare la posta e fare poc'altro (viste le modeste risorse della macchina). Giusto per precisare, le 3 "e" di EeePC, stanno ad indicare gli slogan "Easy to learn, Easy to work, Easy to play", oppure "Easy, Excellent and Exciting".
Il primo EeePC, quello che ho descritto sopra, costava 299 dollari, e la mio opinione è che fu proprio il basso prezzo a sancirne il successo; in Italia inizialmente era disponibile solo la versione 701-4G, eventualmente abbinata ad una modem card 3G la quale, consentendo di collegarsi sempre ed ovunque ad internet, dava un senso al nome coniato per questa nuova categoria di prodotti: netbook.
Personalmente non ho mai trovato interessante questi primi modelli (chi mi conosce dal newsgroup lo sa...), in quanto dotati di schermo e tastiera troppo piccoli: a mio avviso non erano in grado di offrire molto più di quello che già potevo fare col mio iPod Touch. Ben presto arrivarono altri modelli, sia da Asus che da altre marche, in particolare da Acer, Samsung, MSI, HP, Dell, e ultimamente anche Sony; al di là della possibilità di installare Windows XP invece di Linux, i nuovi modelli si distinguevano per offrire qualcosa in più, in particolare uno schermo di dimensioni maggiori... e ovviamente un prezzo più alto...
Anche gli ultimi modelli annunciati da Asus, come il 1008HE o il 1008HA, hanno uno schermo da 10", mentre è di prossima uscita un modello con display da 11.6". Oltre ad avere una maggiore area di lavoro, uno schermo di quelle dimensioni consente di avere una tastiera di dimensioni normali (o quasi). Asus prevede che la maggior parte dei netbook venduti quest'anno saranno con display da 10" o 11", e solo una piccola parte sarà rappresentata dai modelli da 7".
Questo significa che l'idea originaria, nonostante il successo, è per certi versi "fallita": gli utenti chiedono qualcosa di più, e anche i produttori vogliono offrire qualcosa che possa offrire maggiori margini di guadagno. Il modello da 7" a basso prezzo ha fatto da apripista per qualcosa che in realtà non è più un netbook, ma è più simile a un sub-notebook. Il vantaggio per l'utente è che comunque questi nuovi ultraportatili hanno dei prezzi inferiori rispetto ai sub-notebook della precedente generazione, ma non sono certo i prezzi dei primi netbook; modelli come il primo EeePC probabilmente resteranno in commercio ancora a lungo, ma il futuro è quello dei netbook da 10" (se non addirittura 11") e anche Apple, "se" e "quando" presenterà il suo prodotto di questa fascia, credo che adotterà dei display che avranno almeno quella dimensione.

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