Capita spesso, in certi ambiti e/o in certi forum, di affrontare discussioni sulla censura, e di incappare in persone che difendono a spada tratta la libertà assoluta, quasi anarchica, contestando ogni forma di censura, soprattutto se (guardacaso) c'è di mezzo Apple, la sua politica dell'AppStore, il comportamento di Jobs, e chi più ne ha più ne metta.
Potrei anche essere parzialmente d'accordo con certi punti di vista, se non fosse che qualche tempo ho iniziato a fare un "simpatico" test, postando dei messaggi sui forum, sui blog, o sui siti di queste persone.
Pur non avendo la possibilità di dimostrarvelo, vi posso assicurare che si trattava di messaggi pacati e senza alcuna offesa, assolutamente rispettosi di tutti i frequentatori (nonché del gestore del forum, blog o sito che fosse), perfettamente In-Topic con l'argomento trattato, e senza alcuna vena polemica. Ciò che accumunava questi messaggi era la loro caratteristica di risultare "scomodi", in quanto confutavano le tesi dell'autore dell'articolo con dati oggettivi e contro-tesi ben argomentate (perlomeno a mio avviso), oppure esprimevano semplicemente un'idea, un concetto, o un opinione, in antitesi col quanto affermato dal curatore dle sito.
Bene (per modo di dire), su 10 messaggi 8 sono stati brutalmente censurati, in 7 casi senza dare alcuna spiegazione, in un'occasione dando una spiegazione assolutamente fuorviante. Questo la dice lunga sulla coerenza di certi discorsi, che spesso si traducono in un "io ho sempre ragione, quindi gli altri non mi devono censurare (ma io posso censurare chi non la pensa come me, altrimenti non potrei dimostrare di aver sempre ragione)".
Al di là del test volutamente provocatorio, credo che questo esperimento abbia dimostrato un paio di cose: primo di tutto che ognuno è padrone a casa sua e potrebbe riuscire a dimostrare quello che vuole se tutte le voci contrarie vengono messe a tacere (e questo non vale solo per i blog che parlano di informatica); inoltre ci conferma un brutto lato della natura umana, che pur di dimostrare le proprie ragioni è disposta a calpestare i diritti degli altri, anche facendo buon viso a cattivo gioco. Non vi voglio incitare a postare messaggi ovunque per verificare questa cosa, ma prestate attenzione ai luoghi in cui avete il sentore di non avere diritto di replica...
Per quanto mi riguarda, in linea di principio vi posso dire che non sono contrario in senso assoluto alla censura, ma casomai a come viene applicata; non ci trovo nulla di sbagliato nel censurare un messaggio di SPAM, uno con offese gratuite, o uno che non apporta alcun contributo alla discussione ma ha il solo scopo di generare polemica. Su queste pagine viene applicato il controllo preventivo di qualsiasi commento: al momento non mi è mai capitato di censurare nessuno (anche perché il traffico è decisamente limitato, e i commenti sono sporadici), ma non esiterò a farlo se riterrò opportuno, ma in tal caso sarò ben lieto di spiegare il perché, spero in modo esaustivo.
giovedì 29 luglio 2010
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Discorso molto interessante che affiancherei ad un altro, ovvero l'imbarbarimento dei commenti a forum e blog.
RispondiEliminaSono per la libertà di parola ma onestamente non posso evitare di notare come siano cambiati le cose negli ultimi anni e come stiano peggiorando sempre più.
Esempio classico, nei commenti è, giustamente, vietato offendere altrui commentatori, previe censure o anche venire bannati.
Però si può allegramente (e anche pesantemente) insultare qualsiasi persona o azienda che non sia "direttamente" presenti sul forum-blog.
La cosa mi appare quantomeno curiosa ma al di là dell'aspetto puro e semplice (anche a me scappa di usare qualche espressione non felice verso chi non presente) la cosa che mi rattrista è proprio l'esagerato abuso che se ne sta facendo.
Insultare (quando non vietato) è normale, al punto che se qualcuno difende chi non presente viene persino etichettato nei modi peggiori (fanboy ormai è quello più lieve); mi chiedo cosa succederà quando soprattutto nei giovani tali modi di esprimersi si saranno radicati al punto da infrangere la "barriera di internet" e confluire nella "vita reale".
O se dovesse passare l'articolo della legge anti-intercettazioni sulle ammende, responsabilità e rettifiche di blog e forum.
Prevedo una strage, un'ecatombe di commenti censurati per evitare rischi di denunce, denunce persino legittime in molti casi.
Il "vilipendio" e l'"insulto" sono tali anche se "virtuali". ;)
Riguardo l'imbarbarimento dei commenti sui forum, mi spiace notare come nelle ultime settimane pure icm sia diventato un vero schifo... sarà il caldo, oppure sarà che le vacanze stanno offrendo troppo tempo di "cazzeggio" a qualcuno, ma mi sta passando la voglia di postare: c'è un thread aperto da uno che aveva voglia di trollare, e insultare, che in due giorni scarsi ha collezionato quasi 600 messaggi...
RispondiEliminaGuarda, io mi augurerei fosse solo una valvola di sfogo, ampliata dalla "calura", e sicuramente in parte è anche così.
RispondiEliminaMa troppo spesso mi pare si scada nella semplice "appartenenza", diventa di moda "criticare" qualcosa o qualcuno e allora via tutti a farsi vedere di pensarla allo stesso modo pur di far parte del gruppo, di quella "maggioranza".
Ieri leggevo su TomH. del nuovo progetto di gamestop.
Premetto che sarà entrato 2 volte nella mai vita in un gamestop e senza nemmeno uscirne con un acquisto, e che per me può chiudere anche domani o diventare l'unica catena di negozi di giochi al mondo....
Beh al di là dell'argomento dell'articolo ecco subito uno che definisce gamestop "ladri", tempo un paio di altri commenti ed ecco un altro che associa il ladrocinio (che se non è cambiata la legge è un reato penale) alla tale azienda, e a quel punto via a tutto spiano, col risultato che in una dozzina di commenti una decina riportavano quell'insulto.
E tutto perchè ? Perchè gamestop pratica prezzi alti....
Mah, evidentemente più è forte l'insulto più è semplice usarlo, perchè altrimenti non mi giustifico come non si ricorra a termine più corretti (e non passabili di denuncia).
Al di là del giudizio su GameStop (catena sulla quale avrei anch'io qualcosa da ridire), è sicuramente inconcepibile come certe discussioni scadano regolarmente in offese gratuite, polemiche su lughi comuni, e trolling vario...
RispondiEliminaUn classico esempio (almeno per me), a parte la condizione pietosa del newsgroup in questi giorni sono i forum degli articoli su Punto-Informatico: su alcuni argomeni molto interessanti trovi magari una decina di commenti al massimo, ma appena c'è l'occasione di parlar male di iPhone o di Apple (ma anche di Android o di Microsoft) sembra che i commenti spuntino come funghi, anche quando sarebbero assolutamente Off-Topic... e meno male che lì un po' di censura viene fatta, e qualche thread bloccato, altrimenti sarebbe ancora peggio.
Tornando invece sull'argomento principale (cioé sulla censura fatta senza ragioni valide, ma con il solo scopo di togliere di mezzo le idee diverse dalle proprie), facendo qualche ricerca aggiuntiva ho scoperto che purtroppo è una pratica più comune di quanto pensavo... meno male che in rete ci sono molti altri modi per riuscire ad esprimere le proprie idee...