26-06-2009. Leggo che in base ad un'indagine di mercato i consumatori che hanno acquistato un netbook si trovano mediamente insoddisfatti (e spesso, se possibile, restituiscono il prodotto). La cosa non mi sorprende più di tanto, perché ho sempre pensato che gli acquirenti di queste macchine fossero per la maggior parte delle persone convinte di comprare un computer piccolo ed economico, ma potente e comodo come i normali notebook. Evidentemente queste persone non hanno ben presente che (escludendo il costo di alcuni elementi, tipo il display) realizzare un prodotto "piccolo" ha un costo maggiore rispetto a realizzarne uno di dimensioni normali e comporta dei compromessi più o meno importanti. Personalmente ho sempre pensato che il successo dei netbook fosse dovuto semplicemente al basso costo, anche se è indubbio che in certi momenti può essere molto utile avere a disposizione un computer ultra-portatile; chi pretende di usare un netbook come computer principale ha però ottime probabilità di ritrovarsi insoddisfatto. Da questo punto di vista non possiamo quindi che dar ragione ad Apple, che non ha ancora affrontato questa fascia di mercato e ha ammesso di non volerlo fare in questo modo, con macchine poco potenti, display "castigati" e tastiere scomode. Resta ancora da capire se Apple, come supposto da molti, voglia crearsi una nuova nicchia di mercato con un nuovo concetto di macchina, oppure se il suo concetto di netbook si concretizza nell'attuale MacBook Air, magari in una versione rivista e corretta...
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