martedì 27 aprile 2010

Rewind: il topo magico

Qualche tempo fa mi recai in un negozio di elettronica di consumo per acquistare una penna USB, e menre giravo per le corsie mi sono imbattuto nel Magic Mouse... non che sentissi il bisogno impellente di un mouse (il trackpad multituoch del MacBook Pro non ne fa sentire troppo la mancanza) ma ci sono occasioni in cui diventa, se non indispensabile, molto comodo, soprattutto quando si lavora con foto e video... e così me lo sono comprato.
Ne avevo già parlato ampliamente all'uscita (anche in occasione di una prova veloce) e dopo qualche giorno di utilizzo non posso che confermare le impressioni avute a suo tempo, che vorrei riassumere (o almeno di proverò) in modo schematico, nello stesso ordine in cui io stesso le ho verificate.
-Prezzo: non è sicuramente tra i mouse più economici, ma nemmeno tra i più costosi... a meno di palesi eccessi, solitamente non mi formalizzo troppo su questo aspetto: se l'oggetto mi piace, sono convinto della sua utilità, e credo che abbia "qualcosa in più" degli altri, il prezzo passa in secondo piano... certo che se costasse una decina Euro in meno nessuno si lamenterebbe, e forse il prezzo sarebbe più adeguato al prodotto.
-Estetica: nulla da dire... è un oggetto bello, ben realizzato, con la massima cura in ogni dettaglio, e una forma per certi versi originale... l'unica cosa che non riuscirò mai a capire è il perché della scelta del bianco, che ormai è sparito da ogni computer e dispositivo Apple (a parte il MacBook), per fare spazio al nero & alluminio.
-Ergonomia: forse questo aspetto è soggettivo, ma secondo me il Magic Mouse sta bene in mano, ha il giusto peso, la giusta dimensione, e il profilo un po' basso che facilità l'utilizzo dele funzionalità touch. Probabilmente non è l'ideale per chi è abituato a tenere la mano completamente appoggiata sul mouse, ma per chi ha la mano grossa (come me), o è abituato ad utilizzare mouse di dimensione normale/piccola, probabilmente non avvertirà alcun disagio.
-Utilizzo: il riconoscimento, con Mac OS X, è praticamente immediato, e si può iniziare subito ad usarlo (per Windows mi pare d'aver letto che esistono dei driver, forse non ufficiali, ma non ho ancora approfondito); il Magic Mouse è preciso su tutte le superfici e "scivola bene" grazie alle due strisce di palstica, strisce che però causano qualche fastidio in caso di superfici troppo "morbide" (per esempio se siete soliti usarlo sul divano, anche se in quel caso è forse più comodo il trackpad).
-Funzionalità: arriviamo al punto più discusso... se siete abituati ad avere zoom e rotazione sotto la punta delle dita del vostro trackpad multitouch, o ad avere Exposè e Dashboard a portata di click (col Mighty Mouse) scordatevi di fare le stesse cose col Magic Mouse: Apple prevede una serie molto limitata di gesture, anche se bisogna ammettere che lo scrolling "dinamico" (stile iPhone OS) è pregevole, e lo scorrimento delle pagine fatto con le dita parallele, non è così scomodo come potrebbe sembrare. Manca però qualsiasi possibilità di definire il click del tasto centrale (tipicamente associato ad Exposé sul Mighty Mouse, ma indispensabile anche per altre funzioni in certi programmi di grafica) nonché qualsiasi metodologia per effettuare zoom o rotazioni. In soccorso degli utenti sono giunti, fortunatamente, diversi tools di terze parti, tra cui Better Touch Tool, e Magic Prefs. Il primo appare più potente e flessibile, e permette di definire nuove gestures anche per il trackpad o shortcut particolari per la tastiera (il tutto con possibilità di decidere per quali applicazioni valgono le varie definizioni). Il secondo offre meno possibilità, ma è integrato nel sistema come pannello di preferenze, quindi può risultare più comodo. Personalmente ho optato per il secondo anche perché, a conti fatti (e come ampiamente previsto all'uscita), di nuove gestures comodamente utilizzabili non ce ne sono molte: il tasto centrale (che ho associato ad Exposé) si può comodamente simulare con un click a tre dita, ma già un click a 4 dita può avere scarso successo (se avete le dita grosse, è difficile farcele stare in modo inequivocabilmente distinto... è più probabile che ne vengano comunque rilevate 3); pinch o gesture a due dita in generale possono essere mal-interpretate e scambiate con lo scorrimento pagina; gestures a tre dita sono difficioltose da eseguire, e soffrono anch'esse di possibili ambiguità... per non incappare in questi problemi, al momento ho impostato lo zoom in/out con una gesture orizzontale, a un dito, partendo dal simbolo Apple; non è detto che continuando a sperimentare non riesca a trovare altre soluzioni soddisfacenti, ma per ora queste (click centrale e zoom in/out) sono le uniche aggiunte che ho fatto rispetto allo standard Apple.
-Controindicazioni: come già sperimentato con il trackpad del MacBook Pro, se vi abituate al Magic Mouse inizierete a fare gli stessi gesti anche mentre stringete tra le mani un mouse "normale"...
-Nota di colore: a differenza di quello che avviene solitamente, le pile in dotazione (già inserite nel Magic Mouse) non sono di marca sconosciuta, di dubbia qualità, e semi-scariche, ma sono di una nota marca e danno l'impressione di poter durare a lungo.
-Conclusioni: un acquisto soddisfacente? Per il momento direi di si: anche se è indispensabile ricorrere a tools esterni per configurare qualche funzione in più, il mouse risulta comunque comodo e preciso; anche ricorrendo ai tools esterni le gestures realmente utilizzabili non sono molte, ma in realtà non è che mi aspettassi grandi possibilità in tal senso sul mouse (col trackpad le cose funzionano diversamente perché non hai nulla da "impugnare"), quindi le aspettative sono in linea alle attese; se arriverà qualcos'altro da Apple, tanto di guadagnato, perché potenzialmente qualche funzione "ufficiale" in più può sicuramente saltar fuori...

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