Se ne parlava da molto: il suo nome in codice era Light Peak ed è stata ideata da Intel col supporto di Apple. Nelle intenzioni originali doveva essere in fibra ottica e consentire velocità fino a 100 Gbit/s bidirezionali, ma nell'implementazione attuale (il cui nome commerciale è Thunderbolt e trova la sua prima applicazione nei MacBook Pro presentati ieri) è in rame e arriva "solo" fino a 10 Gbit/s. Per fare un paragone, con la USB2 si parla di un massimo teorico pari a 480 Mbit/s (20 volte inferiore) e anche la Firewire 800 arriva 800 Mbit/s, cioé meno di 1/10 di Thunderbolt. Anche la USB3 si ferma a 5 Gbit/s, cioé la metà di Thunderbolt, ma se consideriamo che quest'ultima è comunque destinata a salire nei prossimi anni fino a 100 Gbit/s (cioé 20 volte la USB3), il confronto col resto delle interfacce attuali è improponibile. Per darvi un'idea di cosa significhino 100 Gbit/s, considerate che con questa velocità si potrebbe trasferire un intero film in HD (quindi un Bluray) in meno di 3 secondi...
Larghezza di banda a parte, la cosa più interessante di Thunderbolt è che è in grado di gestire contemporaneamente più protocolli, il che significa che con dei semplici adattatori (in realtà non ho ancora capito "quanto" semplici dovranno essere e quale sarà il loro costo) sulla Tunderbolt si potrebbero collegare monitor, dischi firewire, periferiche USB, rete ethernet, RAID PCI Express, e tutto quello che vi viene in mente (la porta può anche alimentare fino a 10 watt).
Attualmente Apple ne ha fatto un utilizzo molto cauto: sui MacBook Pro sono ancora presenti tanto la USB quanto la Firewire (oltre che la Giga-Ethernet), e la Thunderbolt ha sostituito solo la Mini-DisplayPort per il collegamento dei monitor (cosa fattibile senza grosso sforzo visto che Thunderbolt "nasce" dagli stessi concetti che stanno alla base del PCI Express e della DisplayPort (che già poteva assicurare 5,4Gbit/s di banda bidirezionale, ma era focalizzato sul solo video). Posso però immaginare che una prossima revisione dei LED Cinema Display possa fare da hub per più periferiche passando il tutto dall'unica porta Thunderbolt (attualmente può fare da hub USB se si collega l'apposito connettore). Inoltre pensate alla prossima versione del MacBook Air: una delle critiche che sono sempre state mosse a questa macchina è la mancanza di porte... con una Thunderbolt in luogo della Midi-DisplayPort (e degli appositi adattatori), anche l'Air sarebbe dotato di Ethernet, Firewire, e tutto il resto... Se fossi un produttore di periferiche mi appresterei a realizzare una sorta di hub multiporta che sfocia in un'unica Thunderbolt!!!
PS: mi viene da sorridere se penso a qualche cassandra che prevedeva (già molti anni fa) l'abbandono della Firewire da parte di Apple per questioni economiche-commerciali, oltre che per fare un dispetto ai propri utenti (visto che la moda di parlar male di Apple per partito preso è sempre più in auge). Al di là del fatto che la Firewire è ancora presente sui nuovi MacBookPro, anche dopo l'introduzione della ben-più-veloce Thunderbolt, è ovvio che quando avrà fatto il suo tempo sparirà: dopotutto la danza della pioggia funziona perché si balla finché piove... La Firewire sparirà perché succede ad ogni tecnologia di lasciare spazio a qualcosa di migliore (provate a comprare un portatile con PCMCIA oggi: sono veramente pochi) ma non sparirà per essere rimpiazzata da una "banale" USB, bensì per lasciare spazio a questa nuova tecnologia infinitamente più prestante, e sulla quale potrà comunque passare "anche" il protocollo Firewire: alla faccia di chi dice che Apple non introduce innovazioni...
Nessun commento:
Posta un commento