martedì 22 febbraio 2011

Istinto

L'altro giorno, dopo un po' di tempo che non lo facevo, ho acceso il Mac a mio figlio; in realtà l'avevo acceso per fare altro, ma inevitabilmente la sua attenzione è stata richiamata, e ha chiesto di disegnare un po' con TuxPaint... Al di là di questo, sarà che non lo usava da un po', sarà che gli capita più spesso di utilizzare iPod Touch e iPhone, fatto sta che istintivamente ha posato il suo ditino sullo schermo, pensando di disegnare direttamente in modalità touch.
Questo mi ha fatto venire in mente una frase detta da Jobs un anno fa, quando di discuteva sul ruolo che avrebbe avuto l'iPad (o i tablet in genere) nel futuro dell'infromatica: "il PC è il passato... il futuro è nell'iPad". Lo stesso concetto, anche se maggiormente orientato al settore degli smartphone, è stato recentemente ribadito anche da Schmidt, CEO di Google (ancora per poco), e alla luce di questo piccolo episodio casalingo, non posso che pensarla allo stesso modo, quantomeno finché parliamo di ambiti consumer.
Uno tablet touch ci permette di interagire direttamente con quello che stiamo guardando, è tipicamente più portabile, ha maggiore autonomia di un portatile classico, e ci permette di fare grossomodo le stesse cose (finché, ripeto, ragionaiamo in ambito consumer). E' vero che al momento non può sostituire in tutto e per tutto un sistema più "tradizionale", sia per questioni legate ai limiti di potenza, sia per alcuni limiti pratici derivanti da un OS ancora immaturo e progettato per essere un'estensione di un sistema tradizionale (mi riferisco più a iOS che ad Android visto che quest'ultimo, sotto certi punti di vista, è più completo... e non prendo nemmeno in considerazione i tablet basati su Windows Seven o OS "tradizionali"). Non dimentichiamo però che l'iPad è sfruttabile anche su un Dock, con una tastiera esterna, ed eventualmente con un monitor... se iOS non fosse così dipendente da iTunes e fosse un po' più flessibile, potrebbe diventare una macchina perfetta: subito pronta, utilizzabile ovunque in mobilità, ma sfruttabile anche come fisso una volta inserita in un dock. Considerando che iOS sta maturando di anno in anno, che l'architettura ARM è in rapido sviluppo, e che l'utente medio spesso non ha grosse esigenze, la convergenza verso il settore mobile (e quindi il mondo touch) sembra sempre più realistica: so che è un azzardo fare certe previsioni, ma secondo me tra il 2015 e il 2016 (ovvero tra 5 anni) si potrebbe pensare ad un punto di svolta in questo senso... mettete un asterisco a questo post, che lo andremo a ripescare :)

PS: mio figlio, il primo, ha 5 anni appena compiuti, ma smanetta su iPod, iPhone e Mac da quando ne aveva meno di 3 (lo potete vedere anche qui, mentre è alle prese con un iMac, all'apertura dell'Apple Store di Carugate). Il secondogenito ha 2 anni, e per ora si è limitato a "disegnare col dito" sull'iPod Touch, quello rotto: per il momento non oso concedergli di più, vista l'indole più "vivace"... ma l'istinto è comunque quello...

2 commenti:

  1. Beh, bisogna distinguere tra quella che è semplice abitudine e quel che può essere preludio ad un vero cambiamento (anche di abitudini alla fine).

    Chi è abituato al cambio manuale lo cercherà anche in un'auto col cambio automatico, così come a me viene spontaneo per muovere il puntatore sullo schermo di un pc fisso spostare la mano vero lato tastiera alla "ricerca" del mouse o della trackball, così come chi è abituato ad usare solo notebook "cercherà" il trackpad sotto la tastiera e via dicendo.
    Tuo figlio è abituato ad usare un touch screen perchè i device che è abituato ad usare ce l'hanno, non perchè non può farne a meno. :)

    Insomma, da bravo genitore informatizzato inizia ad impratichirlo con tastiera e mouse. :D

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  2. Hai ragione ha metà: sicuramente l'istinto di andare a toccare lo schermo gli viene in parte dal fatto che usa più spesso l'iPhone, ma non era certo la prima volta che usava il Mac (anche se in questo particolare caso era già da molto tempo che non ci emtteva le mani sopra), ed ho decine di immagini realizzate da lui con TuxPaint in passato. Inoltre ricordo chiaramente che la prima volta che gli ho piazzato in mano l'iPod Touch, senza dirgli nulla ha capito come sbloccarlo, e dopo che aver lanciato un'applicazione adatta a lui, ha intuito immeditamente come funzionava sia il touch che l'accelerometro (anche se su quest'ultimo non riesce ancora ad avere la giusta sensibilità di controllo). Lo stesso non si può dire del Mac, strumento sicuramente più complesso sia come interfaccia che come sistema di interazione: col mouse va abbastanza bene, ma il trackpad e relativo tasto sono più sfuggenti come comandi; probabilmente non facilita nemmeno TuxPaint, che nonostate sia pensato per i bambini ha un'interfaccia che mi lascia quantomeno perplesso... Anche Fabrizio, diversi mesi fa (quindi ben prima che compisse i due anni) di fronte allo schermo dell'iPod Touch ha immeditamente compreso lo sblocco e si metteva a lanciare di tutto, finché trovava l'applicazione che lo faceva "disegnare" (parola grossa...) col ditino.
    Nessuno dice che non si possa fare a meno del touch, ma è indiscutibilmente più istintivo (a patto che anche il sistema sia pensato per questo utilizzo... non credo che un tablete con Windows avrebbe lo stesso effetto...)

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