Da Punto-Informatico:
Capita raramente che Apple si lasci sfuggire qualche dettaglio di troppo sui propri eventi: quando, la settimana scorsa, un comunicato stampa ufficiale preannunciò i temi del keynote di apertura della WWDC2011, era evidente che l'intenzione fosse quella di evitare ogni possibile speculazione su nuovo hardware (iPhone 5 in testa) che non sarebbe mai arrivato, concentrando invece l'attenzione sul software, sui sistemi operativi (Mac OS X Lion e iOS 5) e sui nuovi servizi: iCloud.
Del resto lo stesso slogan della WWDC di quest'anno non lasciava spazio a troppe sorprese sui temi della conferenza ("Join us for a preview of the future of iOS and Mac OS X", unitevi a noi per un'anteprima del futuro di iOS e Mac OS X), ma nonostante ciò le novità non sono mancate e sono così tante che sarebbe impossibile commentarle tutte in modo dettagliato in un unico articolo. Vorrei quindi concentrarmi su qualche dettaglio dei singoli protagonisti di questo evento, partendo da Lion, la prossima release di Mac OS X.
Le novità principali di Lion sono ben note già da diverso tempo: si va dalle gesture multitouch (preparate a tempo debito con l'introduzione del Magic Trackpad) alle applicazioni a pieno schermo, passando per Launchpad, il Mac App Store (di fatto già presente da inizio anno), e una gestione automatica del salvataggio e delle varie versioni dei propri documenti, oltre alla canonica revisione delle applicazioni fornite a corredo del sistema. Quello che ancora non si sapeva erano la data precisa di lancio, il prezzo e le modalità di distribuzione.
Se per la data di lancio di parla ancora un po' genericamente di luglio 2011, il prezzo è stato fissato a 23,99 euro e il canale di distribuzione sarà solo ed esclusivamente il Mac App Store. Questo significa che con un solo acquisto, ad un prezzo decisamente concorrenziale, Lion sarà installabile su tutti i Mac associati al proprio account: una mossa chiaramente volta a conquistare un pubblico sempre più ampio, sulla scia della crescita continua registrata negli ultimi anni. Il risvolto negativo di tutto ciò è che ogni utente dovrà scaricarsi 4GB da Internet, operazione che in certi paesi e in certe situazioni potrebbe non essere troppo agevole.
L'intento di conquistare nuovi utenti puntando anche sul fattore del prezzo diventa ancora più evidente se andiamo ad esaminare l'altro grande annuncio di ieri: iCloud. iCloud offrirà una lunga serie di servizi che vanno da quelli attualmente inclusi in Mobile Me (Contatti, Calendario e Mail) al backup automatico di tutti i propri dispositivi iOS (eseguito durante la ricarica se disponibile una connessione WiFi), l'archiviazione dei propri documenti, e la propagazione degli acquisti effettuati sull'App Store. Non mancano poi altri servizi quali il Photo Stream, che si occupa di inviare le foto appena scattate a tutti i propri dispositivi (mantenendole comunque su iCloud per 30 giorni) e l'immancabile iTunes in the cloud.
Quest'ultimo non un "banale" streaming, come molti avevano ipotizzato, ma un servizio più completo che sincronizza automaticamente tutta la musica acquistata su iTunes su tutti i dispositivi autorizzati. Visto che si parlava di prezzi, a molti farà piacere sapere che tutto questo sarà gratuito per gli utenti Apple. Viceversa sarà a pagamento il servizio iTunes Match (inizialmente disponibile solo negli USA, al costo di 24,99 dollari l'anno) ovvero il servizio che sostituisce la musica presente nella propria libreria e non acquistata su iTunes, con la versione equivalente presente sullo store (in formato AAC DRM-Free a 256kbps), consentendo comunque all'utente di fare l'upload di quella musica che non trova corrispondenza nei 18 milioni di brani dell'iTunes Store.
In realtà su iCloud resta ancora qualche piccolo mistero da svelare: la gestione di iDisk (che fa parte degli attuali servizi di Mobile Me, e che non si traduce nella sola sincronizzazione automatica dei documenti) non viene menzionata da nessuna parte, e in alcuni punti si parla di un massimo di 10 dispositivi sincronizzabili, senza chiarire come verranno gestite le autorizzazioni (anche se è immaginabile che il sistema sarà il medesimo degli attuali account di iTunes, ovvero con la possibilità di de-autorizzare le singole macchine o effettuare un reset globale al raggiungimento del limite massimo). Non è nemmeno ben chiaro che fine farà chi utilizza MobileMe ma non potrà aggiornare a Lion: una mail inviata da Apple a tutti gli attuali utenti preannuncia che il servizio continuerà (gratuitamente) fino al 30 giugno 2012, mentre ulteriore istruzioni per il passaggio a iCloud verranno comunicati in seguito. Possiamo immaginare che, pur senza usufruire dei vantaggi di iCloud, chi ha già un account di MobileMe potrà comunque continuare ad accedere alla propria casella mail attraverso il web, ma per il momento sono solo supposizioni. Sicuramente se ne saprà qualcosa in più nei prossimi giorni.
Arriviamo infine a iOS 5. La nuova versione sistema operativo di iPhone e iPad (e iPod Touch) arriverà in autunno (probabilmente insieme ad un nuovo modello di iPhone) e porterà con se un numero elevato di importanti novità. A livello tecnico una delle caratteristiche più importanti di iOS 5 è il fatto di essere (finalmente) computer free: a dispetto di chi credeva che iPhone e iPad avrebbero sempre richiesto la presenza di un PC, con iOS 5 non sarà più necessario iTunes né per l'attivazione, né per il backup, né per la sincronizzazione, visto che ogni cosa può passare da iCloud (sperando che tutto questo traffico non saturi le linee italiane).
Anche gli aggiornamenti del firmware avverranno (finalmente!) "over the air" il che renderà gli iDevice completamente autonomi e pronti a sostituire in tutto e per tutto i normali PC, perlomeno per una certa tipologia di utenti e di utilizzo. Per conferire una maggiore libertà di utilizzo dei dispositivi, in iOS 5 sono state migliorate alcune applicazioni (per esempio è possibile eseguire un minimo di editing sulle foto) e altre sono state aggiunte (come Reminders, una sorta di ToDo List integrata con l'applicazione Calendario).
Una delle novità più gradite sarà sicuramente quella delle centralizzazione delle notifiche che vengono annunciate da un breve messaggio nella parte superiore dello schermo e, soprattutto, vengono mostrate sulla schermata di blocco con possibilità di accesso diretto, così da averle sempre a disposizione quando si accende il telefono, senza doverlo necessariamente sbloccare per andare a cercare le notifiche interessate (similmente a quanto fa già Android). Altra novità di rilievo è il potenziamento della messaggistica che consentirà di mandare non solo i canonici SMS o MMS, ma messaggi di ogni tipo agli altri utenti iOS, anche attraverso rete WiFi, includendo foto, video, e contatti: i messaggi, seguendo la stessa filosofia di iCloud, arriveranno a tutti i dispositivi del destinatario, così che questo abbia la possibilità di continuare la discussione da uno qualsiasi dei propri device.
Di cambiamenti in iOS 5 ce ne sono molti altri ancora, compresa l'integrazione con Twitter e Newsstand, l'edicola virtuale per quotidiani e riviste.
Nonostante tutto non è però ancora chiaro se, pur senza un file manager (ma magari grazie ad iCloud) sarà finalmente possibile scambiare documenti tra le varie applicazioni senza troppi problemi, o se l'applicazione immagini di cui abbiamo parlato sopra, consentirà di creare nuovi Album o di suddividere le foto scattate tra quelli già esistenti: la strada è ancora lunga ma, se il futuro è davvero in mano a questi dispositivi, l'innovazione dovrà fare i conti anche con queste esigenze.
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