venerdì 30 aprile 2010

Troppe cose...

...troppe cose da raccontare in questi giorni:

-HP che si compra Palm e abbandona l'attuale progetto Slate basato su Windows 7 (dai più considerato come il vero anti-iPad... sparito prima ancora di nascere...); arriverà un nuovo slate con WebOS?
-MS che abbandona il progetto Courier (tablet con alcuni concetti innovativi ritenuto poco più di un vaporware).
-La battaglia tra Apple e Adobe che vede inserirsi MS a sorpresa, a supporto di Apple (anche se di fatto MS potrebbe fare buon viso a cattivo gioco per spingere Silverlight)
-Apple che si compra Intrinsety per incrementare il know-how nei microprocessori per il settore mobile
-I film su iTunes Store che sembrano prendere il via arrivando in Francia e Irlanda (manca poco anche per l'Italia?)

Spero di avere modo di approfondire, se non tutti, almeno qualcuno di questi punti nei prossimi giorni

Botta e risposta

In una lettera aperta, Steve Jobs ha spiegato al mondo le ragioni che lo spingono a non voler supportare Flash sulla piattaforma iPhone OS (mentre ricordiamo che, recentemente, in Mac OS X è stato integrato un framework per consentire l'accelerazione hardware di Flash).
Le ragioni (di cui potete trovare diverse traduzioni) possono essere più o meno condivisibili e più o meno opinabili, ma in ogni caso chiariscono in via definitiva il pensiero di Apple in merito alla faccenda... o quantomeno il pensiero di Jobs...
Dei sei punti evidenziati da Jobs sostanzialmente ce ne sono tre che a mio avviso sono i più "interessanti" e che per certi versi possono riassumere l'intera faccenda:

-Standard: Apple preferisce supportare gli standard aperti, soprattutto per quanto riguarda il web. Si tratta di un punto di vista sicuramente condivisibile, comprovato dallo sforzo profuso da Apple con WebKit e con Safari, il primo browser a superare l'Acid3 test con un punteggio del 100%. Al limite si potrebbe discutere se l'atteggiamento di Apple riguardo gli standard è lo stesso in ogni ambito o se l'aderenza agli standard viene enfatizzata solo in questo ambito per sostenere la tesi del non-supporto a Flash... ma finché parliamo di web mi pare non si possa contestare nulla sotto questo aspetto.

-Prestazioni e consumi: è innegabile che l'utilizzo di Flash richieda molta più potenza dell'HTML5, e su un dispositivo portatile questo può significare prestazioni "povere", mentre la batteria si consuma più velocemente... ed Apple non vuole questo. Anche qui possiamo sollevare l'obiezione che l'utente potrebbe essere libero di scegliere cosa fare del proprio dispositivo, ma Apple è tipicamente "gelosa" dei suoi prodotti, e non vuole dichiarare 10 ore di autonomia per poi ritrovarsi lamentele dagli utenti che si ritrovano con sole 4 o 5 ore di funzionamento.

-Aspetto "tecnologico": Jobs ha ragione a dire che Flash è una tecnologia nata per i PC che mal si adatta ai dispositivi mobili con interfaccia touch... l'esempio più classici sono le azioni determinate dal passaggio del mouse, azione irrealizzabile con un'interfaccia touch che utilizza paradigmi diversi per l'interazione; di fatto ci si potrebbe trovare in una situazione paradossale in cui, nonostante il supporto "visuale" di Flash, mancherebbe la possibilità di interagire col sito... Certo, anche qui esiste il rovescio della medaglia, ovvero possiamo dire che nessuno vieta ad Adobe di mettere a punto soluzioni ad hoc per una gestione touch, e nessuno vieta agli sviluppatori di realizzare i loro lavori tenendo conto di questa eventualità... ma a questo punto, cambiare per cambiare, perché Adobe non si dedica (come proposto da Jobs) a realizzare tools per lo sviluppo di siti in HTML5?

Parlando invece dello sviluppo di applicazioni, l'obiezione di Apple è più "delicata": Apple vuole che le applicazioni per iPhone OS siano realizzate con le migliori tecnologie disponibili, e se introduce una novità nel sistema non vuole attendere che "gli altri" (nel caso specifico Adobe e l'ambiente di sviluppo di Flash) le supportino nei loro tools di sviluppo... iPhone OS si evolve molto velocemente (una nuova major release all'anno, con diverse novità significative) e non è ammissibile rimanere indietro visto l'alto livello di concorrenza: considerando che Adobe ci ha messo 10 anni per migrare la Creative Suite a Cocoa, il rischio è che le novità introdotte di volta in volta in iPhone OS non vengano sfruttate a dovere, rendendo parzialmente inutile il lavoro di Apple. Ogni piattaforma ha le sue peculiarità, ed è giusto che vengano sfruttate a dovere: se su tutti i telefoni girasse sempre e solo lo stesso software, dove sarebbe il vantaggio di avere soluzioni diverse? D'altro canto è anche vero che per certi lavori non è indispensabile chiamare in causa chissà quali caratteristiche del sistema operativo: meglio una possibilità in più che una in meno, a costo di livellare la qualità verso il basso (ma questo, a quanto pare, ad Apple non sta bene).

Se questa era la "botta", la "risposta" di Adobe non è tardata ad arrivare, e si traduce sostanzialmente in un "Apple vi sta gettando fumo negli occhi, e il suo comportamento è volto solo a mantenere il pieno controllo sulla piattaforma iPhone OS", opinione che può anche essere condivisibile, ma che di fatto non contesta nulla ad Apple... Apple è libera di decidere cosa supportare, e che politica adottare con gli sviluppatori. Se le sue scelte si dimostretanno errate, ne pagherà le conseguenze sul mercato, ma se si dimostreranno esatte, l'iPhone riuscirà a distinguersi dalla massa degli altri dispositivi "diversi-ma-tutti-uguali"

Questo è lo stato dei fatti, che mi sono limitato a riportare con qualche considerazione a margine... da un certo punto di vista condivido la strada intrapresa da Apple sul mancato supporto a Flash, ma dall'altro mi rendo conto che alcune chiusure sui tool di sviluppo sono troppo restrittive e limitative nei confronti dei programmatori (non c'è in ballo solo Adobe e il suo ambiente in Flash, ma anche altre soluzioni decisamente più interessanti). Difficile pronosticare come andrà a finire ma, restando in ambito web, se devo scommettere sulla corsa tra Flash e HTML5 da qui a tre anni, punterei sul secondo...

giovedì 29 aprile 2010

Apple WWDC-2010 Inizia il 7 Giugno a San Francisco

Contratriamente a quanti pronosticavano ritardi (si parlava del 22 giugno), Apple ha annunciato le date ufficiali della WWDC di quest'anno. Come potrete leggere dal comunicato stampa ufficiale, si parlerà molto di iPhone OS 4, e meno di Mac OS X... Questa tendenza preoccupa molti degli utenti Mac, preoccupati dei sempre più rari aggiornamenti del settore computer (sia a livello hardware che software), ma non è escluso che durante il keynote non si accenni anche alla prossima versione di Mac OS X (che, salvo stravolgimenti, sarebbe la 10.7), o che contestualmente all'evento (se non prima, nel corso del mese di maggio) vengano aggiornate anche alcune macchine.
Di seguito il Comunicato Stampa ufficiale:

CUPERTINO, California-28 Aprile, 2010-Apple ® ha annunciato oggi che terrà la sua annuale Wordwide Developers Conference (WWDC) dal 7 all´11 giugno presso il Moscone West di San Francisco. La conferenza di cinque giorni comprenderà le prime sessioni di sviluppo su iPadTM e laboratori di lavoro pratici per iPhone® OS, così come laboratori sulla tecnologia al centro di Mac OS® X.

"La WWDC di quest´anno offre agli sviluppatori sessioni approfondite e laboratori pratici per saperne di più su iPhone OS 4, il sistema operativo mobile più avanzato al mondo," afferma Scott Forstall, senior vice presidente di Software iPhone di Apple. "WWDC offre un´opportunità unica agli sviluppatori di lavorare al fianco degli ingegneri Apple e di interfacciarsi con i progettisti per rendere le loro applicazioni per iPhone e iPad ancora migliori."

WWDC 2010 ha l´obiettivo di fornire contenuti avanzati a sviluppatori specializzati su cinque tematiche tecnologiche: Application Frameworks; Internet & Web; Graphics & Media; Developer Tools e Core OS. Gli ingegneri di Apple terranno oltre 100 sessioni tecniche orientate alle soluzioni e laboratori. WWDC 2010 propone ad una "community" incredibilmente varia l´opportunità di entrare in contatto con migliaia di sviluppatori iPhone, iPad e Mac® da tutto il mondo.

Le sessioni offerte in supporto alle cinque tematiche tecnologiche includono:

-Application Frameworks: Implementazione di Notifiche Push e Local; Verifica Futura della tua App; Capire Foundation; Cosa c´è di Nuovo in Foundation per iPhone OS 4; Cocoa Avanzato; Consigli e Trucchi Avanzati per Cocoa® Text; Progettazione APO per Cocoa e Cocoa touch®; Riconoscimento Gesture Avanzato; Integrare Pubblicità con iAd; Costruire un´Esperienza Utente Personalizzata Basata su Server; Utilizzare Core Location in iPhone OS 4; Integrazione Calendar con Event Kit.

-Internet & Web: Distribuire Audio e Video Utilizzando gli Standard Web; Ottenere il Meglio da Safari® Integrated Developer Tools; Utilizzare HTML5 Local Data Storage; Aggiungere il Riconoscimento di Gesture e Touch alle Pagine Web su iPhone OS; Creare Info Graphics con Tecnologie Web Standard.

-Graphics & Media: Tuning e Ottimizzazione di OpenGL ES, OpenGL ES Shading & Advanced Rendering; Anteprima OpenGL ES per iPhone OS; OpenGL per Mac OS X, Progettazione e Sviluppo di Giochi per iPhone OS; Introduzione al Game Center; Preparazione dei Giochi su Game Center; Tecniche Game Center; Core Animation in Pratica; Scoprire AV Foundation; Media Editing con AV Foundation; Anticipazioni su HTTP Live Streaming.

-Developer Tools: Developer Tools Overview; Progettare Apps con Interface Builder; Lavorare Efficacemente con Objective-C® su iPhone OS; Padroneggiare i Core Data; Tecniche Objective-C e Garbage Collection Avanzate; Analisi Strumentale di Performance Avanzata; Dominare Xcode per Sviluppo iPhone; e Adottare il Multitasking su iPhone OS.

-Core OS: Network App per iPhone OS; Core OS Networking, Costruire App Sicure, Sviluppare App che funzionino con gli accessori iPhone OS; I/O Kit Device Drivers per Mac OS X; Semplificare il Networking con Bonjour®.

Inoltre alla WWDC 2010 saranno annunciati 5 vincitori per iPad e 5 per iPhone Apple Design Award. Non è richiesto alcun requisito per partecipare, i vincitori saranno selezionati dall´App Store in base a criteri che includono il design, l´eccellenza tecnica, l´innovazione, la qualità, le scelte tecnologiche e la performance.

Visita il sito Apple Worldwide Developers Conference 2010 per la registrazione ed avere maggiori dettagli all´indirizzo developer.apple.com/wwdc.

mercoledì 28 aprile 2010

Androidi all'arrembaggio

Il nuovo report di AdMob relativo a marzo 2010 evidenzia che sul mercato americano le vendite di smartphone con sistema operativo Android hanno superato quelle di iPhone.
Giusto per intenderci, parliamo del solo mercato americano, delle sole vendite di marzo, e solo di smartphone (mentre l'iPhone OS trova molto spazio anche sull'iPod Touch, se vogliamo parlare di mercato delle applicazioni... e pure dell'iPad, che per ovvi motivi non è incluso nelle statistiche di marzo).
Come ulteriore premessa, possiamo anche aggiungere un altro paio di considerazioni: la prima è che, dati alla mano, Apple non ha certo calato le vendite, quindi è l'ecosistema di Andoid che ha sensibilmente incrementato le vendite (anche se i dati delle vendite trimestrali non distinguono tra le differenti aree geografiche, quindi questa considerazione può lasciare il tempo che trova). La seconda è che marzo non era certo il mese migliore per le vendite di iPhone, vista l'imminente uscita dell'iPad, e l'avvicinarsi del nuovo modello di iPhone...

Chiuse le premesse, cosa può significare tutto questo?

Primo, che Google sta facendo un ottimo lavoro per la promozione di Android, visto che sempre più dispositivi lo stanno adottando (e questo potrebbe anche non essere un bene sotto certi aspetti, ma non è l'argomento di questo post). Di fatto l'iPhone rimane ancora il telefono più venduto, e rimarrà da solo a competere con una miriade di dispositivi Android: è normale che la discesa in campo di Android, con le modalità adottate da Google (e quindi con la possibilità di girare sull'hardware di più produttori), abbia generato un certo mercato...
Secondo, che il circolo vizioso di "telefoni -> sviluppatori -> applicazioni -> utenti" funziona (ovviamente) molto bene anche con Android: più si espande il mercato, più gli sviluppatori sono interessati alla piattaforma, il che genera più applicazioni e di conseguenza maggiore interesse negli utenti (e di riflesso un maggior numero di telefoni venduti).
Terzo, che forse le "chiusure" di Apple stanno realmente allontanando gli sviluppatori, con tutto quello che ne consegue (ma per il momento ci credo poco, anche perché comunque parliamo dei dati di marzo, mentre la "chiusura" sugli ambienti di sviluppo è stata annunciata ad aprile e i suoi reali riflessi sul mercato si potranno valutare, forse, tra qualche mese)

Quali saranno gli sviluppi di questa situazione? Possiamo considerare questo dato come il punto di partenza per la previsione sul "sorpasso globale" pronosticato per la fine del 2012? Azzardare conclusioni adesso mi pare quantomeno azzardato: ci sono sicuramente da valutare gli impatti dell'iPad e del nuovo iPhone 4G, quindi bisognerà attendere almeno altri due trimestri per capire se Apple veramente accusato il colpo... nel frattempo, mese per mese, potremo analizzare le nuove statistiche di AdMob.

martedì 27 aprile 2010

Rewind: il topo magico

Qualche tempo fa mi recai in un negozio di elettronica di consumo per acquistare una penna USB, e menre giravo per le corsie mi sono imbattuto nel Magic Mouse... non che sentissi il bisogno impellente di un mouse (il trackpad multituoch del MacBook Pro non ne fa sentire troppo la mancanza) ma ci sono occasioni in cui diventa, se non indispensabile, molto comodo, soprattutto quando si lavora con foto e video... e così me lo sono comprato.
Ne avevo già parlato ampliamente all'uscita (anche in occasione di una prova veloce) e dopo qualche giorno di utilizzo non posso che confermare le impressioni avute a suo tempo, che vorrei riassumere (o almeno di proverò) in modo schematico, nello stesso ordine in cui io stesso le ho verificate.
-Prezzo: non è sicuramente tra i mouse più economici, ma nemmeno tra i più costosi... a meno di palesi eccessi, solitamente non mi formalizzo troppo su questo aspetto: se l'oggetto mi piace, sono convinto della sua utilità, e credo che abbia "qualcosa in più" degli altri, il prezzo passa in secondo piano... certo che se costasse una decina Euro in meno nessuno si lamenterebbe, e forse il prezzo sarebbe più adeguato al prodotto.
-Estetica: nulla da dire... è un oggetto bello, ben realizzato, con la massima cura in ogni dettaglio, e una forma per certi versi originale... l'unica cosa che non riuscirò mai a capire è il perché della scelta del bianco, che ormai è sparito da ogni computer e dispositivo Apple (a parte il MacBook), per fare spazio al nero & alluminio.
-Ergonomia: forse questo aspetto è soggettivo, ma secondo me il Magic Mouse sta bene in mano, ha il giusto peso, la giusta dimensione, e il profilo un po' basso che facilità l'utilizzo dele funzionalità touch. Probabilmente non è l'ideale per chi è abituato a tenere la mano completamente appoggiata sul mouse, ma per chi ha la mano grossa (come me), o è abituato ad utilizzare mouse di dimensione normale/piccola, probabilmente non avvertirà alcun disagio.
-Utilizzo: il riconoscimento, con Mac OS X, è praticamente immediato, e si può iniziare subito ad usarlo (per Windows mi pare d'aver letto che esistono dei driver, forse non ufficiali, ma non ho ancora approfondito); il Magic Mouse è preciso su tutte le superfici e "scivola bene" grazie alle due strisce di palstica, strisce che però causano qualche fastidio in caso di superfici troppo "morbide" (per esempio se siete soliti usarlo sul divano, anche se in quel caso è forse più comodo il trackpad).
-Funzionalità: arriviamo al punto più discusso... se siete abituati ad avere zoom e rotazione sotto la punta delle dita del vostro trackpad multitouch, o ad avere Exposè e Dashboard a portata di click (col Mighty Mouse) scordatevi di fare le stesse cose col Magic Mouse: Apple prevede una serie molto limitata di gesture, anche se bisogna ammettere che lo scrolling "dinamico" (stile iPhone OS) è pregevole, e lo scorrimento delle pagine fatto con le dita parallele, non è così scomodo come potrebbe sembrare. Manca però qualsiasi possibilità di definire il click del tasto centrale (tipicamente associato ad Exposé sul Mighty Mouse, ma indispensabile anche per altre funzioni in certi programmi di grafica) nonché qualsiasi metodologia per effettuare zoom o rotazioni. In soccorso degli utenti sono giunti, fortunatamente, diversi tools di terze parti, tra cui Better Touch Tool, e Magic Prefs. Il primo appare più potente e flessibile, e permette di definire nuove gestures anche per il trackpad o shortcut particolari per la tastiera (il tutto con possibilità di decidere per quali applicazioni valgono le varie definizioni). Il secondo offre meno possibilità, ma è integrato nel sistema come pannello di preferenze, quindi può risultare più comodo. Personalmente ho optato per il secondo anche perché, a conti fatti (e come ampiamente previsto all'uscita), di nuove gestures comodamente utilizzabili non ce ne sono molte: il tasto centrale (che ho associato ad Exposé) si può comodamente simulare con un click a tre dita, ma già un click a 4 dita può avere scarso successo (se avete le dita grosse, è difficile farcele stare in modo inequivocabilmente distinto... è più probabile che ne vengano comunque rilevate 3); pinch o gesture a due dita in generale possono essere mal-interpretate e scambiate con lo scorrimento pagina; gestures a tre dita sono difficioltose da eseguire, e soffrono anch'esse di possibili ambiguità... per non incappare in questi problemi, al momento ho impostato lo zoom in/out con una gesture orizzontale, a un dito, partendo dal simbolo Apple; non è detto che continuando a sperimentare non riesca a trovare altre soluzioni soddisfacenti, ma per ora queste (click centrale e zoom in/out) sono le uniche aggiunte che ho fatto rispetto allo standard Apple.
-Controindicazioni: come già sperimentato con il trackpad del MacBook Pro, se vi abituate al Magic Mouse inizierete a fare gli stessi gesti anche mentre stringete tra le mani un mouse "normale"...
-Nota di colore: a differenza di quello che avviene solitamente, le pile in dotazione (già inserite nel Magic Mouse) non sono di marca sconosciuta, di dubbia qualità, e semi-scariche, ma sono di una nota marca e danno l'impressione di poter durare a lungo.
-Conclusioni: un acquisto soddisfacente? Per il momento direi di si: anche se è indispensabile ricorrere a tools esterni per configurare qualche funzione in più, il mouse risulta comunque comodo e preciso; anche ricorrendo ai tools esterni le gestures realmente utilizzabili non sono molte, ma in realtà non è che mi aspettassi grandi possibilità in tal senso sul mouse (col trackpad le cose funzionano diversamente perché non hai nulla da "impugnare"), quindi le aspettative sono in linea alle attese; se arriverà qualcos'altro da Apple, tanto di guadagnato, perché potenzialmente qualche funzione "ufficiale" in più può sicuramente saltar fuori...

lunedì 26 aprile 2010

Per chi ancora non ci credeva...

Su eBay sono comparsi (e subito ritirati) due iPod Touch con foto/video-camera, prototipi destinati ai team di sviluppo (come testinomiato dalla sigla DVT), che non sono mai venuti alla luce...
Sul perché Apple abbia deciso di non immetterlo sul mercato, è ancora un mistero (ne ho parlato molte volte, per esempio qui), anzi, si era ipotizzato un possibile aggiornamento intermedio di gamma per introdurre a inizio 2010 questa caratteristica... ipotesi che ormai sembra definitivamente crollata... si parlò di non-meglio-identificati problemi (la camera doveva essere più simile a quella dell'iPod nano, che non a quella dell'iPhone, la cui "gestione" in iPhone OS è già ben collaudata) ma sono più propenso a pensare che ci siano questioni di marketing, problemi di qualità (proprio per la camera differente), o dettagli software non ancora completamente messi a punto.
Resta comunque da chiedersi se prima o poi Apple deciderà di integrare una camera nell'iPod Touch, e di che tipo sarà. Il prototipo del nuovo iPhone ha messo in luce una serie di differenze "stilistiche" rispetto al modello precedente (differenze che personalmente trovo molto gradevoli), nonché di miglioramenti nella camera stessa (lente di dimensioni maggiori e flash); possiamo immaginare che anche il prossimo iPod Touch (atteso per consueto inizio settembre?) presenti delle differenze stilistiche simili, quindi potrebbe avere lo spazio per accogliere una camera simile a quella dell'iPhone... sicuramente contribuirebbe a tenere alto il livello delle vendite proponendo quel "qualcosa in più" che in molte occasioni può far comodo...

I numeri dell'era post-iPad

Di seguito, un mio articolo uscito lo scorso venerdì su Punto-Informatico.

I numeri presentati da Apple nei giorni scorsi rappresentano l'ennesimo record di un'ascesa che sembra ormai inarrestabile, soprattutto considerando che Apple ha ancora molte cartucce da sparare: a partire da iPad (che inciderà sui dati fiscali a partire dal prossimo trimestre), passando per il prossimo modello di iPhone, e arrivando al mercato di eBook, riviste, e quotidiani digitali, settore che su iTunes Store ha iniziato ora a muovere i primi passi.

Anche gli investitori devono aver pensato qualcosa di simile visto che, dopo la presentazione dei risultati, alla riapertura di Wall Street il titolo AAPL è ripartito da una quota vicina ai 260$, ben più alta dei 245$ della precedente chiusura. Al di là dei numeri assoluti, è sempre il confronto con altri dati a dare la giusta idea della situazione, e anche qui Apple riesce a dare il meglio. Se l'incremento di vendite di computer (rispetto al 2009) è un fattore comune di tutto il mercato dell'informatica, e se il calo rispetto al trimestre precedente è fisiologico (visto che i tre mesi precedenti erano quelli del periodo natalizio), ci sono almeno 3 dati che si distinguono dagli altri, tutti in senso positivo.

Il primo è la forte crescita dei mercati extra-americani, in particolare quelli Asiatico e Giapponese che crescono anche rispetto al trimestre natalizio; anche l'Europa fa decisamente meglio degli USA facendo segnare un più 37 per cento di CPU vendute rispetto al 2009, contro un più 20 del mercato americano. Probabilmente questo dato riflette (almeno in parte) il diverso modo in cui i vari paesi del mondo stanno uscendo dalla crisi mondiale che ci ha colpiti lo scorso anno, e che non è ancora conclusa definitivamente.

Il secondo elemento che emerge dal raffronto dei dati con l'anno passato riguarda la performance nelle vendite di computer: pur rappresentando "solo" il 27 per cento del fatturato totale (contro un 36 dello scorso anno) la crescita è stata del 33 per cento, con un più 40 per cento dei desktop che recuperano terreno nei confronti dei portatili. Se, a fronte di una simile crescita, il "peso" sul fatturato diminuisce, è evidente che c'è qualcosa che ha fatto di meglio, e visto che il settore iPod ha registrato sostanzialmente gli stessi numeri del 2009, il grande protagonista di questi risultati fiscali è ancora una volta iPhone, che in un trimestre di relativa calma riesce a fare gli stessi numeri del trimestre natalizio, nonostante la presentazione di iPad che in qualche forma poteva costituire una sorta di prodotto concorrente (o quantomeno spostare gli interessi di acquisto di una certa fascia di utenti).

Di pari passo con iPhone (anche se in percentuale minore) crescono anche gli introiti derivanti da iTunes Store (più 27 per cento) e quindi, almeno in parte, anche da AppStore. Purtroppo non è possibile conoscere il dettaglio dei singoli dati, ma è facile immaginare che buona parte degli 1,3 miliardi di dollari ricavati da iTunes Store arrivino proprio dal negozio di applicazioni per iPhone OS, negozio che (come accennato in apertura) a inizio mese si è arricchito di una nuova sezione dedicata ad iPad e arricchito da iBooks.

Quanto crescerà nel prossimo trimestre questa parte del fatturato di Apple (che nel totale pesa circa per il 10 per cento)? Le polemiche sulle nuove politiche adottate da Cupertino nei confronti degli sviluppatori possono minare le basi di quella che è stata una delle operazioni meglio riuscite degli ultimi anni (con quasi 200mila applicazioni presenti sullo store)? Le piattaforme più "aperte" riusciranno ad imporsi dimostrando di offrire dei reali vantaggi rispetto alla soluzione "chiusa" proposta da Apple?

La risposta a queste domande non è certo delle più semplici: c'è chi ha pronosticato per il 2012 il sorpasso di Android ai danni di iPhone, ma le cose potrebbero non essere così semplici, sia per questioni legate alla natura stessa di Android, sia perché chi ha fatto quel pronostico non aveva ancora considerato l'impatto di iPad. Le previsioni a lungo termine in un settore come questo (che si evolve velocemente) sono quasi impossibili da fare. L'annuncio di iPad a fine gennaio ha triplicato la presentazione di nuove applicazioni sull'AppStore, e una ricerca effettuata poco prima del lancio vero e proprio ha messo in luce che gli sviluppatori sono molto più interessati a realizzare nuovi progetti per iPhone e iPad piuttosto che per Android (il cui interesse cala dal 18 al 10 per cento).

In realtà questa ricerca (essendo precedente rispetto alla presentazione di iPhone OS 4) non prende in considerazione gli eventuali risvolti delle nuove regole imposte da Apple con l'arrivo dell'ultimo SDK, quindi lo scenario attuale potrebbe essere ancora diverso. Il condizionale è d'obbligo, perché un'altra ricerca più recente, condotta su un campione di oltre 200 sviluppatori professionisti, dimostrerebbe che iPhone OS è comunque in cima alle preferenze dei programmatori (l'81 per cento dichiara di avere progetti in corso su questa piattaforma), in buona compagnia con BlackBerry OS (74 per cento) e Windows Phone (66); Android e Symbian seguono, rispettivamente, con il 64 e il 56 per cento.

Le differenze non sono enormi, anche se è difficile valutare quanto queste percentuali si riflettano sull'effettivo numero di applicazioni sviluppate (e meno che meno sulla qualità delle stesse): per esempio possiamo immaginare che un programmatore lavori su 2 o 3 piattaforme, ma produca più software per quella che gli assicura rendite migliori, oppure che si prefigga di riutilizzare lo stesso codice su più piattaforme, così da ridurre i tempi di sviluppo (cosa che al momento, per iPhone OS, è resa quantomeno problematica visto che non sono ammessi ambienti di programmazione e compilatori diversi da quelli ufficiali).

Probabilmente molte cose sono destinate a cambiare nel corso dei prossimi anni, se non nei prossimi mesi, e solo il tempo ci dirà se Apple ha fatto la scelta giusta e se gli sviluppatori continueranno a produrre software per AppStore agli stessi ritmi sostenuti finora: di sicuro il lancio di iPad contribuirà a mantenere (se non ad aumentare) questa tendenza, ma nel corso del 2010 sono previsti numerosi prodotti concorrenti che, se dovessero incontrare i favori del pubblico, potrebbero anche spostare gli attuali equilibri degli sviluppatori, a tutto vantaggio della concorrenza e quindi degli utenti. Nel frattempo non resta che attendere i prossimi risultati fiscali per avere una prima idea di quanto il tablet possa aver cambiato gli equilibri interni di Apple.

venerdì 23 aprile 2010

iAndroid

Oggi mi limito a segnalarvi la notizia di un progammatore che è riuscito ad installare Android sull'iPhone EDGE. Sarà una strada che avrà un futuro (quantomeno nel mondo del telefoni Jailbreakati), o rimarrà un esperimento isolato? Difficile a dirsi... sicuramente vanno i migliori complimenti a questo programmatore, che addirittura ha fatto si che all'avvio si potesse scegliere con quale sistema avviare il telefono.

giovedì 22 aprile 2010

"La metà degli utenti", e altre percentuali

Ho criticato più volte chi parla male di Apple per partito preso, sottolineando il fatto che certe notizie bisognerebbe analizzarle alla fonte per capirle fino in fondo, senza affidarsi a chi dipinge le cose tutte bianche o tutte nere.
Stavolta la critica tocca, almeno in parte, a chi parla sempre e comunque bene dei prodotti Apple. E' di qualche giorno fa la notizia (ripresa da più siti) che "la metà degli acquirenti di iPad utilizza Windows", dato statistico che dovrebbe dimostrare che l'iPad non è oggetto di culto dei cosiddetti fanboy, ma è stato acquistato in massa anche da chi non utilizza Mac.
Al di là della validità o meno del metodo adottato da Chitika per estrapolare questo risultato (basato su un'analisi inrociata degli IP di provenienza dei click sui vari banner pubblicitari), e al di là del fatto che i risultati ottenuti non sono proprio uguali a quelli di altre ricerche simili di cui ho già avuto modo di parlare, basta dare un'occhiata a "tutti" i dati per scoprire come stanno realmente le cose: non è che metà dagli acquirenti usa Mac, e l'altra metà usa Windows... c'è molta gente che usa sia Mac che Windows, e visto che Windows gira anche sul Mac possiamo tranquillamente prendere la percentuale di utilizzatori di Mac OS X (che dovrebbe girare solo su Mac) come dato più affidabile.
Si giunge quindi alla conclusione che il 63% degli utenti iPad ha un Mac, mentre il restante 37% ha un PC (Win o Linux); c'è poi una parte di quel 63% che potrebbe utilizzare Windows su Mac o possedere sia un Mac che un PC-Win: è sicuramente un buon risultato, ma fa un effetto un po' diverso rispetto al modo in cui la notizia è stata pubblicizzata... se poi consideriamo che il Mac rappresenta una piccola fetta del mercato (5%? qualcosa di più negli USA?) dire che la maggior pare degli acquirenti dell'iPad rientra in quel 5%, non si direbbe un risultato così eclatante... resta comunque il fatto che di iPad ne hanno venduti parecchi e continueranno a venderne molti: per quanto mi riguarda confermo la mia previsione di 6-7 milioni di pezzi entro la fine dell'anno.

[cs] Le 39 Chiavi: la caccia al tesoro su www.mypage.it

Una nuova saga d’avventura, firmata dall’autore di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo arriva in libreri e su mypage.it

Su www.mypage.it arriva la caccia al tesoro più pericolosa di sempre. In occasione del lancio della nuova saga Le 39 Chiavi, il Battello a Vapore dà agli utenti di mypage.it l'occasione di vivere da protagonisti le avventure del primo romanzo Il labirinto delle ossa. Su www.mypage.it/lle-39--chiavi, oltre a leggere i primi due capitoli del libro, i ragazzi possono partecipare a una caccia al tesoro online per collezionare tutte le 39 Chiavi che svelano il mistero della famiglia Cahill. Rispondendo alle domande di un quiz che li porterà in giro per il mondo, gli utenti di mypage.it possono raccogliere gli indizi e scambiarli con i loro amici del social network per conquistare le 39 Chiavi..

Le 39 Chiavi è la nuova serie di libri d’avventura per ragazzi ideata dall’autore di Percy Jackson e gli Dei Dell’Olimpo Rick Riordan. È la storia di un’affascinante caccia al tesoro, narrata con ritmo serrato e trascinante. Nel primo volume Il Labirinto delle Ossa Amy e Dan Cahill vengono convocati per la lettura del testamento di nonna Grace. Dovranno decidere se accettare l'eredità di un milione di dollari opporre rinunciarvi per ottenere il primo degli indizi con cui scoprire il segreto della loro famiglia. Amy e Dan non ci pensano due volte e parte la caccia alle 39 Chiavi. Nella biblioteca segreta della nonna Amy e Dan trovano un libro misterioso che scopriranno esser stato scritto proprio da Benjamin Franklin, e che contiene indizi utili per la loro ricerca.

www.mypage.it è il primo social network per bambini in Italia con Parental Control. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi. L'amicizia su mypage.it non è però virtuale: per diventare amico di un altro bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua “parola magica”, che può essere scambiata soltanto nella vita reale. Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i loro amici in mypage.it.

mercoledì 21 aprile 2010

La saga continua...

Se avete letto il mio post di ieri, sapete che Gizmodo ha tra le mani quello che sembra essere il prossimo iPhone (se anche non l'avete eltto qui, probabilmente l'avrete letto altrove, visto che se ne parla un po' ovunque).
Se avete letto pure i commenti, sapete anche che tra i pochi dubbi che ci si potrebbe porre sulla veridicità del tutto, c'era il fatto che non erano ancora trapelate notizie dettagliate sulal componentistica interna, in particolare sul processore (dove tutti si aspettano novità, dopo l'esordio dell'A4 sull'iPad).
Bene, oggi Gizmodo ha continuato il suo scoop (o presunto tale) proponendo la "dissezione" del telefono e rilevando una scheda madre estremamente miniaturizzata, racchiusa in un case di metallo (la cui apertura potrebbe provocare rotture indesiderate), e senza alcun marchio. Questo non mette ancora la parola fine alla storia, ma sicuramente è un altro punto a favore della veridicità del tutto, visto che spiegherebbe la mancanza di certi dettagli che Gizmodo non riesce a fornire... a mio avviso rimane ancora il mistero di come mai Apple non abbia intrapreso misure atte a nascondere il tutto: si è limitata a chiedere la restituzione del dispositivo, che Gizmodo intende sicuramente restituire, ma senza rischiare di romperlo, e (a quanto pare) senza troppa fretta...
C'è anche chi ipotizza una clamosora messinscena che vede Apple tra i protagonisti, e chi pensa (più semplicemente) che ormai la frittata è fatta, ed Apple non ha alcun interesse a mostrarsi aggressiva nei confronti di Gizmodo: meglio sfruttare l'hype che si sta generando...

martedì 20 aprile 2010

Incredibile (iPhone 4G)

Com'è possibile che un'azienda come Apple, capace di chiudere gli iPad sottochiave nonostante fossero già stati ampiamente annunciati, capace di ergere alti muri di segretezza in occasione di ogni nuovo dispositivo presentato (fino al momento stesso della presentazione) e capace di querelare i siti che si azzardano a fornire "qualche notizia in più" ottenuta "chissàcome", a lasciarsi sfuggire nientepopodimeno che il prototipo del prossimo modello di iPhone (chiamato da alcuni iPhone 4G e da altri iPhone HD)?
Se volete sapere la cronistoria di come questo sia potuto accadere, date un'occhiata a questa pagina di Gizmodo, il sito che ricomprando l'iPhone smarrito (si parla di 5000 dollari) ha fatto un vero e proprio scoop, forse unico nella storia di Apple.
Al di là del fatto in sé, sulle specifiche del nuovo iPhone non si può dire molto, visto che Apple ha provveduto a bloccarlo da remoto. L'esame del dispositivo (che potete vedere in numerose foto su quest'altra pagina... almeno per ora...) ha comunque messo in luce molti dettagli interessanti: dalla camera frontale (è in arrivo iChat con video?) al flash della fotocamera sul retro, passando per micro-SIM (con sportello laterale, non più sopra), schermo di maggiore risoluzione, e un nuovo design che personalmente trovo molto più gradevole del precedente, con bordo (e pulsanti) in alluminio e fondo in materiale "vetroso".
A 'sto punto (riallacciandomi anche a quanto detto ieri) sono più propenso a valutare l'acquisto dell'iPhone che non quello dell'iPad... ma ci sono ancora un paio di mesi di tempo decidere.

PS: per la cronanca, il dipendente che ha "smarrito" l'iPhone, al momento continua a lavorare in Apple... anche se non vorrei essere nei suoi panni...

PPS: il rischio fake sembra scongiurato anche da altre verifiche incrociate, comprese lettere di Apple che chiedono ufficilamente la restituzione di un dispositivo di loro proprietà... certo è che se fosse un fake, sarebbe davvero ben fatto

lunedì 19 aprile 2010

Tra me e me

Considerando che...
-ho un iPod Touch col vetro rotto, e non so quanto valga la pena farlo aggiustare perché tanto non ci potrei mettere iPhone OS 4 (in ogni caso funziona anche così)
-l'iPod, prima o poi, lo vorrei comunque rimpiazzare
-iPhone OS 4 per iPad sarà disponibile solo in autunno
-si dicono cose buone sul prossimo modello di iPhone (magari ne parlerò nei prossimi giorni)
-si dicono buone cose pure sul prossimo modello dell'iPad (anche di questo, magari, ne parlerò nei prossimi giorni)
-il lancio dell'iPad è stato rinviato a fine maggio, e tra lavoro e ferie sicuramente non avrò tempo di valutare l'eventuale acquisto fino a fine giugno, quando potrebbe essere disponibile pure il nuovo iPhone

...quasi quasi a giugno, invece di prendermi l'iPad, mi faccio l'iPhone nuovo con il nuovo OS (dopo 4 modelli potrebbe essere il momento giusto per acquistarlo...), mentre per l'iPad aspetto la prossima versione: tanto se per sfruttarlo al meglio dovrei attendere l'autunno, a quel punto il primo modello sarebbe già a metà del suo ciclo vitale (supponendo un canonico ritmo di aggiornamento annuale)... ma sarà dura resistere, soprattutto se ci scappa un viaggio in USA, o un'altra occasione per acquistarlo a prezzo scontato...
Nel frattempo sto comunque valutando anche altre alternative ai prodotti Apple, ma Andoid non mi convince appieno, e parlando di telefoni/smartphone, qualche tempo fa ho avuto la possibilità di provare un Blackberry: non so di preciso che modello fosse e quanto fosse aggiornato, ma (display a parte) non è stata una bella esperienza...

Condivisione

Tra i miei crucci dell'attuale versione dell'iPhone OS, c'è la mancanza di una "cartella condivisa", ovvero una cartella di comune accesso a tutte le applicazioni (nonché al computer), dove copiare o salvare file, e andarli poi a ripescare, con qualunque applicazione; mi sono lamentato di questa mancanza pure alla presentazione dell'iPhone OS 4.
In realtà, non sono più tornato in maniera diretta sull'argomento, ma parlando dell'iPad (nell'articolo pubblicato su Punto-Informatico) ho accennato al fatto che questa "cartella condivisa" è in qualche forma già presente anche sull'iPhone OS 3.2 (quindi attualmente disponibile solo su iPad). Il suo funzionamento è spiegato in un'apposita pagina del supporto Apple, che vorrei qui di seguito riassumere.
Con l'iPad collegato al computer e iTunes avviato, nella sezione di sincronizzazione delle applicazioni, selezionandone che supporta il "File Sharing" (questo è il nome dato da Apple alla funzione), potete decidere di importare file nei formati supportati dall'applicazione, oppure scaricare sul computer i file presenti sull'iPad, a patto che dall'applicazione siano stati esportati nell'area in questione. Sull'iPad ogni applicazione programmata per supportare il File Sharing avrà accesso ai file che supporta, a patto che questi file siano stati caricati nell'area di File Sharing (dal computer tramite iTunes, oppure esportati da un'altra applicazione): se ricevete per esempio un allegato .doc in mail, potrete deciderlo di aprirlo con Pages, e da lì esportarlo nell'area condivisa... il giro è abbastanza contorto: perché non dare la possibilità di esportarlo direttamente da mail? e se non ho applicazioni in grado di aprire il file... questo rimane "ostaggio" della posta elettronica? Inoltre, una domanda per la quale non ho ancora una risposta definitiva: la sincronizzazione dei file può avvenire da qualsiasi computer con iTunes, oppure rischio di compromettere tutti i dati che ho sull'iPad nel caso di sincronizzazione con un computer diverso dal solito? (vista la procedura, credo che valga la prima opzione, anche perché in caso contrario sarebbe troppo limitato).
In definitiva, è una gestione molto grezza a livello di flessibilità, ma molto elaborata a livello di sincronizzazione: sicuramente non è l'ideale per chi vorrebbe mettere la mani ovunque... Mi chiedo poi se questa soluzione consentirà in qualche modo di scaricare file da internet per visualizzarli in qualche modo o passarli poi al computer (un manuale in PDF, per esempio); probabilmente la risposta è "si", visto che ci sono già ora applicazioni che consentono di effettuare il download: basterebbe aggiornarle affinché accedano all'area di File sharing... ma non sarebbe tutto più semplice se lo stesso Safari consentisse di fare il download nell'area condivisa?

PS: un discorso simile potremmo farlo anche per la stampa...

venerdì 16 aprile 2010

Un commento sugli aggiornamenti

Come già successo in passato, prendo spunto da un commento per approfondire la questione degli aggiornamenti hardware di Apple.
Volendo fare una considerazione di carattere generale, a me pare che, dopo lo spint iniziale che ha fatto seguito al passaggio ad Intel, Apple sia ritornata sui ritmi di aggiornamento precedenti, anche in virtù del fatto che l'offerta di prodotti è aumentata: il mio "elenco scherzoso" di ieri mette in luce che alla frequenza di una novità mensile, ci vorrebbe tutto l'anno per aggiornare l'intera linea... certo, nessuno vieta ad Apple di aggiornare più prodotti nello stesso mese, ma ci sono alcune cose non sono neanche state considerate (come i software professionali, o i display, che sicuramente possono essere aggiornati ancora meno frequentemente) mentre in alcuni mesi ho già previsto un doppio aggiornamento... di fatto si tratterebbe di un aggiornamento continuo...
In ogni caso, al di là delle politiche che stanno dietro gli aggiornamenti (siano esse di carattere tecnico o di marketing) non mi sento di dire che il ritmo sia troppo blando, anche se è ovvio che chi è in procinto di cambiare computer, o passare a Mac, è in perenne attesa dell'ultimo update... e visto che nel mondo Intel le cose sono un po' diverse rispetto al mondo PPC, la percezione cambia (anche in virtù del confronto diretto con la concorrenza) e dopo qualche mese le macchine sembrano già vecchie, perché escono prodotti nuovi in continuazione. Se poi anche Apple ci si mette ostinandosi a non inserire porte eSATA, lettori Bluray (servono davvero?) e altre cose del genere, allora il confronto diventa ancora più impietoso. Al di là si questo vorrei comunque vedere però qual'è il professionista che cambia il parco macchine ogni anno, o qual'è l'utente consumer che ha assolutamente bisogno dell'ultimo ritrovato in termini di potenza, quindi a livello "pratico" non vedo grossi problemi nell'attuale linea adottata da Cupertino.
Sul fatto di "osare di più", il discorso può diventare complesso: su alcune cose Apple va già controcorrente... fare un portatile con batteria non sostituibile, non è certo annoverabile tra le innovazioni (nel senso stretto del termine), ma è una mossa che inevitabilmente genera polemiche, e in tal senso Apple "ha osato" per implementarla... e comunque, innovazione o no, è stata una decisione che ha permesso di arrivare a portatili da 17" con 9 ore di autonomia e batterie che supportano fino a 1000 cicli di ricarica (e che di fatto non richiedono che la batteria sia sostituibile... guasti a parte...).
Lo stesso iPad mi sembra un discreto esempio di "osare di più", visto che va a proporre sul mercato un tablet (tipologia di macchina che finora è stato un flop) con un sistema operativo che richiede applicazioni scritte ad-hoc (anche se già ci girano tutte quelle per iPhone), e per di più stinge gli sviluppatori in una morsa che li obbliga a non appoggiarsi a tool esterni...
Ma venendo al caso più specifico di "osare di più" negli aggiornamenti, l'idea di un Mac OS X che faccia da congiunzione con iPhone OS sarebbe un'innovazione mica da poco, che si porterebbe dietro, anche eventuali innovazioni hardware... lungi da me la volontà di avere l'iPhone OS attuale come sistema operativo eslusivo di una macchina desktop, ma alcune idee si potrebbero mutuare in entrambi in versi, e sicuramente Mac OS X non avrebbe problemi (tecnicamente parlando) a far girare i software per iPhone OS, magari su un "layer" che, su richiamo specifico, gira sopra l'interfaccia attuale: già avviene adesso con l'apposito emulatore dell'SDK.
Restando invece in campo hardware, possiamo immaginare che il prossimo iPhone avrà anc'esso un processore custom, elemento poco visibile agli oggi dell'utente (se non per il fatto che, indirettamente, ne apprezzerebbe le prestazioni) ma che rappresenterebbe una bella innovazione... non è "osare di più" il fatto di proporre processori custom?
Ci sono poi alcuni ambiti in cui, effettivamente, il fatto di "osare di più" sembra che sia stato un po' accantonato: materiali e dettagli a parte l'iMac è uguale a se stesso (monoblocco dietro il pannello LCD) dai tempi del G5, e di anni ne sono passati un bel po'... non so se i designer sono in sciopero, se si sono dedicati ad altro (tra Air, portatili unibody, iPhone, e iPad) o se c'è una specifica "direttiva dall'alto" che ritiene quella attuale la forma ideale e senza necessità di variazioni... personalmente però vedrei di buon occhio un taglio netto sono questo punto di vista per proporre qualcosa di diverso... vedremo se/cosa salterà fuori da qui alla fine del 2011...

giovedì 15 aprile 2010

Prodotti Apple 2011

[vedi le previsioni aggiornate]

Il motivo di questo mio post "curioso" nasce dal fatto che analizzando le statistiche delle visite, trovo sempre più spesso accessi di persone che cercano informazioni sui prodotti Apple in uscita il prossimo anno...
Ora, visto che quando si parla di Apple è impossibile sapere pure cosa uscirà quest'anno, a puro scopo "scherzoso" mi cimenterò in una serie di previsioni (più o meno fantasiose) a lungo termine, così chi arriva su queste pagine con quella chiave di ricerca, perlomeno avrà qualcosa da leggere :-)
-Gennaio 2011: presentano Mac OS X 10.7 e sarà l'anello di congiunzione con iPhone OS; uscita prevista entro la fine dell'anno. Gli iPod Shuffle tornano ad avere i comandi on-board, il classic sparisce, e i nano raddoppiano di capacità restando grossomodo invariati.
-Febbraio 2011: finalmente un MacBook Pro col BluRay!
-Marzo 2011: Mac Pro a 32 core... bisognerà aspettare Mac OS X 10.7 per sfruttarli al meglio, ma anche con la 10.6.7 ci sono delle ottimizzazioni specifiche.
-Aprile 2011: seconda versione dell'iPad, con nuovo processore Apple basato su Cortex A9 e doppia videocamera.
-Maggio 2011: tra due prodotti consumer, spazio anche per i nuovi Xserve.
-Giugno 2011: alla WWDC, quinta versione dell'iPhone e relativo OS. Finalmente viene data maggiore flessibilità alla gestione dei files, mentre a livello hardware viene integrato uno zoom ottico 2x (sulla fotocamera del retro... quella frontale, introdotta nel 2010, rimane così com'è).
-Luglio 2011: aggiornamento del MacBook Air che diventa ancora più piccolo e leggero.
-Agosto 2011: restiling totale dell'iMac; viene abbandonato il monoblocco per lasciare spazio ad un display più sottile montato con un braccio snodato su una base simile al Mac mini: è un po' un ritorno al vecchio "lampadone" G4.
-Settembre 2011: as usual, nuovi iPod Touch derivati dall'iPhone (anch'essi con fotocamera, e una nuova Apple TV che innaugura la vendita dei contenuti video in tutta europa (che dite? era ora?)
-Ottobre 2011: come annunciato a inizio anno, arriva Mac OS X 10.7 (Lion) e arrivano anche i nuovi Mac mini, in tutto e per tutto uguali alla "base" dell'iMac presentato qualche mese prima.
-Novembre 2011: non è periodo per aggiornamenti consistenti, ma (in una stagione quantomeno anomale) arrivano le nuove release di iLife e iWork.
-Dicembre 2011: pausa... non si rilasciano nuovi prodotti sotto Natale...

PS: ovviamente va tutto preso per quel che è... un semplice gioco

mercoledì 14 aprile 2010

[cs] E' "successo"

Apple oggi ha rilasciato la seguente dichiarazione:

sebbene abbiamo consegnato più di 500.000 iPad nel primo fine settimana, la domanda è molto più alta delle previsioni e probabilmente continuerà a superare la nostra fornitura per le prossime settimane dal momento che molte più persone vedranno e toccheranno un iPad. Abbiamo anche raccolto numerosi preordini per il modello iPad 3G per la consegna a fine aprile.

Di fronte a questa sorprendentemente alta domanda negli Stati Uniti, abbiamo preso la difficile decisione di posticipare il lancio internazionale di iPad di un mese, fino alla fine di maggio. Annunceremo i prezzi internazionali e inizieremo a raccogliere i preordini Lunedì 10 maggio. Sappiamo che molti clienti desiderosi di acquistare un iPad saranno delusi da questa notizia, ma speriamo siano soddisfatti dal conoscerne la ragione - ad ora iPad è un successo enorme negli Stati Uniti.

Senz'aria

OK, com'era più o meno prevedibile, dopo l'abbuffata iniziale di iPad (che di fatto non si è ancora conclusa) Apple ha finalmente aggiornato i portatili, ma non tutta la linea, solo i MacBook Pro. Non è mia intenzione elencarvi le specifiche dei nuovi modelli, che trovate un po' ovunque (a partire dal sito Apple), né tirare in ballo questioni sul fatto che la scheda video sia nuova/vecchia potente/scarsa (la scelta è stata fatta principalmente per questioni di ottimizzazione dei consumi, tant'è che adesso si arriva fino a 10 ore di autonomia) o ragionare sui prezzi (lo stanno facendo già in molti...).
Mi premeva osservare solo un paio di cose: la prima è che, nonostante l'uscita delle nuove macchine, sulla homepage di Apple campeggia ancora l'iPad, e la seconda è che non è stato ancora aggiornato l'Air.
All'inizio di questo commento ho detto che l'abbuffata di iPad non è ancora terminata, il che è più che comprensibile visto che il modello 3G non è ancora arrivato, e il lancio mondiale è atteso per fine mese: chi attendeva i nuovi portatili sa già come trovarli, mentre a livello di marketing ha senso continuare a spingere sull'iPad, almeno per un altro mesetto... forse l'aggiornamento dell'Air (e, perché no, anche del MacBook bianco) arriverà proprio a metà maggio.
E' vero che per molte cose conta più il software che l'hardware, ed è anche vero che Apple, fin dai tempi dei PPC (ma ancora prima), non è mai stata troppo "rapida" negli aggiornamenti, ma ora che le soluzioni Intel abbondano, forse ci si aspetterebbe più spesso qualche computer nuovo in più oltre a iPhone e iPad... ma avrò modo di tornare sull'argomento nei prossimi giorni

[cs] Da Active: Vinoteka arriva alla versione 2

Active annuncia la disponibilità della versione 2.0 di Vinoteka per Apple Macintosh in lingua italiana.

Facile e divertente da usare, Vinoteka ha un'interfaccia che riproduce la realtà di una cantina: ideale per gestire una collezione di vini e liquori, per organizzare sessioni di degustazione e per coordinare l'abbinamento tra vino e cibo.

Creata la propria cantina, si sceglie il tipo di scaffale e la forma delle bottiglie fra quelle proposte, si applica l'etichetta sulla bottiglia ed ecco pronta la propria cantina.

Note di assaggio ed abbinamento con i cibi completeranno le informazioni da memorizzare.

Vinoteka 2 ha il costo di euro 39,90 IVA inclusa.

Per ulteriori informazioni visitate il sito:
http://www.active-software.com/vinoteka

Il dimostrativo del programma è disponibile da:
http://www.active-software.com/download

Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. I software distribuiti da Active sono disponibili nei principali rivenditori Apple in tutta Italia.

martedì 13 aprile 2010

[cs] Da Active: Disponibile PulpMotion 3 di Aquafadas

Active annuncia la disponibilità della versione 3.0 di PulpMotion di Aquafadas in lingua italiana.

PulpMotion è un programma che permette, partendo dalle proprie immagini, di creare animazioni usando effetti grafici di grande effetto.

Alle immagini si possono aggiungere suoni, con una colonna sonora perfettamente sincronizzata. La versione Advanced permete di sfogliare i propri media a schermo intero usando strumenti quali iPhoto, Aperture e Lightroom.

I propri filmati possono essere usati su web, inviati ad iPhone, caricati su YouTube e esportati per DVD, iWeb, Apple TV, iPod.

Un filmato sulla pagina del prodotto ne illustra le potenzialità: http://www.active-software.com/pulpmotion

Viene fornito in versione Standard ad euro 44,90 IVA inclusa ed Advanced ad euro 106,80 IVA inclusa.

Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://www.active-software.com

Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. I software distribuiti da Active sono disponibili nei principali rivenditori Apple in tutta Italia.

iPad a metà, manca iPhone OS 4

Di seguito, un mio articolo apparso ieri su Punto-Informatico:

Acclamato da molti per le sue caratteristiche di "unicità" (in particolare per la semplicità d'uso del sistema operativo), e criticato da molti altri per i suoi limiti (alcuni dei quali intrinsecamente legati alle medesime scelte che rendono "unico" il sisema), iPad continua nel bene e nel male a far parlare di sé.

Ha venduto bene, forse non tanto quanto sperato da Apple, ma nemmeno così poco quanto vogliono far credere i soliti allarmisti del flop annunciato. 300mila unità nel primo giorno è più di quanto fece iPhone al suo esordio nel 2007, ma meno di quanto ha fatto, lo scorso anno, iPhone 3GS: va comunque ricordato che parliamo solo del modello WiFi e solo del mercato USA, perché la versione 3G è attesa per fine mese contestualmente al lancio mondiale. La scorsa settimana, le vendite avevano già raggiunto il mezzo milione di unità (450mila quando hanno presentato iPhone OS 4), segno che le vendite proseguono a buoni ritmi: difficile fare adesso delle stime per il 2010, ma sicuramente si arriverà a cifre molto elevate, probabilmente intorno a 6-7 milioni di pezzi.

Parlando sempre di vendite, a parte le conferme sulle previsioni fatte il mese scorso in merito alla suddivisione del mercato tra i vari modelli, e alle modalità di utilizzo degli utenti, una statistica di Gene Munster mette in luce un dato a mio avviso molto importante: il 78 per cento di chi ha comprato iPad non aveva in programma di comprare prodotti alternativi (netbook, kindle, o altro). A molti questa osservazione può sembrare insignificante, ma di fatto significa che Apple è riuscita un'altra volta a creare una nuova esigenza di mercato, a crearsi una nuova nicchia nella quale tutti cercheranno di entrare, perché c'era già una nicchia simile, quella dei "vecchi" tablet, ma il mercato l'ha snobbata...

Chi cercherà di entrare in questa nuova nicchia con un prodotto vecchio, rischia di essere snobbato un'altra volta (ma di questo avremo modo di parlarne più in là nel corso dell'anno, quando sul mercato ci saranno più contendenti).

Tornando a parlare dell'oggetto in sé, al di là dei problemi hardware riscontrati su alcuni modelli (notizia buona per chi vuol creare del FUD, ma che lasciamo da parte per ragionare sulla validità o meno dell'idea), forse vale la pena di fare qualche considerazione sul funzionamento di iPad per capire quanto questo oggetto può essere davvero utile, che limiti abbia, e quanto possono essere rilevanti.

Fino alla scorsa settimana tutti avrebbero indicato come primo limite la mancanza del mulitasking per le applicazioni di terze parti, limite che finché si parlava di uno smartphone poteva anche essere accettabile, ma su un dispositivo come iPad (potenzialmente adatto a compiti più produttivi) comincia a far sentire il suo peso. Fortunatamente la presentazione di iPhone OS 4 ha risolto la questione, anche se per iPad bisognerà aspettare l'autunno: il che lascia immaginare che le differenze tra i due sistemi operativi, nonostante le apparenze, non siano poi così minimali.

Parlando di comodità d'uso, ho avuto modo in passato di lamentarmi dell'impossibilità di raggruppare le applicazioni, funzione indispensabile per fare un po' d'ordine tra le numerose pagine piene di app (con quasi 200mila titoli sull'App Store è facile riempire le pagine con applicazioni più o meno utili o simpatiche): anche stavolta la lamentela verrà colmata dall'arrivo della prossima versione del firmware.

Restando invece nell'ambito delle lamentele ricorrenti, che resteranno tali anche all'uscita nella nuova versione del sistema, non possiamo non citare la mancanza del supporto a Flash: anzi, per rincarare la dose, Apple ha inserito delle nuove clausole per i suoi sviluppatori, che di fatto impediscono di utilizzare strumenti come l'imminente Flash CS5 per sviluppare applicazioni per iPhone. Le ragioni di questa mossa (attualmente all'esame della Securities and Exchange Commission) sono probabilmente da ricercare negli screzi tra Apple ed Adobe, che negli ultimi anni sono andati continuamente in crescendo: secondo alcuni Apple vorrebbe prendersi la rivincita per la sempre minore attenzione rivolta da Adobe verso la piattaforma Mac, ipotesi plausibile anche se fantasiosa, ma che di fatto si ritorce verso utenti e sviluppatori.

In ogni caso, qualunque siano le motivazioni, pare ormai chiaro che Flash su iPhone OS non arriverà mai (a meno di chissà quali capovolgimenti di situazioni): che sia un bene o un male dipenderà da come si modificherà lo sviluppo futuro dei siti web, visto che HTML 5 ha le carte in regola per fare di tutto e di più anche senza utilizzare Flash. Di sicuro non tutti sono pronti a mollare di colpo la tecnologia Flash per abbracciare i nuovi standard, ma Apple ci tiene a far conosce su un'apposita pagina chi l'ha già fatto.

Passati gli "argomenti caldi" sulla bocca di tutti, a mio avviso c'è un'altro limite che ruota intorno alle possibilità di utilizzare iPad in modo produttivo: la gestione dei file. Ora come ora è indispensabile passare da iTunes (come per tutto il resto), e sincronizzare i file delle singole applicazioni. Viceversa, su iPad, se apriamo con Pages un file ricevuto per esempio in Mail dobbiamo avere l'accortezza di "esportarlo" verso la cosiddetta area di File Sharing per avere la possibilità di scaricarlo poi sul computer. È un passo in più rispetto alle precedenti versioni di iPhone OS, ma è una gestione ancora molto rigida: se non abbiamo applicazioni in grado di visualizzare il file, non c'è alcuna possibilità di "salvarlo" per recuperarlo successivamente, e in ogni caso è indispensabile passare dal proprio computer tramite iTunes.

Non c'è poi alcun modo di eseguire una stampa del documento direttamente da iPad, nonostante esistano alcune applicazioni che lo consentono: forse si tratterà di una delle 100 nuove funzioni di iPhone OS 4, di cui al momento si conosce ancora bene poco.

Uscendo un po' dall'ambito software, se parliamo di hardware si sentono molte lamentele riguardo la mancanza di porte USB o slot per SD. Di fatto, che piaccia o meno, il sistema di iPad non è fatto per supportare queste periferiche: quelle che si possono collegare sfruttano la connettività bluetooth (come la tastiera), il WiFi (stampanti di rete, ma solo attraverso specifiche applicazioni), oppure il dock attraverso eventuali adattatori (per esempio l'adattatore VGA per collegare un monitor); la mancanza di un file manager rende impossibile la gestione di un eventuale hard disk esterno collegato via USB, e l'unica cosa ammessa è l'importazione delle foto dalla macchina fotografica digitale (tramite adattatore USB o SD). È un limite intrinseco del sistema (più in generale di iPhone OS), un limite voluto in nome della semplicità, ma che potrà star stretto a molti.

In definitiva, possiamo pensare a iPad come una possibile alternativa all'uso quotidiano del computer? Ovviamente non esiste una risposta definitiva, perché tutto dipende da qual è l'utilizzo del computer: in ogni caso non è certo questo lo scopo principale di iPad, quantomeno non per tutti. C'è però chi ci sta provando (almeno per una settimana), e pare che non gli stia andando malaccio. Sicuramente la versione attuale del sistema operativo ha ancora qualche limite di troppo, quindi se ne potrà parlare nuovamente, con ulteriori dettagli, quando avremo tra le mani un iPad con iPhone OS 4.

lunedì 12 aprile 2010

L'iPad non è un computer

Prendo spunto da una mia risposta data su it.comp.macintosh, sull'argomento iPad e sul fatto che il computer bisognerebbe programmarlo, non solo usarlo, mentre l'iPad spingerebbe ad un uso passivo (nonché ad un "consumismo compulsivo" sull'AppStore).

Inizio subito premettendo che l'iPad non è un computer, né si propone di sostituirlo, se non per compiti particolari e specifici. Che poi l'esperienza d'uso del computer di alcune persone sia talmente limitata da poter essere tranquillamente rimpiazzata dall'iPad, è un'altro discorso... ma non è che Apple ha dismesso la sua linea di Mac a vantaggio dei soli iPad: iPad e Mac sono e restano due prodotti distinti, tant'è che l'iPad "necessita" di un computer (che sia Mac o PC-Win) per molte cose: dalla banale sincronizzazione della musica all'aggiornamento del sistema operativo. Alla luce di questa premessa, il discorso si potrebbe già chiudere, ma può essere comunque interessante proseguire nel ragionamento.
Come ho già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, i tempi in cui il computer era usato solo dai programmatori è finito da un bel pezzo, ma anche negli anni '80, ai tempi dello ZX-Spectrum del Commodore 64, c'era gente la cui unica massima espressione della programmazione consisteva nello scrivere LOAD "", premere il tasto enter e far partire la cassettina pirata comprata in edicola (che ai tempi le leggi sulla pirateria erano a dir poco inconsistenti)... non veniamo quindi a dire, come sta facendo qualcuno, che iPhone e iPad stanno introducendo il consumismo nell'informatica.
Considerando che c'è gente che si compra i netbook per far vedere i cartoni animati al figlioletto, dove sta il consumismo? Negli strumenti o nell'educazione all'uso degli stessi? Non mi pare che quando le nostre nonne hanno smesso di fare i maglioni in casa per comprarlo in negozio, ci siano stati scandali riguardo il consumismo... Così come non mi pare che si sia smesso di fare buona musica perché invece di regalare strumenti musicali si sono diffusi i lettori MP3... anzi, da quel che vedo (per il mio giro di amicizie, che include diversi musicisti) le scuole di musica sono aumentate e c'è molta più gente che sa suonare gli strumenti e di dedica alla musica dal vivo.
Tornando a parlare di informatica, l'accesso al computer ha raggiunto un bacino di utenza sempre più ampio: un tempo usava il computer solo chi ne aveva realmente bisogno, e che probabilmente aveva necessità di programmarlo (anche perché un tempo non è che ci fosse chissà quale abbondanza di software...). Ai tempi (come direbbero i nostalgici) Apple forniva Hypercard, ma anche oggi ci sono Automator e Xcode inclusi in ogni Mac, quindi non mi sento di dire che Apple non voglia stimolare allo sviluppo del software... dall'altro lato della medaglia non dimentichiamo che è stata la stessa Apple ha cambiare un po' le regole dell'informatica rendendo il computer più semplice da utilizzare per tutti, e oggi, il computer è utilizzato anche per un'infinità di compiti più o meno futili, quindi perché non delegare "altri" strumenti a questi compiti futili, rendendo la vita ancora più semplice a chi non ha voglia/tempo/necessità di programmare?
Il computer è uno strumento, un tempo usato dal 5-10% della popolazione (ottimista?) oggi usato dal 60% (in certi paesi di più, in altri di meno): che d'improvviso tutti abbiano necessità di programmare? Non credo proprio... anzi... per molti un computer offre "troppe" possibilità non sfruttate, quindi ben vengano strumenti dalle capacità ridotte se possono semplificare la vita a chi chiede solo di navigare in internet, controllare la mail e frequentare Facebook.
Poi si può anche essere d'accordo che l'AppStore "induca" all'acquisto, ma da lì ad usarlo come pretesto per demonizzare il consumismo mi pare tantino azzardato: il consumismo c'è sempre stato in varie forme e in tutti i settori. Se si va ad indagare sulla spesa media fatta mensimente sull'App Store si scopre che, in realtà, non è certo così elevata... inoltre, parlando di "educazione all'uso" degli strumenti (e riferendosi soprattutto alla musica) possiamo anche dire che forse è più educativo "comprare" (che sia da iTunes o altrove) che non affidarsi ad altri metodi di dubbia legalità, quindi ben venga l'acquisto semplificato... purché non se ne abusi...

giovedì 8 aprile 2010

iPhone OS 4 è arrivato

...o quantomeno è stato (in parte) presentato. Delle oltre 100 nuove funzionalità, a livello utente le novità maggiori riguardano il multitasking, le cartelle, iBooks e la nuova versione di Mail.
-Del multitasking credo non ci sia molto da dire: personalmente non lo trovo indispensabile sull'iPhone (a parte la possibilità di tenere aperto Skype mentre si fa altro), mentre è sicuramente qualcosa di pi utile sull'iPad, dove però arriverà solo in autunno... in realtà ci sarebbe da dire che la gestione del multitasking sembra fatta in modo ottimizzato, in modo tale da tenere attivi solo i servizi indispensabili, o addirittura imitarsi a "congelare" l'applicazione finché non viene richiamata.
-Le cartelle... più volte ho avuto modo di "invocarle", e finalmente sono arrivate
-iBooks mi pareva quasi d'obbligo, visto che di fatto non fa che aumentare il business di Apple
-La nuova versione di Mail consente finalmente di aprire gli allegati con le applicazioni di terze parti... ma se volessi salvarli e aprirli poi con applicazioni diverse, o importarli nel computer? Manca ancora la tanto agognata "cartella condivisa tra le applicazioni"...

Nell'attesa che gli sviluppatori ci diano qualche dettaglio in più analizzanod l'SDK, qualche spunto possiamo prenderlo dando un'occhiata alla slide che nel corso della presentazione preannucia le 100 novità. Su engadget trovate una buona sintesi dell'evento con molte immagini.

iPad: diamo i numeri confrontandoli con le previsioni.

Qualche tempo fa, in un commento in cui si parlava di statistiche relative ad un toto-iPad, si erano evidenziati dei dati per certi versi interessanti, che possiamo confrontare con i primi dati di vendita "reali":
-Innanzitutto, parlando di versione WiFi (il 3G non è ancora in vendita), gli interessi maggiori erano per il modello base da 16GB, mentre il top da 64GB era in coda alle preferenze. Le vendite confermano questa tendenza, anche se con differenze meno marcate di quanto ci si poteva aspettare (si parla rispettivamente di 39%, 33% e 28% per i modelli da 16, 32 e 64GB).
-Perfettamente in linea con le previsioni lo scopo di utilizzo dell'iPad: il 70% lo usa per navigare in internet, il 35% per controllare la posta, e il 38% per leggere eBook; stranamente solo il 26% pensa di usarlo per guardare video (anche se io stesso mi metto tra quelli che non lo userebbe per quello scopo)
-La maggior parte di chi ha comprato l'iPad è un utente Mac (ma c'è anche un buon 26% di utenti PC-Win), il 65% ha già un iPhone, e più del 90% ha anche un iPod. Questo è il dato più contradditorio, perché può essere visto sia in positivo che in negativo: in negativo perché può sembrare che l'iPad conquisti solo chi è già, in qualche modo, utente Apple; in positivo perché se parliamo di iPhone e iPod, la diffusione è comunque elevata ed eterogenea (infatti il 26% di utenti PC-Win è significativamente più elevato rispetto alla diffusione dei Mac, che possiamo stimare, ottimisticamente, intorno al 5%).
-Parlando di cifre di vendita, in base alle dichiarazioni si stimavano addirittura 10 milioni di pezzi per il 2010, cifra che è ancora molto lontana ed è quasi impossibile (al momento) stabilire se può essere realistica. Quello che possiamo dire è che sono stati venduti 300.000 iPad nel girono del lancio, e che ieri la cifra sia arrivata a 500.000. Si parla comunque del solo modello WiFi per il solo mercato USA: maggiori considerazioni si potranno fare a fine mese, quando entrambi i modelli saranno disponibili a livello mondiale
-Il dato a mio avviso più interessante, è che il 78% degli intervistati non ha mai pensato di comprare un prodotto alternativo, il che significa che Apple ci ha visto giusto un'altra volta...

mercoledì 7 aprile 2010

Una volta tanto...

...meno male che non siamo tra i primi.
Parliamo sempre di iPad e parliamo delle lamentele di alcuni clienti (fortunatamente, pare, in numero limitato... si parla di qualche centinaio di esemplari sulle 300.000 unità verndute).
I problemi più frequenti riguardano la connettività WiFi (problema che, a differenza di altre situazioni simili del passato, è stato ammesso in tempi rapidi da Apple, che ha approntato un'apposita pagina sul suo servizio di supporto (anche se pare che il problema abbia in realtà più casistica più vasta, quindi l'ammissione del problema, e la sua soluzione, è solo parziale).
Un'altro problema fastidioso è il surriscaldamento dell'iPad che lo manda in blocco di sicurezza con tanto di schermata che avvisa del problema: una situazione quindi prevista ma sicuramente non auspicata... al momento non c'è soluzione, se non quella di attendere il raffreddamento; non è nemmeno dato sapere se effettivamente c'è un surriscaldamento di alcuni esemplari (e in questo caso "perché"?) oppure un difetto nella procedura di rilevazione della temperatura e relativo blocco (in questo caso si potrebbe pensare che un aggiornamento del firmware risolva il problema).
Ci sono poi casi di alcuni display difettosi (nella norma dei possibili difetti degli schermi LCD) che vengono sostituiti da Apple in garanzia, quindi un non-problema, a parte il disturbo di passare a farsi sostituire l'iPad.
Altre cose di minore entità le potete trovare un po' ovunque in rete, visto che l'argomento è molto "caldo"...

martedì 6 aprile 2010

QU4TTRO [aggiornato]

...e fu così che mentre mi lamentavo del mancato aggiornamento dell'iPhone OS, Apple ti annuncia l'evento per la presentazione della quarta versione del sistema operativo per i suoi device ultraportatili.
Non è dato sapere molto in merito (grazie all'opportuna coltrina di fumo sollevata con l'iPad), ma pare quasi scontato che ci sarà [SQUILLO DI TROMBE] il multitasking. Un'indizio di questa possibilità lo possiamo intravedere nel fatto che la nuova versione di Skype per iPad non include le notifiche push: forse Skype sa che a breve saranno inutili? (ammesso che siano mai state utili, visto che la loro attivazione prosciuga la batteria, facendo venire meno uno dei motivi addotti da Apple alla mancanza del multitasking)

In ogni caso, onestamente, di avere il multitasking sull'iPhone (o iPod Touch) mi interessa relativamente poco: lo userei, forse, proprio per Skipe... Sull'iPad invece lo troverei già più interessante anche se, senza averne uno tra le mani, è un po' difficile capire se e quanto potrebbe essere realmente utile.

Quello di cui però sento maggiormente la mancanza è la famosa "cartella condivisa" tra le applicazioni, elemento di cui ho già parlato diverse volte... una cartella dove salvare i file (accessibile o cmq sincronizzabile anche da computer) e recuperarli all'occorrenza con l'applicazione desiderata. Ci sarà?

[aggiornamento]: se quella del multitasking e solo un'indiscrezione, è la stessa Apple a suggerire che l'iPhone OS 4 potrebbe includere direttamente una funzione di stampa, quantomeno per l'iPad (visto che si accenna a "stampa non ancora direttamente disponibile" pagine dedicate a iWork Touch)

lunedì 5 aprile 2010

Laborioso...

In questi giorni ho davvero poco tempo da dedicare al computer ma in occasione del lancio dell'iPad, stasera ho voluto accendere il mio MacBook Pro per cercare qualche recensione degna di questo nome (e per scoprire se l'uscita dell'iPad avesse portato qualche novità anche nell'iPhone OS per il mio iPod Touch).
Ammetto di non aver cercato a lungo, ma mi limito a segnalare un paio di cose, una in positivo, e una in negativo.
-Quella positiva, è la conferma della velocità dell'iPad (lascio a voi i dettagli se vi interessa approfondire esaminando i benchmark).
-Quella negativa è la brutta sorpresa (purtroppo sospettata) della mancanza della famosa "cartella condivisa" per lo scambio dei documenti... i dettagli sono ancora pochi, ma se pure Antonio Dini di Macity (che difficilmente dice mezza parola contro Apple) definisce "laboriosa" la procedura per sincronizzare i file di iWork, non c'è da ben sperare sotto questo punto di vista...

PS: ovviamente, almeno per il momento, nessun aggiornamento firmware per iPhone / iPod Touch, il che lascia supporre che qualche differenza c'è e potrebbe continuare ad esserci...

venerdì 2 aprile 2010

Pesci e pescioloni in rete, edizione 2010

Il primo aprile, oltre ad essere la data di nascita di Apple Computer, è tradizionalmente una giornata dedicata agli scherzi. L'anno scorso uno dei più simpatici fu quello delle gesture facciali per navigare con Opera, ma anche quest'anno c'è di che sbizzarrirsi.
Partiamo dalla versione australiana di Macworld, che annunciava la dismissione dei computer Mac e di Mac OS X a favore della "iPlatform" (ovvero dell'insieme di iPod, iPhone, iPad), con tanto di iPhone OS 3.2 (quello che dovrebbe equipaggiare i primi iPad) rinominato "OS Xi" (da leggersi eleven). La notizia, esplicitamente un pesce d'aprile, dà comunque da pensare visto come si sta muovendo il mercato e i relativi fatturati...
Ma restiamo su temi leggeri per parlare di iCade, un vero e proprio cabinet arcade fatto a misura di iPad, con tanto di applicazione specifica per usare tutte le ROM del MAME... confesso che se fosse vero non mi dispiacerebbe (e non credo di essere l'unico).
Allargando un po' gli orizzonti, arriviamo a Youtube, che per l'occasione si è riproposto di risparmiare banda (nonché soldi) trasmettendo i propri video in formato testuale.

Qualcuno che invece si era dimenticato di guardare il calendario, si è fatto prendere dal panico leggendo la notizia che Google si è comprata Apple; sullo stesso tono da pesce d'aprile, ma in senso completamente opposto la notizia (altrettanto improbabile) che Apple aquisisce Dell.

Cercando in rete ne troverete sicuramentr altri, e volendo potete partire da questo articolo su Punto-Informatico che ne fa una breve rassegna.

giovedì 1 aprile 2010

Non vedo l'ora...

...che l'iPad arrivi sul mercato.

Non tanto per l'iPad in sé stesso, ma per altri due motivi ben precisi: il primo è che finalmente potremo toglierci di dosso tutti i dubbi che si sono creati negli ultimi due mesi intorno a questo oggetto. Il secondo è che, una volta passato l'entusiasmo dell'iPad, forse che forse Apple potrà dedicare un po' del suo tempo anche agli aggiornamenti dell'altro hardware... anche se ho come il sospetto che per quest'ultima cosa vorrà attendere il lancio del tablet su scala mondiale (24 Aprile?) e magari un altro paio di settimane ancora, fino a metà maggio.
Ma quali sono le novità tanto attese? Sulla lista ce ne sono diverse, quasi tutte le macchine sono in carenza di aggiornamenti, ma l'attenzione (a mio avviso) cade inevitabilmente sul MacBook Air, sia per sue ancora numerose differenze rispetto all'attuale linea degli altri MacBook...

In ogni caso, nel frattempo, l'iPad è arrivato in prova ai giornalisti selezionati, e cominciano a fioccare tanto i primi video, quanto le prime recensioni (o quantomeno le prime impressioni). I commenti sono mediamente molto entusiastici: oltre al solito Walt Mossberg ci sono anche Andy Ihnatko ed EdWard Baig... ma bisogna anche pensare che probabilmente Apple ha mandato i primi modelli a chi già era entusiasta del prodotto, e difficilmente ne avrebbe parlato male. A parte questo, potete comunque dare un'occhiata ai vari video e assicurarvi con i vostri occhi dell'incredibile velocità e reattività del tablet Apple... non so se il merito è dell'hardware o di un'estrema ottimizzazione dell'OS, fatto sta che iPhone e iPod Touch (le cui basi sono comunque le stesse, visto che anche l'iPad si basa su Cortex A8), sembrano già roba vecchia se confrontate con l'iPad: è come se si fosse aperta una nuova porta sul futuro, anche se l'orizzonte visibile è ancora breve... iPhone OS 4, iPhone 4G, ed eventuali nuove versioni dell'iPad: a parte i pesci d'aprile (visto il giorno) c'è già chi parla di una versione più piccola e una più grande... che siano già in cantiere iPad da 7" e/o da 13"? Al momento mi pare poco probabile...