Nel gennaio del 2002 Future Power lanciava AIO, una linea di PC equipaggiati don Linux che di fatto (pur avendo un monitor più generoso) erano dei cloni dell'iMac. Ci aveva già provato un paio di anni prima con una linea chiamata E-Power che le costò una causa da parte di Apple con conseguente ritiro dal mercato, ma stavolta le cosa andarono diversamente, anche perché Apple stava abbandonando la vecchia linea di iMac con CRT per introdurre il cosiddetto lampadone, l'iMac G4 con base semisferica e monitor LCD collegato ad un braccio mobile.
Il lampadone, con la sua forma insolita e l'hardware rinnovato da un processore G4, riscosse grande successo, ma non fu l'unica novità del gennaio della mela. Nel corso del consueto (ai tempi) Macworld expo di inizio anno, Apple presentò anche l'iBook bianco con schermo da 14" (macchina che inizialmente sembrava destinata a un grande successo ma che alla fine vendette meno del modello da 12") e la prima versione di iPhoto. Quest'ultima, nella sua prima versione, era ben diversa dall'attuale, ma introduceva per le foto lo stesso concetto già utilizzato per la musica in iTunes: un libreria di cui l'utente non dovrebbe preoccuparsi (nel senso che non gli deve interessare la sua locazione e suddivisione sul disco rigido) e la possibilità di creare "album", ovvero l'equivalente delle playlist di iTunes. Col tempo vennero aggiunte le cartelle per raggruppare più album, la possibilità di gestire più librerie, gli eventi (che racchiudono le importazioni in un modo più "amichevole" rispetto ai "rullini" virtuali delle prime versioni) e tante altre piccole cose. Ancora oggi, a distanza di 10 anni, c'è chi è spaventato dal fatto che iPhoto si gestisca la libreria per i fatti suoi, e preferisce raggruppare "a mano" in specifiche cartelle...
Sempre a gennaio (verso la fine) il processore G4 supera la soglia psicologia del GHz (soglia che Intel e AMD avevano già superato da tempo anche se il G4, con la sua differente architettura, riusciva ancora a spuntarla in molti campi); ne beneficiarono subito i PowerMac.
E mentre Apple si lanciava nelle novità sopra descritte, IBM (complice i pessimi risultati finanziari) stava meditando di abbandonare il settore dei personal computer cosa che avvenne qualche anno più tardi (nel 2004-2005) con la cessione dell'attività a Lenovo.
In questo andirivieni di nuove macchine e nuovi sistemi, Sony butta nel mucchio un kit per usare la Playstation 2 come workstation Linux. Il kit comprendeva Hard Disk, tastiera, mouse, scheda ethernet e adattatore VGA, oltre ovviamente al DVD del sistema, basato sul kernel Linux 2.2.1 e comprensivo di gcc 2.95.2, glibc 2.2.2 e XFree86 3.3.6.
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