AAPL
La fonte dati per l'analisi del titolo AAPL ci consente sia di fare qualche considerazione legata ai cinque anni già esaminati sopra, sia di andare facilmente indietro nel tempo fino alla nascita di Apple, per meglio comprenderne l'evoluzione. Per valutare ancora meglio la situazione possiamo fare anche un confronto tra l'andamento del titolo AAPL e quello di altri grandi big del settore (Microsoft, Google, o HP) oltre che con l'andamento medio di Wall Street e del listino tecnologico (il NASDAQ).
Negli ultimi 5 anni Apple è la società che ha avuto la maggiore crescita del valore azionario, risultato quasi scontato viste le performance di cui abbiamo parlato sopra. Detto questo, si nota facilmente che fino all'inizio del 2010, al di là delle curve più o meno accentuate delle varie società, le curve presentano un andamento simile, con il 2007 in forte crescita (lo si vede chiaramente anche sui grafici di Google e Microsoft) un primo stop nel 2008, e la temporanea ripresa fino al secondo crollo nell'economia mondiale nel 2009. Dopo la fase peggiore, cioè la primavera del 2009, è iniziata una leggera ma costante ripresa, ripresa che per Microsoft, Google e HP si è arrestata a inizio 2010, mentre per Apple è andata crescendo fino ad ora, raggiungendo il +400 per cento rispetto al gennaio 2007. L'unica altra azienda che ha realmente guadagnato qualcosa (vicino al 50 per cento) è stata Google.
La fonte dati per l'analisi del titolo AAPL ci consente sia di fare qualche considerazione legata ai cinque anni già esaminati sopra, sia di andare facilmente indietro nel tempo fino alla nascita di Apple, per meglio comprenderne l'evoluzione. Per valutare ancora meglio la situazione possiamo fare anche un confronto tra l'andamento del titolo AAPL e quello di altri grandi big del settore (Microsoft, Google, o HP) oltre che con l'andamento medio di Wall Street e del listino tecnologico (il NASDAQ).
Negli ultimi 5 anni Apple è la società che ha avuto la maggiore crescita del valore azionario, risultato quasi scontato viste le performance di cui abbiamo parlato sopra. Detto questo, si nota facilmente che fino all'inizio del 2010, al di là delle curve più o meno accentuate delle varie società, le curve presentano un andamento simile, con il 2007 in forte crescita (lo si vede chiaramente anche sui grafici di Google e Microsoft) un primo stop nel 2008, e la temporanea ripresa fino al secondo crollo nell'economia mondiale nel 2009. Dopo la fase peggiore, cioè la primavera del 2009, è iniziata una leggera ma costante ripresa, ripresa che per Microsoft, Google e HP si è arrestata a inizio 2010, mentre per Apple è andata crescendo fino ad ora, raggiungendo il +400 per cento rispetto al gennaio 2007. L'unica altra azienda che ha realmente guadagnato qualcosa (vicino al 50 per cento) è stata Google.
Se dovessimo cercare un evento in grado di giustificare questo differente comportamento, possiamo dire che all'inizio del 2010 è stato lanciato iPad, prodotto tanto discusso (nel bene e nel male) ma che indubbiamente ha segnato una svolta nella storia di Apple (e forse anche in quella dell'informatica, visto che prima d'allora il tablet era rimasto un prodotto di nicchia). Difficile, se non impossibile, capire se veramente il tablet della Mela sia stato l'elemento in grado di segnare la differenza: dopotutto nel corso del 2007 la crescita di Apple era più ripida, ma anche quello era un periodo particolare, quello del lancio di iPhone.
Sotto certi punti di vista è però più interessante andare ad esaminare l'andamento del titolo AAPL a partire dalla sua nascita. Fino al 1989 Apple e Microsoft vanno di pari passo, il che non stupisce visto che tra Jobs e Gates ci furono diversi accordi sulla fornitura di software, sia per l'Apple II che per il Mac (le prime versioni di MS-Word e MS-Excel furono sviluppate proprio per il Mac). L'avvento dei PC-IBM compatibili segnò però un punto di svolta: dal 1990 al 2000 la crescita di Microsoft è inarrestabile (anche HP cresce, con tutto il NASDAQ) mentre AAPL si ferma, accusa i primi colpi al ribasso con l'uscita di Windows 3.1, e dal 1995 inizia una discesa costante che la porta a valori minimi nell'ottobre del 1997, prima dell'acquisto della NeXT e del reintegro di Jobs.
Da lì inizia la ripresa ed Apple (spinta da iMac e dalla riorganizzazione interna) cresce più rapidamente di tutti, perlomeno fino al 2000, quando lo scoppio della bolla tecnologica fa segnare uno stop dell'intero settore. Microsoft, nonostante primeggi come crescita totale nel periodo considerato, non ha più raggiunto i livelli del 2000, e lo stesso si può dire di HP e del NASDAQ. Apple, che pure aveva perso più di tutti, ha iniziato la ripresa nel 2003 e ci sono voluti quasi due anni per tornare ai valori del 2000; da lì in poi però la crescita è stata continua e costante, a differenza dei grafici della concorrenza che si sono quasi appiattiti (a parte Google la cui storia è però più recente). Dal 2007 in poi vale l'analisi fatta sopra.
Conclusioni
In attesa di verificare cos'è successo nel trimestre natalizio (i cui numeri trapelati finora lasciano comunque pensare positivo) e di vedere come proseguirà la storia della Mela sotto la guida di Tim Cook, questa analisi può dare un'idea generale dell'evoluzione di Apple negli ultimi cinque anni. che hanno segnato una grande trasformazione di questa azienda. Il lancio di iPhone, il successo di iOS e di AppStore, l'arrivo di iPad, hanno cambiato le regole e rimescolato le carte in tavola: oggi Apple guadagna più da questo settore che non dal settore computer (che è comunque in crescita), e questo potrebbe influenzare le sue strategie future.
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