venerdì 20 gennaio 2012

Cinque anni di Apple [prima parte: le Vendite]

Comincio oggi la pubblicazione del mio articolo di ieri su Punto-Informatico. Essendo lungo, lo pubblicherò a pezzi, quindi oggi parto dalle vendite (seguiranno Fatturato, Utili, Investimenti e AAPL):

Da qualche anno a questa parte ogni volta che Apple annuncia i risultati fiscali, per un motivo o per l'altro si parla di record. In attesa dei risultati che verranno resi noti la prossima settimana, per meglio comprendere l'evoluzione della società della Mela, cosa c'è dietro questi record, e se sono realmente tali (in relazione ai reali progressi finanziari) vale forse la pena di fare un'analisi che prenda in considerazione tutti i dati disponibili degli ultimi cinque anni.

Il periodo 2007-2011 non è stato scelto a caso: nel 2007 la transizione dai processori PowerPC agli Intel era già terminata, quindi esaminando questo periodo possiamo escludere eventuali variabili dovute al delicato periodo del cambio di CPU; inoltre il 2007 è stato proprio l'anno del lancio di iPhone, quindi partendo da quest'anno potremo valutare come l'arrivo di questo dispositivo (così come l'arrivo di iPad nel 2010) abbia modificato le abitudini degli utenti spostando i settori di interesse e, di riflesso, le principali risorse di fatturato.

Prima di iniziare l'analisi (che prenderà in considerazione cinque differenti aspetti: vendite, fatturato, utili, investimenti, e andamento borsistico) un paio di precisazioni. I trimestri finanziari di Apple sono sfasati rispetto all'anno solare: per esempio il primo trimestre fiscale del 2010 si riferisce agli ultimi tre mesi (cioè il trimestre natalizio) del 2009, il che dovrebbe rendere chiaro perché certi picchi di fatturato e di vendita siano sempre relativi ai primi trimestri fiscali di ogni anno. In secondo luogo le fonti: i dati sono accessibili e verificabili da tutti partendo dall'archivio dei comunicati stampa di Apple, mentre i numeri relativi agli investimenti in ricerca e sviluppo arrivano da un articolo di ZDNet (i cui dati trovano comunque conferma anche in molti altri siti); infine i grafici degli andamenti borsistici sono tratti da Yahoo, ma si possono ritrovare pari pari su qualunque sito offra un servizio simile.

Vendite
La prima cosa che si nota dando uno sguardo alle vendite di computer è la "stagionalità", ovvero l'andamento di alti e bassi che si ripete con lo stesso andamento di anno in anno a seconda dei trimestri considerati. Questa variabile non è uguale in tutti i continenti: il trimestre natalizio è quello dove globalmente c'è un picco nelle vendite, picco che parrebbe trascinato verso l'alto dalle vendite europee, visto che negli USA il picco maggiore si ha invece nel trimestre precedente, quello caratterizzato dal ritorno a scuola degli studenti (il che, a mio avviso, evidenzia anche un diverso approccio all'informatica). Non mostra particolari tendenze di questo tipo l'andamento delle vendite nel continente asiatico, che in un crescendo quasi continuo dal 2007 ad oggi ha quintuplicato le vendite di computer Apple, facendo segnare la miglior performance di crescita rispetto a quella di tutti gli altri paesi e rispetto anche alla tendenza generale (il cui incremento è stato del 200 per cento). La crescita dei mercati extra-USA ha fatto si che il peso degli Stati Uniti passasse da una quota che si aggirava tra il 40 e il 45 per cento delle totale ad un più modesto 35, il che dovrebbe tradursi in una maggiore considerazione di tutti i mercati, anche se talvolta si assiste ancora a lanci differiti dei prodotti.

vendite mac
Parlando sempre di stagionalità ed esaminando gli altri prodotti Apple, iPod è il dispositivo che più risente di questo fattore: tant'è che nel trimestre natalizio le vendite raddoppiano, passando all'incirca da una media di 10 milioni di esemplari a 20 milioni. Una cosa che sorprende è che le vendite di iPod continuino a mantenersi elevate nonostante il crescendo di iPhone e degli altri smartphone. In realtà mancano dati specifici sulla vendita dei vari modelli di iPod, quindi qualsiasi ipotesi dovessimo fare in proposito potrebbe rivelarsi errata: possiamo supporre che le vendite di iPod rimangono alte grazie alla vendita del modello touch con iOS (e quindi con la possibilità di usare tutte le App) oppure grazie all'iPod nano, sicuramente più agevole di un iPhone per chi ascolta musica durante l'attività sportiva, nonché utilizzabile anche come orologio (anche se, ad onor del vero, nonostante i numerosi cinturini in vendita, non ho incontrato ancora nessuno che lo utilizzasse in quel modo). Detto questo, le vendite di iPod hanno comunque subìto un sensibile calo negli ultimi trimestri: a partire dalla seconda metà dello scorso anno, iPhone ha venduto più del lettore musicale (a parte l'inevitabile picco natalizio del 2010) e nella seconda metà del 2011 anche l'ultimo arrivato, iPad, ha superato le vendite di iPod. Dopotutto lo stesso Jobs decise di produrre l'iPhone (migrando alcune idee da un tablet che era già in sviluppo) pensando che nessuno, con in tasca un telefono capace di riprodurre musica, avrebbe più comprato un iPod.

vendite icosi
L'analisi delle vendite non si ferma qui ma offre almeno altri due spunti di riflessione. Il primo riguarda il confronto tra le vendite di computer desktop e portatili: per tutto il 2007 e buona parte del 2008 i computer desktop rappresentavano una percentuale compresa tra il 60 e il 70 per cento del totale, con oscillazioni dovute all'alternanza nella presentazione dei nuovi modelli. Apple già da qualche tempo stava puntando maggiori risorse nel settore portatile e i numeri le hanno dato ragione: il 2009 e l'inizio 2010 videro una situazione di sostanziale pareggio (con i soliti alti e bassi legati alle presentazioni di nuovo hardware) ma dalla seconda metà del 2010 i portatili hanno preso il largo arrivando a conquistare i due terzi delle vendite totali di Mac. In questo contesto non va comunque dimenticato che anche la vendita di computer fissi continua a crescere: dal 2007 ad oggi la vendita di desktop Apple è grossomodo raddoppiata, mentre i portatili hanno operato il sorpasso quadruplicando (o quasi) la cifra iniziale.

confronto vendite portatili e desktop

Il secondo spunto di riflessione riguarda invece il confronto tra iOS e OS X, che sotto certi punti di vista diventa anche un confronto tra Mac e iPad, ovvero tra computer e tablet . Fino al 2007 la quota di iOS era ovviamente pari a zero e si mantenne a livelli bassi fino a metà del 2008, quando il lancio di iPhone 3G coinvolse tutto il mondo e non solo gli USA o pochi paesi europei. Da qual momento in poi la crescita dei dispositivi iOS è stata esponenziale, rallentata nell'ultimo trimestre solo dall'attesa del nuovo modello di iPhone, che poi ha fatto registrare ben 4 milioni di unità vendute nel solo week-end del lancio (e le prime voci sul trimestre natalizio parlano di nuovi record raggiunti grazie alla vendita congiunta di 3GS, 4 e 4S). iPhone a parte, possiamo notare come anche le vendite di iPad abbiano superato da subito le vendite di Mac, e questo andamento avrà sicuramente delle ripercussioni sulle scelte future di Apple: iOS, escluso il trimestre in corso, ha venduto complessivamente 185 milioni di dispositivi (di cui 40 milioni di iPad) e nel calcolo non sono compresi gli iPod Touch (stimabili in 70 milioni) e le AppleTV (che prima o poi potrebbero cominciare anch'esse a far girare le App vendute sull'iTunes Store). Di contro, nello stesso periodo, Apple ha venduto meno di 60 milioni di Mac: una cifra di gran lunga inferiore.

confronto vendite ios e os x



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