Fatturato
In linea generale il fatturato rispecchia, per ovvi motivi, gli stessi andamenti già visti per vendite, ma con alcune sottili differenze. Se la stagionalità nella vendita di computer aveva qualche differenza tra i vari continenti, il fatturato mostra gli stessi picchi natalizi in ogni parte del mondo, segno che il fatturato di questo trimestre è dettato principalmente dalla vendita di dispositivi diversi dal classico computer: nello specifico, ciò che più sembra influenzare il fatturato di Natale è iPod, al cui raddoppio numerico delle vendite corrisponde qualcosa in più del doppio se guardiamo l'andamento del fatturato (per Natale si comprano gli iPod più costosi?).
Complessivamente il fatturato cresce grazie al contributo di tutte le linee di prodotto (a parte iPod che, come accennato sopra, comincia a flettere a causa della concorrenza degli smartphone) ma la vera impennata la si può notare a partire dal 2009, dopo il lancio di iPhone 3GS, e ancor più nel 2010, dopo l'uscita di iPad, dispositivo che in poco più di un anno ha conquistato il 25 per cento del fatturato totale.
In linea generale il fatturato rispecchia, per ovvi motivi, gli stessi andamenti già visti per vendite, ma con alcune sottili differenze. Se la stagionalità nella vendita di computer aveva qualche differenza tra i vari continenti, il fatturato mostra gli stessi picchi natalizi in ogni parte del mondo, segno che il fatturato di questo trimestre è dettato principalmente dalla vendita di dispositivi diversi dal classico computer: nello specifico, ciò che più sembra influenzare il fatturato di Natale è iPod, al cui raddoppio numerico delle vendite corrisponde qualcosa in più del doppio se guardiamo l'andamento del fatturato (per Natale si comprano gli iPod più costosi?).
Complessivamente il fatturato cresce grazie al contributo di tutte le linee di prodotto (a parte iPod che, come accennato sopra, comincia a flettere a causa della concorrenza degli smartphone) ma la vera impennata la si può notare a partire dal 2009, dopo il lancio di iPhone 3GS, e ancor più nel 2010, dopo l'uscita di iPad, dispositivo che in poco più di un anno ha conquistato il 25 per cento del fatturato totale.
Parlando di percentuali, prima dell'uscita di iPhone erano ovviamente i Mac a farla da padrone, con percentuali prossime al 50 per cento del totale; iPod totalizzava gran parte del rimanente (soprattutto nel solito trimestre natalizio), mentre una quota del 10 per cento veniva realizzata dall'iTunes Store e un altro 10 per cento dalla vendita di software e accessori hardware. L'uscita di iPhone ha cambiato le carte in tavola: il telefono è arrivato a coprire, da solo, il 40 per cento del fatturato, con punte vicine al 50 nel secondo trimestre di quest'anno. Il primo a rimetterci è stato, per l'appunto, iPod, che è passato a un modesto 4-5 per cento. I Mac si sono ridimensionati ma conservano comunque una percentuale intorno al 20 per cento che è assolutamente compatibile col fatto che si siano aggiunte due nuove linee di prodotto (smartphone e tablet): se guardiamo alla sola linea Mac, dal 2007 ad oggi il fatturato è più che raddoppiato, e visto che vendite sono triplicate, significa che il prezzo medio del prodotto acquistato è sceso.
Parlando sempre di Mac, il confronto tra portatili e desktop presenta un andamento diverso rispetto a quanto riscontrato per le vendite: i portatili sono sempre state delle macchine mediamente più costose, e anche quando rappresentavano solo un terzo delle vendite, totalizzavano il 60 per cento del fatturato relativo alla vendita di computer. Ora che le proporzioni si sono invertite e che i portatili costituiscono più della metà di tutti i Mac venduti, la percentuale di fatturato dei portatili è salita "solo" al 70 per cento, segno che il prezzo medio di acquisto è cambiato: dai 1500 dollari/portatile del primo trimestre 2007 siamo passati ai 1250 attuali, mentre per i desktop siamo passati da un prezzo medio di 1420 dollari a 1310.
Un'ultima considerazione riguarda la suddivisione geografica del mercato. Nel 2007 il 50 per cento del fatturato era realizzato negli USA (forse qualcosa di più se consideriamo che gli Apple Store, conteggiati a parte, nel 2007 erano principalmente in USA); oggi gli Stati Uniti totalizzano solo un terzo dell'intero fatturato di Apple (più, ovviamente, la parte degli Store statunitensi). Sotto questo punto di vista possiamo notare come il continente asiatico si cresciuto di circa 15 volte, e anche l'Europa è passata da poco più di un miliardo di dollari agli oltre 7 miliardi dell'ultimo trimestre contabilizzato. Anche il Giappone è cresciuto di circa 5 volte, mentre sia gli USA che gli Apple Store hanno triplicato i propri introiti. Se per questi ultimi la crescita è sicuramente legata all'aumento dei punti vendita (solo in Italia se contano 9 nel 2011, mentre nel 2007 non ce n'era nessuno) la crescita del fatturato europeo è da attribuirsi in gran parte al successo di iPhone, mentre per il continente asiatico ci sono diversi fattori legati più in generale all'ampliamento del mercato.
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