venerdì 24 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
cui prodest?
Ultimamente vedo moltiplicarsi le pubblicità comparative sui tablet, tutte volte a sminuire l'iPad (se preferite, volte ad evidenziarne le mancanze), a classificarlo come un "banale e grosso iPhone", a mostrare che gli altri "fanno di più"...
Al di là del fatto che un dispositivo non è necessariamente migliore perché "fa di più" (soprattutto se quel "di più" è qualcosa che poco si addice, per motivi vari, al dispositivo stesso), a chi giovano queste pubblicità?
Che senso ha, oggi, paragonare le prestazioni dell'iPad con quelle un dispositivo che uscirà, forse a metà 2011? Di quei tempi ci sarà l'iPad 2, e saremo prossimi anche a iOS 5... a chi giova quindi questo confronto?
Che senso ha sminuire l'iPad dicendo che al CES2011 verrà presentato "qualcosa di meglio"? "qualcosa" cosa???
Ricordate il recente Antennagate, con la concorrenza intenta a dire che l'iPhone 4 prende male, senza preoccuparsi di verificare le stesse cose in casa propria, o quantomeno di dimostrare che i propri telefoni prendono meglio (perché a parlar male degli altri si fa in fretta, ma poi bisogna dimostrare che in casa propria le cose vanno diversamente)? Bene, nel caso non ve ne siate accdorti, tutto è crollato su sé stesso... anzi, l'iPhone 4 è stato l'iPhone di maggior successo, e Antennagate (dopo mesi di silenzio) si è rivoltato contro la concorrenza stessa...
A inizio anno scrissi un articolo in cui dicevo che Apple faceva bon gioco di marketing a lasciar sfogare gli altri, per presentare il suo tablet in un evento a sé stante: concorrenza spiazzata, alternative inesistenti (cancellate/rimandate) e iPad che conquista il mercato... ho come la sensazione che quest'anno la storia si ripeterà allo stesso modo: forse la concorrenza riuscirà a proporre qualcosa di più concreto, magari con la notizia boom di Windows per processori ARM (ipotesi che al momento, tecnicamente, mi lascia un po' perplesso) o con HP che finalmente si decide a sfruttare il WebOS comprato con Palm... ma Apple riuscirà ancora a mettere il bastone tra le ruote agli annunci del CES2011, visto che, oltre all'iPad 2, sono in arrivo il Mac AppStore, le riviste per iPad in abbonamento, e magari ancora qualcos'altro (sperando che il 2011 non trascuri troppo il settore computer a scapito di iOS...)
In ogni caso, riallacciandoci al discorso di apertura, mentre gli altri perdono tempo con spot di dubbia utilità, Apple allarga il suo Datacenter (ancora in costruzione e con scopi ancora ignoti), allarga il suoi campus comprando da HP, e assume manager da RIM, probabilmente per attaccare con più convinzione il segmento professionale dove, parlando di smartyphone, il Blackberry la fa ancora da padrone.
Al di là del fatto che un dispositivo non è necessariamente migliore perché "fa di più" (soprattutto se quel "di più" è qualcosa che poco si addice, per motivi vari, al dispositivo stesso), a chi giovano queste pubblicità?
Che senso ha, oggi, paragonare le prestazioni dell'iPad con quelle un dispositivo che uscirà, forse a metà 2011? Di quei tempi ci sarà l'iPad 2, e saremo prossimi anche a iOS 5... a chi giova quindi questo confronto?
Che senso ha sminuire l'iPad dicendo che al CES2011 verrà presentato "qualcosa di meglio"? "qualcosa" cosa???
Ricordate il recente Antennagate, con la concorrenza intenta a dire che l'iPhone 4 prende male, senza preoccuparsi di verificare le stesse cose in casa propria, o quantomeno di dimostrare che i propri telefoni prendono meglio (perché a parlar male degli altri si fa in fretta, ma poi bisogna dimostrare che in casa propria le cose vanno diversamente)? Bene, nel caso non ve ne siate accdorti, tutto è crollato su sé stesso... anzi, l'iPhone 4 è stato l'iPhone di maggior successo, e Antennagate (dopo mesi di silenzio) si è rivoltato contro la concorrenza stessa...
A inizio anno scrissi un articolo in cui dicevo che Apple faceva bon gioco di marketing a lasciar sfogare gli altri, per presentare il suo tablet in un evento a sé stante: concorrenza spiazzata, alternative inesistenti (cancellate/rimandate) e iPad che conquista il mercato... ho come la sensazione che quest'anno la storia si ripeterà allo stesso modo: forse la concorrenza riuscirà a proporre qualcosa di più concreto, magari con la notizia boom di Windows per processori ARM (ipotesi che al momento, tecnicamente, mi lascia un po' perplesso) o con HP che finalmente si decide a sfruttare il WebOS comprato con Palm... ma Apple riuscirà ancora a mettere il bastone tra le ruote agli annunci del CES2011, visto che, oltre all'iPad 2, sono in arrivo il Mac AppStore, le riviste per iPad in abbonamento, e magari ancora qualcos'altro (sperando che il 2011 non trascuri troppo il settore computer a scapito di iOS...)
In ogni caso, riallacciandoci al discorso di apertura, mentre gli altri perdono tempo con spot di dubbia utilità, Apple allarga il suo Datacenter (ancora in costruzione e con scopi ancora ignoti), allarga il suoi campus comprando da HP, e assume manager da RIM, probabilmente per attaccare con più convinzione il segmento professionale dove, parlando di smartyphone, il Blackberry la fa ancora da padrone.
mercoledì 22 dicembre 2010
[cs] Le vendite della nuova Apple TV verso il traguardo di 1 milione questa settimana
La news è di ieri pomeriggio, e probabilmente l'avrete già letta un po' ovunque: a circa tre mesi dal lancio, Apple TV sta raggiungendo il suo primo traguardo simbolico, quello del milione di unità. Sono numeri di un'ordine di grandezza inferiore rispetto a quelli dell'iPhone, o dell'iPod Touch (che nel trimestre precedente si è avvicinato ai 10 milioni di unitàà, traguardo che potrebbe superare in questo trimestre, grazie ai regali di Natale), e lontani anche dai numeri dell'iPad (che, questo trimestre potrebbe aver venduto circa quattro volte tanto), ma comunque indicativi di una tendenza che sta andando a modificarsi: dopotutto 150.000 film venduti/noleggiati al giorno non sono pochi, così come non sono pochi i 400.000 episodi televisivi (anche se bisogna tenere presente che questi numeri coinvolgono anche quelli che hanno una Apple-TV vecchia). E' ancora presto per dire se l'era del supporto ottico è terminata, ed è ancora presto per dire se la nuova Apple-TV sarà un successo, ma sono sempre dell'idea che Apple non ci ha ancora svelato tutto quello che ci vuole fare...
Di seguito il comunicato stampa ufficiale:
CUPERTINO, California— 21 dicembre 2010 - Apple ha annunciato oggi che si aspetta che le vendite della sua nuova Apple TV raggiungano un milione di unità entro questa settimana. La nuova Apple TV offre il modo più semplice per guardare i propri film HD preferiti e le serie televisive, contenuti in streaming da Netflix, YouTube, Flickr e MobileMe, il tutto sul televisore HD ad un prezzo di appena 119€. Gli utenti iTunes al momento noleggiano e acquistano oltre 400.000 episodi televisivi e oltre 150.000 film al giorno.
Ora, con AirPlay, recentemente reso disponibile in iOS 4.2, gli utenti possono mandare in streaming via wireless alla nuova Apple TV la propria musica, i video e le foto da iPad, iPhone e iPod touch, cosa che rende Apple TV l’accessorio perfetto per iOS. Gli utenti possono inoltre controllare Apple TV con il loro iPad, iPhone o iPod touch con l'applicazione Remote, disponibile come app gratuita su App Store
Di seguito il comunicato stampa ufficiale:
CUPERTINO, California— 21 dicembre 2010 - Apple ha annunciato oggi che si aspetta che le vendite della sua nuova Apple TV raggiungano un milione di unità entro questa settimana. La nuova Apple TV offre il modo più semplice per guardare i propri film HD preferiti e le serie televisive, contenuti in streaming da Netflix, YouTube, Flickr e MobileMe, il tutto sul televisore HD ad un prezzo di appena 119€. Gli utenti iTunes al momento noleggiano e acquistano oltre 400.000 episodi televisivi e oltre 150.000 film al giorno.
Ora, con AirPlay, recentemente reso disponibile in iOS 4.2, gli utenti possono mandare in streaming via wireless alla nuova Apple TV la propria musica, i video e le foto da iPad, iPhone e iPod touch, cosa che rende Apple TV l’accessorio perfetto per iOS. Gli utenti possono inoltre controllare Apple TV con il loro iPad, iPhone o iPod touch con l'applicazione Remote, disponibile come app gratuita su App Store
lunedì 20 dicembre 2010
iGadgets
Visto il periodo, oggi parliamo di qualche gadget che potete regalare/regalarvi per le feste.
-Il primo è una delle soluzioni più interessanti (tra le numerose che ho visto) per trasformare il nuovo iPod nano in un orologio. Difficile capire quanto Apple fosse consapevole di questo possibile utilizzo, ma il fatto che abbia pensato ad una forma quadrata, ad un orologio analogico, e ad un modo per lasciare l'indicazione dell'orologio attiva, lascia pensare che quella detta da Jobs durante la presentazione, era più di una semplice battuta... In ogni caso, a me l'idea piace, e questa è una delle varianti migliori tra quelle che ho visto, a mio avviso migliore anche dell'unica attualmente in vendita sull'Apple Store.
-Il secondo è l'accessorio definitivo per controllare il proprio iPhone/iPod/iPad senza fili: appeso al collo si collega via bluetooth al vostro dispositivo, funziona da controllo musicale, vi permette di rispondere alle chiamate, ed è pure un originale orologio.
-Il terzo è una valida alternativa al Camera connection kit, che riunisce tutto in un unico connettore, offre qualche opzione in più (lo slot per la micro SD), ed è disponibile anche in nero (che a mio avviso meglio si abbina all'iPad). Se volete comprarlo in vista dell'acquisto dell'iPad 2 vi consiglio però di aspettare, perché le immagini delle custodie che circolano in questi giorni lasciano pensare che il prossimo tablet "made in Apple" possa avere uno slot SD integrato.
-Il primo è una delle soluzioni più interessanti (tra le numerose che ho visto) per trasformare il nuovo iPod nano in un orologio. Difficile capire quanto Apple fosse consapevole di questo possibile utilizzo, ma il fatto che abbia pensato ad una forma quadrata, ad un orologio analogico, e ad un modo per lasciare l'indicazione dell'orologio attiva, lascia pensare che quella detta da Jobs durante la presentazione, era più di una semplice battuta... In ogni caso, a me l'idea piace, e questa è una delle varianti migliori tra quelle che ho visto, a mio avviso migliore anche dell'unica attualmente in vendita sull'Apple Store.
-Il secondo è l'accessorio definitivo per controllare il proprio iPhone/iPod/iPad senza fili: appeso al collo si collega via bluetooth al vostro dispositivo, funziona da controllo musicale, vi permette di rispondere alle chiamate, ed è pure un originale orologio.
-Il terzo è una valida alternativa al Camera connection kit, che riunisce tutto in un unico connettore, offre qualche opzione in più (lo slot per la micro SD), ed è disponibile anche in nero (che a mio avviso meglio si abbina all'iPad). Se volete comprarlo in vista dell'acquisto dell'iPad 2 vi consiglio però di aspettare, perché le immagini delle custodie che circolano in questi giorni lasciano pensare che il prossimo tablet "made in Apple" possa avere uno slot SD integrato.
venerdì 17 dicembre 2010
[cs] Mac App Store di Apple aprirà il 6 gennaio
E' già da un po' che se ne parla, anche se non ho mai affrontato l'argomento su queste pagine. Costentualmente all'annuncio di Lion e alla presentazione del nuovo MacBook Air, Apple annunciava anche l'arrivo del Mac App Store, l'omologo per Mac OS X dell'iTunes App Store dedicato ai dispositivi iOS.
Segno dei primi tentativi di convergenza dei due sistemi, il Mac App Store è stato accolto con molti sospetti da una certa fascia di utenza, perché l'idea che anche su Mac OS X ci possa essere un controllo assoluto su tutte le applicazioni installate (con tanto di censura sulla pubblicazione) e l'eventuale impossibilità di installare software "normalmente", ha messo molti in allerta... tanto che qualcuno si è messo addirittura a parlare di Jailbreak di Mac OS X.
Da quello che ho capito io, e da e quello che mi suggerisce il buonsenso, il Mac App Store sarà solo "una" possibile via per installare applicazioni, magari sarà l'unica via per alcune applicazioni (se lo sviluppatore deciderà di pubblicare il suo software solo in questo modo) ma sicuramente non sarà l'unico modo per installare software sul proprio Mac, né ci sarà mai bisogno di realizzare il Jailbreak di Mac OS X... dopotutto un computer è un po' diverso da uno smartphone... ma questo sarà chiaro a tutti il prossimo 6 gennaio, quando il Mac App Store aprirà i battenti (e spero di non dovermi rimangiare le parole tra 10 anni...).
Cosa porterà di buono il Mac App Store? Si spera quello che ha già portato su iOS, quindi una grande varietà di software a prezzi contenuti, nonché una maggiore attenzione del mondo degli sviluppatori (che dovrebbero essere attratti dalla possibilità di vendere facilmente i loro prodotti), perché il software è la vera anima di ogni sistema.
Di seguito il comunicato stampa che annuncia ufficialmente l'apertura nel giorno dell'epifania:
Apple ha annunciato oggi che il Mac App Store sarà operativo giovedì 6 gennaio. Portando l’esperienza del rivoluzionario App Store su Mac OS X, il Mac App Store rende la scoperta, l’installazione e l’aggiornamento delle applicazioni Mac più facile che mai. Il Mac App Store sarà disponibile in 90 nazioni al momento del lancio e sarà caratterizzato da app a pagamento e gratuite suddivise in categorie come Istruzione, Giochi, Grafica & Design, Lifestyle, Produttività e Utilità.
"L'App Store ha rivoluzionato le applicazioni mobili," ha affermato Steve Jobs, CEO di Apple. "Speriamo di fare lo stesso per le applicazioni PC con il Mac App Store, rendendo facile e divertente la ricerca e l’acquisto di app per PC. Non vediamo l’ora di iniziare il 6 gennaio ".
Il Mac App Store consente di navigare fra le applicazioni nuove e degne di nota, scoprire le più interessanti, quelle preferite dallo staff dello store, ricercare per categorie e leggere i giudizi e le recensioni dei clienti. Come su iPhone, iPod touch e iPad, è possibile acquistare, scaricare e installare applicazioni in un solo clic e iniziare a utilizzarle immediatamente. Le app acquistate possono essere utilizzate su tutti i propri Mac personali e gli aggiornamenti vengono forniti direttamente tramite il Mac App Store in modo che sia facile tenere aggiornate tutte le applicazioni. Il Mac App Store è disponibile per gli utenti di Mac OS X Snow Leopard come download gratuito attraverso l’Aggiornamento Software.
Gli sviluppatori Mac decidono il prezzo per le loro app, tengono il 70 percento dei proventi delle vendite, non pagano per le app gratuite e non devono accollarsi costi di hosting, marketing o per la carta di credito. Per avere maggiori informazioni sullo sviluppo per il Mac App Store visita: developer.apple.com/programs/mac.
Apple progetta i Mac, i migliori personal computer al mondo, insieme a OS X, iLife, iWork e i software professionali. Apple sta guidando la rivoluzione della musica digitale con i propri iPod e con il negozio online iTunes. Apple sta reinventando la telefonia mobile con i suoi rivoluzionari iPhone e App Store, e ha recentemente introdotto il magico iPad che sta definendo il futuro dei dispositivi portatili e dei media in ambito mobile.
Segno dei primi tentativi di convergenza dei due sistemi, il Mac App Store è stato accolto con molti sospetti da una certa fascia di utenza, perché l'idea che anche su Mac OS X ci possa essere un controllo assoluto su tutte le applicazioni installate (con tanto di censura sulla pubblicazione) e l'eventuale impossibilità di installare software "normalmente", ha messo molti in allerta... tanto che qualcuno si è messo addirittura a parlare di Jailbreak di Mac OS X.
Da quello che ho capito io, e da e quello che mi suggerisce il buonsenso, il Mac App Store sarà solo "una" possibile via per installare applicazioni, magari sarà l'unica via per alcune applicazioni (se lo sviluppatore deciderà di pubblicare il suo software solo in questo modo) ma sicuramente non sarà l'unico modo per installare software sul proprio Mac, né ci sarà mai bisogno di realizzare il Jailbreak di Mac OS X... dopotutto un computer è un po' diverso da uno smartphone... ma questo sarà chiaro a tutti il prossimo 6 gennaio, quando il Mac App Store aprirà i battenti (e spero di non dovermi rimangiare le parole tra 10 anni...).
Cosa porterà di buono il Mac App Store? Si spera quello che ha già portato su iOS, quindi una grande varietà di software a prezzi contenuti, nonché una maggiore attenzione del mondo degli sviluppatori (che dovrebbero essere attratti dalla possibilità di vendere facilmente i loro prodotti), perché il software è la vera anima di ogni sistema.
Di seguito il comunicato stampa che annuncia ufficialmente l'apertura nel giorno dell'epifania:
Apple ha annunciato oggi che il Mac App Store sarà operativo giovedì 6 gennaio. Portando l’esperienza del rivoluzionario App Store su Mac OS X, il Mac App Store rende la scoperta, l’installazione e l’aggiornamento delle applicazioni Mac più facile che mai. Il Mac App Store sarà disponibile in 90 nazioni al momento del lancio e sarà caratterizzato da app a pagamento e gratuite suddivise in categorie come Istruzione, Giochi, Grafica & Design, Lifestyle, Produttività e Utilità.
"L'App Store ha rivoluzionato le applicazioni mobili," ha affermato Steve Jobs, CEO di Apple. "Speriamo di fare lo stesso per le applicazioni PC con il Mac App Store, rendendo facile e divertente la ricerca e l’acquisto di app per PC. Non vediamo l’ora di iniziare il 6 gennaio ".
Il Mac App Store consente di navigare fra le applicazioni nuove e degne di nota, scoprire le più interessanti, quelle preferite dallo staff dello store, ricercare per categorie e leggere i giudizi e le recensioni dei clienti. Come su iPhone, iPod touch e iPad, è possibile acquistare, scaricare e installare applicazioni in un solo clic e iniziare a utilizzarle immediatamente. Le app acquistate possono essere utilizzate su tutti i propri Mac personali e gli aggiornamenti vengono forniti direttamente tramite il Mac App Store in modo che sia facile tenere aggiornate tutte le applicazioni. Il Mac App Store è disponibile per gli utenti di Mac OS X Snow Leopard come download gratuito attraverso l’Aggiornamento Software.
Gli sviluppatori Mac decidono il prezzo per le loro app, tengono il 70 percento dei proventi delle vendite, non pagano per le app gratuite e non devono accollarsi costi di hosting, marketing o per la carta di credito. Per avere maggiori informazioni sullo sviluppo per il Mac App Store visita: developer.apple.com/programs/mac.
Apple progetta i Mac, i migliori personal computer al mondo, insieme a OS X, iLife, iWork e i software professionali. Apple sta guidando la rivoluzione della musica digitale con i propri iPod e con il negozio online iTunes. Apple sta reinventando la telefonia mobile con i suoi rivoluzionari iPhone e App Store, e ha recentemente introdotto il magico iPad che sta definendo il futuro dei dispositivi portatili e dei media in ambito mobile.
giovedì 16 dicembre 2010
[cs] Bambini.eu mette la sua versione mobile sotto l’albero di Natale
[comunicato stampa]
I bambini mettono la tecnologia al top dei loro desideri. Bambini.eu mette la sua versione mobile sotto l’albero di Natale
Le più recenti indagini di mercato in campo di desideri dei ragazzi affermano che la loro curiosità è sempre più rivolta verso Internet e i dispositivi mobili. Il recentissimo Duracell Toy Report, pubblicato lo scorso ottobre, ha confermato la tendenza con percentuali che non lasciano dubbi: il 14% dei bambini intervistati desidererebbe trovare sotto l’albero di Natale un iPhone 4, il 13% un iPod touch, il 12% iPad. A seguire, ma a molti punti percentuali di distanza, appaiono videogame, console e giocattoli. Ai risultati ottenuti da Duracell fanno eco i dati rilevati da Nielsen, che nella sua indagine sugli oggetti più desiderati dai ragazzi dai 6 ai 12 anni ha visto salire in vetta l’iPad con addirittura il 31% delle preferenze.
Un trend chiaro e inarrestabile, a cui Bambini.eu, punto di riferimento tra i blog italiani di curiosità e notizie dedicati al target tweens, risponde con il lancio di una versione mobile per iPhone, iPod Touch e telefoni Android. Il blog del network www.mypage.it conferma in questo modo il suo desiderio di interpretare in modo sicuro ma al tempo stesso attuale e divertente i desideri dei ragazzi e si prepara al Natale e al nuovo anno con una versione mobile colorata, giovane e fresca. Con l’applicazione mobile di Bambini.eu i più giovani potranno condividere opinioni e commenti con gli altri utenti del blog e restare in contatto con le loro star preferite attraverso news e curiosità costantemente aggiornate. Bambini.eu versione mobile diventerà ancora più ricco da gennaio 2011 con il lancio di Zero Noia, una bacheca di notizie in pillole da leggere in velocità per non lasciare nemmeno un attimo alla noia.
mypage.it è il primo social network con Parental Control in Italia. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi e tanto altro. Su mypage.it gli utenti possono trasferire online la loro rete di amicizie reali. Su mypage.it l'amicizia non è virtuale: per diventare amico di un bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua “parola magica”, che può essere scambiata soltanto nella vita reale.
Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i loro amici sul social network.
I bambini mettono la tecnologia al top dei loro desideri. Bambini.eu mette la sua versione mobile sotto l’albero di Natale
Le più recenti indagini di mercato in campo di desideri dei ragazzi affermano che la loro curiosità è sempre più rivolta verso Internet e i dispositivi mobili. Il recentissimo Duracell Toy Report, pubblicato lo scorso ottobre, ha confermato la tendenza con percentuali che non lasciano dubbi: il 14% dei bambini intervistati desidererebbe trovare sotto l’albero di Natale un iPhone 4, il 13% un iPod touch, il 12% iPad. A seguire, ma a molti punti percentuali di distanza, appaiono videogame, console e giocattoli. Ai risultati ottenuti da Duracell fanno eco i dati rilevati da Nielsen, che nella sua indagine sugli oggetti più desiderati dai ragazzi dai 6 ai 12 anni ha visto salire in vetta l’iPad con addirittura il 31% delle preferenze.
Un trend chiaro e inarrestabile, a cui Bambini.eu, punto di riferimento tra i blog italiani di curiosità e notizie dedicati al target tweens, risponde con il lancio di una versione mobile per iPhone, iPod Touch e telefoni Android. Il blog del network www.mypage.it conferma in questo modo il suo desiderio di interpretare in modo sicuro ma al tempo stesso attuale e divertente i desideri dei ragazzi e si prepara al Natale e al nuovo anno con una versione mobile colorata, giovane e fresca. Con l’applicazione mobile di Bambini.eu i più giovani potranno condividere opinioni e commenti con gli altri utenti del blog e restare in contatto con le loro star preferite attraverso news e curiosità costantemente aggiornate. Bambini.eu versione mobile diventerà ancora più ricco da gennaio 2011 con il lancio di Zero Noia, una bacheca di notizie in pillole da leggere in velocità per non lasciare nemmeno un attimo alla noia.
mypage.it è il primo social network con Parental Control in Italia. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi e tanto altro. Su mypage.it gli utenti possono trasferire online la loro rete di amicizie reali. Su mypage.it l'amicizia non è virtuale: per diventare amico di un bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua “parola magica”, che può essere scambiata soltanto nella vita reale.
Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i loro amici sul social network.
mercoledì 15 dicembre 2010
Si ricomincia col teatrino
Lo scorso anno, di questi tempi, si dava ormai per scontato l'arrivo dell'iPad, si cominciavano a tirare le somme sulle indiscrezioni, e si affacciavano all'orizzonte le possibili alternative, messe insieme in quattro e quatt'otto per essere annunciate al CES2010, precedendo Apple come data di presentazione, ma restando indietro di un decennio come idee: non è un caso che dopo tutto quel fumo, di arrosto se ne sia visto solo pochino... ricordate l'HP Slate presentato da Ballmer? dopo revisioni, cancellazioni, e ripensamenti, è stato finalmente lanciato sul mercato (forse "grazie" a qualche pressione di Microsoft, visto che le idee diHP, dopo l'acquisizione di Palm e del suo WebOS sembravano tutt'altre) e si è dimostrato un flop, anche se HP ha cercato di minimizzare la cosa dicendo che il target di riferimento è diverso da quello dell'iPad, e quindi il risultato è molto buoo rispetto alle aspettative...
A un'anno di distanza le cose non sono cambiate di molto: da un lato di indovinare quando uscirà e come sarà l'iPad 2 (in parte ne ho già parlato, ma penso che a giorni riprenderò l'argomento) e dall'altro si sprecano parole sui tablet basati su Windows 7 che verranno presentati al CES2011.
Quello che è cambiato è il mercato: un anno molta gente era pronta a scommettere ch enon c'era spazio per i tablet, oggi, dopo il successo dell'iPad, ci sono previsioni che parlano addirittura di 60-70 milioni di tablet per il 2011.
Nonostante ciò, c'è qualcuno che evidentemente non ha ancora ben capito che un tablet non è un computer portatile, e che è inutile dotarlo di tastiera a scorrimento e sistema operativo desktop: a quel punto tanto varrebbe farsi un netbook...
A un'anno di distanza le cose non sono cambiate di molto: da un lato di indovinare quando uscirà e come sarà l'iPad 2 (in parte ne ho già parlato, ma penso che a giorni riprenderò l'argomento) e dall'altro si sprecano parole sui tablet basati su Windows 7 che verranno presentati al CES2011.
Quello che è cambiato è il mercato: un anno molta gente era pronta a scommettere ch enon c'era spazio per i tablet, oggi, dopo il successo dell'iPad, ci sono previsioni che parlano addirittura di 60-70 milioni di tablet per il 2011.
Nonostante ciò, c'è qualcuno che evidentemente non ha ancora ben capito che un tablet non è un computer portatile, e che è inutile dotarlo di tastiera a scorrimento e sistema operativo desktop: a quel punto tanto varrebbe farsi un netbook...
martedì 14 dicembre 2010
Un Air in prova (...con iPhoto'11) [conclusioni]
Concludo il discorso iniziato la scorsa settimana e proseguito qualche giorno dopo.
Purtroppo, per motivi di tempo legati ai miei impegni e alla necessità di restituzione, non ho avuto modo di completare il test sull'Air come avrei voluto. Mi sarebbe piaciuto terminare il montaggio di un filmato che avevo iniziato tempo fa sul MacBook Pro, e realizzare la codifica con iDVD per verificarne il comportamento in almeno un'operazione "stressante".
Complessivamente devo comunque ammettere che il MacBook Air mi ha piacevolmente sorpreso, così come mi ha colpito in modo positivo il restiling del nuovo iPhoto, che oltre ad alcuni nuovi effetti per le presentazioni (tra cui le transizioni "origami" già viste sull'iPad) sembra ora molto più "ordinato" ed offre la possibilità di lavorare sempre in modalità full-screen (non solo durante l'editing, come la versione precedente); peccato che, visto il periodo, i temi per i calendari non offrano particolari novità. Le altre applicazioni del pacchetto iLife'11 non le ho ancora provate, ma iMovie sembra offrire diverse novità interessanti (tra cui, finalmente, un miglior controllo dell'audio), quindi mi ci dedicherò appena possibile.
Tornando a parlare dell'Air, l'impressione positiva che ne ho ricevuto è tale da lasciarmi meditare che il mio prossimo acquisto potrebbe orientarsi verso una macchina di questo tipo: agile, veloce e molto portatile... l'unica pecca (a parte le già citate mancanze di firewire, ethernet, e drive ottico... di cui la prima non mi è indispensabile, e per le altre due posso trovare, all'occasione, una soluzione) sarebbe lo schermo, che sebbene di ottima qualità e adeguata risoluzione per certi lavori è un po' piccolo. Ammesso di avero lo spazio in casa, un MacBook Air con un LED Cinema Display potrebbe essere una soluzione ideale per chi ha bisogno di mobilità, non necessità di potenza eccessiva, ma non vuole nemmeno rinunciare alla possibilità di lavorare con un ampio monitor. Per quanto mi riguarda credo che se ne riparlerà tra non meno di due anni (quindi, presumibilmente passeranno un altro paio di release del MacBook Air) ma, viste le mie attuali esigenze, se dovessi comprare una macchina adesso probabilmente mi orienterei verso questa soluzione.
Purtroppo, per motivi di tempo legati ai miei impegni e alla necessità di restituzione, non ho avuto modo di completare il test sull'Air come avrei voluto. Mi sarebbe piaciuto terminare il montaggio di un filmato che avevo iniziato tempo fa sul MacBook Pro, e realizzare la codifica con iDVD per verificarne il comportamento in almeno un'operazione "stressante".
Complessivamente devo comunque ammettere che il MacBook Air mi ha piacevolmente sorpreso, così come mi ha colpito in modo positivo il restiling del nuovo iPhoto, che oltre ad alcuni nuovi effetti per le presentazioni (tra cui le transizioni "origami" già viste sull'iPad) sembra ora molto più "ordinato" ed offre la possibilità di lavorare sempre in modalità full-screen (non solo durante l'editing, come la versione precedente); peccato che, visto il periodo, i temi per i calendari non offrano particolari novità. Le altre applicazioni del pacchetto iLife'11 non le ho ancora provate, ma iMovie sembra offrire diverse novità interessanti (tra cui, finalmente, un miglior controllo dell'audio), quindi mi ci dedicherò appena possibile.
Tornando a parlare dell'Air, l'impressione positiva che ne ho ricevuto è tale da lasciarmi meditare che il mio prossimo acquisto potrebbe orientarsi verso una macchina di questo tipo: agile, veloce e molto portatile... l'unica pecca (a parte le già citate mancanze di firewire, ethernet, e drive ottico... di cui la prima non mi è indispensabile, e per le altre due posso trovare, all'occasione, una soluzione) sarebbe lo schermo, che sebbene di ottima qualità e adeguata risoluzione per certi lavori è un po' piccolo. Ammesso di avero lo spazio in casa, un MacBook Air con un LED Cinema Display potrebbe essere una soluzione ideale per chi ha bisogno di mobilità, non necessità di potenza eccessiva, ma non vuole nemmeno rinunciare alla possibilità di lavorare con un ampio monitor. Per quanto mi riguarda credo che se ne riparlerà tra non meno di due anni (quindi, presumibilmente passeranno un altro paio di release del MacBook Air) ma, viste le mie attuali esigenze, se dovessi comprare una macchina adesso probabilmente mi orienterei verso questa soluzione.
venerdì 10 dicembre 2010
Un Air in prova [seconda parte]
Mi riallaccio al discorso iniziato qui
Durante il periodo di test, una delle cose che più apprezzavo dell'iPad era il fatto che fosse subito pronto all'uso, esattamente come l'iPhone (o l'iPod Touch), cosa che generalmente non si verifica con un computer, a meno di lasciarlo sempre in stand-by: ma un "normale" portatile non lo puoi lasciare in stand-by indefinitamente, e col fisso si ha sempre il dubbio che venga a mancare l'energia elettrica. L'Air, grazie al disco SSD, riesce ad essere pronto come l'iPad, pur essendo un computer completo con Mac OS X, e volendo è subito pronto anche se lo si spegne completamente, visto che lo startup da freddo richiede una manciata di secondi (ci vuole più tempo ad inserire username e password che tutto il resto). Probabilmente lo stesso risultato si otterrebbe anche montando un disco SSD sul MacBook Pro, opzione offerta dallo stesso AppleStore Online ma a prezzi non certo incoraggianti, anche se i risultati sono notevoli: qualsiasi operazione che coinvolge il disco, anche il solo sfogliare una cartella di immagini in modalità coverflow, è sensibilmente più veloce sull'Air rispetto al mio "vecchio" Mac Book Pro di (quasi) 3 anni fa. Allo stesso modo, lavorare con iPhoto, iMovie, o iTunes (operazioni che coinvolgono l'accesso a librerie di grosse dimensioni) sembra più agile: probabilmente con un MacBook Pro più recente sarebbe tutta un'altra storia, ma il confronto con una macchina datata, seppure ufficialmente "più professionale", tira fuori tutti i pregi dell'ultima evoluzione di casa Apple; probabilmente anche un gioco 3D, un rendering pesante, un'elaborazione grafica gravosa, o la compressione di un filmato per la creazione di un DVD video, renderebbero giustizia al MacBook Pro, che sicuramente ha un processore più prestante e un comparto video più potente, ma nell'uso quotidiano, dove il processore non viene spremuto più di tanto, ed è più importante riuscire ad accedere velocemente ai propri dati, il disco SSD fa la differenza, e questa è la principale arma segreta dell'Air.
Il secondo grande vantaggio è la portabilità: l'Air è così sottile e leggero che viene voglia di portarselo sempre appresso, esattamente come per l'iPad. Questo vantaggio è probabilmente ancora più evidente sul modello da 11" (che, a quanto mi dicono, va per la maggiore), ma la versione da 13" ha un'area di lavoro (una risoluzione di 1440x900) che a mio avviso è la minima per lavorare in maniera ottimale con Mac OS X: a meno di esigenze specifiche di portabilità estrema, o di utilizzo come seconda macchina, personalmente punterei senz'ombra di dubbio al modello da 13".
Dopo tanti pregi, anche qualche difetto: il primo che si nota è la mancanza di retroilluminazione per la tastiera... non che sia essenziale, ma ci sono abituato ad col MacBook Pro, e nonostante riesca (bene o male) a scrivere anche senza avere gli occhi fissi sui tasti, è una mancanza che si sente; il secondo (oltre alla già citata mancanza della porta Ethernet) è la mancanza delle firewire, che lo rende inadatto a certi scopi; in terzo (opinione personale) è la mancanza dello slot SD sul modello da 11", mancanza che non sento visto che sto provando il 13", ma che mi pare giusto sottolineare.
Mi riserbo un ultimo periodo di prova per trarre le conclusioni finali, ma non aspettatevi benchmark, test di velocità o calcolo dei fps in giochi 3D... le mie sono "banali" considerazioni nate dall'uso comune che faccio abitualmente del computer...
Durante il periodo di test, una delle cose che più apprezzavo dell'iPad era il fatto che fosse subito pronto all'uso, esattamente come l'iPhone (o l'iPod Touch), cosa che generalmente non si verifica con un computer, a meno di lasciarlo sempre in stand-by: ma un "normale" portatile non lo puoi lasciare in stand-by indefinitamente, e col fisso si ha sempre il dubbio che venga a mancare l'energia elettrica. L'Air, grazie al disco SSD, riesce ad essere pronto come l'iPad, pur essendo un computer completo con Mac OS X, e volendo è subito pronto anche se lo si spegne completamente, visto che lo startup da freddo richiede una manciata di secondi (ci vuole più tempo ad inserire username e password che tutto il resto). Probabilmente lo stesso risultato si otterrebbe anche montando un disco SSD sul MacBook Pro, opzione offerta dallo stesso AppleStore Online ma a prezzi non certo incoraggianti, anche se i risultati sono notevoli: qualsiasi operazione che coinvolge il disco, anche il solo sfogliare una cartella di immagini in modalità coverflow, è sensibilmente più veloce sull'Air rispetto al mio "vecchio" Mac Book Pro di (quasi) 3 anni fa. Allo stesso modo, lavorare con iPhoto, iMovie, o iTunes (operazioni che coinvolgono l'accesso a librerie di grosse dimensioni) sembra più agile: probabilmente con un MacBook Pro più recente sarebbe tutta un'altra storia, ma il confronto con una macchina datata, seppure ufficialmente "più professionale", tira fuori tutti i pregi dell'ultima evoluzione di casa Apple; probabilmente anche un gioco 3D, un rendering pesante, un'elaborazione grafica gravosa, o la compressione di un filmato per la creazione di un DVD video, renderebbero giustizia al MacBook Pro, che sicuramente ha un processore più prestante e un comparto video più potente, ma nell'uso quotidiano, dove il processore non viene spremuto più di tanto, ed è più importante riuscire ad accedere velocemente ai propri dati, il disco SSD fa la differenza, e questa è la principale arma segreta dell'Air.
Il secondo grande vantaggio è la portabilità: l'Air è così sottile e leggero che viene voglia di portarselo sempre appresso, esattamente come per l'iPad. Questo vantaggio è probabilmente ancora più evidente sul modello da 11" (che, a quanto mi dicono, va per la maggiore), ma la versione da 13" ha un'area di lavoro (una risoluzione di 1440x900) che a mio avviso è la minima per lavorare in maniera ottimale con Mac OS X: a meno di esigenze specifiche di portabilità estrema, o di utilizzo come seconda macchina, personalmente punterei senz'ombra di dubbio al modello da 13".
Dopo tanti pregi, anche qualche difetto: il primo che si nota è la mancanza di retroilluminazione per la tastiera... non che sia essenziale, ma ci sono abituato ad col MacBook Pro, e nonostante riesca (bene o male) a scrivere anche senza avere gli occhi fissi sui tasti, è una mancanza che si sente; il secondo (oltre alla già citata mancanza della porta Ethernet) è la mancanza delle firewire, che lo rende inadatto a certi scopi; in terzo (opinione personale) è la mancanza dello slot SD sul modello da 11", mancanza che non sento visto che sto provando il 13", ma che mi pare giusto sottolineare.
Mi riserbo un ultimo periodo di prova per trarre le conclusioni finali, ma non aspettatevi benchmark, test di velocità o calcolo dei fps in giochi 3D... le mie sono "banali" considerazioni nate dall'uso comune che faccio abitualmente del computer...
mercoledì 8 dicembre 2010
Sensazioni
Per motivi che non mi dilungo a spiegare, nei giorni in cui è stato rilasciato iOS4.2 ho cambiato l'iPhone 4 (non si sono di mezzo né rotture, né problemi... era un avvicendamento programmato). Mi sono così ritrovato con un altro iPhone 4, nuovo, e con il nuovo firmware. Non so a quale di questi tre elementi dare il merito, ma ho la sensazione che ora la batteria duri molto di più.
Può anche essere che abbia cambiato qualche abitudine, e che questo cambiamento accentui in meglio il fatto che una batteria nuova è sicuramente migliore, ma se prima ricaricavo l'iPhone quasi ogni giorno (diciamo ogni giorno e mezzo) ora una carica mi dura tra i due e i tre giorni (in tal caso il terzo giorno arrivo a sera quasi completamente scarico).
PS: come già fatto notare da qualche sito, il "vecchio" iPhone 4 aveva normali viti a croce, mentre quello nuovo ha delle viti torx; non so se ci sono anche altre modifiche "interne"...
Può anche essere che abbia cambiato qualche abitudine, e che questo cambiamento accentui in meglio il fatto che una batteria nuova è sicuramente migliore, ma se prima ricaricavo l'iPhone quasi ogni giorno (diciamo ogni giorno e mezzo) ora una carica mi dura tra i due e i tre giorni (in tal caso il terzo giorno arrivo a sera quasi completamente scarico).
PS: come già fatto notare da qualche sito, il "vecchio" iPhone 4 aveva normali viti a croce, mentre quello nuovo ha delle viti torx; non so se ci sono anche altre modifiche "interne"...
martedì 7 dicembre 2010
Un Air in prova [prima parte]
Mi trovo in questi giorni ad utilizzare un MacBook Air da 13", e inevitabilmente l'esperienza d'uso si confronta da un lato con il mio MacBook Pro da 15" (classe 2008) e dall'altro con l'iPad che ho avuto modo di provare questa estate (anche più del previsto).
Di comunue col MacBook Pro ha, in primis, il sistema operativo: il MacBook Air, al di là degli eventuali limiti hardware, è a tutti gli effetti un Mac e funziona con MacOS X, non con iOS (differenza che probabilmente, in futuro, è destinata ad assotigliarsi). Gli aspetti comuni però non si fermano qui: la versione da 13" ha pure lo schermo con la stessa risoluzione, e un processore che fa parte della stessa famiglia, un Core 2 Duo. Una volta acceso l'Air e datogli in pasto il mio account di Mobile Me, mi sono ritrovato il desktop nella stessa identica configurazione del MacBook Pro, tant'è che nell'uso comune fatico a notare la differenza dei due pollici in meno. Nonostante l'età, le prestazioni del MacBook Pro dovrebbero essere migliori ma, sarà il disco SSD, nell'uso comune non noto grosse differenze anzi, ci sono situazioni in cui l'Air sembra regire meglio (per dovere di cronaca preciso che entrambe le macchine sono dotate di 2GB di RAM).
Di comune con l'iPad ci sono manegevolezza e immediatezza d'uso: l'Air è davvero molto sottile, non è molto più grande di un iPad (penso che il modello da 11" sia quasi sovrapponibile, a parte le proporzioni dello schermo), e il disco SSD lo rende tanto immediato nell'utilizzo quanto l'iPad: il boot da computer spento avviene in 10", e il risveglio dallo standby è assolutamente trasparente, come se il computer fosse sempre acceso; le gesture sul grande trackpad ne rendono inoltre l'utilizzo molto immediato, quasi come su iPad: lo so che questo è un aspetto compune a tutti i portatili Apple, ma il mio MacBook Pro è ancora di quelli col trackpad più piccolo e il tasto "classico" (come, d'altro canto, il vecchio Air), mentre in questo modo l'esperienza d'uso è sensibilmente differente.
Se quelli menzionati sopra sono tutti punti a favore, quelli a sfavore sono la mancanza di una porta ethernet (a casa ho il WiFi, ma la prima configurazione del router l'ho dovuta fare collegandomi col cavo... non so come fare con l'Air...), la mancanza di un lettore ottico (in realtà quello del MacBook Pro non so nemmeno se funziona ancora visto che non ricordo nemmeno quando l'ho usato... probabilmente per l'aggiornamento a Snow Leopard), e l'autonomia (comunque molto buona e superiore a quella del vecchio MacBook Pro, ma sicuramente inferiore rispetto all'iPad o ai portatili attuali).
Queste sono le sensazioni iniziali... nei prossimi giorni ne farò un uso più approfondito testandone l'utilizzo con qualche software, probabilmente con iLife'11 (in particolare con iPhoto, che ultimamente è l'unica applicazione del pacchetto iLife che utilizzo assiduamente).
Di comunue col MacBook Pro ha, in primis, il sistema operativo: il MacBook Air, al di là degli eventuali limiti hardware, è a tutti gli effetti un Mac e funziona con MacOS X, non con iOS (differenza che probabilmente, in futuro, è destinata ad assotigliarsi). Gli aspetti comuni però non si fermano qui: la versione da 13" ha pure lo schermo con la stessa risoluzione, e un processore che fa parte della stessa famiglia, un Core 2 Duo. Una volta acceso l'Air e datogli in pasto il mio account di Mobile Me, mi sono ritrovato il desktop nella stessa identica configurazione del MacBook Pro, tant'è che nell'uso comune fatico a notare la differenza dei due pollici in meno. Nonostante l'età, le prestazioni del MacBook Pro dovrebbero essere migliori ma, sarà il disco SSD, nell'uso comune non noto grosse differenze anzi, ci sono situazioni in cui l'Air sembra regire meglio (per dovere di cronaca preciso che entrambe le macchine sono dotate di 2GB di RAM).
Di comune con l'iPad ci sono manegevolezza e immediatezza d'uso: l'Air è davvero molto sottile, non è molto più grande di un iPad (penso che il modello da 11" sia quasi sovrapponibile, a parte le proporzioni dello schermo), e il disco SSD lo rende tanto immediato nell'utilizzo quanto l'iPad: il boot da computer spento avviene in 10", e il risveglio dallo standby è assolutamente trasparente, come se il computer fosse sempre acceso; le gesture sul grande trackpad ne rendono inoltre l'utilizzo molto immediato, quasi come su iPad: lo so che questo è un aspetto compune a tutti i portatili Apple, ma il mio MacBook Pro è ancora di quelli col trackpad più piccolo e il tasto "classico" (come, d'altro canto, il vecchio Air), mentre in questo modo l'esperienza d'uso è sensibilmente differente.
Se quelli menzionati sopra sono tutti punti a favore, quelli a sfavore sono la mancanza di una porta ethernet (a casa ho il WiFi, ma la prima configurazione del router l'ho dovuta fare collegandomi col cavo... non so come fare con l'Air...), la mancanza di un lettore ottico (in realtà quello del MacBook Pro non so nemmeno se funziona ancora visto che non ricordo nemmeno quando l'ho usato... probabilmente per l'aggiornamento a Snow Leopard), e l'autonomia (comunque molto buona e superiore a quella del vecchio MacBook Pro, ma sicuramente inferiore rispetto all'iPad o ai portatili attuali).
Queste sono le sensazioni iniziali... nei prossimi giorni ne farò un uso più approfondito testandone l'utilizzo con qualche software, probabilmente con iLife'11 (in particolare con iPhoto, che ultimamente è l'unica applicazione del pacchetto iLife che utilizzo assiduamente).
lunedì 6 dicembre 2010
iOS, la quadratura del cerchio
Ripropongo un mio articolo della scorsa settimana (Punto-Informatico):
Con l'ultimo aggiornamento di iOS, Apple non non ha solamente introdotto il tanto atteso multitasking su iPad, ma anche molte altre novità: c'è Airprint (tecnologia in parte ancora immatura, anche se esistono alternative), c'è il supporto ai dispositivi MIDI attraverso la porta USB del Camera Connection Kit (novità passata un po' in secondo piano, ma sicuramente molto interessante per i musicisti) e soprattutto, nell'ottica dell'ecosistema Apple, c'è Airplay.
Facciamo un passo indietro. A inizio 2007 Apple lanciò sul mercato la prima AppleTV, estensione naturale del concetto di iPod ma destinato ad essere utilizzato tra le mura domestiche, e soprattutto destinato a sostenere le vendite di film su iTunes Store (vendite iniziate a fine 2006 negli USA, mentre l'anno precedente era iniziata la vendita di video musicali e programmi televisivi). Nonostante i buoni numeri iniziali, Apple TV non raggiunse mai grossi volumi di vendita, sia perché in commercio c'erano già altri media center che per certi versi erano più versatili, sia perché la vendita di video e film sull'iTunes Store è rimasta fino a poche settimane fa confinata agli USA e a pochi altri paesi.
A tutto questo ci sarebbero da aggiungere altre considerazioni legate ai prezzi di vendita (soprattutto in relazione al corrispettivo "fisico" venduto in negozio) e alle diverse modalità di fruizione dei contenuti video rispetto a quelli audio: alcuni film si guardano un sola volta nella vita, e anche per quelli che si vedono più volte la frequenza non è certo elevata. Ben venga quindi il noleggio a basso prezzo: ma, inizialmente, iTunes Store prevedeva solo l'acquisto, e anche questo era un bel limite (il noleggio dei film arrivò solo nel 2008). Non è un mistero che la vendita di contenuti video sia ben lontana dai successi dello store musicale.
A fronte di tutte queste difficoltà (e considerando il fatto che gli aggiornamenti arrivavano col contagocce) in molti davano AppleTV per spacciata, ma, a dispetto di questa ipotesi, negli ultimi mesi Apple ha messo a segno una serie di operazioni atte a far quadrare il cerchio intorno a questo dispositivo: e l'ha fatto sfruttando come trampolino di lancio i suoi prodotti di maggior successo. Come prima cosa ha presentato una nuova AppleTV, più piccola, più economica, e basata su iOS (caratteristica che attualmente è sfruttata marginalmente, ma che potrebbe offrire numerose altre possibilità); contestualmente ha rinnovato l'offerta dei contenuti fruibili attraverso questo device, potenziando le possibilità di noleggio (anche perché la nuova AppleTV non ha hard disk) e aggiungendo la possibilità di collegamento diretto a Netflix (servizio disponibile solo negli USA).
In secondo luogo ha allargato su scala pressoché mondiale il mercato dei film su iTunes, che ora possono essere scaricati anche in Italia, e anche utilizzando iPhone, iPod Touch, e iPad. Infine, per far quadrare tutto l'ecosistema iOS, ha pensato ad una funzione che consentisse di mettere in comunicazione AppleTV (che non ha hard disk) con tutti i dispositivi dotati di capacità di archiviazione: grazie ad Airplay se avete scaricato un film su iPad potete far partire la riproduzione inviandolo in streaming verso AppleTV (e quindi visualizzarlo sul televisore). Lo stesso dicasi per le foto: senza alcuna connessione fisica, e senza alcuna operazione di scaricamento o sincronizzazione, potrete mostrare a tutti, sul televisore, le foto scattate con iPhone o i filmati ripresi con iPod Touch.
Apple ha sopperito alla mancanza di memoria di massa su AppleTV, consentendole di accedere ai media presenti su tutti gli altri dispositivi iOS (oltre che alle librerie iTunes dei computer): sotto certi punti di vista si tratta anche di una soluzione migliore, visto che evita inutili duplicazioni di librerie voluminose, ma di fatto obbliga ad avere una rete wireless (cablata solo nel caso di collegamento ad un computer) e un altro dispositivo che faccia da "contenitore", a meno di non voler utilizzare Apple TV esclusivamente per il noleggio dei film o per i contenuti di Youtube e Netflix (ove disponibile).
In definitiva si tratta di un metodo per aggiungere ulteriori funzioni all'ecosistema iPod/iTunes/iOS, una chiusura del cerchio che può destare qualche perplessità in chi non conosce questo mondo, ma che continua a regalare novità a chi invece lo vede crescere in continuazione (basti pensare ai limiti della prima versione dell'iPhone OS e a come è cresciuto in tre anni). In ogni caso, come spesso accade con le novità, la prima release di Airplay presenta un concetto interessante ma per certi versi ancora limitato: per esempio, anche se l'unico dispositivo senza memoria di massa è AppleTV, sarebbe molto comodo se lo streaming potesse avvenire anche da iTunes verso gli altri dispositivi iOS, oppure tra i vari dispositivi tra di loro (possibilità che al momento sono possibili, parzialmente, solo tramite altre applicazioni).
Difficile capire se in futuro verranno ampliate le potenzialità di Airplay, mentre sono più propenso a pensare che in futuro AppleTV possa integrare nuove funzioni: le possibilità di sono, sia a livello tecnico che nel mercato, e anche gli indizi non mancano. Inoltre, non credo che ad Apple dispiacerebbe aprire una nuova sezione sull'AppStore dedicata ad AppleTV: anche perché la voglia di sfruttarla maggiormente ha già dato vita a diversi hack e firmware alternativi.
Con l'ultimo aggiornamento di iOS, Apple non non ha solamente introdotto il tanto atteso multitasking su iPad, ma anche molte altre novità: c'è Airprint (tecnologia in parte ancora immatura, anche se esistono alternative), c'è il supporto ai dispositivi MIDI attraverso la porta USB del Camera Connection Kit (novità passata un po' in secondo piano, ma sicuramente molto interessante per i musicisti) e soprattutto, nell'ottica dell'ecosistema Apple, c'è Airplay.
Facciamo un passo indietro. A inizio 2007 Apple lanciò sul mercato la prima AppleTV, estensione naturale del concetto di iPod ma destinato ad essere utilizzato tra le mura domestiche, e soprattutto destinato a sostenere le vendite di film su iTunes Store (vendite iniziate a fine 2006 negli USA, mentre l'anno precedente era iniziata la vendita di video musicali e programmi televisivi). Nonostante i buoni numeri iniziali, Apple TV non raggiunse mai grossi volumi di vendita, sia perché in commercio c'erano già altri media center che per certi versi erano più versatili, sia perché la vendita di video e film sull'iTunes Store è rimasta fino a poche settimane fa confinata agli USA e a pochi altri paesi.
A tutto questo ci sarebbero da aggiungere altre considerazioni legate ai prezzi di vendita (soprattutto in relazione al corrispettivo "fisico" venduto in negozio) e alle diverse modalità di fruizione dei contenuti video rispetto a quelli audio: alcuni film si guardano un sola volta nella vita, e anche per quelli che si vedono più volte la frequenza non è certo elevata. Ben venga quindi il noleggio a basso prezzo: ma, inizialmente, iTunes Store prevedeva solo l'acquisto, e anche questo era un bel limite (il noleggio dei film arrivò solo nel 2008). Non è un mistero che la vendita di contenuti video sia ben lontana dai successi dello store musicale.
A fronte di tutte queste difficoltà (e considerando il fatto che gli aggiornamenti arrivavano col contagocce) in molti davano AppleTV per spacciata, ma, a dispetto di questa ipotesi, negli ultimi mesi Apple ha messo a segno una serie di operazioni atte a far quadrare il cerchio intorno a questo dispositivo: e l'ha fatto sfruttando come trampolino di lancio i suoi prodotti di maggior successo. Come prima cosa ha presentato una nuova AppleTV, più piccola, più economica, e basata su iOS (caratteristica che attualmente è sfruttata marginalmente, ma che potrebbe offrire numerose altre possibilità); contestualmente ha rinnovato l'offerta dei contenuti fruibili attraverso questo device, potenziando le possibilità di noleggio (anche perché la nuova AppleTV non ha hard disk) e aggiungendo la possibilità di collegamento diretto a Netflix (servizio disponibile solo negli USA).
In secondo luogo ha allargato su scala pressoché mondiale il mercato dei film su iTunes, che ora possono essere scaricati anche in Italia, e anche utilizzando iPhone, iPod Touch, e iPad. Infine, per far quadrare tutto l'ecosistema iOS, ha pensato ad una funzione che consentisse di mettere in comunicazione AppleTV (che non ha hard disk) con tutti i dispositivi dotati di capacità di archiviazione: grazie ad Airplay se avete scaricato un film su iPad potete far partire la riproduzione inviandolo in streaming verso AppleTV (e quindi visualizzarlo sul televisore). Lo stesso dicasi per le foto: senza alcuna connessione fisica, e senza alcuna operazione di scaricamento o sincronizzazione, potrete mostrare a tutti, sul televisore, le foto scattate con iPhone o i filmati ripresi con iPod Touch.
Apple ha sopperito alla mancanza di memoria di massa su AppleTV, consentendole di accedere ai media presenti su tutti gli altri dispositivi iOS (oltre che alle librerie iTunes dei computer): sotto certi punti di vista si tratta anche di una soluzione migliore, visto che evita inutili duplicazioni di librerie voluminose, ma di fatto obbliga ad avere una rete wireless (cablata solo nel caso di collegamento ad un computer) e un altro dispositivo che faccia da "contenitore", a meno di non voler utilizzare Apple TV esclusivamente per il noleggio dei film o per i contenuti di Youtube e Netflix (ove disponibile).
In definitiva si tratta di un metodo per aggiungere ulteriori funzioni all'ecosistema iPod/iTunes/iOS, una chiusura del cerchio che può destare qualche perplessità in chi non conosce questo mondo, ma che continua a regalare novità a chi invece lo vede crescere in continuazione (basti pensare ai limiti della prima versione dell'iPhone OS e a come è cresciuto in tre anni). In ogni caso, come spesso accade con le novità, la prima release di Airplay presenta un concetto interessante ma per certi versi ancora limitato: per esempio, anche se l'unico dispositivo senza memoria di massa è AppleTV, sarebbe molto comodo se lo streaming potesse avvenire anche da iTunes verso gli altri dispositivi iOS, oppure tra i vari dispositivi tra di loro (possibilità che al momento sono possibili, parzialmente, solo tramite altre applicazioni).
Difficile capire se in futuro verranno ampliate le potenzialità di Airplay, mentre sono più propenso a pensare che in futuro AppleTV possa integrare nuove funzioni: le possibilità di sono, sia a livello tecnico che nel mercato, e anche gli indizi non mancano. Inoltre, non credo che ad Apple dispiacerebbe aprire una nuova sezione sull'AppStore dedicata ad AppleTV: anche perché la voglia di sfruttarla maggiormente ha già dato vita a diversi hack e firmware alternativi.
venerdì 3 dicembre 2010
[cs] Aspettando Justin: l'attesa del concerto italiano di Justin Bieber
[comunicato stampa]
Bambini.eu, sito di riferimento per i tweens italiani, presenta il nuovo sito dedicato al concerto italiano di Justin Bieber e alla community dei suoi fan: www.aspettandojustin.it
È online dal 29 novembre 2010 il sito www.aspettandojustin.it, la nuova iniziativa promossa da www.bambini.eu per riunire su internet i Belieber, i tantissimi fan del cantante americano Justin Bieber, che sarà nel nostro Paese il 9 aprile 2011 al MediolanumForum di Assago per l’unica data italiana del tour My World. Il blog del network mypage.it, da sempre in prima linea come fonte d’informazione su musica, film, nuove tecnologie e notizie fresche dal mondo dello spettacolo per tutti i tweens italiani, ha ideato uno spazio completamente dedicato agli appassionati di Justin Bieber e al loro desiderio di esprimere apprezzamento per lui.
Aspettando Justin Bieber interpreta in questo modo l’entusiasmo dei supporter del cantante, dando loro modo di esprimere la loro gioia, le loro aspettative e opinioni su una bacheca completamente dedicata a loro e costantemente aggiornata. Un nuovo punto di riferimento per la grande community degli appassionati di Justin Bieber in Italia, che i ragazzi potranno usare per scrivere dei messaggi dedicati alla star e condividerli con gli altri supporter, entrando in questo modo nel vivo dell’attesa per questo importante evento.
Il sito, oltre a garantire un continuo aggiornamento dei messaggi, avrà uno speciale count down che renderà ancora più fervida l’attesa per il grande concerto del 9 aprile 2011. In linea con l’ambiente di massima sicurezza da sempre garantito da www.mypage.it e dal suo network di siti internet (i blog www.bambini.eu, www.bambini.info, www.bambini-news.it, il motore di ricerca www.kidsearch.it e la directory dei siti per bambini www.kidcloud.it), tutti i messaggi pubblicati sulla bacheca verranno prima approvati dalla redazione del sito. Le frasi più apprezzate dalla community dei Belieber, cioè quelle che riceveranno più ‘mi piace‘ sul sito, avranno infine un trattamento di vero onore: verranno tradotte e inviate direttamente sul profilo Twitter di Justin Bieber perché si uniscano agli slogan dei fan provenienti da tutto il mondo!
Bambini.eu, sito di riferimento per i tweens italiani, presenta il nuovo sito dedicato al concerto italiano di Justin Bieber e alla community dei suoi fan: www.aspettandojustin.it
È online dal 29 novembre 2010 il sito www.aspettandojustin.it, la nuova iniziativa promossa da www.bambini.eu per riunire su internet i Belieber, i tantissimi fan del cantante americano Justin Bieber, che sarà nel nostro Paese il 9 aprile 2011 al MediolanumForum di Assago per l’unica data italiana del tour My World. Il blog del network mypage.it, da sempre in prima linea come fonte d’informazione su musica, film, nuove tecnologie e notizie fresche dal mondo dello spettacolo per tutti i tweens italiani, ha ideato uno spazio completamente dedicato agli appassionati di Justin Bieber e al loro desiderio di esprimere apprezzamento per lui.
Aspettando Justin Bieber interpreta in questo modo l’entusiasmo dei supporter del cantante, dando loro modo di esprimere la loro gioia, le loro aspettative e opinioni su una bacheca completamente dedicata a loro e costantemente aggiornata. Un nuovo punto di riferimento per la grande community degli appassionati di Justin Bieber in Italia, che i ragazzi potranno usare per scrivere dei messaggi dedicati alla star e condividerli con gli altri supporter, entrando in questo modo nel vivo dell’attesa per questo importante evento.
Il sito, oltre a garantire un continuo aggiornamento dei messaggi, avrà uno speciale count down che renderà ancora più fervida l’attesa per il grande concerto del 9 aprile 2011. In linea con l’ambiente di massima sicurezza da sempre garantito da www.mypage.it e dal suo network di siti internet (i blog www.bambini.eu, www.bambini.info, www.bambini-news.it, il motore di ricerca www.kidsearch.it e la directory dei siti per bambini www.kidcloud.it), tutti i messaggi pubblicati sulla bacheca verranno prima approvati dalla redazione del sito. Le frasi più apprezzate dalla community dei Belieber, cioè quelle che riceveranno più ‘mi piace‘ sul sito, avranno infine un trattamento di vero onore: verranno tradotte e inviate direttamente sul profilo Twitter di Justin Bieber perché si uniscano agli slogan dei fan provenienti da tutto il mondo!
giovedì 2 dicembre 2010
Come Volevasi Dimostrare
E' stato a lungo contestato l'iPhone 4 per il fantomatico problema dell'antenna, fantomatico non tanto perché inesistente, ma perché un problema comune, che affligge telefoni di tutte le marche (forse in modo più evidente sull'iPhone, non lo nego, ma solo se stretto in modo innaturale), è stato "gonfiato" a dismisura da media e concorrenza... forse nell'inutile tentativo di fermare la corsa di Apple ("inutile" perché la vendita dell'iPhone 4 è stato il maggior successo di Apple, nonostante la vicenta Antennagate).
E' stato a lungo contestato anche Jobs, a causa delle giustificazioni addotte in merito alla vicenda, nonostante in un'apposita pagina del sito Apple venissero mostrati diversi telefoni di diverse marche che si comportavano allo stesso modo.
Quella pagina è stata poi rimossa, è rimasta online pochissimo tempo, forse qualche settimana, perché evidentemente qualcuno a capito che era meglio non dare importanza alla vicenda, e lasciare che gli eventi seguissero il loro corso...
Gli eventi, al di là del successo dell'iPhone 4, hanno portato alla luce che forse Apple aveva ragione, che il problema è comune (anche se più o meno evidente) e che prima o poi i nodi sarebbero venuti al pettine... ed ecco un bel nodo grosso, un HTC HD7, col nuovissimo Windows Phone 7, che soffre delle stesso identico problema (anzi, mi pare pure più evidente...)
E' stato a lungo contestato anche Jobs, a causa delle giustificazioni addotte in merito alla vicenda, nonostante in un'apposita pagina del sito Apple venissero mostrati diversi telefoni di diverse marche che si comportavano allo stesso modo.
Quella pagina è stata poi rimossa, è rimasta online pochissimo tempo, forse qualche settimana, perché evidentemente qualcuno a capito che era meglio non dare importanza alla vicenda, e lasciare che gli eventi seguissero il loro corso...
Gli eventi, al di là del successo dell'iPhone 4, hanno portato alla luce che forse Apple aveva ragione, che il problema è comune (anche se più o meno evidente) e che prima o poi i nodi sarebbero venuti al pettine... ed ecco un bel nodo grosso, un HTC HD7, col nuovissimo Windows Phone 7, che soffre delle stesso identico problema (anzi, mi pare pure più evidente...)
mercoledì 1 dicembre 2010
Salto all'indietro
Ieri sera ho ripreso in mano il mio iPod Touch, prima generazione. Dopo 4 mesi passati con il Retina Display dell'iPhone 4, la sensazione iniziale è stata quella di avere tra le mani un oggetto "primitivo"... Al di là del display scheggiato (ma perfettamente funzionante), e dell'ovvia necessità di ricarica (4 mesi sono troppi per lo Stand-By), dopo pochi minuti mi sono subito riabituato ai "vecchi standard" e mi sono collegato all'AppStore per lanciare gli immancabili aggiornamenti: più di 40 applicazioni da aggiornare e la cronica necessità di fare un po' di spazio in memoria per consentire gli aggiornamenti più voluminosi (con 80MB di spazio libero non si può far partire il download dell'aggiornamento di un'App da 120MB...).
A patto di convivere con qualche feature in meno (la mancanza delle cartelle obbliga a scorrere molte pagine) e sopportare un po' di lentezza (che si fa sentire soprattutto con le applicazioni più recenti), si tratta ancora di un ottimo dispositivo, anche se dopo 3 anni di utilizzo intenso la batteria comincia a non avere la più la durata di una volta (anche se in realtà, visto che non viene usato per telefonate e connessioni 3G, se non mi metto a giocare con grafica 3D, la durata è ancora superiore rispetto all'iPhone 4). Non so ancora come lo userò, se destinarlo all'intrattenimento dei bimbi, rimuovere tutte le app per riservarlo alla musica da ascoltare in auto, o intraprendere la strada del jailbreak per scoprire nuovi usi e funzioni (possibilità remota perché richiederebbe una risorsa che al momento mi manca: il tempo). Probabilmente farò un mix delle prime due possibilità, rimuovendo foto, filmati, e le applicazioni più voluminose per lasciare spazio alla musica, e qualche App di interesse specifico per i bambini. Uno spreco? Forse, ma dopo tre anni di onorato servizio (mi ha accompagnato in giro per tutto il mondo) si è ampliamente ripagato, e non ha ancora finito di essere utile: eppoi sono sicuro che prima o poi tornerà utile anche sotto altre vesti...
A patto di convivere con qualche feature in meno (la mancanza delle cartelle obbliga a scorrere molte pagine) e sopportare un po' di lentezza (che si fa sentire soprattutto con le applicazioni più recenti), si tratta ancora di un ottimo dispositivo, anche se dopo 3 anni di utilizzo intenso la batteria comincia a non avere la più la durata di una volta (anche se in realtà, visto che non viene usato per telefonate e connessioni 3G, se non mi metto a giocare con grafica 3D, la durata è ancora superiore rispetto all'iPhone 4). Non so ancora come lo userò, se destinarlo all'intrattenimento dei bimbi, rimuovere tutte le app per riservarlo alla musica da ascoltare in auto, o intraprendere la strada del jailbreak per scoprire nuovi usi e funzioni (possibilità remota perché richiederebbe una risorsa che al momento mi manca: il tempo). Probabilmente farò un mix delle prime due possibilità, rimuovendo foto, filmati, e le applicazioni più voluminose per lasciare spazio alla musica, e qualche App di interesse specifico per i bambini. Uno spreco? Forse, ma dopo tre anni di onorato servizio (mi ha accompagnato in giro per tutto il mondo) si è ampliamente ripagato, e non ha ancora finito di essere utile: eppoi sono sicuro che prima o poi tornerà utile anche sotto altre vesti...
martedì 30 novembre 2010
Ricchi premi e cotillons
Non so se vi è mai capitato qualcosa di simile, ma diversi mesi fa (mentre osservavo un Mac mini in un centro commerciale) una persona che osservava la stessa macchina diceva al suo amico qualcosa del tipo: "Guarda!!! la iPod fa anche dei computer piccini!!!". Potenza di un simbolo, se vogliamo il rovescio della medaglia di un oggetto di successo: "Apple" non esiste, e "la iPod" fa anche computer... dopotutto non è raro trovare persone che chiamano iPod un qualsiasi lettore musicale, salvo poi precisaere, eventualmente, che "però non è quello originale"; è un po' come la "Coca Cola", che sebbene sia solo una marca di "cola" (nome generico per le bibite ricavate dall'omonima pianta) è ormai sinonimo di un tipo di bevanda.
Forse qualche anno fa, prima del boom degli iPod, era più comune sentire "la Macintosh", che quantomeno associava Apple al suo prodotto principale, i computer... e forse il fatto che qualcuno la chiami "la iPod" è sintomatico del fatto che i computer non sono più la principale fonte di fatturato per Apple: chissà che tra qualche anno non la chiamino "la iPad" o "la iOS".
Nel frattempo, tra iPod e iPad, c'è un'altro prodotto Apple che ormai è diventato un simbolo di una categoria di prodotti, ed è l'iPhone: leggo oggi che il primo premio di una tombolata natalizia sarà un "I-PHONE HTC HD2", quindi (al di là di com'è scritto) non sarà un Apple iPhone, ma uno smartphone HTC HD2: ricco premio per una tombolata, ma speriamo che il vincitore conosca la differenza...
Forse qualche anno fa, prima del boom degli iPod, era più comune sentire "la Macintosh", che quantomeno associava Apple al suo prodotto principale, i computer... e forse il fatto che qualcuno la chiami "la iPod" è sintomatico del fatto che i computer non sono più la principale fonte di fatturato per Apple: chissà che tra qualche anno non la chiamino "la iPad" o "la iOS".
Nel frattempo, tra iPod e iPad, c'è un'altro prodotto Apple che ormai è diventato un simbolo di una categoria di prodotti, ed è l'iPhone: leggo oggi che il primo premio di una tombolata natalizia sarà un "I-PHONE HTC HD2", quindi (al di là di com'è scritto) non sarà un Apple iPhone, ma uno smartphone HTC HD2: ricco premio per una tombolata, ma speriamo che il vincitore conosca la differenza...
lunedì 29 novembre 2010
5 scommesse facili facili (anzi: rilancio con 6 o 7...)
Da oriente arrivano 5 indiscrezioni sul prossimo iPad, cose tanto banali e scontate che viene da chiedersi perché gli venga data tante importanza... eppure, nonostante ciò, c'è anche chi riesce a commettere strafalcioni; ma procediamo per ordine:
1) una "non meglio precisata" funzione di video phone; forse qualcuno non si è ancora accorto che Apple sta cercando di far crescere Facetime? Non credo ci sia un granché da inventare o ipotizzare.
2) migliore portabilità... da che mondo e mondo mi pare che (a meno di stravolgimenti necessari ad introdurre nuove caratteritiche), si punti sempre ad ottenere prodotti più leggeri, sottili e magari con maggiore autonomia: serviva un'indiscerezione per saperlo?
3) una fantomatica "nuova tecnologia" per lo schermo; anche lo schermo, da che mondo e mondo ogni volta che c'è un aggiornamento viene migliorato come luminosità, angolo di visione, ecc... quindi nessuna sorpresa. Ora, in questo caso di parla di "nuova tecnologia" ma mi viene da sorridere se penso a chi ipotizza un Retina Display sull'iPad: non so se aveta mai fatto i conti, ma se con "Retina Display" si intende uno schermo con la stessa densità di pixel di quelli attualmente utilizzati su iPhone 4 e iPod Touch 4th generation (cioé 326 ppi), per avere la stessa definizione sull'iPad occorrerebbe spingersi ad una risoluzione che si aggira sui 2560x1920, risoluzione impensabile su un dispositivo portatile da 9.7", sia per motivi di costo, sia per la potenza che serebbe richiesta a processore e comparto video (tanto per intenderci, sarebbe il doppio di quelle del display ad alta risoluzione del MacBook Pro da 17"). Accantonata la fantasiosa ipotesi del Retina Display, può anche essere che Apple si accontenti di aumentare la risoluzione senza spingersi a questi livelli, qualcosa tipo un 1600x1200, ma mi pare comunque improbabile per diversi motivi: prima di tutto introdurrebbe da subito un problema di compatibilità tra le applicazioni, complicazione inutile in questo momento (non mi risulta che la concorrenza, quasi inesistente, offra dotazioni migliori sotto questo aspetto), oltre che prematura (siamo solo alla seconda generazione) e potenzialmente dannosa per gli sviluppatori (e di conseguenza per gli utenti). Su iPhone questa miglioria è arrivata alla quarta generazione, quanto la concorrenza ha iniziato a "pressare", e quando le possibilità tecniche l'hanno consentito (tra parentesi, è stata esattamente quadruplicata la risoluzione rendendo semplice, per certi versi, l'adattamento delle applicazioni, mentre su iPad si tratterebbe di una cosa intermedia). L'unico motivo per cui potrebbe essere leggermente incrementata la risoluzione, è quello di arrivare almeno ad un 1280x720, cioé un HD Ready "pieno", che consentirebbe di fruire al meglio dei film venduti su iTunes: ora la risoluzione dell'iPad è di 1024x768, quindi è carente sul lato lungo... vedremo... se però non si tratta di risoluzione, quale sarà la "nuova tecnologia" per lo schermo? OLED? Troppo costoso su queste dimensioni... un semplice schermo "migliore"? con migliore angolo di visione, col vetro più sottile ma altrettanto resistente (che contribuisce a rendere il tutto più leggero), più luminoso, ma con possibilità di spegnere la retroilluminazione (con buona pace di chi riteneva insensato utilizzare un display retrolluminato come eBook reader), come il Notion Ink? Possibile...
4) giroscopio a 3 assi; e vabbé... allora diciamo anche che avrà più RAM, visto che già l'iPhone 4, dispositivo pià piccolo e uscito solo qualche mese più tardi, ne ha il doppio rispetto al primo iPad.
5) porta USB; premesso che iOS non ha un file manager (non fino alla versione 4.2.1, perlomeno), e che quindi una porta USB sarebbe inutilizzabile allo scopo di scambiare file, c'è da dire il Camera Connection Kit aggiunge una porta USB che consente non solo di importare foto, ma anche di collegare strumenti MIDI. In maniera non ufficiale pare poi che funzioni anche con alcune casse audio e tastiere esterne, il che apre le porte anche ad altri utilizzi. Può essere che Apple cambi idea? Può essere (su questo aspetto Apple potrebbe iniziare a sentire pressione dalla concorrenza), ma ci sono anche due altre possibilità: la prima è che si tratti della semplice micro-USB oggetto del caricabatterie unico; la seconda è che non si tratti di una porta USB, ma di un secondo connettore dock per posizionare l'iPad in orizzontale (come già mostrato in alcuni brevetti)
6) un iPad più potente: terminate le fumose indiscrezioni cinesi, veniamo a qualche considerazione aggiuntiva. Se è vero che la potenza non è tutto, è anche vero che la concorrenza sta mostrando (anche se non sono ancora in commercio) tablet con preocessori dualcore basati su Cortex A9... voglio sperare che Apple non stia a guardare dando ai suoi utenti il solo contentino della camera per FaceTime, ma che sia già pronta con una nuova versione del processore A4 basato sulle nuove specifiche.
7) a chiusura di tutto ciò, una mia considerazione personale che forse andava fatta all'inizio: chi si lamenta del fatto che "l'ho appena preso e già lo aggiornano", forse farebbe bene a non comprare più niente... è ovvio che i prodotti vengano aggiornati, e con tutta probabilità l'iPad verrà aggiornato alle solite cadenze annuali che già caratterizzano iPhone e iPod Touch.
1) una "non meglio precisata" funzione di video phone; forse qualcuno non si è ancora accorto che Apple sta cercando di far crescere Facetime? Non credo ci sia un granché da inventare o ipotizzare.
2) migliore portabilità... da che mondo e mondo mi pare che (a meno di stravolgimenti necessari ad introdurre nuove caratteritiche), si punti sempre ad ottenere prodotti più leggeri, sottili e magari con maggiore autonomia: serviva un'indiscerezione per saperlo?
3) una fantomatica "nuova tecnologia" per lo schermo; anche lo schermo, da che mondo e mondo ogni volta che c'è un aggiornamento viene migliorato come luminosità, angolo di visione, ecc... quindi nessuna sorpresa. Ora, in questo caso di parla di "nuova tecnologia" ma mi viene da sorridere se penso a chi ipotizza un Retina Display sull'iPad: non so se aveta mai fatto i conti, ma se con "Retina Display" si intende uno schermo con la stessa densità di pixel di quelli attualmente utilizzati su iPhone 4 e iPod Touch 4th generation (cioé 326 ppi), per avere la stessa definizione sull'iPad occorrerebbe spingersi ad una risoluzione che si aggira sui 2560x1920, risoluzione impensabile su un dispositivo portatile da 9.7", sia per motivi di costo, sia per la potenza che serebbe richiesta a processore e comparto video (tanto per intenderci, sarebbe il doppio di quelle del display ad alta risoluzione del MacBook Pro da 17"). Accantonata la fantasiosa ipotesi del Retina Display, può anche essere che Apple si accontenti di aumentare la risoluzione senza spingersi a questi livelli, qualcosa tipo un 1600x1200, ma mi pare comunque improbabile per diversi motivi: prima di tutto introdurrebbe da subito un problema di compatibilità tra le applicazioni, complicazione inutile in questo momento (non mi risulta che la concorrenza, quasi inesistente, offra dotazioni migliori sotto questo aspetto), oltre che prematura (siamo solo alla seconda generazione) e potenzialmente dannosa per gli sviluppatori (e di conseguenza per gli utenti). Su iPhone questa miglioria è arrivata alla quarta generazione, quanto la concorrenza ha iniziato a "pressare", e quando le possibilità tecniche l'hanno consentito (tra parentesi, è stata esattamente quadruplicata la risoluzione rendendo semplice, per certi versi, l'adattamento delle applicazioni, mentre su iPad si tratterebbe di una cosa intermedia). L'unico motivo per cui potrebbe essere leggermente incrementata la risoluzione, è quello di arrivare almeno ad un 1280x720, cioé un HD Ready "pieno", che consentirebbe di fruire al meglio dei film venduti su iTunes: ora la risoluzione dell'iPad è di 1024x768, quindi è carente sul lato lungo... vedremo... se però non si tratta di risoluzione, quale sarà la "nuova tecnologia" per lo schermo? OLED? Troppo costoso su queste dimensioni... un semplice schermo "migliore"? con migliore angolo di visione, col vetro più sottile ma altrettanto resistente (che contribuisce a rendere il tutto più leggero), più luminoso, ma con possibilità di spegnere la retroilluminazione (con buona pace di chi riteneva insensato utilizzare un display retrolluminato come eBook reader), come il Notion Ink? Possibile...
4) giroscopio a 3 assi; e vabbé... allora diciamo anche che avrà più RAM, visto che già l'iPhone 4, dispositivo pià piccolo e uscito solo qualche mese più tardi, ne ha il doppio rispetto al primo iPad.
5) porta USB; premesso che iOS non ha un file manager (non fino alla versione 4.2.1, perlomeno), e che quindi una porta USB sarebbe inutilizzabile allo scopo di scambiare file, c'è da dire il Camera Connection Kit aggiunge una porta USB che consente non solo di importare foto, ma anche di collegare strumenti MIDI. In maniera non ufficiale pare poi che funzioni anche con alcune casse audio e tastiere esterne, il che apre le porte anche ad altri utilizzi. Può essere che Apple cambi idea? Può essere (su questo aspetto Apple potrebbe iniziare a sentire pressione dalla concorrenza), ma ci sono anche due altre possibilità: la prima è che si tratti della semplice micro-USB oggetto del caricabatterie unico; la seconda è che non si tratti di una porta USB, ma di un secondo connettore dock per posizionare l'iPad in orizzontale (come già mostrato in alcuni brevetti)
6) un iPad più potente: terminate le fumose indiscrezioni cinesi, veniamo a qualche considerazione aggiuntiva. Se è vero che la potenza non è tutto, è anche vero che la concorrenza sta mostrando (anche se non sono ancora in commercio) tablet con preocessori dualcore basati su Cortex A9... voglio sperare che Apple non stia a guardare dando ai suoi utenti il solo contentino della camera per FaceTime, ma che sia già pronta con una nuova versione del processore A4 basato sulle nuove specifiche.
7) a chiusura di tutto ciò, una mia considerazione personale che forse andava fatta all'inizio: chi si lamenta del fatto che "l'ho appena preso e già lo aggiornano", forse farebbe bene a non comprare più niente... è ovvio che i prodotti vengano aggiornati, e con tutta probabilità l'iPad verrà aggiornato alle solite cadenze annuali che già caratterizzano iPhone e iPod Touch.
venerdì 26 novembre 2010
Black Friday, ma non per tutti
Come di consueto anche quest'anno Apple propone il Black Friday, venerdì di sconti che tradizionalmente apre la stagione degli acquisti natalizi. Quest'anno alcuni sconti sembrano particolamente interessanti, ma fate attenzione ai modelli che scegliete: gli sconti sono infatti dei valori fissi in Euro, quindi i 101 Euro di sconto sul MacBook Pro da 13" si traducono in uno sconto che si avvicina al 9%, ma la stessa cifra sul portatile da 17" diventa un più modesto 4,5%. In ogni caso, le offerte più interessanti son per l'appunto quelle su MacBook Pro e Mac Book Air da 13", sul modello base dell'iMac, su iPad e iPod Touch (sempre modelli base se si guarda alla percentuale) e su alcuni accessori come TimeCapsule o Airport Express. Più contenuto quello sull'iPod Nano.
Nessuno sconto invece su iPhone, iPod classic e shuffle, Mac Pro, Mac mini, MacBook bianco e nemmeno per la nuova Apple TV o per l'Air da 11": chi aspettava il Black Friday per acquistare uno di questi prodotti rimarrà a bocca asciutta.
Nessuno sconto invece su iPhone, iPod classic e shuffle, Mac Pro, Mac mini, MacBook bianco e nemmeno per la nuova Apple TV o per l'Air da 11": chi aspettava il Black Friday per acquistare uno di questi prodotti rimarrà a bocca asciutta.
mercoledì 24 novembre 2010
Novità Novell
Non so se la notizia vi è passata sotto il naso, e non so nemmeno quanto la cosa possa interagire con le vostre abitudini o il vostro modo di operare, ma la notizia è di quelle grosse: Novell è stata venduta ad Attachmate (e relativo gruppo di finanziatori al seguito) e parte dei suoi brevetti software (per la precisione 882) sono stati acquisiti da Microsoft per la bellezza di 450 milioni di dollari cash.
L'operazione desta qualche preoccupazione nel mondo opensource, e al momento il destino futuro di tutte queste tecnologie non è ancora ben chiaro (non lo è ancora quello di alcuni progetti sostenuti da Sun, dopo l'acquisizione di Oracle avvenuta nell'aprile del 2009); rammentando che Microsoft ha spesso accusato Linux di violare alcuni brevetti, le 882 nuove acquisizioni di Microsoft potrebbero dare ulteriori armi alla società di Redmond contro il mondo Open Source...
[notizia originale su Punto-Informatico]
L'operazione desta qualche preoccupazione nel mondo opensource, e al momento il destino futuro di tutte queste tecnologie non è ancora ben chiaro (non lo è ancora quello di alcuni progetti sostenuti da Sun, dopo l'acquisizione di Oracle avvenuta nell'aprile del 2009); rammentando che Microsoft ha spesso accusato Linux di violare alcuni brevetti, le 882 nuove acquisizioni di Microsoft potrebbero dare ulteriori armi alla società di Redmond contro il mondo Open Source...
[notizia originale su Punto-Informatico]
martedì 23 novembre 2010
"Il giorno in cui Apple regalerà computer...
...ci sarà qualcuno che si lamenta perché deve andarselo a prendere"
Questa frase (che se ben ricordo è da attribuire a qualcuno dei frequentatori storici di Tevac) incarna alla perfezione l'abitudine alle lamentele verso Apple (in particolare quando si parla di prezzi, ma ben si adatta anche ad alre occasioni), lamentele a volte giustificate (io stesso mi lamento in certe occasioni) ma spesso inutili e inutilmente polemiche (come accade sempre diù di frequente).
Ieri sera è stata rilasciata la nuova versione di iOS, la tanto attesa (soprattutto per i possessori di iPad) versione 4.2, e inaspettatamente (visto che non è mai stato fatto alcun annuncio in merito) Apple ha deciso di fornire gratuitamente il servizio "Find My iPhone" a tutti gli utenti dei dispositivi presentati nel 2010 (iPhone 4, iPod Touch di quarta generazione, e iPad), servizio che prima di ieri era riservato solo a chi sottoscriveva un abbonamento a Mobile-me.
Ovviamente chi ha un 3Gs ed è rimasto escluso da questo servizio gratuito aggiuntivo, non ha perso tempo per lamentarsi... ora, posso capire le lamentele su molti altri aspetti (per esempio sul fatto che al 3Gs non siano neanche stati aggiunti nuovi suoni per gli SMS: non che siano di fondamentale importanza, ma non c'è nessun motivo tecnico, né "commerciale" per questa esclusione), e io stesso mi lamento del fatto che dopo l'aggiornamento non avevo più accesso alla libreria musicale, se non dopo una ri-sincronizzazione, nonostante le informazioni sul dispositivo riportavano ben 14GB occupati da brani musicali... ma lamentarsi perché un servizio è stato regalato ad alcuni sì e ad altri no, mi sembra proprio un modo inutile di fare polemica.
PS: dell'aggiornamento in sé parlerò prossimamente... datemi il tempo di provarlo ;)
PPS: pare comunque che il limite di "Find My iPhone" sia solo all'atto della creazione dell'account: se creo un account su un iPhone 4 (prestato, magari, da un amico) posso poi abilitarlo anche su un 3G o 3Gs... credo che questo dettaglio sia "sfuggito" ad Apple...
Questa frase (che se ben ricordo è da attribuire a qualcuno dei frequentatori storici di Tevac) incarna alla perfezione l'abitudine alle lamentele verso Apple (in particolare quando si parla di prezzi, ma ben si adatta anche ad alre occasioni), lamentele a volte giustificate (io stesso mi lamento in certe occasioni) ma spesso inutili e inutilmente polemiche (come accade sempre diù di frequente).
Ieri sera è stata rilasciata la nuova versione di iOS, la tanto attesa (soprattutto per i possessori di iPad) versione 4.2, e inaspettatamente (visto che non è mai stato fatto alcun annuncio in merito) Apple ha deciso di fornire gratuitamente il servizio "Find My iPhone" a tutti gli utenti dei dispositivi presentati nel 2010 (iPhone 4, iPod Touch di quarta generazione, e iPad), servizio che prima di ieri era riservato solo a chi sottoscriveva un abbonamento a Mobile-me.
Ovviamente chi ha un 3Gs ed è rimasto escluso da questo servizio gratuito aggiuntivo, non ha perso tempo per lamentarsi... ora, posso capire le lamentele su molti altri aspetti (per esempio sul fatto che al 3Gs non siano neanche stati aggiunti nuovi suoni per gli SMS: non che siano di fondamentale importanza, ma non c'è nessun motivo tecnico, né "commerciale" per questa esclusione), e io stesso mi lamento del fatto che dopo l'aggiornamento non avevo più accesso alla libreria musicale, se non dopo una ri-sincronizzazione, nonostante le informazioni sul dispositivo riportavano ben 14GB occupati da brani musicali... ma lamentarsi perché un servizio è stato regalato ad alcuni sì e ad altri no, mi sembra proprio un modo inutile di fare polemica.
PS: dell'aggiornamento in sé parlerò prossimamente... datemi il tempo di provarlo ;)
PPS: pare comunque che il limite di "Find My iPhone" sia solo all'atto della creazione dell'account: se creo un account su un iPhone 4 (prestato, magari, da un amico) posso poi abilitarlo anche su un 3G o 3Gs... credo che questo dettaglio sia "sfuggito" ad Apple...
venerdì 19 novembre 2010
Settecentoquarantatre
743 MB è la dimensione di Rage HD di ID software, uno dei giochi più attesi degli ultimi mesi, e anche uno dei software più voluminosi...
Lo stavo quasi comrpando ieri, invogliato anche dal basso prezzo, ma ho desistito per via della dimensione veramente eccessiva; anche i commenti non sono eccezionali, ma il voto è tenuto basso a causa di un bug che obbliga a cambiare la lingua del dispositivo in inglese se si vogliono evitare crash (e chi non si è accorto di questa cosa continua insistentemente a dare il voto minimo lamentando che l'applicazione non funziona...). Prevedendo un aggiornamento a breve, non vorrei ri-scaricare 743 MB a distanza di pochi giorni, e comunque considerando che con le offerte delle ultime settimane ho già fatto numerosi acquisti che giacciono inutilizzati, forse è il caso di rallentare l'acquisto di uleriori nuove applicazioni.
In ogni caso, al di là di Rage, e al di là della mania di acquisto dettata dalle offerte a 79 centesimi (nonché dalle numerosi giochi "gratis per un giorno" o "free for week-end"), volevo porre l'attenzione sul fatto che iOS sta assumendo un'importanza sempre maggiore nel settore dei videogiochi; ne avevo già parlato in passato, ma oggi ci sono anche dati più ufficiali sui potenziali videogiocatori... certo, l'indagine lascia un po' il tempo che trova visto che il numero totale di giochi (peraltro affetto da numerose versioni demo) non è indicativo della loro qualità (in realtà neanche il fatto che il gioco sia pubblicato da una grande sw-house e venduto a caro prezzo per le varie console è garanzia di qualità, ma questo è un altro discorso) e qualcuno potrebbe anche dire che gli smartphone Android stanno vendendo più di iPhone e quindi pure Android potrebbe presto scalare questa classifica; in realtà iOS va al di là dell'iPhone, coinvolgendo anche iPod Touch, sicuramente è più utilizzato per questo genere di applicazioni, e i cui numeri di vendita dovrebbero essere grossomodo pari a quelli dell'iPhone, raddoppiando così la base di utenza (anche se non trovo più i dati a supporto di questa ipotesi); a questi si aggiungono gli utenti di iPad (che di fatto è ancora oggi l'unico tablet sul mercato degno di questo nome), che non sono pochi e sono previsti in forte crescita sia per il trimestre natalizio che per il prossimo anno; infine non dimentichiamo che iOS è presente anche su AppleTV, e se tanto mi dà tanto, prima o poi verrà sfruttata anche questa come piattaforma di gioco.
Sommando il tutto, non mi sorprende che l'interesse delle software house sia alto, e credo che presto troveranno ampia diffusione anche custodie ad hoc per questo utilizzo, molte allo stadio di semplice "concept", ma alcune già perfettamente funzionanti; c'è da sperare che in questi accessori venga inclusa anche una batteria extra, perché l'utilizzo videoludico è quello che consuma maggiormente la batteria...
Lo stavo quasi comrpando ieri, invogliato anche dal basso prezzo, ma ho desistito per via della dimensione veramente eccessiva; anche i commenti non sono eccezionali, ma il voto è tenuto basso a causa di un bug che obbliga a cambiare la lingua del dispositivo in inglese se si vogliono evitare crash (e chi non si è accorto di questa cosa continua insistentemente a dare il voto minimo lamentando che l'applicazione non funziona...). Prevedendo un aggiornamento a breve, non vorrei ri-scaricare 743 MB a distanza di pochi giorni, e comunque considerando che con le offerte delle ultime settimane ho già fatto numerosi acquisti che giacciono inutilizzati, forse è il caso di rallentare l'acquisto di uleriori nuove applicazioni.
In ogni caso, al di là di Rage, e al di là della mania di acquisto dettata dalle offerte a 79 centesimi (nonché dalle numerosi giochi "gratis per un giorno" o "free for week-end"), volevo porre l'attenzione sul fatto che iOS sta assumendo un'importanza sempre maggiore nel settore dei videogiochi; ne avevo già parlato in passato, ma oggi ci sono anche dati più ufficiali sui potenziali videogiocatori... certo, l'indagine lascia un po' il tempo che trova visto che il numero totale di giochi (peraltro affetto da numerose versioni demo) non è indicativo della loro qualità (in realtà neanche il fatto che il gioco sia pubblicato da una grande sw-house e venduto a caro prezzo per le varie console è garanzia di qualità, ma questo è un altro discorso) e qualcuno potrebbe anche dire che gli smartphone Android stanno vendendo più di iPhone e quindi pure Android potrebbe presto scalare questa classifica; in realtà iOS va al di là dell'iPhone, coinvolgendo anche iPod Touch, sicuramente è più utilizzato per questo genere di applicazioni, e i cui numeri di vendita dovrebbero essere grossomodo pari a quelli dell'iPhone, raddoppiando così la base di utenza (anche se non trovo più i dati a supporto di questa ipotesi); a questi si aggiungono gli utenti di iPad (che di fatto è ancora oggi l'unico tablet sul mercato degno di questo nome), che non sono pochi e sono previsti in forte crescita sia per il trimestre natalizio che per il prossimo anno; infine non dimentichiamo che iOS è presente anche su AppleTV, e se tanto mi dà tanto, prima o poi verrà sfruttata anche questa come piattaforma di gioco.
Sommando il tutto, non mi sorprende che l'interesse delle software house sia alto, e credo che presto troveranno ampia diffusione anche custodie ad hoc per questo utilizzo, molte allo stadio di semplice "concept", ma alcune già perfettamente funzionanti; c'è da sperare che in questi accessori venga inclusa anche una batteria extra, perché l'utilizzo videoludico è quello che consuma maggiormente la batteria...
mercoledì 17 novembre 2010
"E' davvero tutto qui?"
Leggo molti commenti di gente rimasta delusa (addirittura qualcuno "imbarazzato", come se non ci fosse niente di più importante o più serio per provare imbarazzo) dal fatto che la grande novità preannunciata ieri per iTunes si è tradotta "solo" nella messa in vendita del catalogo completo dei Beatles.
Al di là dei gusti musicali di ognuno (c'è chi la considera musica per "vecchietti" o chi la sdegna classificandola come banale musica pop... personalmente ho diversa musica dei Beatles e l'apprezzo, anche se ammetto di non ascoltarli molto spesso), è evidente a chi conosce un po' i trascorsi tra le due Apple (quella californiana che si occupa di informatica, e quella inglese che cura la musica dei Beatles) che l'accordo è per molti versi storico, così com'è evidente che, piaccia o meno, la musica dei Beatles ha segnato un'era... gli stessi Beatles hanno segnato un'era, e il fatto che oggi, ad un solo giorno dal lancio, i nuovi arrivati abbiano già scalato le classifiche, è indice che probabilmente in molti hanno apprezzato la novità (che, se non erro, parlando di download musicali è un'esclusiva Apple).
Detto questo non vedo cosa ci sia da lamentarsi, deludersi, o imbarazzarsi... non mi pare che Apple abbia organizzato un evento mediatico tenendo il mondo sulle spine per settimane: ha semplicemente preannunciato l'arrivo di qualcosa di nuovo su iTunes con una giornata di anticipo... e non è una cosa qualunque, visto che si tratta di un accordo che oltre ad Apple (quella dei computer), coinvolge Apple Corps Ltd. (quella fondata dai Beatles) e la EMI Music. Certo, c'è da dire (come ho già fatto) che Apple è maestra nella comunicazione e sa come attirare verso di sé le attenzioni dei media, ma è una cosa che fa parte del gioco, e se qualche utente si illude troppo al minimo segno di novità, per poi ritrovarsi deluso perché non arriva ciò che si aspettava, forse la colpa non è solo di Apple... (tanto per intenderci, non capisco come qualcuno abbia potuto associare l'annuncio di una novità su iTunes, con l'arrivo di iOS 4.2...)
Di seguito, per chi ancora non fosse a conoscenza dei dettagli, il comunicato stampa ufficiale:
LONDRA e CUPERTINO, California— 16 novembre, 2010—Apple Corps, EMI e Apple hanno annunciato oggi che The Beatles, la rock band più influente e amata nella storia della musica, saranno disponibili per la prima volta su iTunes Store. A partire da oggi infatti, i loro 13 leggendari album rimasterizzati con iTunes LP, la compilation in due volumi “Past Masters” e le classiche collezioni “Red” e “Blue” potranno essere acquistati e scaricati da iTunes in tutto il mondo, come album o singoli brani. I fan potranno anche acquistare uno speciale “Beatles Box Set” digitale, con il film-concerto “Live at the Washington Coliseum, 1964”, un’esclusiva mondiale di iTunes per rivivere il primissimo concerto dei Beatles negli Stati Uniti.
“Siamo entusiasti di portare la musica dei Beatles in iTunes,” ha dichiarato Sir Paul McCartney. “Ed è fantastico sentire così tanto affetto da parte della comunità digitale nei confronti di brani originariamente incisi su vinile.”
“Sono davvero felice, ora non mi chiederanno più quando The Beatles sbarcheranno su iTunes,” ha affermato Ringo Starr. “Finalmente, chi vuole, può scaricare le nostre canzoni, tutti i Beatles da Liverpool a oggi! Peace and Love, Ringo.”
“Amiamo The Beatles ed è un onore per noi accoglierli con calore nella grande famiglia iTunes,” ha dichiarato Steve Jobs, CEO di Apple. “Abbiamo percorso una lunga e tortuosa strada per arrivare fin qui. Grazie ai Beatles e EMI, abbiamo realizzato un sogno che avevamo nel cassetto da quando presentammo iTunes ben dieci anni fa.”
“Nello spirito gioioso di Give Peace A Chance, trovo sia giusto che ciò avvenga proprio in occasione del 70° compleanno di John,” ha affermato Yoko Ono Lennon.
“The Beatles su iTunes: fantastico!” ha dichiarato Olivia Harrison.
“The Beatles e iTunes sono stati dei veri e propri innovatori nei rispettivi campi,” ha affermato Roger Faxon, CEO di EMI Group. “Ed è un privilegio per tutti noi di EMI poter lavorare con Steve Jobs, Jeff Jones di Apple Corps e i rispettivi team per posare questa importantissima pietra miliare nello sviluppo della musica digitale.”
Tutti i 13 leggendari studio album rimasterizzati dei Beatles, tra cui “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band,” “Revolver,” “The Beatles [The White Album]” e “Abbey Road”, includono iTunes LP, per un’esperienza coinvolgente, un design stupendo e funzioni evolute, come un esclusivo mini-documentario sulla creazione di ciascun album. Sono inoltre disponibili la compilation in due volumi “Past Masters” e le classiche raccolte “Red” e “Blue”.
Gli album singoli sono disponibili per l’acquisto e il download a €12,99 l’uno, gli album doppi a €19,99 l’uno e le singole canzoni a €1,29 l’una.
Lo speciale “Beatles Box Set” digitale (€149) contiene i 13 album registrati in studio rimasterizzati con LP iTunes e tutti i mini documentari, “Past Masters,” e il film concerto “Live at the Washington Coliseum, 1964”, una esclusiva mondiale iTunes che mostra il primissimo concerto dei Beatles negli Stati Uniti nella sua interezza. Inoltre, gli appassionati dei Beatles possono trasmettere in streaming e vedere gratuitamente il film concerto “Live at the Washington Coliseum, 1964” su iTunes fino alla fine di quest’anno solare.
Apple Corps Ltd. fu fondata dai Beatles nel 1968 per gestire gli affari della band. L’azienda con sede a Londra si è occupata della gestione dell’intero catalogo dei Beatles degli anni Sessanta, che a oggi ha venduto oltre 600 milioni di dischi, cassette e CD. Dagli anni Novanta, Apple ha condotto nuovi progetti che sono diventati dei veri e propri punti di riferimento per l’innovazione e il successo, e che includono The Beatles Anthology, l’album The Beatles 1 con 29 milioni di copie vendute, la trasmissione e CD The Beatles LOVE e la release 09/09/09 del catalogo The Beatles Remastered e del gioco The Beatles Rock Band. Ulteriori informazioni sui progetti dei Beatles sono disponibile su www.thebeatles.com.
EMI Music è una delle case discografiche leader mondiali, e rappresenta artisti provenienti da ogni sorta di background e genere musicale. Tra le sue etichette discografiche annovera Angel, Astralwerks, Blue Note, Capitol, Capitol Latin, Capitol Nashville, EMI Classics, EMI CMG, EMI Records, EMI Records Nashville, Manhattan, Parlophone e Virgin.
Apple progetta i Mac, i migliori personal computer al mondo, insieme a OS X, iLife, iWork e i software professionali. Apple sta guidando la rivoluzione della musica digitale con i propri iPod e con il negozio online iTunes. Apple sta reinventando la telefonia mobile con i suoi rivoluzionari iPhone e App Store, e ha recentemente introdotto il magico iPad che sta definendo il futuro dei dispositivi portatili e dei media in ambito mobile.
Al di là dei gusti musicali di ognuno (c'è chi la considera musica per "vecchietti" o chi la sdegna classificandola come banale musica pop... personalmente ho diversa musica dei Beatles e l'apprezzo, anche se ammetto di non ascoltarli molto spesso), è evidente a chi conosce un po' i trascorsi tra le due Apple (quella californiana che si occupa di informatica, e quella inglese che cura la musica dei Beatles) che l'accordo è per molti versi storico, così com'è evidente che, piaccia o meno, la musica dei Beatles ha segnato un'era... gli stessi Beatles hanno segnato un'era, e il fatto che oggi, ad un solo giorno dal lancio, i nuovi arrivati abbiano già scalato le classifiche, è indice che probabilmente in molti hanno apprezzato la novità (che, se non erro, parlando di download musicali è un'esclusiva Apple).
Detto questo non vedo cosa ci sia da lamentarsi, deludersi, o imbarazzarsi... non mi pare che Apple abbia organizzato un evento mediatico tenendo il mondo sulle spine per settimane: ha semplicemente preannunciato l'arrivo di qualcosa di nuovo su iTunes con una giornata di anticipo... e non è una cosa qualunque, visto che si tratta di un accordo che oltre ad Apple (quella dei computer), coinvolge Apple Corps Ltd. (quella fondata dai Beatles) e la EMI Music. Certo, c'è da dire (come ho già fatto) che Apple è maestra nella comunicazione e sa come attirare verso di sé le attenzioni dei media, ma è una cosa che fa parte del gioco, e se qualche utente si illude troppo al minimo segno di novità, per poi ritrovarsi deluso perché non arriva ciò che si aspettava, forse la colpa non è solo di Apple... (tanto per intenderci, non capisco come qualcuno abbia potuto associare l'annuncio di una novità su iTunes, con l'arrivo di iOS 4.2...)
Di seguito, per chi ancora non fosse a conoscenza dei dettagli, il comunicato stampa ufficiale:
LONDRA e CUPERTINO, California— 16 novembre, 2010—Apple Corps, EMI e Apple hanno annunciato oggi che The Beatles, la rock band più influente e amata nella storia della musica, saranno disponibili per la prima volta su iTunes Store. A partire da oggi infatti, i loro 13 leggendari album rimasterizzati con iTunes LP, la compilation in due volumi “Past Masters” e le classiche collezioni “Red” e “Blue” potranno essere acquistati e scaricati da iTunes in tutto il mondo, come album o singoli brani. I fan potranno anche acquistare uno speciale “Beatles Box Set” digitale, con il film-concerto “Live at the Washington Coliseum, 1964”, un’esclusiva mondiale di iTunes per rivivere il primissimo concerto dei Beatles negli Stati Uniti.
“Siamo entusiasti di portare la musica dei Beatles in iTunes,” ha dichiarato Sir Paul McCartney. “Ed è fantastico sentire così tanto affetto da parte della comunità digitale nei confronti di brani originariamente incisi su vinile.”
“Sono davvero felice, ora non mi chiederanno più quando The Beatles sbarcheranno su iTunes,” ha affermato Ringo Starr. “Finalmente, chi vuole, può scaricare le nostre canzoni, tutti i Beatles da Liverpool a oggi! Peace and Love, Ringo.”
“Amiamo The Beatles ed è un onore per noi accoglierli con calore nella grande famiglia iTunes,” ha dichiarato Steve Jobs, CEO di Apple. “Abbiamo percorso una lunga e tortuosa strada per arrivare fin qui. Grazie ai Beatles e EMI, abbiamo realizzato un sogno che avevamo nel cassetto da quando presentammo iTunes ben dieci anni fa.”
“Nello spirito gioioso di Give Peace A Chance, trovo sia giusto che ciò avvenga proprio in occasione del 70° compleanno di John,” ha affermato Yoko Ono Lennon.
“The Beatles su iTunes: fantastico!” ha dichiarato Olivia Harrison.
“The Beatles e iTunes sono stati dei veri e propri innovatori nei rispettivi campi,” ha affermato Roger Faxon, CEO di EMI Group. “Ed è un privilegio per tutti noi di EMI poter lavorare con Steve Jobs, Jeff Jones di Apple Corps e i rispettivi team per posare questa importantissima pietra miliare nello sviluppo della musica digitale.”
Tutti i 13 leggendari studio album rimasterizzati dei Beatles, tra cui “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band,” “Revolver,” “The Beatles [The White Album]” e “Abbey Road”, includono iTunes LP, per un’esperienza coinvolgente, un design stupendo e funzioni evolute, come un esclusivo mini-documentario sulla creazione di ciascun album. Sono inoltre disponibili la compilation in due volumi “Past Masters” e le classiche raccolte “Red” e “Blue”.
Gli album singoli sono disponibili per l’acquisto e il download a €12,99 l’uno, gli album doppi a €19,99 l’uno e le singole canzoni a €1,29 l’una.
Lo speciale “Beatles Box Set” digitale (€149) contiene i 13 album registrati in studio rimasterizzati con LP iTunes e tutti i mini documentari, “Past Masters,” e il film concerto “Live at the Washington Coliseum, 1964”, una esclusiva mondiale iTunes che mostra il primissimo concerto dei Beatles negli Stati Uniti nella sua interezza. Inoltre, gli appassionati dei Beatles possono trasmettere in streaming e vedere gratuitamente il film concerto “Live at the Washington Coliseum, 1964” su iTunes fino alla fine di quest’anno solare.
Apple Corps Ltd. fu fondata dai Beatles nel 1968 per gestire gli affari della band. L’azienda con sede a Londra si è occupata della gestione dell’intero catalogo dei Beatles degli anni Sessanta, che a oggi ha venduto oltre 600 milioni di dischi, cassette e CD. Dagli anni Novanta, Apple ha condotto nuovi progetti che sono diventati dei veri e propri punti di riferimento per l’innovazione e il successo, e che includono The Beatles Anthology, l’album The Beatles 1 con 29 milioni di copie vendute, la trasmissione e CD The Beatles LOVE e la release 09/09/09 del catalogo The Beatles Remastered e del gioco The Beatles Rock Band. Ulteriori informazioni sui progetti dei Beatles sono disponibile su www.thebeatles.com.
EMI Music è una delle case discografiche leader mondiali, e rappresenta artisti provenienti da ogni sorta di background e genere musicale. Tra le sue etichette discografiche annovera Angel, Astralwerks, Blue Note, Capitol, Capitol Latin, Capitol Nashville, EMI Classics, EMI CMG, EMI Records, EMI Records Nashville, Manhattan, Parlophone e Virgin.
Apple progetta i Mac, i migliori personal computer al mondo, insieme a OS X, iLife, iWork e i software professionali. Apple sta guidando la rivoluzione della musica digitale con i propri iPod e con il negozio online iTunes. Apple sta reinventando la telefonia mobile con i suoi rivoluzionari iPhone e App Store, e ha recentemente introdotto il magico iPad che sta definendo il futuro dei dispositivi portatili e dei media in ambito mobile.
martedì 16 novembre 2010
Distante
La scorsa settimana mi sono preso un po' di riposo, dal lavoro, dal blog, da tante altre cose, e anche (ma non completamente) da Internet. Qualche giorno di "disintossicazione" non fa mai male, e tenere un po' le distanze da certi aergomentipermette di guardare poche cose con la dovuta calma, anziché farsi un'abbuffata continua di notizie senza ragionarci sopra... e si che di temi e spunti di riflessione ce ne sono stati, per esempio sulla questione di Java, con Apple e Oracle che annunciano il progetto OpenJDK per Mac OS X.
Per chi fosse rimasto un po' all'oscuro sulla questione, Jobs si era lamentato dei diversi ritmi di aggiornamento tra Mac OS X (e la relativa Java Virtual Machine) e le nuove tecnologie Java messe a punto da Sun (ora Oracle). Per tagliare la testa al toro, Cupertino ha deciso di prendere le distanze dalla questione: "Apple fornirà la maggior parte delle componenti chiave, dei tool e della tecnologia richiesta per l’implementazione di Java SE 7 su Mac OS X, inclusa una JVM (Java Virtual Machine) a 32 bit e a 64 bit basata su HotSpot, librerie di classi, uno stack di rete e le basi per un nuovo client grafico. OpenJDK metterà la tecnologia Java di Apple a disposizione degli sviluppatori open source, che potranno accedervi e apportare il proprio contributo." [estratto dal comunicato stampa ufficiale].
Apple ha confermato che Java SE 6 continuerà ad essere disponibile tramite Apple sia per Snow Leopard, che per la prossima release di Mac OS X, Lion. Solo a partire dalla futura Java SE 7 si passerà tramite Oracle.
“Siamo entusiasti di collaborare con Oracle e garantire così che ci sia sempre una versione eccezionale di Java sul Mac. Il modo migliore per i nostri utenti di avere sempre la versione più aggiornata e sicura di Java sarà averla direttamente da Oracle." ha dichiarato Bertrand Serlet (Senior Vice President of Software Engineering di Apple.
D'altro canto, pure Oracle si è detta soddisfatta della cosa: “Siamo lieti di accogliere Apple e il suo importante contributo alla crescente comunità OpenJDK. La disponibilità di Java su Mac OS X svolge un ruolo fondamentale nell’impegno multipiattaforma della tecnologia Java.” ha dichiarato Hasan Rizvi, Senior Vice President of Development di Oracle. Ha poi aggiunto: "Vogliamo inoltre rassicurare la comunità di sviluppatori Java sul fatto che l’ambiente Java d’avanguardia sarà disponibile su Mac OS X anche in futuro. Dopo l’ingresso di IBM nella comunità OpenJDK il mese scorso, il progetto ora può contare sul sostegno di tre dei più importanti protagonisti del mondo software."
La mossa giunge un po' a sorpresa ma nel contempo gradita, anche se sotto certi aspetti va un po' contro la classica filosofia Apple di "tenere tutto sotto il proprio controllo" (filosofia che però, almeno per ora, si sposa più sul fronte iOS che sul fronte Mac OS X). In ogni caso è ancora presto, molto presto, per vedere i frutti di questa scelta: ne riparleremo tra un paio d'anni...
Per chi fosse rimasto un po' all'oscuro sulla questione, Jobs si era lamentato dei diversi ritmi di aggiornamento tra Mac OS X (e la relativa Java Virtual Machine) e le nuove tecnologie Java messe a punto da Sun (ora Oracle). Per tagliare la testa al toro, Cupertino ha deciso di prendere le distanze dalla questione: "Apple fornirà la maggior parte delle componenti chiave, dei tool e della tecnologia richiesta per l’implementazione di Java SE 7 su Mac OS X, inclusa una JVM (Java Virtual Machine) a 32 bit e a 64 bit basata su HotSpot, librerie di classi, uno stack di rete e le basi per un nuovo client grafico. OpenJDK metterà la tecnologia Java di Apple a disposizione degli sviluppatori open source, che potranno accedervi e apportare il proprio contributo." [estratto dal comunicato stampa ufficiale].
Apple ha confermato che Java SE 6 continuerà ad essere disponibile tramite Apple sia per Snow Leopard, che per la prossima release di Mac OS X, Lion. Solo a partire dalla futura Java SE 7 si passerà tramite Oracle.
“Siamo entusiasti di collaborare con Oracle e garantire così che ci sia sempre una versione eccezionale di Java sul Mac. Il modo migliore per i nostri utenti di avere sempre la versione più aggiornata e sicura di Java sarà averla direttamente da Oracle." ha dichiarato Bertrand Serlet (Senior Vice President of Software Engineering di Apple.
D'altro canto, pure Oracle si è detta soddisfatta della cosa: “Siamo lieti di accogliere Apple e il suo importante contributo alla crescente comunità OpenJDK. La disponibilità di Java su Mac OS X svolge un ruolo fondamentale nell’impegno multipiattaforma della tecnologia Java.” ha dichiarato Hasan Rizvi, Senior Vice President of Development di Oracle. Ha poi aggiunto: "Vogliamo inoltre rassicurare la comunità di sviluppatori Java sul fatto che l’ambiente Java d’avanguardia sarà disponibile su Mac OS X anche in futuro. Dopo l’ingresso di IBM nella comunità OpenJDK il mese scorso, il progetto ora può contare sul sostegno di tre dei più importanti protagonisti del mondo software."
La mossa giunge un po' a sorpresa ma nel contempo gradita, anche se sotto certi aspetti va un po' contro la classica filosofia Apple di "tenere tutto sotto il proprio controllo" (filosofia che però, almeno per ora, si sposa più sul fronte iOS che sul fronte Mac OS X). In ogni caso è ancora presto, molto presto, per vedere i frutti di questa scelta: ne riparleremo tra un paio d'anni...
lunedì 15 novembre 2010
Domani è un altro giorno...
"Domani sarà un giorno come gli altri.
"O magari no."
"Torna qui domani, troverai una notizia speciale su iTunes."
"O magari no."
"Torna qui domani, troverai una notizia speciale su iTunes."
Come al solito in Apple sono dei maghi del marketing: basta far campeggiare queste scritte sulla homepage, e tutti si scatenano in illazioni, mentre il tam-tam mediatico sale... e mi ci metto pure io, perché le cose girano così, e basta un annuncio fatto a metà per creare scompiglio e tirare in ballo servizi cloud e altre cose più o meno probabili.
Una volta tanto decido di prendermela con calma e stare ad aspettare domani alle ore 16:00, senza ipotizzare nulla... domani commenteremo...
PS: per dovere di cronaca riporto anche l'annuncio origiale del sito americano, che ha qualche sfumatura differente:
"Tomorrow is just another day."
"That you'll never forget."
"Check back here tomorrow for an exciting announcement from iTunes."
"That you'll never forget."
"Check back here tomorrow for an exciting announcement from iTunes."
Isolati
Sono circa le 21:30... ho appena messo a nanna i bimbi e mi sono fatto una doccia, ma mentre mi sto asciugando svanisce la luce. Lampadina bruciata? Improbabile visto che sono due e avrebbero dovuto fulminarsi insieme, e mentre mi dirigo a controllare se è scattato il salvavita, sento suonare un numeor imprecisato di allarmi: guardo fuori e tutto il quartiere è al buio. Poco male, non resta che attendere qualche minuto, dopotutto sono cose che possono succedere durante un temporale... L'unica cosa è che vorrei chiamare mia madre per sentire se è tutto a posto o se il blackout le ha causato qualche problema, ma il cordless non funziona senza energia elettrica, e non posso nemmeno affidarmi a Skype visto che, per lo stesso motivo, il modem-router-WiFi è spento...
Mi rivesto al buio e acchiappo l'iPhone, ma non c'è campo: a quanto pare il blackout ha copito pure le celle GSM della zona, e "non c'è un'App" in grado di farmi comunicare se non ho nessuna rete raggiungibile.
Il tempo passa, e dopo 40 minuti di buio assoluto e di un silenzio quasi irreale (anche gli allarmi avevano cessato di suonare e la zona dove abito non è, fortunatamente, molto trafficata... a parte quello dell'aeroporto che si trova una quindicina di km più in là), la fantasia comincia a lavorare: mi sovvengono alla mente scenari da B-Movie nei quali l'umanità precipita (forse sarebbe meglio dire "sprofonda") in un mondo oscuro fatto di lotte per la sopravvivenza... poi d'improvviso torna la luce in salotto, e la serata riprende normalmente.
Al di là degli scenari apocalittici sui quali ha divagato la mia fantasia (complice anche un recente albo di Dylan Dog), e al di là della banalità dell'episodio (un semplice blackout di poco più di mezz'ora), sicuramente quanto accaduto mi ha dato modo di ripensare a quanto oggigiorno siamo dipendenti non solo dalla tecnologia, ma anche dalla semplice energia elettrica... e a pensarci bene questa cosa non mi lascia molto tranquillo... (anche se sotto-sotto sono ottimista, e non catatrofista)
Mi rivesto al buio e acchiappo l'iPhone, ma non c'è campo: a quanto pare il blackout ha copito pure le celle GSM della zona, e "non c'è un'App" in grado di farmi comunicare se non ho nessuna rete raggiungibile.
Il tempo passa, e dopo 40 minuti di buio assoluto e di un silenzio quasi irreale (anche gli allarmi avevano cessato di suonare e la zona dove abito non è, fortunatamente, molto trafficata... a parte quello dell'aeroporto che si trova una quindicina di km più in là), la fantasia comincia a lavorare: mi sovvengono alla mente scenari da B-Movie nei quali l'umanità precipita (forse sarebbe meglio dire "sprofonda") in un mondo oscuro fatto di lotte per la sopravvivenza... poi d'improvviso torna la luce in salotto, e la serata riprende normalmente.
Al di là degli scenari apocalittici sui quali ha divagato la mia fantasia (complice anche un recente albo di Dylan Dog), e al di là della banalità dell'episodio (un semplice blackout di poco più di mezz'ora), sicuramente quanto accaduto mi ha dato modo di ripensare a quanto oggigiorno siamo dipendenti non solo dalla tecnologia, ma anche dalla semplice energia elettrica... e a pensarci bene questa cosa non mi lascia molto tranquillo... (anche se sotto-sotto sono ottimista, e non catatrofista)
martedì 9 novembre 2010
Ferie
Se questa settimana non vedrete aggiornametni (salvo qualche comunicato stampa) è perché, finalmente, mi sto prendendo qualche giorno di riposo
[cs] Il mistero torna su www.mypage.it con il Battello a vapore e Le 39 Chiavi - La falsa nota
[comunicato stampa]
Il mistero torna su www.mypage.it con il Battello a vapore e Le 39 Chiavi - La falsa nota
Il Battello a vapore sceglie ancora www.mypage.it per la promozione dei romanzi de Le 39 Chiavi, serie di libri d’avventura bestseller in numerosi paesi Dopo la pagina, i contenuti e l’apprezzato game online (http://www.mypage.it/kidgetbox/299/le-39-chiavi-il-game) dedicati al primo volume della raccolta - Il labirinto delle ossa www.mypage.it dedica al secondo romanzo intitolato La Falsa nota, scritto da Gordon Korman una pagina (http://www.mypage.it/le-39-chiavi) completamente a tema.
Uno sfondo elegantemente misterioso ritrae i due personaggi principali del libro, Amy e Dan Cahill, protagonisti di una caccia al tesoro mozzafiato che è il fulcro della storia, in compagnia del celebre compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, personalità a cui è dedicata la loro nuova avventura a Vienna. Quattro sticker rappresentanti gli stemmi dei diversi rami della famiglia Cahill (Stemma degli Ekaterina, Stemma dei Janus, Stemma dei Tomas, Stemma dei Lucian) invitano i giovani utenti ad identificarsi con i protagonisti della storia sulla base delle proprie doti personali mentre un kidget Sfoglialibro permette ai giovani lettori di addentrarsi nel mistero de La Falsa nota sfogliando online le pagine del primo capitolo del libro.
mypage.it è il primo social network con Parental Control in Italia. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi. Su mypage.it gli utenti possono trasferire online la loro rete di amicizie reali. Su mypage.it l'amicizia non è virtuale: per diventare amico di un bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua “parola magica”, che può essere scambiata soltanto nella vita reale.
Il mistero torna su www.mypage.it con il Battello a vapore e Le 39 Chiavi - La falsa nota
Il Battello a vapore sceglie ancora www.mypage.it per la promozione dei romanzi de Le 39 Chiavi, serie di libri d’avventura bestseller in numerosi paesi Dopo la pagina, i contenuti e l’apprezzato game online (http://www.mypage.it/kidgetbox/299/le-39-chiavi-il-game) dedicati al primo volume della raccolta - Il labirinto delle ossa www.mypage.it dedica al secondo romanzo intitolato La Falsa nota, scritto da Gordon Korman una pagina (http://www.mypage.it/le-39-chiavi) completamente a tema.
Uno sfondo elegantemente misterioso ritrae i due personaggi principali del libro, Amy e Dan Cahill, protagonisti di una caccia al tesoro mozzafiato che è il fulcro della storia, in compagnia del celebre compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, personalità a cui è dedicata la loro nuova avventura a Vienna. Quattro sticker rappresentanti gli stemmi dei diversi rami della famiglia Cahill (Stemma degli Ekaterina, Stemma dei Janus, Stemma dei Tomas, Stemma dei Lucian) invitano i giovani utenti ad identificarsi con i protagonisti della storia sulla base delle proprie doti personali mentre un kidget Sfoglialibro permette ai giovani lettori di addentrarsi nel mistero de La Falsa nota sfogliando online le pagine del primo capitolo del libro.
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venerdì 5 novembre 2010
[cs] www.bambini.info cambia faccia e dedica una sezione ad Amnesty Kids
[comunicato stampa]
www.bambini.info si prepara ad un 2011 in grande stile con un restyling completo nella forma e nell’ordinamento dei contenuti. Tutto inizia dall’alto, con l’introduzione della slider Primo Piano, dedicata al lancio dei post che la redazione ritiene essere di particolare interesse per gli utenti. Poco sotto i post in Primo Piano una seconda galleria scorrevole mette in evidenza i post più Popolari, ovvero i preferiti dalla community di www.bambini.info, per suggerire e contemporaneamente monitorare i temi giudicati più salienti.
Lo sforzo di semplificare la navigazione dando contemporaneamente maggiore rilievo ad ogni post si ritrova anche nella sezione News, dove i singoli contributi sono proposti in modo più ordinato e leggibile, dando ampio spazio ai testi ed alle immagini in anteprima. Menù di navigazione e i box Categorie e Tags completano il tentativo di rendere il blog di più facile utilizzo, mostrando in modo ancor più chiaro e diretto sezioni, temi e contenuti.
Un blog che semplifica le grafiche per lasciare più spazio a contenuti e approfondimenti di grande importanza. Come quelli proposti nella sezione Amnesty Kids, in cui www.bambini.info ospita i post provenienti dal sito ufficiale di Amnesty Kids - http://www.amnestykids.it/info - la proposta educativa della Sezione Italiana di Amnesty International. Una collaborazione volta alla promozione del bene di tutti, che vuole educare adulti e bambini al rispetto degli altri, spiegando loro i diritti umani in un linguaggio semplice ed accessibile.
mypage.it è il primo social network con Parental Control in Italia. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi… Su mypage.it gli utenti possono trasferire online la loro rete di amicizie reali. Su mypage.it l'amicizia non è virtuale: per diventare amico di un bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua “parola magica”, che può essere scambiata soltanto nella vita reale.
Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i loro amici sul social network.
www.bambini.info si prepara ad un 2011 in grande stile con un restyling completo nella forma e nell’ordinamento dei contenuti. Tutto inizia dall’alto, con l’introduzione della slider Primo Piano, dedicata al lancio dei post che la redazione ritiene essere di particolare interesse per gli utenti. Poco sotto i post in Primo Piano una seconda galleria scorrevole mette in evidenza i post più Popolari, ovvero i preferiti dalla community di www.bambini.info, per suggerire e contemporaneamente monitorare i temi giudicati più salienti.
Lo sforzo di semplificare la navigazione dando contemporaneamente maggiore rilievo ad ogni post si ritrova anche nella sezione News, dove i singoli contributi sono proposti in modo più ordinato e leggibile, dando ampio spazio ai testi ed alle immagini in anteprima. Menù di navigazione e i box Categorie e Tags completano il tentativo di rendere il blog di più facile utilizzo, mostrando in modo ancor più chiaro e diretto sezioni, temi e contenuti.
Un blog che semplifica le grafiche per lasciare più spazio a contenuti e approfondimenti di grande importanza. Come quelli proposti nella sezione Amnesty Kids, in cui www.bambini.info ospita i post provenienti dal sito ufficiale di Amnesty Kids - http://www.amnestykids.it/info - la proposta educativa della Sezione Italiana di Amnesty International. Una collaborazione volta alla promozione del bene di tutti, che vuole educare adulti e bambini al rispetto degli altri, spiegando loro i diritti umani in un linguaggio semplice ed accessibile.
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mercoledì 3 novembre 2010
ipse dixit
Purtroppo in questi giorni ho poco tempo per leggere tutte le ultime news, e parallelamente anche il tempo da dedicare al blog scarseggia... ci sono però un paio di notizie che (seppur avendole viste di sfuggita) mi hanno colpito.
La prima è che l'iPad detiene il 95% del mercato dei tablet, notizia che era facile da prevedere (viste le carenze della concorrenza e il fatto che il mercato sia ancora di nicchia) ma che adesso assume una certa ufficialità.
La seconda è che l'iPad sta cannibalizzando il mercato dei netbook, altra notizia facile da prevedere ma con qualche "forse" in più, visto il differente target di prezzo e il fatto che il netbook è molto usato da chi ha bisogno di scrivere in mobilità sfruttando una vera tastiera (anche se, in reatà, il fatto che la tastiera sia di dimensioni ridotte non lo rende sempre lo strumento ideale per questo scopo, soprattutto per chi ha le mani medio-grandi).
In definitiva, un risultato niente male per chi pronosticava un flop...
La prima è che l'iPad detiene il 95% del mercato dei tablet, notizia che era facile da prevedere (viste le carenze della concorrenza e il fatto che il mercato sia ancora di nicchia) ma che adesso assume una certa ufficialità.
La seconda è che l'iPad sta cannibalizzando il mercato dei netbook, altra notizia facile da prevedere ma con qualche "forse" in più, visto il differente target di prezzo e il fatto che il netbook è molto usato da chi ha bisogno di scrivere in mobilità sfruttando una vera tastiera (anche se, in reatà, il fatto che la tastiera sia di dimensioni ridotte non lo rende sempre lo strumento ideale per questo scopo, soprattutto per chi ha le mani medio-grandi).
In definitiva, un risultato niente male per chi pronosticava un flop...
lunedì 1 novembre 2010
Sta arrivando l'ora di FaceTime?
Un paio di mesi fa scrivevo che non era ancora giunta l'ora di utilizzare FaceTime, in parte perché la sua attivazione provocava un consumo anomalo della batteria, in parte perché, essendo utilizzabile solo tra iPhone 4 entrambi collegati ad una rete WiFi, la sua effettiva utilità era quantomeno discutibile.
In due mesi accadono molte cose, e succede che FaceTime diventa (prevedibilmente) utilizzabile anche su iPod Touch, e che Apple rilascia la beta di FaceTime anche per Mac OS X. In attesa di vederlo comparire anche sull'iPad e su Windows (nonché nelle applicazioni di eventuali terze parti che lo vorranno integrare), nei giorni scorsi ho avuto modo di testarlo personalmente.
Ad essere sinceri, non era la prima volta che lo provavo, ma in questo caso specifico sono lontano da casa (all'estero) da diversi giorni, e la possibilità di vedere la propria famiglia attraverso lo schermo dell'iPhone (a casa utilizzavano il MacBook Pro) è sempre piacevole, ed è stato il primo caso in cui l'ho trovata anche utile (pur se non indispensabile, visto che non sono un amante di questa funzione e la utilizzo solo in casi particolari...)
Certo, come hanno già fatto notare in molti, la videochiamata non l'ha certo inventata Apple: esiste dal 2003 (o giù di lì), esiste anche su rete 3G (a differenza di FaceTime... almeno per ora...) esiste con Skype, ed esiste anche con molti altri sistemi. Questo però non significa che Apple ne possa dare la sua interpretazione ed implementazione, e se per un motivo o per l'altro dovesse risultare migliore delle altre, si imporrà sul mercato; tanto per fare un esempio banale, anche i computer esistono da decenni, eppure ogni anno escono modelli nuovi, con processori migliori, comparto grafico più potente, nuovi standard più o meno azzeccati, ecc... ecc... lo stesso può valere anche per le videochiamate: Apple ha proposto il suo modello, per certi veri migliore di altri (è basato su standard aperti), per certe cose ancora un po' limitativo: oggi però cominciano a vedersi le reali potenzialità e il suo utilizzo comincia ad avere un senso. Come andrà a finire lo scopriremo magari il prossimo anno, di questi tempi...
In due mesi accadono molte cose, e succede che FaceTime diventa (prevedibilmente) utilizzabile anche su iPod Touch, e che Apple rilascia la beta di FaceTime anche per Mac OS X. In attesa di vederlo comparire anche sull'iPad e su Windows (nonché nelle applicazioni di eventuali terze parti che lo vorranno integrare), nei giorni scorsi ho avuto modo di testarlo personalmente.
Ad essere sinceri, non era la prima volta che lo provavo, ma in questo caso specifico sono lontano da casa (all'estero) da diversi giorni, e la possibilità di vedere la propria famiglia attraverso lo schermo dell'iPhone (a casa utilizzavano il MacBook Pro) è sempre piacevole, ed è stato il primo caso in cui l'ho trovata anche utile (pur se non indispensabile, visto che non sono un amante di questa funzione e la utilizzo solo in casi particolari...)
Certo, come hanno già fatto notare in molti, la videochiamata non l'ha certo inventata Apple: esiste dal 2003 (o giù di lì), esiste anche su rete 3G (a differenza di FaceTime... almeno per ora...) esiste con Skype, ed esiste anche con molti altri sistemi. Questo però non significa che Apple ne possa dare la sua interpretazione ed implementazione, e se per un motivo o per l'altro dovesse risultare migliore delle altre, si imporrà sul mercato; tanto per fare un esempio banale, anche i computer esistono da decenni, eppure ogni anno escono modelli nuovi, con processori migliori, comparto grafico più potente, nuovi standard più o meno azzeccati, ecc... ecc... lo stesso può valere anche per le videochiamate: Apple ha proposto il suo modello, per certi veri migliore di altri (è basato su standard aperti), per certe cose ancora un po' limitativo: oggi però cominciano a vedersi le reali potenzialità e il suo utilizzo comincia ad avere un senso. Come andrà a finire lo scopriremo magari il prossimo anno, di questi tempi...
sabato 30 ottobre 2010
[cs] Da Active Periscope - Sicurezza con la webcam
[comunicato stampa]
Active annuncia la versione italiana di Periscope di Freeverse.
Finalmente, un programma per la webcam del Mac facile da usare e completo di tutto ciò che ti può servire!
In abbinamento al Mac, Periscope è in grado di trasformare l'iSight in una telecamera di sicurezza: il software è in grado di immortalare l'attività che si svolge di fronte al tuo Mac per poi salvarla o condividerla in maniera semplice ed automatica.
In pochi secondi è possibile configurare Periscope in modo che controlli i movimenti dentro una stanza, oppure che si attivi in presenza di un rumore o semplicemente che scatti ad una certa ora o ad intervalli predefiniti.
Periscope invia le immagini scattate in tempo reale tramite email in qualunque parte del mondo, oppure carica le foto sulla pagina di MobileMe o su una pagina web tramite FTP. Può anche caricare le foto drittamente su Flickr.
Con Periscope si può controllare casa quando lontani, scoprire intrusi grazie al rilevatore di movimento, con la tecnica del time lapse realizzare simpatici filmati o semplicemente realizzare film divertenti.
Il demo del programma è disponibile qui:
www.active-software.com/download
Il prezzo di vendita è di euro 24,90 IVA inclusa.
Disponibile sia in versione download che in scatola.
Active
Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. Operando da Gorizia raggiunge ovunque i propri clienti. I software distribuiti da Active sono disponibili nei principali rivenditori Apple in tutta Italia
Active annuncia la versione italiana di Periscope di Freeverse.
Finalmente, un programma per la webcam del Mac facile da usare e completo di tutto ciò che ti può servire!
In abbinamento al Mac, Periscope è in grado di trasformare l'iSight in una telecamera di sicurezza: il software è in grado di immortalare l'attività che si svolge di fronte al tuo Mac per poi salvarla o condividerla in maniera semplice ed automatica.
In pochi secondi è possibile configurare Periscope in modo che controlli i movimenti dentro una stanza, oppure che si attivi in presenza di un rumore o semplicemente che scatti ad una certa ora o ad intervalli predefiniti.
Periscope invia le immagini scattate in tempo reale tramite email in qualunque parte del mondo, oppure carica le foto sulla pagina di MobileMe o su una pagina web tramite FTP. Può anche caricare le foto drittamente su Flickr.
Con Periscope si può controllare casa quando lontani, scoprire intrusi grazie al rilevatore di movimento, con la tecnica del time lapse realizzare simpatici filmati o semplicemente realizzare film divertenti.
Il demo del programma è disponibile qui:
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Il prezzo di vendita è di euro 24,90 IVA inclusa.
Disponibile sia in versione download che in scatola.
Active
Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. Operando da Gorizia raggiunge ovunque i propri clienti. I software distribuiti da Active sono disponibili nei principali rivenditori Apple in tutta Italia
venerdì 29 ottobre 2010
Doppio (non)senso
All'uscita dell'iPhone 4 mi chiedevo che senso avessero i precedenti iPhone bianchi, che di bianco avevano solo la scocca posteriore, mentre visti di fronte erano esattamente identici agli altri (contestualmente mi chiedevoanche che senso avessero alcuni accessori Apple, completamente bianchi, immersi in un mondo di device nero/alluminio.... ma questo è un altro discorso...).
Credo che bene o male tutti sappiate dei problemi che ha incontrato Apple nella produzione di questa variante cromatica dell'iPhone 4, ma nei giorni scorsi ho letto che Apple ha ufficialmente dichiarato che gli iPhone bianchi saranno disponibili solo la prossima primavera.
Ora, posso capire la volontà di "mantenere la parola", e posso anche capire la difficoltà tecnologica nel realizzare quello che Apple vorrebbe, ma... considerando che (se va come è sempre andata) a giugno potrebbe essere presentato l'iPhone 5, e considerando che il trimestre precedente alla presentazione del nuovo modello è sempre quello più "fiacco" nelle vendite (per ovvi motivi), è davvero così necessario ostinarsi nel voler rilasciare l'iPhone bianco in primavera? A mio avviso no, però è sempre difficile capire cosa passa nella testa di Jobs, anche in relazione all'uscita del nuovo modello, quindi (tanto per cambiare) stiamo ad aspettare...
PS: comunque, in uno dei miei numerosi viaggi, proprio il mese scorso mi è capitato di vedere una persona con un iPhone bianco, e devo ammettere che dal vivo non è poi così male (anche se continuo a preferirgli quello nero)... chissà che non restino le poche "mosche bianche", rare e ricercate...
Credo che bene o male tutti sappiate dei problemi che ha incontrato Apple nella produzione di questa variante cromatica dell'iPhone 4, ma nei giorni scorsi ho letto che Apple ha ufficialmente dichiarato che gli iPhone bianchi saranno disponibili solo la prossima primavera.
Ora, posso capire la volontà di "mantenere la parola", e posso anche capire la difficoltà tecnologica nel realizzare quello che Apple vorrebbe, ma... considerando che (se va come è sempre andata) a giugno potrebbe essere presentato l'iPhone 5, e considerando che il trimestre precedente alla presentazione del nuovo modello è sempre quello più "fiacco" nelle vendite (per ovvi motivi), è davvero così necessario ostinarsi nel voler rilasciare l'iPhone bianco in primavera? A mio avviso no, però è sempre difficile capire cosa passa nella testa di Jobs, anche in relazione all'uscita del nuovo modello, quindi (tanto per cambiare) stiamo ad aspettare...
PS: comunque, in uno dei miei numerosi viaggi, proprio il mese scorso mi è capitato di vedere una persona con un iPhone bianco, e devo ammettere che dal vivo non è poi così male (anche se continuo a preferirgli quello nero)... chissà che non restino le poche "mosche bianche", rare e ricercate...
giovedì 28 ottobre 2010
Un Mac non è solo App Store
Ripropongo qui un mio articolo pubblicato qualche giorno fa su Punto-Informatico:
Per commentare le ultime novità di casa Apple, vorrei partire da un mio articolo di qualche settimana fa, articolo che a sua volta riprendeva un pezzo dello scorso settembre e che chiudeva un discorso iniziato a fine agosto.
Il succo di tutte questi pezzi è che l'interfaccia dei sistemi operativi si sta evolvendo e, visto il crescente successo dei dispositivi touch portatili, i due mondi vanno per certi versi a sovrapporsi e a influenzarsi l'un l'altro. Se Microsoft ha "semplicemente" integrato il supporto multitouch in Windows 7, Apple ha scelto una via diversa: prima creando un sistema completamente gestibile con le dita, e poi trasponendo alcune idee di quel sistema su Mac OS X. Sempre seguendo delle vie ben distinte, perché Mac OS X non è iOS (o quantomeno non ancora): le gestures sul sistema desktop vengono eseguite su dispositivi di input quali trackpad e mouse, mentre è solo sul sistema touch che sono previste vere e proprie interazioni con lo schermo.
Mac OS X Lion potenzierà in parte alcuni di questi concetti, ma introdurrà ulteriori elementi in comune tra i due sistemi: Launchpad visualizzerà tutte le applicazioni come se fossimo di fronte allo schermo di un grosso iPad (con tanto di possibilità di realizzare delle cartelle come su iOS), e l'arrivo del Mac App Store (previsto ben prima dell'uscita di Lion) porterà la stessa filosofia del negozio di applicazioni per iOS anche su Mac OS X.
Pur apprezzando le migliorie, e comprendendo le potenzialità del Mac App Store, c'è da sperare da un lato che Mac OS non diventi la versione magnum di iOS, e dall'altro che Lion abbia sotto il cofano ben altre novità rispetto quel poco che è stato presentato la scorsa settimana. Sicuramente si è trattato di una prima e veloce panoramica in un contesto in cui c'erano anche altre novità da presentare, e sicuramente molte cose non sono ancora pronte per essere presentate ufficialmente (manca quasi un anno all'uscita): oppure sono considerate ancora strategiche da Jobs (e in tal senso da tenere nascoste finché il momento dell'uscita non sarà vicino).
Gli utenti si aspettano ben altro per i loro Mac: anche parlando solo di interfaccia si attende da diverse release il pieno supporto alla Resolution Independence, finora introdotta in modo molto parziale, ma che alla luce dell'aumento di risoluzione dei display (come gli ultimi Mac Book Air, presentati sempre nel corso dello stesso evento) diventa sempre più importante.
Sempre restando in ambito software, ma con qualche implicazione anche dal punto di vista dell'hardware, va sicuramente evidenziata la mancata menzione per iDVD durante la presentazione del nuovo pacchetto iLife. Nell'era dell'alta definizione, nessuno realizza più i classici DVD a risoluzione PAL/NTSC, e anche chi dovesse montare filmati con quel formato è più probabile che li registri su una memoria di massa in un formato compresso ma ad elevata qualità (per esempio H.264) piuttosto che su un supporto ottico. Alla luce di tutto ciò, e considerando che pure iPhone e iPod Touch registrano filmati in HD, il futuro di iDVD è ormai segnato: nulla impedisce di continuare ad utilizzarlo finché se ne sente il bisogno, ma al prossimo aggiornamento (che con questa cadenza potrebbe essere nel 2013) potrebbe sparire definitivamente.
Parlando di supporti ottici per i video in alta risoluzione va poi ricordato che, nonostante l'appoggio iniziale di Apple, Jobs ha dichiarato in varie occasioni di non credere molto nell'adozione del Blu-ray, per vari motivi; al di là delle sue visioni più o meno azzeccate sul futuro tecnologico, non va dimenticato che su iTunes Store (ma non in Italia) vengono distribuiti film in alta risoluzione, film che nelle intenzioni di Apple sarebbero da vedere con Apple TV. Se a tutto questo aggiungiamo il già citato arrivo del Mac App Store, che soppianterà almeno in parte la distribuzione di software su CD/DVD, è possibile che in un futuro non molto lontano i portatili della Mela assomiglieranno sempre di più ai MacBook Air, rinunciando al lettore ottico per guadagnare in termini di peso e ingombro.
Arriviamo così (per vie traverse) a parlare del MacBook Air, macchina che qualcuno dava per spacciata alla luce del ritardo di aggiornamento, ma che evidentemente era stata posticipata a causa di un restyling completo, esattamente com'era successo qualche mese fa con il Mac mini. Ovviamente, come sempre accade con i nuovi prodotto Apple, c'è chi è entusiasta della nuova macchina, e chi la critica per le solite motivazioni, principalmente economiche (e con l'Air le critiche sono ancora più facili, vista la particolarità della macchina).
Personalmente trovo che questa rivisitazione sia molto più azzeccata rispetto al modello originale, in particolare il modello da 11 pollici, anche se alcune caratteristiche sono disponibili solo sulla versione da 13. In ogni caso il nuovo MacBook Air segna un punto di partenza per questa categoria di macchine, perlomeno in casa Apple: schermo alta risoluzione (che unitamente alla ridotta dimensione fa crescere la voglia di veder implementata la resolution independance in Lion), prestazioni di tutto rispetto (soprattutto in relazione alla versione precedente e alle altre macchine di questa categoria) e abbandono definitivo dell'hard disk tradizionale. Basteranno queste caratteristiche a fare del nuovo Air una macchina vincente?
A mio avviso sì, e non credo nemmeno a chi dice che il nuovo Air potrebbe rubare clienti a iPad. Al di là degli scopi di utilizzo differenti e solo in parte sovrapponibili (dopotutto i due sistemi operativi sono ancora ben distinti), i prezzi sono stati ben calibrati da Apple, e il modello base di Air si posiziona comunque un gradino sopra il modello più costoso del tablet con la Mela: difficilmente una persona interessata al top di gamma di un certo dispositivo sacrifica la sua scelta per il modello base di un altro tipo di device, e se paragoniamo i due modelli base (o i due modelli top) i prezzi sono ben distanti. Con l'arrivo del periodo natalizio è facile pronosticare buone vendite per entrambi i prodotti.
Per commentare le ultime novità di casa Apple, vorrei partire da un mio articolo di qualche settimana fa, articolo che a sua volta riprendeva un pezzo dello scorso settembre e che chiudeva un discorso iniziato a fine agosto.
Il succo di tutte questi pezzi è che l'interfaccia dei sistemi operativi si sta evolvendo e, visto il crescente successo dei dispositivi touch portatili, i due mondi vanno per certi versi a sovrapporsi e a influenzarsi l'un l'altro. Se Microsoft ha "semplicemente" integrato il supporto multitouch in Windows 7, Apple ha scelto una via diversa: prima creando un sistema completamente gestibile con le dita, e poi trasponendo alcune idee di quel sistema su Mac OS X. Sempre seguendo delle vie ben distinte, perché Mac OS X non è iOS (o quantomeno non ancora): le gestures sul sistema desktop vengono eseguite su dispositivi di input quali trackpad e mouse, mentre è solo sul sistema touch che sono previste vere e proprie interazioni con lo schermo.
Mac OS X Lion potenzierà in parte alcuni di questi concetti, ma introdurrà ulteriori elementi in comune tra i due sistemi: Launchpad visualizzerà tutte le applicazioni come se fossimo di fronte allo schermo di un grosso iPad (con tanto di possibilità di realizzare delle cartelle come su iOS), e l'arrivo del Mac App Store (previsto ben prima dell'uscita di Lion) porterà la stessa filosofia del negozio di applicazioni per iOS anche su Mac OS X.
Pur apprezzando le migliorie, e comprendendo le potenzialità del Mac App Store, c'è da sperare da un lato che Mac OS non diventi la versione magnum di iOS, e dall'altro che Lion abbia sotto il cofano ben altre novità rispetto quel poco che è stato presentato la scorsa settimana. Sicuramente si è trattato di una prima e veloce panoramica in un contesto in cui c'erano anche altre novità da presentare, e sicuramente molte cose non sono ancora pronte per essere presentate ufficialmente (manca quasi un anno all'uscita): oppure sono considerate ancora strategiche da Jobs (e in tal senso da tenere nascoste finché il momento dell'uscita non sarà vicino).
Gli utenti si aspettano ben altro per i loro Mac: anche parlando solo di interfaccia si attende da diverse release il pieno supporto alla Resolution Independence, finora introdotta in modo molto parziale, ma che alla luce dell'aumento di risoluzione dei display (come gli ultimi Mac Book Air, presentati sempre nel corso dello stesso evento) diventa sempre più importante.
Sempre restando in ambito software, ma con qualche implicazione anche dal punto di vista dell'hardware, va sicuramente evidenziata la mancata menzione per iDVD durante la presentazione del nuovo pacchetto iLife. Nell'era dell'alta definizione, nessuno realizza più i classici DVD a risoluzione PAL/NTSC, e anche chi dovesse montare filmati con quel formato è più probabile che li registri su una memoria di massa in un formato compresso ma ad elevata qualità (per esempio H.264) piuttosto che su un supporto ottico. Alla luce di tutto ciò, e considerando che pure iPhone e iPod Touch registrano filmati in HD, il futuro di iDVD è ormai segnato: nulla impedisce di continuare ad utilizzarlo finché se ne sente il bisogno, ma al prossimo aggiornamento (che con questa cadenza potrebbe essere nel 2013) potrebbe sparire definitivamente.
Parlando di supporti ottici per i video in alta risoluzione va poi ricordato che, nonostante l'appoggio iniziale di Apple, Jobs ha dichiarato in varie occasioni di non credere molto nell'adozione del Blu-ray, per vari motivi; al di là delle sue visioni più o meno azzeccate sul futuro tecnologico, non va dimenticato che su iTunes Store (ma non in Italia) vengono distribuiti film in alta risoluzione, film che nelle intenzioni di Apple sarebbero da vedere con Apple TV. Se a tutto questo aggiungiamo il già citato arrivo del Mac App Store, che soppianterà almeno in parte la distribuzione di software su CD/DVD, è possibile che in un futuro non molto lontano i portatili della Mela assomiglieranno sempre di più ai MacBook Air, rinunciando al lettore ottico per guadagnare in termini di peso e ingombro.
Arriviamo così (per vie traverse) a parlare del MacBook Air, macchina che qualcuno dava per spacciata alla luce del ritardo di aggiornamento, ma che evidentemente era stata posticipata a causa di un restyling completo, esattamente com'era successo qualche mese fa con il Mac mini. Ovviamente, come sempre accade con i nuovi prodotto Apple, c'è chi è entusiasta della nuova macchina, e chi la critica per le solite motivazioni, principalmente economiche (e con l'Air le critiche sono ancora più facili, vista la particolarità della macchina).
Personalmente trovo che questa rivisitazione sia molto più azzeccata rispetto al modello originale, in particolare il modello da 11 pollici, anche se alcune caratteristiche sono disponibili solo sulla versione da 13. In ogni caso il nuovo MacBook Air segna un punto di partenza per questa categoria di macchine, perlomeno in casa Apple: schermo alta risoluzione (che unitamente alla ridotta dimensione fa crescere la voglia di veder implementata la resolution independance in Lion), prestazioni di tutto rispetto (soprattutto in relazione alla versione precedente e alle altre macchine di questa categoria) e abbandono definitivo dell'hard disk tradizionale. Basteranno queste caratteristiche a fare del nuovo Air una macchina vincente?
A mio avviso sì, e non credo nemmeno a chi dice che il nuovo Air potrebbe rubare clienti a iPad. Al di là degli scopi di utilizzo differenti e solo in parte sovrapponibili (dopotutto i due sistemi operativi sono ancora ben distinti), i prezzi sono stati ben calibrati da Apple, e il modello base di Air si posiziona comunque un gradino sopra il modello più costoso del tablet con la Mela: difficilmente una persona interessata al top di gamma di un certo dispositivo sacrifica la sua scelta per il modello base di un altro tipo di device, e se paragoniamo i due modelli base (o i due modelli top) i prezzi sono ben distanti. Con l'arrivo del periodo natalizio è facile pronosticare buone vendite per entrambi i prodotti.
martedì 26 ottobre 2010
Spese natalizie
Questa è davvero grossa... secondo alcune indiscrezioni Apple sarebbe interessata all'acquisto di Sony, Adobe (ma non doveva fondersi con Microsoft?), Netflix, Walt Disney, Facebook ed Electronic Arts.
Non voglio etichettare direttamente come bufala quest'indiscrezione (anche perché giunge da un fonte abbastanza autorevole), ma si tratta di una notizia che pone sicuramente qualche interrogativo...
Apple non è certo nuova all'acquisizione di altre società, ma finora si è trattato di società relativamente piccole o che, comunque, erano dedite a sviluppare prodotti (hardware o software) molto mirati, soluzioni destinate ad essere "integrate" nei dispositivi, nei sistemi operativi, o nelle applicazioni di Apple... pensate a cosa succederebbe se Apple dovesse acquistare Sony: si troverebbe catapultata in un mondo che non è più confinato al settore dell'informatica ma sconfina in ogni settore dell'elettronica di consumo. E' vero che anche iPod e iPhone fanno già parte di questo mondo, ma (a meno di acquisizioni parziali) Apple si troverebbe a dover gestire pure televisori, console, e un'infinità di altri dispositivi... mi pare una situazione abbastanza irrealistica anche se potrebbe avere dei risvolti positivi: Apple potrebbe mantenere il marchio (comunque prestigioso) e lasciare inalterata la produzione che non compete i suoi interessi attuali, eliminare parte dei prodotti e dei servizi concorrenti, assicurarsi alcune tecnologie (penso soprattutto ai display), sfruttarne il know-how e la capacità produttiva, potenziare in parte i propri prodotti (penso magari ad un controller per utilizzare Apple TV come console).
Sony a parte, le altre acquisizioni potrebbero essere più in linea con la politica tenuta finora da Apple, e quella di Adobe porrebbe il sigillo su altre indiscrezioni di qualche tempo fa che volevano la casa di Premiere, Flash e Photoshop in procinto di fondersi con Microsoft. Anche l'eventualità che Apple acquisisca Adobe porrebbe degli interrogativi mica male: che ne sarebbe di Flash? Verrebbe eliminato da Apple, o sarebbe l'occasione per rimangiarsi quanto sostenuto finora (eventualmente rivoluzionandone alcuni aspetti, giusto per dare un po' meno nell'occhio)? Premiere si fonderebbe con FinalCut (che avrebbe bisogno di una rinfrecata)? Lightroom e Aperture diventerebbero una cosa sola? Photoshop verrebbe prodotto da Apple solo per Mac? Se fosse vero, sarebbe un segnale fortissimo da parte di Apple, e probabilmente più strategico rispetto all'acquisizione di Sony: certo è che Apple sta capitalizzando molto, quindi prima o poi qualche acquisto importante lo farà...
Non voglio etichettare direttamente come bufala quest'indiscrezione (anche perché giunge da un fonte abbastanza autorevole), ma si tratta di una notizia che pone sicuramente qualche interrogativo...
Apple non è certo nuova all'acquisizione di altre società, ma finora si è trattato di società relativamente piccole o che, comunque, erano dedite a sviluppare prodotti (hardware o software) molto mirati, soluzioni destinate ad essere "integrate" nei dispositivi, nei sistemi operativi, o nelle applicazioni di Apple... pensate a cosa succederebbe se Apple dovesse acquistare Sony: si troverebbe catapultata in un mondo che non è più confinato al settore dell'informatica ma sconfina in ogni settore dell'elettronica di consumo. E' vero che anche iPod e iPhone fanno già parte di questo mondo, ma (a meno di acquisizioni parziali) Apple si troverebbe a dover gestire pure televisori, console, e un'infinità di altri dispositivi... mi pare una situazione abbastanza irrealistica anche se potrebbe avere dei risvolti positivi: Apple potrebbe mantenere il marchio (comunque prestigioso) e lasciare inalterata la produzione che non compete i suoi interessi attuali, eliminare parte dei prodotti e dei servizi concorrenti, assicurarsi alcune tecnologie (penso soprattutto ai display), sfruttarne il know-how e la capacità produttiva, potenziare in parte i propri prodotti (penso magari ad un controller per utilizzare Apple TV come console).
Sony a parte, le altre acquisizioni potrebbero essere più in linea con la politica tenuta finora da Apple, e quella di Adobe porrebbe il sigillo su altre indiscrezioni di qualche tempo fa che volevano la casa di Premiere, Flash e Photoshop in procinto di fondersi con Microsoft. Anche l'eventualità che Apple acquisisca Adobe porrebbe degli interrogativi mica male: che ne sarebbe di Flash? Verrebbe eliminato da Apple, o sarebbe l'occasione per rimangiarsi quanto sostenuto finora (eventualmente rivoluzionandone alcuni aspetti, giusto per dare un po' meno nell'occhio)? Premiere si fonderebbe con FinalCut (che avrebbe bisogno di una rinfrecata)? Lightroom e Aperture diventerebbero una cosa sola? Photoshop verrebbe prodotto da Apple solo per Mac? Se fosse vero, sarebbe un segnale fortissimo da parte di Apple, e probabilmente più strategico rispetto all'acquisizione di Sony: certo è che Apple sta capitalizzando molto, quindi prima o poi qualche acquisto importante lo farà...
lunedì 25 ottobre 2010
I miei bookmark
Come preannunciato la scorsa settimana, ecco una breve panoramica sui miei bookmarks.
-faqintosh; il sito di riferimento se avete una domanda, un dubbio, un problema, sul vostro Mac
-Macity; si, lo so, non è propriamente quello che si può definire un sito di informazione obiettiva, ma resta pur sempre un punto di riferimento per conoscere le ultime novità, se non avete voglia di girare i siti in lingua anglofona.
-Tevac; latente ormai da diversi mesi, in attesa di rinascere come l'araba fenice, era un sito "open source" a cui ognuno poteva dare il proprio contributo; a seguito di cambi generazionali e del modificarsi del mondo di internet era decaduto, ma si attende la sua rinascita... nel frattempo potete fare un giro sul fratello-gemello Tevac Photo (ovviamente dedicato alla fotografia).
-Punto-Informatico; anche lui ha subito diversi cambiamenti nel corso dell'ultimo decennio, e se devo essere onesto l'ultima formula con aggiornamenti continui non ho ancora capito se è stata una buona idea... resta comunque un riferimento per tutte le notizie informatiche, non solo per quanto riguarda Apple.
-i.c.m.; non un sito, ma un newsgroup, per la precisione it.comp.macintosh al quale potete accedere comunque anche via web (qui ho linkato l'indirizzo di Google Group, ma ci sono anche altre vie).
-iPad Italia e iPadders; due siti per tenersi informati sulle ultime novità del mondo iPad (il primo ha anche, come gemello, iPhone Italia)
-Appleinsider e Macrumors; indispensabile per scovare all'origine tutti i rumors e le indiscrezioni. Il secondo ha anche una guida online che tiene traccia della "vecchiaia" dell'hardware Apple in vendita, per capire se possiamo essere prossimi ad un aggiornamento.
-Wired.it; versione online dell'edizione italiana della nota rivista. Forse ultimamente ha perso un po' di smalto.
-AAPL; per tenere sott'occhio l'andamento borsistico di Apple attraverso Yahoo.
-Mediacenter; un riassunto di tutte le soluzione ch epotete adottare per trasformare il vostro Mac un un Media Center (personalmente la soluzione che preferisco è Plex).
-cnet download; una volta era "versiontracker", l'immancabile punto di riferimento per cercare un software per Mac (ma non solo), ora è passato sotto cnet. Se cercate qualcosa, non avete che da chiedere.
-Mac OS X Hints; trucchetti vari su Mac OS X dall'autorevole MacWorld.
-Storie di Apple; non ha aggiornamenti frequenti, ma è di piacevole lettura.
-Apple-History; la storia di tutte le macchine Apple (o perlomeno una raccolta di schede con le specifiche di ogni dispositivo) divise per data di uscita, famiglia, o processore.
-Storie dalla Sala Macchine; non proprio amichevole verso il Mac, ma ottimo sia per farsi quattro risate ;)
-Il Disinformatico; ovvero, il blog di Paolo Attivissimo... se non lo conoscete, fateci un giro, soprattutto se siete in cerca di come scovare una delle innumerevoli bufale che periodicamente vi cascano nella casella mail.
Ovviamente questo non è tutta la mia lista dei bookmarks, ma sicuramente è una buona selezione tra quelli che frequento più spesso, e quelli che ha più senso segnalare su questo blog.
-faqintosh; il sito di riferimento se avete una domanda, un dubbio, un problema, sul vostro Mac
-Macity; si, lo so, non è propriamente quello che si può definire un sito di informazione obiettiva, ma resta pur sempre un punto di riferimento per conoscere le ultime novità, se non avete voglia di girare i siti in lingua anglofona.
-Tevac; latente ormai da diversi mesi, in attesa di rinascere come l'araba fenice, era un sito "open source" a cui ognuno poteva dare il proprio contributo; a seguito di cambi generazionali e del modificarsi del mondo di internet era decaduto, ma si attende la sua rinascita... nel frattempo potete fare un giro sul fratello-gemello Tevac Photo (ovviamente dedicato alla fotografia).
-Punto-Informatico; anche lui ha subito diversi cambiamenti nel corso dell'ultimo decennio, e se devo essere onesto l'ultima formula con aggiornamenti continui non ho ancora capito se è stata una buona idea... resta comunque un riferimento per tutte le notizie informatiche, non solo per quanto riguarda Apple.
-i.c.m.; non un sito, ma un newsgroup, per la precisione it.comp.macintosh al quale potete accedere comunque anche via web (qui ho linkato l'indirizzo di Google Group, ma ci sono anche altre vie).
-iPad Italia e iPadders; due siti per tenersi informati sulle ultime novità del mondo iPad (il primo ha anche, come gemello, iPhone Italia)
-Appleinsider e Macrumors; indispensabile per scovare all'origine tutti i rumors e le indiscrezioni. Il secondo ha anche una guida online che tiene traccia della "vecchiaia" dell'hardware Apple in vendita, per capire se possiamo essere prossimi ad un aggiornamento.
-Wired.it; versione online dell'edizione italiana della nota rivista. Forse ultimamente ha perso un po' di smalto.
-AAPL; per tenere sott'occhio l'andamento borsistico di Apple attraverso Yahoo.
-Mediacenter; un riassunto di tutte le soluzione ch epotete adottare per trasformare il vostro Mac un un Media Center (personalmente la soluzione che preferisco è Plex).
-cnet download; una volta era "versiontracker", l'immancabile punto di riferimento per cercare un software per Mac (ma non solo), ora è passato sotto cnet. Se cercate qualcosa, non avete che da chiedere.
-Mac OS X Hints; trucchetti vari su Mac OS X dall'autorevole MacWorld.
-Storie di Apple; non ha aggiornamenti frequenti, ma è di piacevole lettura.
-Apple-History; la storia di tutte le macchine Apple (o perlomeno una raccolta di schede con le specifiche di ogni dispositivo) divise per data di uscita, famiglia, o processore.
-Storie dalla Sala Macchine; non proprio amichevole verso il Mac, ma ottimo sia per farsi quattro risate ;)
-Il Disinformatico; ovvero, il blog di Paolo Attivissimo... se non lo conoscete, fateci un giro, soprattutto se siete in cerca di come scovare una delle innumerevoli bufale che periodicamente vi cascano nella casella mail.
Ovviamente questo non è tutta la mia lista dei bookmarks, ma sicuramente è una buona selezione tra quelli che frequento più spesso, e quelli che ha più senso segnalare su questo blog.
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